Archivio per gennaio, 2007
Il Darkene è un medicinale con un effetto devastante per il soggetto. Può essere usato in due modi diversi: per via orale e/o per via endovenosa. Nel primo caso, fa male, nel secondo caso, fa peggio. Come tutti i medicinali và usato con cautela. In giuste dosi è un ottimo prodotto, viene consigliato dai medici per le persone affette da sindrome ansiosa. Se si esagera con le dosi non solo è dannoso ma è addirittura letale. In una prima assunzione se adoperato male si riesce a perdere cognizione, al punto che persino l’eroina stessa passa in secondo piano. Per esempio se con l’eroina si ha bisogno di una dose consistente per raggiungere un certo effetto, con il Darkene basta poco per ottenere un bel risultato. Io non sono un medico, ed ho sperimentato questo sopra di me per capire, e la differenza che ho trovato tra il Darkene e l’eroina è questa: con una bottiglina di Darkene ci sballi tre giorni pieni, a dosi eccessive, mentre con la roba ti ci vuole un capitale. La devastazione consiste in questo: Il giorno dopo non ricordi più niente, riesce ad annullare tutto dalla memoria di una persona. Il suo risveglio è cosi detto a “Sorpresa” per il semplice fatto che appena ti riprendi dallo sballo, ti puoi trovare in un letto d’ospedale, in una cella di un carcere, o addirittura come è successo al mio amico di giochi, che ha perso la vita.
Sabato sera ero come sempre alla sala d’aspetto della stazione, stavo aspettando che la palpebra cominciasse a socchiudersi, quando all’improvviso mi vedo davanti un mio caro amico di Bologna, che era uscito al pomeriggio di galera, ci è stato per 6 lunghi mesi. Infatti chiedevo spesso dove fosse andato a finire, perchè era parecchio che non si vedeva in circolazione. Insomma appena alzato gli occhi e vedendolo non sono riuscito a dirgli niente ma in compenso ci siamo abbracciati. Dopo i saluti abbiamo parlato un po di noi. Per quello che riguarda me si e molto infastidito nel vedermi dove passo le notti, sopratutto vedendo lo schieramento di persone senza dimora è che trovano l’unico posto caldo è perchè no anche essere tra persone dove non si prova vergogna per questa situazione, scambiare due parole, è ripensava a 6 mesi fa perchè anche lui e di quelli che sono in strada, a quando passava le notti in sala d’attesa e gli a preso male di come era aumentato il numero di persone che si ritrovano in strada. Poi parlando di lui, la prima cosa che mi ha detto( anche se è più il tempo passato dentro che fuori) che non ci vorrebbe più entrare in galera, perchè questa volta è stata molto pesante. Mi ha palato del sovrannumero di detenuti in carcere che da 450 che ne dovrebbe tenere c’è ne sono più di 800, quindi si ritrovano anche in 4 in una cella per 2, è allora spazio non c’è ne’ più di tanto, mi diceva che quando si guarda la tv due stanno in branda ma gli altri due per terra, per cucinare due stanno in branda e gli altri due preparono altrimenti lo spazio per stare in piedi o aiutare non c’è. Poi anche la violenza è aumentata e si è fatta anche molto pericolosa, perche ci sono tantissimi stranieri sopratutto rumeni e albanesi che hanno messo su delle bande che vogliono addirittura chiedere il pizzo, e quando sentono che è entrato qualcuno che ha la possibilità di farsi mandare dei soldi, cominciano i sopprusi. E mi diceva che era molto pesante vedere tutto questo, perchè quando uno va in galera gia soffre di suo, e infliggere altre pene credo non lo meriti nessuno, ma purtroppo la vita dentro e un altra che almeno io fino adesso per fortuna non ho avuto modo di conoscere, ma lui mentre ne parlava si vedeva che gli dispiaceva. Lui da una parte essendo stato molte volte in galera questi sopprusi non li ha subiti perchè lo conoscevano in tanti, e tra questi anche pezzi che contano dentro e allora prima di imporre qualcosa a lui ci devono pensare bene. A parte questi discorsi, non ci è sembrato giusto continuare a parlare di cose negative e allora insieme abbiamo ricordato i bei tempi passati con tanto di risate e alla fine visto che al mattino stesso che è uscito e andato a ritirare la pensione si è programmato un bel weekend avendo gia fatto il biglietto se ne sarebbe andato a Napoli. Dopo 6 mesi in carcere potevo capirla questa sua voglia di cambiare aria per qualche giorno. Siamo stati a parlare e farci compagnia fino alle 24,30 che sarebbe arrivato il suo treno. Ieri sera come due giorni prima,e allo stesso modo cioè in sala d’attesa ci siamo rivisti,e mi ha raccontato il viaggio. A Napoli è stato molto bene, ma quando mi ha parlato del pessimo viaggio sul treno pur avendo pagato solo l’andata ben 43 euro.
Voglio spendere anch’io due parole per una delle categorie che più odio: tramvieri e controllori. 43 euro per una cuccetta dove tra puzza di piedi, scorregge e gente che russava non è riuscito a chiudere occhio, poi quando il tutto si stava attenuando ha iniziato un compressore proprio sotto la sua cuccetta, si è rivolto al controllore e in cambio non ha avuto il minimo rispetto fregandosene del disagio che stava vivendo, ma tanto l’unica risposta che le ferrovie riescono a dare è CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO. Sentendo questa storia pensavo però a quando hai la sfortuna che ti beccano senza biglietto e mi chiedo perchè per una volta non accetti anche le mie di scuse? Costo altissimo servizio pessimo, poi in compenso sentiamo sempre più spesso che le ferrovie sono in rosso ci sono pochi addetti perchè siano sempre più sicuri e il livello di qualità e efficeza cresca, ma dall’altra sentimo in compenso che aumentano i manager con stipendi da favola. Sono sicuro che se avessi la possibilità di averceli davanti queste persone dalle domande che gli vorrei fare non saprei da dove iniziare, è allora per finire con una rima mi viene da dire che è meglio che si mettano a lavorare. CIAO
Il fine settimana di solito è atteso con ansia da tutti coloro che hanno lavorato sodo e finalmente vivono questi due giorni di tempo libero con i propri amici e i propri cari. Per noi questi giorni sono spesso vuoti e noiosi. Senza voler star lì tanto a far le vittime abbiamo pensato di iniziare una rubrica sugli appuntamenti a Bologna più interessanti, ma soprattutto A-GRATIS!
Cari amici lettori questo post è per tutti voi che siete interessati a conoscer gli appuntamenti gratis di Bologna. Domani per esempio c’è a questo indirizzo la mostra Rembrandt e Morandi, mutevoli danze di segni incisi: "In occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Rembrandt anche il Museo Morandi desidera rendere omaggio al grande artista olandese, considerando il costante interessamento che Giorgio Morandi rivolgeva soprattutto alla sua arte incisoria.
Il pittore bolognese possedeva infatti cinque incisioni all’acquaforte di Rembrandt, di cui quattro oggi conservate presso il museo. Il percorso espositivo mostrerà 33 incisioni di Rembrandt e Morandi a confronto rivelando affinità tecniche molto precise pur negli accostamenti iconografici molto lontani.
L’attenzione di Morandi per Rembrandt è testimoniata inoltre dalla presenza nella sua biblioteca di alcuni volumi sull’artista olandese che saranno esposti in mostra". Per me Rembrant è un’artista eccezzionale che merita di essere visto, e lo consiglio anche a voi.
Un altro appuntamento da non perdere è questo del libro.
Ieri al centro diurno il clima è stato molto caldo per il fatto che è arrivata una persona che io personalmente non conosco, ma le persone che da molto più tempo frequentano il centro si che si e proposto subito con molta prepotenza, che addirittura per 2 volte e dovuta intervenire la polizia per calmare le acque ma alla fine se lo sono dovuto portare in questura. Li per li mi e sembrato un casino come un altro come ne succedono al centro. Quello che mi ha sconvolto è stato quando dopo al gruppo la Claudia, ci ha spiegato come è nata tutta questa storia e chi era in realtà questa persona e del perche si e dovuto ricorrere alle forze dell’ordine. Ieri lui si è presentato da solo ma tempo fa faceva parte di un gruppo con altre 3 persone tutte siciliane, che avevano messo in piedi una sorte di mafia con tanto di estorsioni, tanto da minacciare gli ospiti del centro affinchè gli venissero dati i pasti, altrimenti insulti, minacce e adirittura se non si ubbidiva quando si usciva c’era la concreta possibilità di dover alzare le mani, ASSURDO. Comunque più Claudia andava avanti a raccontare, più mi si spalancavano gli occhi, perche non pensavo che in una società cosidetta CIVILE possano succedere certe cose. Per adesso basta perche veramente altro non sò. Ma in quel poco che si è scritto basta per capire che gente fosse, è il primo desiderio che mi viene in mente, e quello di sperare che al centro non si debbono incontrare più. CIAO
Ciao, carissimi lettori di ASFALTO, volevo parlarvi di un fatto per me molto spiacevole che mi è capitato ieri sera, appena uscito dal centro diurno. Ma prima di tutto volevo dire che è molto pesante e sgradevole mandare giù certi rospi, ma che per forza di cose devi fare, perchè purtroppo, (e questa non è colpa di nessuno ma solo di noi stessi), facciamo parte dei cattvi, o catalogati per quello abbiamo fatto di sbagliato nella nostra vita. Insomma come quasi tutte le sere che vengo via dal centro mi sono recato in stazione, a fare i miei soliti giretti, e senza saperlo mi trovavo pochi metri dietro ad un poliziotto e un ragazzo che stavono andando al posto di polizia. Ad un certo punto mi sono trovato davanti un ragazzo molto giovane che mostrandomi il distintivo si e rivolto dicendomi di seguirlo al centro della Polfer. Non ho potuto far altro che seguirlo, anche se ero rimasto sbalordito per questo fermo. Dentro la guardiola eravamo io e questo tipo straniero che come ho capito aveva appena rubato la borsetta ad una signora, e gli sbirri erono molto incazzati con lui, e io sono rimasto di merda, quando sentendoli parlare fra loro pensavano che io e questo tipo eravamo assieme, che però almeno questo sono riuscito a fargli capire che neanche lo conoscevo (ed è la verità), altrimenti si metteva molto male anche se veramente non avevo fatto niente. Fortunatamente non avevo niente addosso perchè mi hanno fatto spogliare nudo con tanto di flessioni per vedere se avevo nascosto qualcosa nel sedere, è visto che ero pulito in tutti i sensi, dopo tanti controlli mi hanno lasciato andare. Ho voluto sottolinearlo questo fatto perchè è come se ormai abbiamo scritto sopra la testa: PERICOLO PUBBLICO, altrimenti mi chiedo come mai fra tanta gente proprio a me (e non è la prima volta), cos’è che ho tanto di diverso dalla gente cosidetta normale e brava. Adesso e un pò di tempo che cerco di rigare dritto fare cose diverse, cercare di maturare altri interessi che fortunatamente mi stanno dando tanto, anche l’opportunita di conoscere gente molto diverse nel come vivere la vita, cioè l’incontrario di come l’ho vissuta io fino a poco tempo fà, ma sembra che almeno per quello che riguarda le forze di polizia questo inizio di cambiamento, anche se il cammino è lungo per loro niente cambia, pericolo eri pericolo sei, persona con principi sbagliati eri persona con principi sbagliati continuerai ad essere. E molto difficile accettare almeno per me che quando hai la sfortuna di incrociare una pattuglia di polizia 99 su 100 ti fermano per accertamenti, è onestamente non so come fare perchè questo cambi, però dentro di me sento che se mi sforzo sempre di più su quello che sto facendo ci saranno sempre più possibilità che l’opinione sbagliata che hanno di te gli altri un giorno possa cambiare e fargli capire che anche io posso rientrare nei ranghi. CIAO
Il bello di essere considerati per quello che si è
Pubblicato: 16 gennaio 2007 da massitutor in amicizia, famiglia, felicità, laboratorio, lavoro, pensieri in libertàCiao a tutti, ho voluto scrivere questo commento solo per esternare questo momento felice che sto vivendo, sopratutto insieme col gruppo, dove ho spesso l’occasione per dire la mia senza nessun timore. Voglio iniziare dal lavoro, che non pensavo che in così poco tempo mi desse tante soddisfazioni, dai complimenti che ricevo per l’impegno che metto, in tutte le cose che faccio, e senza dover dimostrare niente a nessuno infatti tutto questo entusiasmo mi viene e cresce ogni volta che entro per fare lezione, cerco di essere sempre il più partecipe possibile, e questo riesce, credo, solo se hai passione in quello che fai, e io di interesse ne ho tanto. Poi più il tempo passa, più questo gruppo sta diventando una famiglia, del resto sopratutto il giovedì che ci fermiamo a parlare di noi che mi riesce sempre più facile esprimermi anche su problematiche personali magari anche pesanti, che invece in gruppo sento la necessità di non tenermeli tutti dentro, ma far partecipi anche i miei compagni, e fare questi passi per come sono fatto io sono importantissimi, e anche per farmi conoscere, sempre meglio. Poi mi sta piacendo sempre di più come certe persone del gruppo cercono di invogliare sempre di più anche quelle persone che per varie problematiche fanno molta fatica a essere sempre presenti in tutto quello che facciamo, e questo è segno di unità. Valutando quelli che per me sono risultati molto importanti, ripensavo a tutte le volte che sono stato falso a volte anche non volendolo, infatti dovevo, e volevo sembrare quello che non ero: tipo che davanti agli altri passavo per quello che non temeva niente e nessuno, che cazzate non ne ho mai fatte, insomma del classico duro che dentro nella mia personalità non c’è posto e non lo voglio essere. Fortunatamente impegnandomi e accettando l’aiuto degli altri ho capito che essere falsi non paghi e non ti senti realizzato come uomo, e le persone che ti stanno di fronte e che ti vogliono bene ti fanno veramente capire che essere se stesssi alla fine e la cosa più giusta e bella. Ed è per questo che ho voluto mettere in risalto proprio il fatto che essere apprezzati e considerati per quello che si è veramente, almeno per quello che mi riguarda sopratutto a livello interiore mi sta facendo crescere come uomo, e tutto questo, ma lo scriverò un altra volta mi sta dando la bellissima occasione di rialacciare i rapporti con i miei due fratelli, e onestamente non potevo chiedere di più. CIAO
La catena degli aiuti
Pubblicato: 15 gennaio 2007 da massitutor in amicizia, asfalto fuoriporta, civiltà, famiglia, libertàLa dipendenza da altri è distrutiva. Come ci si può permettere di offendere quelli che sempre aiutano i deboli, gli inmaturi, i dipendenti? Il profesore Komàrek dice, che l’aiuto disintegra e distrugge, lentamente, chi riceve questo aiuto, mentre aumenta l’autostima e da nuova forza vitale alla persona che aiuta. Questo processo viene chiamato "vampirismo psichico".
A quelli che ci aiutano a sopravvivere nella corsa della vita siamo debitori e la dipendenza si rafforza. E questa dipendenza è distrutiva. Per esempio: ci posiamo ricordare come ci siamo sentiti un tempo quando abbiamo aiutato, prestato soldi oppure abbiamo ricevuto soldi o aiuto. Sono sicuro che dover dare soldi a qualcuno è spiacevole, sempre se non siamo ai margini della società. Profesor Komàrek è convinto che la solidarietà è l’altra faccia della medaglia dello sdegno; Come l’apprensione è sorella dell’insofferenza.
Profesor Komàrek avverte che a tutti noi serve dare oltre che prendere. Se la catena a qualcuno finisce solo con il ricevere, senza poter aiutare, questo, dentro di lui, è solo negativo e la persona si sta autodistruggendo. Significa che non dovremmo aiutare coloro che non sanno aiutarsi, perche li stiamo rovinando, mentre noi ci innalziamo? Non è propio così! Significa che l’aiuto deve essere dato solo per un po’ di tempo. Quando la persona sta male è nostro dovere aiutarla, farle vedere la strada e aiutarla a trovare poi la strada in autonomia. Alla fine anche un proverbio dice che è preferibile insegnare le persone come pescare piutosto che dare loro da mangiare i pesci. E poi tutte e due le parti devono trovare la forza di aiutarsi e non distrugersi.