Archivio per la categoria ‘operatori dispari’

Uno su mille

Pubblicato: 24 febbraio 2013 da massitutor in amicizia, lavoro, operatori dispari, vagabond geoghaphic, viaggio

Nella primavera del 2011, durante le rivolte della “Primavera araba” del nord Africa, migliaia di profughi hanno raggiunto le coste italiane e cercato rifugio qui in Italia. Qualcuno cerca di avere qui una nuova vita.
Una trentina di loro erano ospitati a Bologna in via del Milliario. Nel febbraio del 2013 questa Struttura è stata chiusa e sono state trovate altre soluzioni abitative per gli ospiti. 
In mezzo a queste due date c’è il lavoro di un’equipe di operatori, tirocinanti, volontari. In mezzo ci sono incomprensioni, risate, perplessità, conflitti, fiducia, diffidenza, paure, fatiche, delusioni e speranze…

L’associazione Universo ha lavorato ad un DOSSIER che racconta un po’ tutta l’esperienza, raccogliendo le voci degli ospiti e degli operatori.

Io ho lavorato lì come operatore sociale e questo è il mio saluto per loro.
Massimiliano

Certo che avere a che fare con voi “barboni” durante le feste è un bel problema. Durante l’anno è tutto un “Oh dai poi mi chiami eh!”, “Oh mi raccomando. Fatti sentire!”, “E telefona ogni tanto!”. Poi quando arriva il 23 dicembre si spengono i telefoni e ci si fa negare da segreterie telefoniche che mai si ascolteranno. E’ caratteristica di chi vive ai margini quella di diventare dei gatti arruffati nei giorni di festa. Mi ricordo del racconto di Tonino, il primo presidente di Piazza Grande, di come la sua vita si spezzò proprio un 25 dicembre. Da quel giorno beve sempre un po’ di più quel giorno e si rifugia nei suoi fossi.

E anche quest’anno che è il primo insieme a mia figlia appena nata provo a chiamare quei sei o sette numeri di “borders” che ho in rubrica. Molti di questi amici sono ex membri del gruppo che ha dato vita al Blog Asfalto, ed oggi sono per lo più collocati in percorsi di reinserimento o di comunità terapeutica. Ma anche loro si danno alla macchia quasi tutti. Finalmente mi risponde almeno Stefano Bruccoleri, sì quello che è diventato scrittore e mi dice che per Natale mi regalerà alcune copie del suo ultimo libro: L’Allevatore di Farfalle, quanto meno perché c’è dentro la mia prefazione. Sono ansioso di vedere le mie parole pubblicate su un libro.

Mi ritrovo a condividere con Stefano la stessa difficoltà ad accettare serenamente la felicità. E più ti si presenta davanti maestosa e più tremano i polsi.

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Cari compagni di strada, non mi sembra vero di essere qui a scrivere queste righe eppure è così: questo blog rischia di chiudere molto presto. L'amministrazione comunale taglia, tira e sposta l'esigua coperta destinata al sociale a Bologna (parliamo di circa due milioni di euro per tutto il disagio adulto) e quindi vengono tagliati i fondi che sorreggono da dieci anni i laboratori del progetto Prova & Riprova, dentro al quale si collocano il Laboratorio informatico per persone ai margini e il Laboratorio artistico di costruzione maschere. Un taglio che potrebbe arrivare ad essere un quinto del budget attuale. Per chi non è addetto ai lavori rendo noto che stiamo ragionando di cifre sull'ordine di poche decine di migliaia di euro… mentre il costo della Politica a Bologna si aggira sui 25 milioni di euro l'anno. Questo tanto per inquadrare la situazione generale.
avatar_asfaltoAsfalto è il principale prodotto del lavoro di "redazione" del laboratorio informatico collocato dentro dentro al Centro diurno di via del Porto (da qui l'indirizzo web), un impegno fatto insieme a persone in mini borsa lavoro. Questo è un blog dietro al quale ci sono delle persone vere, delle relazioni, delle risorse e delle competenze impiegate. Non basta un clic, come dicono certi slogan, dietro ad Asfalto c'è un luogo dove vivere, incontrarsi, copnoscersi, confrontarsi, ci sono percorsi di sostegno, lunghi tempi di elaborazione ed evoluzione delle persone. 
Dal 2006 cerchiamo di essere un "luogo del racconto" di questa parte di mondo, di quella zona ai bordi della società e della condizione umana. Abbiamo dato voce alle persone che qui hanno sperimentato se stesse e a quelle realtà sociali che hanno incrociato il nostro cammino.
Adesso questa voce dal basso rischia di spegnersi. Una grave perdita per chi ha poco più di questo e anche per tutti coloro che hanno trovato in Asfalto un ponte ci comunicazione e racconto.

In qualche modo cercheremo di proseguire questo viaggio, ma non sappiamo ancora in che modo e per quanto tempo. Nel frattempo invito tutti quelli che hanno incrociato la strada di Asfalto a lasciare in questo post le proprie idee, i pensieri, le considerazioni e i saluti. Cercateci anche su Facebook!
Invito tutti gli amici di Asfalto a partecipare insieme alla manifestazione

 

loghi

i Margini al Centro

lunedì 28 giugno, a Bologna,
in Piazza Quattro Novembre
alle ore 18
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Leggi il volantino.

Ci sosterranno il gruppo di lavoratori e utenti denominato Bologna SOLD OUT, l'Associazione Amici di Piazza Grande e i ragazzi della Bartleby. Vi aspettiamo numerosi, ci sarà un po' di tutto.

Il Blog Asfalto in cifre:

  • 760 post;
  • oltre 70 membri iscritti e partecipanti la redazione;
  • una media di 60 contatti giornalieri;
  • oltre 60 siti e blog con i quali si condividono link e relazioni;
  • una decina le tesi di laurea e le tesine fatte sul Blog Asfalto e sui Laboratori; il Gruppo Asfalto è stato chiamato a testimoniare la propria esperienza anche all'Università di Bologna;
  • una dozzina di articoli di giornale pubblicati su quotidiani e periodici;
  • 3 servizi televisivi (su Rai3 Regionale, Neapolis e TvSat);
  • almeno 6 trasmissioni radiofoniche hanno trasmesso interviste e nostri contributi (Radio Città del Capo, Radio Popolare e Rai Radio2);
  • 60 video realizzati;
  • 1 CD di musica autoprodotto insieme ad un ospite musicista di strada
  • 6 canali internet correlati, tra cui: youtube (al quale sono iscritti 22 utenti), Flickr, Myspace (38 contatti), Vimeo e Mogulus (web Tv online) e l'omonimo gruppo Facebook con quasi 110 partecipanti;
  • mappatura del territorio: una mappa biografico – emotiva e due mappe sull'accoglienza a Bologna e sui servizi (in collaborazione con Avvocato di Strada)
  • Difficile inoltre quantificare le collaborazioni e gli scambi di idee fra le centinaia di contatti avvenuti tramite commenti ed email, per conoscere la situazione dei senzatetto a Bologna, per semplici informazioni o approfondimenti scientifici;


avatar_asfaltoIl Blog Asfalto è anche altro:

  • un punto di riferimento concreto per la realtà fisica di persone che gli ruotano attorno: un progetto che risponde al bisogno di appartenenza delle persone, che si possono riconoscere in un canale di comunicazione che le riguarda in prima persona e del quale sono sia fruitori che realizzatori.
  • Luogo virtuale di incontro e di raccordo, nel tempo e nello spazio, delle esperienze di vita: utenti, "ex", colleghi e operatori si sono tenuti in contatto o aggiornati attraverso questo canale informatico.
  • Asfalto svolge anche funzione di primo contatto, cuscinetto e mediazione rispetto al mondo universitario, scientifico e dell'informazione;
  • Spazio multi canale per la promozione di iniziative sociali provenienti da tutta la rete sociale della Città.

Per saperne ancora di più clicca qui


Ogni cosa ha il suo festival, quando sentiamo la parola Fragilità non possiamo fare altro che far scattare i nostri sensori e rimanere in ascolto, anzi di più: ci sentiamo chiamati e da inadeguati cronoci quali siamo cercheremo di rappresentare la nostra fragilità e il nostro approdo, partecipando a modo nostro a questa iniziativa.

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Da Viaemilianet.
Torna a Bologna la rassegna dedicata alle fragilità metropolitane. Dal 15 al 20 marzo si parlerà di esclusione sociale con una serie di eventi che riguarderanno la casa, la partecipazione e la presa di parolaUn'occasione per "mettere in luce quelle persone e quelle situazioni che solitamente sono nell'ombra". Così Martina Masi, vicepresidente della cooperativa "La Strada" di Bologna, ha presentato "Naufragi", il festival delle fragilità metropolitane che si terrà in città dal 15 al 20 marzo. Il concetto di casa, partecipazione e presa di parola saranno al centro di sei giorni di eventi sul tema dell'esclusione sociale, organizzati da una vasta rete di associazioni di volontariato, di promozione sociale e cooperative attive a Bologna.
Lunedì 15 si parte con la presentazione del libro "Occhio a Pinocchio" alla libreria Coop Ambasciatori, con l'autrice Jarmila Ochkayova. Alle 20.30, al centro civico Lame, si proietterà la prima parte del video "La città in tasca", realizzato da Francesca Gigliotti e Caterina Pisto. Martedì 16, in mattinata, alla libreria Ambasciatori ci sarà un seminario di confronto tra le diverse esperienze di operatori sociali. Alle 21, il convegno "La città Invisibile", con un'indagine sulle famiglie senza fissa dimora a Bologna e a Roma. Mercoledì 17, al Centro delle Donne, toccherà ad un incontro sul "Disagio psichico e situazioni abitative".
Giovedì 18 alle 18, poi, sempre al Centro delle Donne, ecco il libro "Aukui", presentato dall'autrice Fatima Ahmed e la proiezione, al centro Zonarelli, alle 21, della seconda parte di "La città in tasca". Il 19 marzo, spazio ad un workshop sui giornali di strada, all'Istituto Gramsci, mentre alle 18, al Centro delle Donne, focus sul volume "Oltre Babilonia", di Igiaba Scego. Il festival si conclude sabato 20, alla Scuderia, in piazza Verdi. Dalle 17 alle 19 parola ai senza fissa dimora sul tema "I servizi sociali visti da chi li utilizza", in un dialogo con le istituzioni, seguito da una festa con i musicisti di "Porte Aperte".

Il programma completo del festival e tutte le informazioni relative alla rassegna sono disponibili online al sito www.naufragi.it.

Dicono che il 2010 sarà l’anno della definitiva lotta alla povertà… mentre cerchiamo di uscire dalla lotta AI poveri Asfalto saluta dal pavimento del Piano freddo in via Capo di Lucca ed augura a tutti un 2010 decisivo, ricco di grandi cambiamenti e risposte certe ai propri bisogni.

Porte aperte sul bordo

Pubblicato: 20 novembre 2009 da massitutor in bologna sold-out, musica, operatori dispari, operatori pari

Finalmente ecco il video della festa del 26 settembre 2009, che ha visto protagonisti gli ospiti e gli operatori delle strutture di accoglienza del Centro Beltrame e del Drop IN di Bologna. Un’ iniziativa per far conoscere quella parte di città che è sconosciuta e nascosta.
In quella settimana che ha visto la rassegna Porte Aperte girare per tutte le strutture di accoglienza più importanti in molti hanno capito l’importanza di uscire dalla clandestinità: facendo conoscere le storie e le facce che abitano il bordo di questa nostra società.

Non siamo soli

Pubblicato: 13 novembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, bologna sold-out, civiltà, operatori dispari, politica

Pubblichiamo su Asfalto una lettra aperta di Paolo Klun, neo presidente della Consulta cittadina contro l’esclusione sociale, perché è una boccata di ossigeno in questa metropoli di provincia che ci fa sentire che gli ultimi, quelli in fondo alla coda non sono del tutto soli e che c’è qualcuno disponibile a intraprendere una stagione di propulsione e progresso dei servizi alla persona e della cultura della marginalità. Penso agli operatori, ai gestori, ai politici e a tutta la società civile che ha voglia di intraprendere questo gesto di emancipazione.

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Che fine faranno i senza fissa dimora non residenti?
Riflessioni dopo le dichiarazioni dell’assessore Politiche per gli anziani, Rapporti con l’associazionismo ed il volontariato del comune di Bologna
 
di Paolo Klun
Consulta cittadina per la lotta all’esclusione sociale

Il Muro di Berlino e’ caduto, quello dell’indifferenza no.
Si respinge alle frontiere, ricacciando in mare chi cerca disperatamente di guadagnarsi un’altra idea di futuro, ma si respinge anche alle porte della citta’, reinnalzando le mura medioevali, anche se a qualche viandante sara’ concesso una scodella di minestra e una stalla dove alloggiare.
Questo e’, fuori da ogni metafora, quello che oggi offre la citta’ di Bologna nell’idea del Sindaco e dell’attuale Giunta Comunale?
A sentire alcune esternazioni sull’argomento, per ultimo quelle dell’assessore Lazzaroni, sembrerebbe proprio di si’.
Un welfare compassionevole al posto di quel welfare comunitario e partecipativo richiamato nella Legge nazionale sull’assistenza e nelle leggi regionali? Se non ci fosse sulla bilancia la vita delle persone, cioe’ un concreto e tangibile pericolo di vita, i ragionamenti sulla differenza tra senza fissa dimora “residenti” e non residenti sarebbero solamente paradossali, dati dall’ignoranza di quel percorso, culturale e sociale, che ha portato alla battaglia sul riconoscimento dei diritti, primo fra tutti quello alla residenza, che ha visto le forze piu’ vive della citta’ (associazioni, volontariato, sindacati, la cooperazione, forze politiche e tanti altri) mobilitarsi e dare alle parole partecipazione e sussidiarieta’ un contenuto concreto e operativo.
Fateci capire a che punto siamo, perché dell’”emergenza freddo”, unica legge nazionale sui senza dimora, non ci si puo’ certo appuntarsi la medaglia se non per dire che questa volta si fara’ qualcosa di piu’ che un capannone freddo e maleodorante.
E quanti ne verranno accolti di piu’ o di meno dell’anno scorso?
E chi sara’ ammalato dovra’ tornare in strada tutte le mattine e sperare di rientrare, se sopravvissuto, la sera?   E ci sara’ un presidio sanitario?
E tutto il lavorio, meritorio, sul decentramento dei servizi e l’apertura degli sportelli sociali nei quartieri cosa serve se la risposta e’ quasi sempre NO, se non si riesce a dare una risposta immediata ad una donna che dorme in macchina con un figlio minore?
E se non si sa a quanti si devono dare risposte come si fa ad essere sicuri che non ce ne sara’ per tutti?
Perché accanto ai senzatetto “residenti”, c’e’ una moltitudine che preferisce restare invisibile. Sopravvive in baracche di lamiera, in capannoni industriali abbandonati, dorme in fatiscenti roulotte, su vagoni ferroviari, in tende nascoste a ridosso degli argini dei fiumi. E poi ci sono i nomadi, i clandestini, il flusso sempre piu’ massiccio di neocomunitari che va e viene dal paese di origine facendosi beffa di qualsiasi censimento
E i senza fissa dimora “non residenti”, come quelli che alla sera prendono il treno per andare al dormitorio di Firenze e alla mattina sono in citta’?   Dormiranno, litigheranno per un cartone, si sbronzeranno, si ammaleranno nelle strade di Bologna. E tra loro ci sara’ anche chi ci lascera’ la pelle.
Nell’indifferenza generale e in un silenzio criminoso.

Asfalto aderisce con entusiasmo a questa "Giornata mondiale delle Nazioni Unite per l’eliminazione della povertà", perché questa volta è diverso: finalmente un evento spontaneo, per parlare liberamente di marginalità, accoglienza e convivenza a Bologna

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con il patrocinio della Consulta per la lotta all’esclusione sociale
e del Quartiere Saragozza

Lotta alla povertà o lotta ai poveri?
Bologna è ancora una città accogliente?
Molte persone non hanno ne’ casa ne’ dormitorio.
Cosa significa solidarietà sociale oggi?
Esiste un problema di accesso ai servizi sociali?

Operatori, persone senza dimora, cittadini e curiosi del sociale si incontrano

SABATO 17 OTTOBRE 2009
Ore 19.00
in Piazza San Francesco

Per gustare una zuppa insieme,
parlare di diritti di cittadinanza e marginalità,
pensare ad una città nella quale sia possibile abitare i confini.

INFO: 051/219.43.09
ConsultaEsclusioneSociale@comune.bologna.it
www.viadelporto.splinder.com
         

Bologna "Andergraund"
"Come si sta a Bologna non si sta da nessun altra parte". Chi vive Bologna lo sa: questa è una delle frasi che si sentono spesso nei discorsi fra amici, al lavoro e al bar.  Lo dicono un po’ tutti: quelli che la amano, quelli che la detestano e quelli che si lamentano. Cioè tutti.
Ma è poi così vero? è ancora vero? ma soprattutto: per chi è vera questa frase?
E’ ovvio che questo argomento discusso fra le mura del Centro diurno in qualche modo contiene già una risposta implicita: ci sono dei cittadini a Bologna (bolognesi o non bolognesi) per i quali questa affermazione è falsa o quanto meno riduttiva. C’è una Bologna dei margini che cerchiamo di portare a galla… nel nostro lavoro e su Asfalto. Territori marginali che però vengono vissuti da tutti, non solo dai "borderlain". Di questo ed altro abbiamo parlato alla tavola rotonda delle 12.00 presso il Centro diurno di via del Porto 15. Ci siamo incontrati sui confini e speriamo che questo genere di iniziative abbiano un seguito, al di fuori dei soliti luoghi e oltre l’istituzionalità. Perché tutti abbiamo qualcosa da dire sulla gestione del sociale in città: ospiti, utenti, operatori, dirigenti, politici ed esperti. Prima di tutto siamo persone e cittadini che vivono un territorio.
Alla tavola rotonda si è parlato di Bologna "andergraund" e della responsabilità sociale e politica delle cooperative sociali, delle istituzioni e anche delle aziende. Nessuno ha la libertà di tirarsi indietro rispetto a queste responsabilità: il rimpallo di compiti e doveri non ha nessun senso quando c’è di mezzo la vita delle persone. La situazione informale ha permesso anche a dirigenti, operatori e presidenti di sbottonarsi un po’ e liberare un po’ di idee e sentimenti politici sopiti. Grazie a tutti.