Archivio per la categoria ‘cultura’

“IL SUPERMERCATO”

Pubblicato: 5 luglio 2015 da gianlucapiscitelli78 in arte, comunità, cultura, La CAVA

il film

intervista_il-supermercato-film-gli-homeless-diventano-attoriCome testimoniare la vita le dinamiche e la realtà dei senza tetto? Garage Lab, da Pescara, ha prodotto il film “IL SUPERMERCATO”, per raccontare una realtà che un tempo era solo per persone con grossi disagi ma che oggi vede anche tipologie sociali delle più disparate e comuni. Il titolo del film nasce perché appunto in un supermercato un osservatore con il compito di controllare eventuali furti da parte dei clienti, vide che cera una moltitudine di persone che rubavano al interno del supermercato ma non rubava per profitto bensì per sussistenza, per sopravvivere. Ed erano quasi tutte persone della porta accanto, persone comuni che per colpa di circostanze estreme erano costrette a fare questo.

Episodio tratto dal documentario “Pane e Asfalto”, girato durante il laboratorio cinematografico condotto da M. Grazia Liguori e Francesco Calandra, prodotto da GarageLab, per la preparazione al film “il SuperMercato”.

L’idea di fare il film nasce dalla associazione ON TEH ROAD di Pescara ed è partita con gli utenti del centro TRAIN DE VIE che hanno visionato più film commentandoli e discutendoli. Affiancati da un attore professionista sono poi passati ad una fase di laboratorio per affinare le proprie attitudini. Basandosi sulle storie personali degli utenti poi si sono potuti costruire i personaggi del film.
ingresso-centro-train-de-vieIl centro TRAIN DE VIE è situato alla stazione di Pescara ed ospita vari utenti. Secondo l’ONDS (Osservatorio Nazionale Disagio Sociale), il centro pescarese accoglie mediamente 83 senza-dimora al giorno (su totale di 375). Di natura diversa le tipologie di disagio che vivono: dall’assenza dellafoto laboratorio il supermercato rete familiare al nucleo monoparentale, dalla disabilità fisica e/o psichica ai disturbi mentali certificati o presunti, dalle dimissione da istituti (forze armate, carcere, ospedale psichiatrico) all’immigrazione, da forme di dipendenza (alcool, droga, gioco) all’essere vittima di violenza, sfruttamento o tratta, dalla mancanza di alloggio (fine contratto, alloggio non idoneo, sfratto, pignoramento) alla mancanza o perdita di lavoro, ai problemi finanziari (debiti).
Quasi mai tali forme di disagio si manifestano singolarmente: si assiste, dunque, ad una sovrapposizione di vulnerabilità.
Per realizzare il film si sta operando una raccolta fondi a cui hanno partecipato vari personaggi tra cui il Pescara calcio, i Modena City Ramblers, CUBA Cabbal, i Bandabardò e molti altri. Per effettuare le offerte, le modalità sono descritte nel link.

PESCARA (sportello Drop In On the Road e Centro polifunzionale per senza dimora Train de Vie) :
Via Enzo Ferrari – 65124 Pescara (sul retro della Stazione Ferroviaria)
Tel. e Fax +39.085.4429908
traindeviepe@ontheroadonlus.it

Nell’interland napoletano è nata una nuova webTV Progetto web editoriale a cura dell'Associazione Culturale PartNet – N° zero.

la mia strada Tv_per blog

La prima web Tv georeferenziata www.lamiastrada.tv nata da un'idea di Salvatore Sparavigna, dedicata agli esclusi e a chi voce non ha, cittadini che proprio in strada vivono e subiscono i torti della società.

E’ affiancata da operatori delle varie comunità di assistenza (sociologi, psicologi, terapisti, assistenti sociali) che fanno da collegamento tra la redazione e i protagonisti delle storie: senza fissa dimora, alcolisti, usurati, vessati. Gli operatori sono in sintonia con programmi di recupero e di re-inserimento già avviati dai sevizi sociali, offrendo la possibilità di affiancare i redattori durante lo svolgimento di servizi e interviste. Un modo, tra l'altro, di restituire la dignità di essere umano a chi se l'è vista calpestare o rubare.
La particolarità di questo sito, sta nella mappa interattiva (da qui il termine georeferenziata) di Napoli e dintorni, che ad ogni suggerimento di categoria, mostra dei punti di riferimento ai quali sono associate delle interviste inerenti all’argomento.
Vi si possono trovare dei video con interviste molto ben fatte anche a personaggi influenti, interviste che riguardano fatti di camorra e malcostume comune
Ci sarà la possibilità di accedere ad una redazione mobile in diretta con un camper-studio televisivo mobile che monitorerà il territorio.
Le adesioni a questo progetto sono:
COMUNE DI TORRE ANNUNZIATA
CENTRO LA TENDA
F.N.S.I. – Federazione Nazionale Stampa Italiana Sezione della Campania
U.N.C.I. – Unione Nazionale Cronisti Italiana Sezione della Campania
Con il patrocinio del Comune di Napoli

Chi è interessato e crede di poter portare il suo contributo con foto, interviste, immagini, testi può documentare e denunciare collaborando con la redazione all’indirizzo redazione@lamiastrada.tv

Per weekend a scrocco

Pubblicato: 18 giugno 2010 da massitutor in cultura, libertà, week end a scrocco

rifugiati4Siamo lieti di invitarvi all'evento per la Giornata Mondiale 2010 del Rifugiato che si svolgerà nelle tre giornate di:
Venerdi 18 giugno alle ore 20 con lo spettacolo teatrale "di che paese è madre coraggio" della Compagnia Multiculturarifugiatile del teatro dell' Argine Presso il centro Santa Francesca Cabrini in via del Lazzaretto 13 a Bologna con aperitivo e buffet

Sabato 19 giugno alle ore 16 "Il mondo è un rifugio" con musiche dal mondo, esposizioni e banchetti etnici presso i giardini Fava- via Milazzo a Bologna

Domenica 20 giugno alle ore 16 "Festa ed altre impronte" con la proiezione della partita dei mondiali di calcio Italia-Nuova Zelanda con festa buffet e musica: anteprima dello spettacolo "Il Muro" della Compagnia dei rifugiati del Teatro dell' Argine

La Giornata Mondiale dei profughi viene celebrata il 20 giugno dal 2001 per commemorare l'approvazione della converifugiati3nzione dei profughi da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1951

Siamo alla metà dei favolosi anni ‘80: favolosi musicalmente parlando!!

In quel periodo c’era una grandiosa organizzazione, chiamata “Frantomasi”, dico grandiosa perché, dopo decenni di astinenza, riuscì a portare in Italia dei grandiosi eventi, finalmente gli stadi non servivano più solo per stupide partite di calcio e botte fra tifoserie avverse, ma per ospitare migliaia di persone in pace ed allegria, per vedere dei magnifici concerti, tra i tanti possiamo ricordare: U2, Rolling Stones, Madonna, Michael Jackson, Bruce Springsteen, Deep Purple, AC/DC, Iron Maiden, Scorpions, Pink Floyd, Elton John, Eric Clapton, facendo incassi record ovunque, con un’organizzazione ineccepibile: trasporti, assistenza (ambulanze, croce rossa, sicurezza, etc..) e tutto ciò che rende un evento un bel ricordo!!

Ma, nello specifico, volevo raccontarvi di un grande evento, il famoso concerto dei Pink Floyd a Venezia, che da spettacolo favoloso si è tramutato in un vero e proprio massacro, ma vi racconterò di come poteva andare anche MOLTO peggio, e di come alcune persone hanno fatto di TUTTO perchè si arrivasse alla sciagura, per fortuna scongiurata, grazie all’intelligenza (e pazienza) di 300.000 persone lasciate allo sbaraglio, senza aiuti, senza informazioni, senza toilette, e fino all’ultimo momento senza sapere se il concerto ci sarebbe stato oppure no!!!!! Si, perchè la giunta comunale pensò bene, per evitare che arrivasse troppa gente (concerto gratis, e che concerto..!!) di divulgare la notizia che probabilmente l’evento non ci sarebbe stato, ma a quanto pare fu inutile!!!!!!

Per arrivare a quella storica giornata (almeno doveva essere storica come i “Pink Floyd live in Pompei”, “muro di Berlino”, “Arena di Verona”) devo fare alcune premesse, per potervi spiegare meglio perchè le cose andarono come sono andate!!

Prima parliamo di Venezia e dei veneziani, certo non posso fare di tutta un’erba un fascio, comunque sono le persone più razziste che abbia mai conosciuto, per loro da Mestre in giù è tutta “terronia”, odiano a morte i turisti, dimenticando che senza di loro Venezia sarebbe già morta, dicono che sporcano, ma poi non ci sono i bidoni dell’immondizia.
In più a Venezia se non parli veneziano sei tagliato fuori, ovunque se parli in dialetto spendi meno, hai agevolazioni e se litighi  parlando in  italiano hai già perso in partenza .

In questa splendida città comandano i “gondolieri” (non certo la giunta comunale!!), e gondoliere lo diventi solo se sei figlio o parente stretto di un gondoliere, peccato che poi il 90% non è arrivato neanche alla quinta elementare.

In questa bellissima città, che non ha nessun tipo di svago (zero disco, cinema, sale gioco o altro, per trovarle devi andare a Mestre, Padova o Treviso) esistevano due eventi: uno era il carnevale, che fino a circa 15 anni fa era favoloso, in ogni campo, campiello, piazza e piazzetta c’erano dei palchi dove centinaia di artisti da tutto il mondo si esibivano gratis, le scuole chiudevano una settimana, ovunque era festa, poi Berlusconi comprò i diritti sul carnevale di Venezia, cioè qualsiasi evento o ripresa doveva passare per Fininvest, quindi da allora niente più festa in giro per la città, ma solo in Piazza S. Marco, rovinando per sempre una festa bellissima.

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Quindi ai veneziani resta un unico evento: la festa del “Redentore”, che si svolge ogni anno il secondo Sabato di Luglio, per tale evento ci si prepara da Gennaio, si affittano barconi, sui quali si passa la giornata, si va a fare il bagno in laguna, al largo, si mangia tutti insieme, aspettando la sera, alle 23 quando partono i fuochi d’artificio, considerati i più belli d’Europa, sull’acqua davanti a Piazza S.Marco, (per l’occasione i militari costruiscono due ponti di barche per permettere alla gente d’andare in pellegrinaggio alla Chiesa del Redentore) poi si va tutti al lido, dove sulla spiaggia si fanno tantissime feste,  intorno ai falò, che durano fino all’alba, e la Domenica mattina la città è colma di veneziani, di ogni età (dai bambini ai novantenni!!), che hanno passato tutta la notte fuori a divertirsi, ed ora tornano a casa, per cui, per i Veneziani è una festa importantissima!

Ora che vi ho dato le premesse posso raccontarvi cosa accadde quel giorno: prima di tutto i veneziani non volevano ASSOLUTAMENTE il concerto dei Pink Floyd proprio per la festa del Redentore, senza contare che al comune non è costato un centesimo, tutte le spese se l’è accollate “Frantomasi” (che se tutto andava bene aveva già in programma, per l’anno successivo, i “Rolling Stones”), compreso il costo dei musicisti, il palco galleggiante e il servizio di sicurezza.

Quel giorno sono arrivati a Venezia più di 300.000 persone per il concerto, lasciate completamente allo sbaraglio: non un cartello che indicasse dove si sarebbe svolto il concerto, moltissimi sono arrivati il giorno prima accampandosi in Piazza S.Marco, quindi, quando Sabato mattina è arrivata la Celere per mettere le transenne non ha potuto farlo, di conseguenza anche le misure di sicurezza furono INESISTENTI, perchè anche loro arrivate troppo tardi per posizionarsi nei punti chiave.

Nessuno ha poi pensato di cancellare i “tour” guidati, quindi pensate alla confusione nella piazza principale: era impossibile passare!!!

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Quel giorno NESSUN negoziante ha fatto un solo scontrino fiscale, vendendo panini a Lire 6.000, Coca-Cola a Lire 5.000, e via dicendo, (guadagnando così MILIONI di Lire in NERO!!) poi TUTTI i bagni dei locali erano “ROTTI”, a meno che, ovviamente, non parlassi veneziano (ho fatto la prova io stesso in più di un locale!! entravo dicendo :”OOIIHH capo, ti ga miga ea ciave del bagno?!” e miracolosamente comparivano le chiavi che aprivano tutte le porte!)

Bene: queste migliaia di persone si sono comportate benissimo, non un solo incidente, non un ferito, certo, qualcuno ha urinato nelle calli, ma ricordiamoci che tutti i bagni erano CHIUSI, nessuno si è alterato o arrabbiato per i prezzi altissimi….nonostante tutto ciò il giorno dopo i veneziani, nello specifico i gondolieri, che vorrei ricordare che per l’occasione, chiedevano, per vedere il concerto in gondola, fino a UN MILIONE DI LIRE A TESTA (ovviamente senza ricevuta fiscale!!!) erano incavolati neri, perchè? Perchè non c’era stato il MORTO, così sarebbero potuti andare in comune e dire: ”Visto? Avete voluto il concerto per la festa del Redentore? Bene: c’è stato il morto!”.

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Fortunatamente io, pur non essendo nato lì, ero considerato un veneziano, quindi sono stato invitato in barca, insieme ad un sacco di amici, ed ho potuto godere di un fantastico spettacolo, e non rimpiango chi , solo per poter dire “Io c’ero!” , si è trovato schiacciato da migliaia di persone, e se non era davanti, non ha visto nulla, ha solo potuto sentire, qualcuno più fortunato ha trovato uno dei due monitor giganti messi in due soli campi (a Venezia ce ne sono centinaia!) e così qualcosa ha visto!!!

Lo spettacolo è stato grandioso, all’altezza di chi si esibiva, anche se per motivi di tempo hanno dovuto fare in un’ora quello che solitamente suonano in tre ore e mezza!!!

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Nel mio passato ho avuto la fortuna di andare diverse volte in Oriente, in vari viaggi sono stato:India, Cina, Filippine, Thailandia, Pakistan, Tibet, Bali, Malesia, e ho avuto la fortuna di godermeli quando ancora il turismo di massa non era arrivato: spaggie incontaminate, deserte, villaggi di pescatori o contadini, posti in cui con pochissimi soldi vivevi da RE per mesi, poi , piano piano è arrivato il grande circo del turismo, e ho visto posti magnifici, incontaminati da secoli, trasformarsi: fortini portoghesi a strapiombo sul mare diventare grandi alberghi a 5 stelle, Mc Donald, sale giochi, campi da golf e tennis, piscine….insomma stanno rovinando tutto, per fortuna esistono ancora pochi luoghi miracolosamente scampati al progresso, conosco un posto (non vi dirò MAI dove) che per arrivarci devi fare un viaggio di 5 ore in motorino, arrivi in una spiaggia enorme e deserta, alla fine c’è un villaggio di pescatori (dove con pochissimi soldi affitti una camera!) ed una collina, oltrepassando la collina arrivi in una baia circondata da alte colline,strapiene di vegetazione,  con una cascata che forma un piccolo lago che sfocia in mare, ai piedi della cascata si sono stabiliti alcuni occidentali, che, visto il posto, sono tornati a casa, hanno venduto tutto quello che avevano e si sono trasferiti lì, e da anni vivono in quel paradiso senza essere disturbati da nessuno!! dire che li invidio è poco!!
Non parliamo poi dei mari favolosi che ho avuto la fortuna di vedere: nelle Filippine il mare è di diversi colori  a causa dei coralli che ci sono sotto!
negli anni ‘70 era di moda ( per gli anticonformisti) andare ad Ibiza, poi hanno rovinato anche quella, e la gente si è trasferita a Goa, una regione dell’ India che non era sotto il dominio dell’ Inghilterra, ma dei Portoghesi, infatti il 50% della popolazione è di religione Cattolica, in più i Portoghesi si sono mescolati alla popolazione, infatti hanno caratteristiche diverse dagli Indiani, molta gente (beati loro) passano l’estate a Ibiza e l’inverno a Goa, ed è portando la musica di Ibiza a Goa che sono nati i famosi Party Goa: che si svolgono su bellissime spiaggie e durano anche due o tre giorni!
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Ho conosciuto anche degli Svizzeri che d’estate lavorano in patria per qualche mese, poi vanno a Goa e si fanno mandare la disoccupazione lì, e svernano al caldo!
Non pensate che in oriente ci sia la droga libera, anzi: ci sono leggi terrificanti per chi fa uso o tenta di esportarle:in un aereoporto della Thailandia, quando arrivi, ti trovi il manichino di un uomo impiccato con appeso un cartello:”chi fa uso di eroina in questo stato fa questa fine!!”
In altri posti basta pagare e ti lasciano andare, in posti come Goa ti mettono loro le sostanze in camera, e se vuoi uscire devi farti mandare almeno 5000 Euro da casa, ammesso che tu li abbia!! Soldi che vengono spartiti dai poliziotti , che pagano per essere mandati a lavorare a Goa, perchè con questo sistema in poco tempo si arricchiscono!!!
Noi Italiani pensiamo di essere amati, ma non è assolutamente vero: insieme ai Tedeschi siamo i più odiati, i tedeschi perchè sono i più spilorci che esistano sulla faccia della terra, invece noi  facciamo sempre casino, pensiamo che tutto costi talmente poco che ci facciamo fregare da tutti. appena capiscono da dove vieni alzano i prezzi, anche perchè diciamo sempre ”ma costa così poco!” e non ci rendiamo conto della differenza dell’economia, una cosa che per noi costa poco, magari per un indiano è carissima!!!

Non parliamo delle Ambasciate: se ti rubano (o perdi) i soldi, se sei cittadino svizzero vai in ambasciata con il tuo passaporto e, senza chiederti nulla, ti danno 1000 dollari ed il biglietto di ritorno; se sei cittadino Italiano, nella stessa situazione, ti ricevono, gli dai le tue coordinate
bancarie, aspettano la risposta della tua banca (oggi poche ore, anni fa si parlava di giorni), e se hai i soldi ti danno il biglietto di ritorno, ma se il volo è tra 2 o 3  giorni fai la fame, perchè non ti danno un centesimo!!!!

Comunque oltre alle cose belle ce ne sono di terribili: gente che vive nelle “bidon-ville” case fatte di cartone o lamiera, ci abitano in tantissimi, fuori c’è una specie di ruscelletto: è la fogna all’aperto, dove bevono, si lavano e defecano tutti insieme,e quando arrivano i monsoni si portano via tutte le baracche. A Mumbay c’è un posto dove i poveri, per pochissimi soldi, danno arti o reni, in qualsiasi paese la prostituzione è a livelli inimmaginabili!! Per strada vieni circondato da bambini che chiedono l’elemosina dicendo che non hanno i genitori!
bidonville
Non parliamo di tutti quelli che si bagnano nel Gange, fiume sacro: se uccidi una vacca vieni esiliato dalla famiglia, ti possono tirare sterco di vacca per tutta la vita e devi purificarti nel Gange per almeno 10 anni, ma se uccidi un uomo, bastano tre mesi di purificazione!!!
Certamente non è tutto negativo, come ho detto ci sono ancora posti paradisiaci, ma andiamoci piano con i soliti discorsi: “mollo tutto e me ne vado in Oriente a fare la bella vita!” non è tutto oro quello che luccica!! dobbiamo imparare a soppesare bene i pregi ed i difetti di ogni situazione, certamente puoi andare a fare la bella vita, ma per un periodo, purtroppo la vita normale è quella che viviamo ogni giorno, non puoi pensare che la vita sia solo stare sotto una palma a prendere il sole con un cocktail con l’ombrellino, dopo un po’ ti rendi conto che non puoi vivere così, anche perchè se lo fai ogni tanto ha un enorme valore, ma se lo prendi come stile di vita ,alla lunga, perde tutta la sua magia!!!!

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h 14.30–16.00 Sala Borsa, terzo piano

Sarà presentato il percorso “Bologna senza fissa dimora”.

Progettato in collaborazione con "Piazza Grande","Cooperative La Strada" e "La Rupe", "Urban Center" e "Mappe Urbane". Al termine premiazione dei vincitori del concorso giornalistico Transeuropa, un premio per nuove voci dell'informazione organizzato dal festival. www.transeuropafestival.eu

Tour Bologna Senza Fissa Dimora

Clicca QUI per la mappa online del percorso

Il percorso guidato da persone senza fissa dimora è effettuato da esperti conoscitori di Bologna, cerca di mostrare un altro modo di vivere e percorrere la città, mettendo in luce la mobilità sotterranea e spesso ignorata di coloro che hanno come dimora la città stessa. Scopriremo diverse percezioni della città e differenti modi di usufruirne, ma anche significati condivisi e programmi comuni.

Partenza:

h 16.00-18.00 Sala Borsa, Piazza Nettuno

Percorso:

Sala Borsa: partenza con letture di impressioni dalla strada “La Piazza del Sole
Bagni Via IV Novembre: un crocevia, una sosta veloce
Via Nosadella 34 (Congregazione "Sorelle dei poveri"): l'inizio della giornata, la Prima Colazione
Via Santa Caterina, di fronte al civico 59 Mensa serale della fraternità (Caritas): un traguardo           importante, un'accoglienza per chi ha girato e sperato
Via Petralata 58/60. Sportello Sociale Quartiere Saragozza: la risposta istituzionale ai bisogni
*  Il tour si concluderà con un aperitivo in Piazza S.Francesco 4 al Bar "Dè Marchi"
EXTRA festival: l'appuntamento OFF della giornata bolognese è la performance multimediale
          “Diario di un operatore di merda” al "Club66", in via del Pratello 66 alle 22.00
Ci allieteranno musicalmente:
  Diego D'Agata: Voce-basso
  Michele Freguglia: beatbox-basso-samples
  Maxmanz: Live Drawing

http://www.myspace/operatoredimerdawww.operatoredimerda.splinder.com

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Vedi anche le altre mappe di Asfalto

Vagabond Geographic
La mappa dei servizi di Bologna (2009)
I luoghi della vita (io sono stato qui)

http://picasaweb.google.it/s/c/bin/slideshow.swf
si ringrazia Gloria per le foto
 

Week End a Scrocco

Pubblicato: 7 Maggio 2010 da massitutor in cultura, libertà, week end a scrocco

bike_pride

Domenica 9 maggio 2010
Giornata Nazionale della Bicicletta
BOLGNA BIKE PRIDE
Ore 15.00  Piazza Santo Stefano

Porta la tua bicicletta, motociclo, triciclo, addobba il tuo mezzo, con carta colorata, bandiere, cartelli, senza limiti di fantasia, e partecipa alla parata dell’orgoglio ciclistico! Sei ancora a piedi? Porta strumenti musicali, percussioni, pezzi di bicicletta, o soltanto te stesso… il mondo è delle biciclette!
 
Organizzato da un gruppo di amanti della bicicletta

info:
www.bikepridebologna.tk
bikepridebologna@gmail.com
340 61 43 152

Alle librerie coop Ambasciatori, a Bologna, il 16 marzo 2010, si è svolto un incontro sul ruolo e la funzione dell'operatore pari all'interno dei Servizi di accoglienza e riduzione del danno. Un incontro che è parte del programma di Naufragi 2010 – Festival delle fragilità metropolitane.

Maria Grazia è una di noi sul serio ed ha portato il testimone in modo credibile ed emozionante. Le sue parole ci fanno intuire quanto la figura dell'operatore pari sia importante e quanto debba essere ancora riconosciuta all'interno dei servizi.

FESTA in Scuderia

Pubblicato: 22 marzo 2010 da massitutor in arte, assistenti sociali, civiltà, comunità, cultura, film, week end a scrocco

Sabato 20 marzo la festa di "Porte Aperte" che si e' tenuta nel famoso locale di Piazza Verdi "la scuderia" la festa cominciava alle 17.00 con la favolosa "Tavola Rotonda" durata per ben due ore, nella quale sono state lette delle storie di vita quotidiana vissute nelle varie strutture dagli utenti,  seguito da un  dibbattito, e per concludere con delle poesie scritte da Carlo Montresori; c'era un buffett ben assortito con tanto di ben di "DIO".  Verso le 20.45 c'è stata la proiezione di un video prodotto dalle varie associazioni chiamato per l'appunto  "Porte Aperte" durante la serata c'è stata anche la presentazione di Diego un operatore del centro diurno; che presentava " diario di un operatore di merda " il suo gruppo è formato da due persone Diego al basso e l'amico fa dei rumori che sembrano degli effetti non si capisce bene, ma comunque molto bravi. Per concludere la serata un concerto musicale con il gruppo di Massimiliano & company. La serata e' stata a dir poco magica con un sabato pomeriggio come inizio di  primavera sfavillante che meglio di così non poteva essere.

 

http://vimeo.com/moogaloop.swf?clip_id=10330463&server=vimeo.com&show_title=1&show_byline=1&show_portrait=0&color=00ADEF&fullscreen=1

FESTA FINALE

Pubblicato: 19 marzo 2010 da massitutor in arte, assistenti sociali, cultura, film, inchieste, musica, pensieri in libertà

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Sabato 20 Marzo 2010
La parola alla strada. I servizi visti da chi li usa.

PORTI:  ore 17.00
@ “La Scuderia” in Piazza Verdi
La parola alla Strada Festa di fine Festival

Operatori e utenti: storie di vita (con interventi e letture di Massimo Macchiavelli)
ore 19.00 – happy hours con poesie e canti dalla strada
ore 19.45 – Proiezione del video "Porte aperte: un ponte sulla città" (a cura di Alessandro Stefanelli)
ore 20.30 – saluti e ringraziamenti

ISOLE:
ore 20.45 – La Ricerca dell'infelicità – Tragedia rock in quattro atti (Merry go round)
ore 21.15 – Diario di un operatore di merda ( Diego Dag )
ore 21.45 – Gnawa Mogador (musica berbera)
ore 22.30 – STOP.


La parola alla Strada: I servizi visti da chi li usa. Operatori, utenti, storie di vita A volte, nella storia, accade che qualcuno si fermi a pensare al perché le cose sono così come sono. Succede che la parola diventa un'importante strumento di condivisione delle idee. Ci si guarda, ci si incontra e si comincia a pensare che le cose potrebbero andare diversamente.

E forse potrebbero davvero andare meglio, per tutti.