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I Racconti del Confine – Ursula

Pubblicato: 4 marzo 2017 da massitutor in morte, Racconti del Confine

Il blog Asfalto riprende il volo grazie alla necessità e alla capacità di raccontare i confini del nostro vecchio amico Carmine Roccia

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Corpo statuario, occhi grandi e verdi emananti scintille di libertà. Ursula è la padrona della città e del mondo intero e quando tende la mano alla sua amica “bianca”, che la trasporta in luoghi incantati, si sente una regina…
Ursula ha scelto, Ursula vuole una vita speciale, vuole sognare perché i sogni della notte non le bastano. Ursula ha definitivamente ripudiato una vita fatta di monotonia e scandita dall’ipocrisia, sa di aver un corpo magnifico e lo usa, lo fa andare a tutta macchina…Fa viaggi senza fine.
Ursula ha trascorso la vita librata negli infiniti spazi del cielo, ma ora è caduta e non ha più la forza di riprendere il volo, ciò la rende rabbiosa ed irascibile, si sente come un gabbiano con le ali tarpate e becca tutti quelli che cercano di avvicinarla per aiutarla.
Seduta sulla sedia nello squallido e silenzioso corridoio del dormitorio, si sforza per restare in equilibrio, dal volto traspare la rabbia e l’impotenza, mescolate alla sofferenza, ha di nuovo teso la mano all’amica “bianca” nel pomeriggio, hanno ancora fatto un viaggio insieme. Ursula però non è più la regina di una volta, quei tempi sono lontani, Ursula ora dai viaggi ritorna stanca e stremata, non riesce a tenere il passo della sua amica “bianca”, la superba e luccicante locomotiva di un tempo ora è arrugginita. Ursula urla al mondo e si arrampica sugli specchi, ma il mondo non ha tempo per lei, il mondo ha altre regine da coccolare ed incoronare. La sua amica “bianca”, ultimamente non le fa più caso come un tempo, si limita ad accompagnarla in viaggi sempre meno lunghi e senza sogni, a volte, solo oltre la siepe dove non batte il sole. Ursula ha l’animo colmo di ricordi e in qualche raro momento di pace li racconta e li ricama con colori sgargianti, ma sono sprazzi di luce che durano un attimo nel buio.
Ursula non ha più il vento nei capelli ed ha nostalgia dell’infinito azzurro, ha ora, sogni pesanti come piombo ed il canto non è più cristallino, lancia solo rauchi gemiti di dolore… Ursula vuole volare, vuole sognare ancora una volta, invoca a gran voce la sua “amica” e la supplica di portarla via con se!..Almeno per l’ultimo viaggio.

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