Archivio per dicembre, 2009


Dicono che il 2010 sarà l’anno della definitiva lotta alla povertà… mentre cerchiamo di uscire dalla lotta AI poveri Asfalto saluta dal pavimento del Piano freddo in via Capo di Lucca ed augura a tutti un 2010 decisivo, ricco di grandi cambiamenti e risposte certe ai propri bisogni.

il cervo…

Pubblicato: 24 dicembre 2009 da massitutor in alkoliker - il diario, asfalto fuoriporta

Le storie non scritte sono destinate a non essere lette.

L’ho conosciuto tardi, eppure ci siamo trovati subito. Legale, pubblicizzato, lecito, alla moda, democratico alcool. E’ concesso senza controindicazioni a tutti coloro che lo assumono.
Il signore dell’alcool  nasce su filari di vigna, coltivata da sapienti ed appassionati coltivatori, che dall’uva traggono sostentamento e dignità per se stessi e le proprie famiglie.
Il contadino si occupa dell’uva, della fermentazione, dell’imbottigliamento e della vendita delle bottiglie, quello che accade dopo non lo riguarda. Quando la bottiglia è stata venduta non è più sua e neppure il suo destino.
Le bottiglie che da anni hanno transitato nella mia vita/casa, sono sempre state accolte, stappate, svuotate in bicchieri capienti ed accoglienti, in un rituale pagano religioso che alla fine della preghiera portava e porta ancora oggi assenza di percezione ed una leggerezza che con gli anni è diventata una zavorra, fatta di percezioni alterate, che nel momento della nascita si rivelano reali come la più vera delle realtà.
La bottiglia diventa una sorta di orologio che scandisce un tempo pesante, indesiderato.
Due litri di vino coprono circa quattro ore di vuoto, quattro ore preziose se si ha la necessità di una sospensione dalla vita che nella sua stortura diviene vita sostenibile, vitale fin tanto che ti tiene in vita. La bontà e l’efficacia della sospensione è direttamente proporzionale allo svuotamento della bottiglia. Dopo il quarto bicchiere il segno del bottiglione lascia uno spazio di qualche centimetro di aria e luce, segno che restano ancora venticinque centimetri di sospensione.
Quei venticinque centimetri  sono la garanzia della sospensione dell’ansia, della paura, della paura della paura, l’ansia  e dalla paura dell’arrivo dell’ansia.
Fatico a riconosce un amico distante due metri,  mentre i centimetri d’aria vuota della bottiglia sono sempre conosciuti.
A questo punto basta amministrare i centimetri di vuoto fintanto che il sonno della notte mi porti altrove; un poco zapping, qualche mail, una capatina sui siti per adulti in tristi e solitarie erezioni, due ciocchi nella stufa e la giostra riprende da dove è partita. Fra un giro di giostra e l’altra, una sigaretta, due sigarette e macchie di sperma sotto la scrivania. Il metro quadrato sotto la scrivania è il più pulito di tutta la casa.
Leonardo, il vicino di casa che mi vende il vino a credito mi ha insegnato, senza volerlo che questa non è solitudine. Lui è nato qui, ha fatto il camionista tutta la vita e da pochi mesi ha perso l’unica donna della sua vita, la madre che dorme a cinquecento metri da casa sua nel piccolo cimitero del paese e che come tutti i cimiteri di montagna sembra avere il sapore della pace giusta.
Ogni tanto ci incontriamo sull’unica via che divide il paese in due, da un lato la montagna e dall’altro i dirupi, ci fermiamo a fare due chiacchere come se fossimo in ascensore, altre volte troviamo il coraggio di arrivare al duecentesimo piano per avere il tempo di parlare più a lungo, e così troviamo coraggio di raccontarci.
Leonardo ha le idee chiare sulla sua vita, sul destino, sulla sua sorte: “ Sono nato in questo paese, ho vissuto tutta la vita in questa montagna e finirò i miei giorni vicino a mia madre”.
Il pomeriggio spesso lo passa con il cannocchiale comprato dai cinesi ad osservare i cervi che vivono sulla montagna, uno di questi la sera scende in paese , Leonardo e Serafino il suo vicino di casa si appostano dietro il micro parcheggio per osservarlo. In quel punto c’è un albero di pere che nessuno raccoglie, se non il cervo. In questo paesetto non ci sono ammazzamenti, scandali, intrighi ed il cervo ultimamente è diventato l’argomento più chiaccherato del giorno, soprattutto in ascensore.
L’unico pregio del vino di Leonardo sta nel fatto che mi viene ceduto a credito, che saldo normalmente al primo del mese, dopo aver ritirato la pensione, per il resto non è altro che aceto dolce. Dopo la morte della madre sembra che il vino non gli riesca più tanto bene, cosa di cui anche Serafino pare essersi accorto, ma dato che anche lui vende il vino tendo a non dare troppo per buono le sue affermazioni. Quel che è certo è che dopo il tredicesimo centimetro di ebrezza lo stomaco comincia a gridare come se avessi ingerito per sbaglio dell’ammoniaca o dell’acqua ossigenata.
Il PC è acceso ed anche la televisione, il telegiornale spara notizie di conflitti e ricongiungimenti cattolico parlamentari; il RE è stato sfregiato al volto e se Dio vuole qui si continua a parlare solo del cervo. L’aceto dolciastro di Leonardo mi porta sul vater con due dita in gola. Due o tre colpi ben assestati in fondo alla gola e per alcuni minuti mi sento come un’adolescente bulimica, fiumi di acido gastrico, vino, frammenti di cena ed ancora dieci centimetri di sospensione.

Storiazze di Natale

Pubblicato: 23 dicembre 2009 da massitutor in Uncategorized
 

Spulciando gli archivi di Asfalto ci siamo imbattuti in un vecchio post molto in sintonia con l’atmosfera festiva dalla quale siamo letteralmente sommersi in questi ultimi giorni, assieme alle tonnellate di neve che hanno ricoperto la città.
Era una specie di appello a tutti quelli che per un motivoo per l’altro hanno qualcosa da ridire contro il Natale o semplicemente non amano le feste.

Quindi, vi sta sui coglioni Babbo Natale? Scriveteci perchè!
Se ne dovrebbero leggere delle belle….

Week-end a scrocco

Pubblicato: 18 dicembre 2009 da massitutor in arte, cultura, week end a scrocco

dal sito Natale nel mondopallinaRiprendiamo il discorso della famosa rubrica di asfalto “Week end a scrocco” inizialmente creata e curata da rollover969, e in seguito curata da Massitutor e da Monne78. A Bologna dal 12 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010 ci sarà una mostra musicale intitolata “love me fender” ; per quelli che non capiscono questo gioco di parole “Love me tender” è una famosa canzone interpretata dal grande Elvis Haron Presley da qui il titolo alla mostra. È una rassegna di artisti che hanno fuso tra arte e musica il mito Fender: un universo che tra linguaggi e stili di vita hanno portato avanti varie generazioni. La mostra è a cura di Luca Beatrice con un ospite d’onore: Red Ronnie, un grande critico musicale degli ultimi 40 anni. Gli artisti presenti in mostra sono: Massimiliano Alioto, Andy, Gabriele Arruzzo, Matteo Basilé, Alessandro Bazan, Nicola Bolla, Bugo, Crash, Francesco De Molfetta, Nicola Di Caprio, Pablo Echaurren, Daniele Galliano, Fausto Gilberti, Daniele Girardi, Hubertus von Hohenlohe, Marcello Jori, Thorsten Kirchhoff, Francesco Lauretta, Marco Lodola, Bartolomeo Migliore, Laurina Paperina, Tom Porta, Laboratorio Saccardi, Mauro Sambo, Maurizio Savini, Nicola Verlato. In occasione di “love me fender” saranno organizzati diversi eventi e concerti, espressioni tangibili del crossover tra arte e musica, che vede la prima entrare nella vita di chi non frequenta solitamente i Musei e la seconda rendere accessibile a tutti un luogo che spesso ispira soggezione a un pubblico non esperto di arte contemporanea. 
L’ingresso alla mostra è gratuito. Presso il
museo della musica palazzo Sanguinetti strada maggiore 34  
orari di apertura:
da martedì  a venerdì ore 9.30-16.00
sabato e domenica ore 10.00-18.30
Nei giorni 24 e 31 dicembre la mostra osserverà una chiusura anticipata alle ore 14.00
La mostra sarà chiusa tutti i lunedì feriali, 25 dicembre, 1 gennaio

palla_monocol_sasakiFESTA DI NATALE 
sabato 19 dicembre 2009 presso caseggiato  in via Arcoveggio 66

Il Centro di Accoglienza La Rupe insieme a Coop La Strada e al Gruppo animalista Giangio presentano:

SGOMITANDO PER LAVORO
A partire dalle 19.00…intrattenimenti per tutte le età!
spettacolo di burattini per bambini, clownerie e intrattenimento
spettacolo di ballo
pesca di beneficenza
concerto dei TZOTZ CHO, musica popolare sudamericana, a seguire DJ set.

Durante tutta la serata ci sarà un ricco buffet dolce e salato.

L’incasso della festa servirà alla realizzazione del progetto per l’integrazione lavorativa rivolto agli ospiti del dormitorio Rifugio Notturno della Solidarietà.
Per maggiori informazioni sul progetto,
rifugionotturno@cooprupe.it o telefonare in orario serale allo 051/324285

Cominciamo

Pubblicato: 18 dicembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, morte

Dopo la morte di un altro clochard, il Comune di Milano investirà un milione di euro per un “Piano Antifreddo”.

clochardMilano, 15 dicembre 2009 – “Lancio un appello ai milanesi perchè segnalino casi di senzatetto in condizioni critiche al nostro Centro Aiuto della Stazione Centrale”. Lo ha detto l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli alla notizia del ritrovamento del corpo di un cinquantenne senzatetto, avvenuto questa mattina presso l’Ippodromo di San Siro…

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POLITICAMENTE COLPITO

Pubblicato: 16 dicembre 2009 da massitutor in politica

Il nostro caro amico  Berlusconi colpito al volto,da un pazzo con un suvenir del duomo di Milano è il riscontro di una politica che non funziona,un gesto si per far male come avvertimento di un realismo che rispecchia tutta la crisi della nazione il fatto di non poter fare fronte a tutti i probblemi,senza che altri se ne aggiungono,se ne aggiungono,se ne aggiungono,e sentir parlare una politica di favoreggiamento ai valori di emigrazione con grande atto a loro aiuto quando nelle case italiane nel frigo cibo non c’è ne più come d’altronde di acqua nel pozzo non c’è più è chi a solo seguito i discorsi delle navi dell’inganno che han portato una massa tale di emigrazzione da portare al colasso tutta la nazione con un tasso di crisi sempre più ampia,parlando di famiglie sempre più povere nonostante gliberlusconi straordinari svolti per sbarcare il lunario,di pensionati che sembran sempre più barboni e spesso costretti a rovistare nel rusco per vivere,di BRUXXEL CONTRO COME LA CHIESA,
 

e nello stesso tempo parlare di alta velocità e il ponte di Messina,ma per favore………. nonostante il nostro voler bene a  Berlusconi è un gesto

 

che lascierà sicuramente di stucco ma serve a capire che siamo a un passo da una ribellione,non vorreste che FINI sii colpito da un sovenir del collosseo o PRODI delle due torri,pensate anche i suvenir si ribellono perchè anno un cuore umano e dicono piuttosto di dar i finanziamenti alle statue che non mangino dateli alla povera gente,bisogna che la politica cambi direzzione girate la statua di Ugo Bassi in maniera che indichi le due torri,che saranno il simbolo  dei suvenir ribelli e forse le cose miglioreranno mettete un profilatico sul pipino del Nettuno se parte di scatto e va ha buttare giù

 

la lapide de caduti,allora la politica attuale non va bene bisogna fare una nuova politica di riscontro.

 

MONTRESORI CARLO

Vita di tutti i giorni!

Pubblicato: 16 dicembre 2009 da massitutor in amicizia, civiltà, famiglia

coltello[1] Ciao mi chiamo Marco e vorrei raccontarvi un fatto che è accaduto ad una persona che mi sta vicino, anche per sapere un po’ la vostra opinione su un fatto che secondo me, è vergognoso.
Come voi spero sappiate lo scorso venerdi mattina è stato accoltellato un giovane ragazzo di ventitré anni per che difendeva una persona: be’ il giovane che sie preso 30 giorni di ospedale adesso ha paura di uscire, ha gli incubi di notte ed ha paura di vivere in quella casa, visto che l’ aggressione é stata fatta dentro casa sua, ora visto e considerato che la legge ha fatto tornare a casa l’aggressore, io mi chiedo perché chi ha dei problemi deve continuare a pagarli e chi li crea invece non li paga! Be’ io personalmente sono confuso: non so più se la legge è uguale per tutti o invece è solo per chi è povero e vive disagi come per esempio un genitore al dormitorio, senza casa e con un fratello tossicodipendente a carico in un certo senso mi chiedo e richiedo se c’è giustizia.
Io penso di no visto che chi l’ ha accoltellato è a casa che si passerà un buon Natale e il ragazzo che non si sa se il polmone continuerà a funzionare come prima; Queste solo le domande che mi pongo e che vorrei porvi, ma voi pensate che la giustizia in Italia esista o che la giustizia sia solo un mezzo per far scudo alle persone ricche e potenti?

L' INQUILINO

Pubblicato: 14 dicembre 2009 da massitutor in Uncategorized
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Non devo più scendere in città. Mi uccide.
L’alcool delle ultime settimane per il quale sono ancora ubriaco mentre prendo il primo caffè della giornata, non appena metto piede in Babilon mi cala in uno stato ansioso carico di paura. Panico, credo si tratti di questo.
E poi lui, proprio sotto la cintura che pare non subire i massicci attacchi alcolici degli ultimi giorni.
Caffelatte e zucchero per una colazione sempre troppo dolce.
Devo comprarmi un cucchiaino, in questa casa c’era praticamente tutto e non comprendo perché si siano portati via solo le posate.
Una caffettiera da tre tazze per due porzioni di caffè in uno dei tanti bicchieri lasciati nella dispensa: bicchieri per l’acqua, il vino, gli amari, la birra e ben sei scodelle per la colazione.
Al secondo bicchiere di caffè ecco cominciare il tormento.
A dodici anni era quasi una gioia masturbarsi a tutte le ore, tre quattro cinque volte al giorno per circa dieci anni. Poi solo due tre volte al giorno, ovunque, a casa mia o degli amici, in bottega e in qualsiasi spazio pur di soddisfare le erezioni di quello che con gli anni si è rivelato uno scomodo inquilino.
A lui non importa, mi guarda con il suo unico occhio quasi ad implorare: "Aiutami, ti prego".
Non potrò fare nulla fintanto che non verserà le sue lacrime bianche gelatinose e dunque obbedisco.
Sono sceso in bicicletta per ritirare la pensione, la pressione della sella sulla vescica sembra averlo quietato ma i suoi desideri mi salgono sino ai polsi. Ora son miei.
Non posso fermarmi un attimo, sono talmente agitato, eccitato, che qualsiasi sguardo o visione trasformerebbero il mio corpo in una gatta in calore.
Uomo o donna di qualsiasi età e forma non mi dissuaderanno, come al solito mi affido ai pedali della bicicletta fissando il battistrada della ruota anteriore e cercare di non "Guardare", a meno che non abbia la certezza di avere di fronte a me un animale affine.
Mi siedo su una panchina nei pressi della stazione, mi sale l’ansia per il timore che il desiderio traspaia vivo e impetuoso. Spiegare che non mi appartiene sarebbe impossibile, l’unica cosa che posso fare è quella di inchiodare la vescica alla sella per controllare come posso, l’inquilino scomodo.
"Bastardo lasciami in pace, voglio solo fare la spesa e tornare a casa".
Al negozio di informatica mi accoglie una signora di sessant’anni circa con un garbato sorriso, vestita come una donna d’altri tempi e i modi dei negozianti di una volta tesi a soddisfare tutte le richieste dei loro clienti.
Io cerco solo un lettore DVD, l’inquilino tutto il resto.
"Lasciami in pace Bastardo".
Comincio a tremare e per il momento appaio solo come un ragazzo estremamente timido e goffo, mi fermerei volentieri a parlare con la signora di qualsiasi cosa.
Vorrei raccontarle del libro e delle tante soddisfazioni che mi regala continuamente, ma il Bastardo preme ed io esco velocemente col mio DVD dal negozio per tentare di addomesticarlo con il dorso della sella.
Per quanto piccola sia questa città, c’è comunque troppa gente e l’unica cosa che posso fare è imboccare l’argine del fiume.
"Basta adesso basta". Mi sembra di impazzire.
Incrocio due ragazze dal passo lento e in fila indiana, sembrano uscite da una comunità psichiatrica per la passeggiata mattutina, rallento e mi volto per vederle svanire dietro l’isolato. Ho atteso sino alla fine un cenno nella speranza di incrociare un animale affine. Troppo imbottite di farmaci.
Ansia, ansia, la speranza prolungata si trasforma in dolore e paura che per lunghi attimi non riesco a contenere. La febbre di questi giorni sembra minare tutti i puntelli che mi sono piazzato indosso in questi anni per sfuggire alla pazzia.
Se bevo adesso anche un sorso di birra finisco in lacrime in psichiatria.
Eppure mi sono masturbato prima di uscire di casa.
"Cosa vuoi da me? Lasciami in pace, voglio solo tornare a casa e far partire il DVD e poi faremo a modo tuo".

Emergenza freddo: istruzioni per l'uso

Pubblicato: 11 dicembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, dormire

maximanz_freddo_liteAbbiamo pensato ad una piccola guida per chi ha intenzione di usufruire del servizio di ospitalità notturna invernale, quello comunemente conosciuto con il nome di "Emergenza Freddo", o Piano freddo che è più istituzionale.
Prima di tutto, la lista dei punti d’accesso, dove si prende contatto con i servizi e si riceve il foglio da consegnare poi all’ingresso nella struttura:
DROP IN (via Paolo Fabbri)-dalle 9.00 alle 11.00 martedì, marcoledì e sabato  15 posti
CENTRO DIURNO (via del Porto 15)-dalle 13.00 alle 17.00 dal lunedì al sabato  10 posti
UNITA’ Di STRADA– lunedì, martedì e giovedì nelle due fermate: dalle 17.30 alle 18.30 ai giardini del Guasto e dalle 18.30 alle 19.30 in piazza XX settembre  15 posti
SERVIZIO MOBILE di PIAZZA GRANDE-dalle 21.00 alle 24.00 in zona Stazione  5 posti
Queste strutture assegnano i 45  posti-letto del Cappannoncino vicino al Lazzaretto, oltre ai quali sono disponibil altri 9 posti riservati alle donne, 5 in via Lombardia e 4 allo Zaccarelli.
Inoltre, altri 8 posti vengono messi a dispsizione nelle strutture (in via del Lavoro e a S.Lazzaro) dell’Opera di Padre Marella, e altri 4 sono accessibili tutto l’anno tramite il Pronto Intervento Sociale, un servizio d’emergenza attivabile dalle forze dell’ordine.
Indispensabile per accedere  ai posti letto la maggiore età e il possesso di documenti in regola, ovviamente anche per gli stranieri: chi fosse privo può essere ospitato per i 3 giorni che gli vengono concessi per produrre i documenti necessari.
Per tutti gli altri il tempo di permanenza è di 15 giorni, rinnovabile presso  la stessa struttura dove è avvenuto il contatto iniziale.
Ricordiamo che è prevista anche ospitalità per i cani, gli amici a quattro zampe, presso il Rifugio di via del Gomito.
In caso di allarme maltempo diramato dalla Protezione Civile, l’ospitalità può essere estesa anche agli stranieri irregolari privi del permesso di soggiorno.

Disegno di Maxmanz