Archivio per la categoria ‘televisione’

Nell’interland napoletano è nata una nuova webTV Progetto web editoriale a cura dell'Associazione Culturale PartNet – N° zero.

la mia strada Tv_per blog

La prima web Tv georeferenziata www.lamiastrada.tv nata da un'idea di Salvatore Sparavigna, dedicata agli esclusi e a chi voce non ha, cittadini che proprio in strada vivono e subiscono i torti della società.

E’ affiancata da operatori delle varie comunità di assistenza (sociologi, psicologi, terapisti, assistenti sociali) che fanno da collegamento tra la redazione e i protagonisti delle storie: senza fissa dimora, alcolisti, usurati, vessati. Gli operatori sono in sintonia con programmi di recupero e di re-inserimento già avviati dai sevizi sociali, offrendo la possibilità di affiancare i redattori durante lo svolgimento di servizi e interviste. Un modo, tra l'altro, di restituire la dignità di essere umano a chi se l'è vista calpestare o rubare.
La particolarità di questo sito, sta nella mappa interattiva (da qui il termine georeferenziata) di Napoli e dintorni, che ad ogni suggerimento di categoria, mostra dei punti di riferimento ai quali sono associate delle interviste inerenti all’argomento.
Vi si possono trovare dei video con interviste molto ben fatte anche a personaggi influenti, interviste che riguardano fatti di camorra e malcostume comune
Ci sarà la possibilità di accedere ad una redazione mobile in diretta con un camper-studio televisivo mobile che monitorerà il territorio.
Le adesioni a questo progetto sono:
COMUNE DI TORRE ANNUNZIATA
CENTRO LA TENDA
F.N.S.I. – Federazione Nazionale Stampa Italiana Sezione della Campania
U.N.C.I. – Unione Nazionale Cronisti Italiana Sezione della Campania
Con il patrocinio del Comune di Napoli

Chi è interessato e crede di poter portare il suo contributo con foto, interviste, immagini, testi può documentare e denunciare collaborando con la redazione all’indirizzo redazione@lamiastrada.tv

Raccontiamo la Città

Pubblicato: 27 Maggio 2010 da massitutor in bologna sold-out, televisione, vagabond geoghaphic


 

Questo è il servizio di Nelson Bova sull'iniziativa alla quale abbiamo partecipato l'8 maggio, andato in onda sabato scorso su Rai 3 Regionale.

Spulciando gli archivi di Asfalto ci siamo imbattuti in un vecchio post molto in sintonia con l’atmosfera festiva dalla quale siamo letteralmente sommersi in questi ultimi giorni, assieme alle tonnellate di neve che hanno ricoperto la città.
Era una specie di appello a tutti quelli che per un motivoo per l’altro hanno qualcosa da ridire contro il Natale o semplicemente non amano le feste.

Quindi, vi sta sui coglioni Babbo Natale? Scriveteci perchè!
Se ne dovrebbero leggere delle belle….

Telestrada

Pubblicato: 13 dicembre 2008 da massitutor in asfalto fuoriporta, televisione, tutto cominciò così

"LA STRADA SIAMO NOI"…online da sabato 13 dicembre 2008

Pubblichiamo il comunicato stampa diramato da Caritas di Catania, socio fio.PSD, sulla nascita di un giornale e una tv "di strada", ovvero con persone senza dimora presenti in redazione.
Scarp de’ tenis e Telestrada.
A Catania un giornale e una tv "di strada" gestiti dai senza fissa dimora.
tele_s

(…) la prima web tv "di strada" italiana con una redazione composta da senza fissa dimora, operatori e volontari Caritas, la stessa redazione che cura le pagine locali del mensile nazionale Scarp de’ tenis.

Sabato 13 dicembre 2008 alle ore 9,30 presso l’Help Center della Caritas diocesana di Catania (luogo altamente simbolico dove la redazione di strada si riunisce già da tre mesi), P.zza Giovanni XXIII. (…) Al termine dell’incontro saranno proiettati i documentari di strada prodotti dalla redazione. Inoltre l’idea è quella di una redazione giornalistica composta dai senza fissa dimora della città.

Al progetto Scarp de’ tenis, il mensile di strada nazionale, che ha aperto da poco a Catania una redazione locale, la Caritas diocesana di Catania affianca il progetto Telestrada  la prima web tv di strada italiana, con una redazione composta da senza fissa dimora, operatori e volontari.

La web tv di strada vuole rappresentare una voce indipendente e che completa il lavoro egregio dei mass media.
Telestrada dà voce ai protagonisti della strada, persone che vivono quotidianamente il disagio di non avere una casa, che sono ospiti dei dormitori e delle mense per i poveri della Caritas. Saranno loro in persona a raccontarsi e a raccontare le storie dei loro compagni di viaggio.

"La strada siamo noi" e non abbiamo affatto bisogno di alcuna mediazione di gente che vuole dare in pasto al pubblico il "caso umano" senza nessun rispetto della nostra dignità e della nostra opinione".
Telestrada è la voce vera di gente vera che la strada la vive ogni giorno.
Telestrada sarà on line direttamente dalla strada dal 13 dicembre 2008 all’indirizzo:
www.telestrada.it

Altre utili informazioni…
Il progetto rappresenta un’importante opportunità per gli esclusi e gli emarginati. Un giornale può dare voce a storie sconosciute, gettare una luce su vite che altrimenti rimarrebbero nell’ombra, e contribuire a modificare i luoghi comuni tramite cui le persone comuni considerano gli emarginati.
Scarp de’ tenis è un giornale di strada con una marcata identità. Nato nel 1994 per intuizione di un pubblicitario, Pietro Greppi, è stato sostenuto ben presto da Caritas Ambrosiana e da Cgil-Cisl-Uil provinciali di Milano, oltre che da altre associazioni del territorio. Dopo una breve interruzione, è tornato sulla strada nel 1996, edito da cooperativa Oltre, promossa da Caritas Ambrosiana: da allora ha inanellato 121 numeri senza pause, al ritmo di dieci uscite all’anno. Scarp è diffuso e  scritto da persone gravemente emarginate e senza dimora, persone che conoscono o hanno conosciuto la vita di strada, i dormitori, l’esclusione, la difficoltà di un reinserimento sociale e lavorativo. Per costoro è un’occasione di espressione, di affermazione della propria dignità, di lavoro, di integrazione del reddito, di ricostruzione delle capacità relazionali. Ciascuno dei venditori e molti degli autori sono seguiti, nel percorso di recupero e reinserimento, da operatori e servizi Caritas.

Esiste un forte legame tra i contenuti del giornale e il progetto sociale di cui è perno. Scarp si occupa (agli inizi soprattutto in chiave autobiografica, oggi con l’aggiunta di analisi e approfondimenti che presuppongono un lavoro giornalistico professionale) dell’esperienza e della vita degli homeless, ma anche di temi e fenomeni che sono preludio alla caduta "sulla strada": impoverimento e indebitamento, fragilità e disagio sociale, esclusione e periferizzazione di individui e gruppi, precarietà lavorativa e abitativa, dipendenze. Scarp si sforza anche di offrire una lettura in positivo della realtà della strada, dalle forme di solidarietà che vi si manifestano alle espressioni culturali che essa suscita e ospita.

Scarp ha un forte legame anche con la realtà dei territori in cui è diffuso: si propone alle comunità cristiane come strumento di "alfabetizzazione" rispetto ai temi e ai problemi che contraddistinguono il mondo della grave emarginazione.
Il giornale si articola in una redazione nazionale di Milano e in redazioni satelliti che dovranno curare la redazione dei testi per la parte locale e potranno essere chiamati a collaborare alla stesura della parte di interesse nazionale. Attualmente è diffuso a Milano, Genova, Firenze, Torino, Napoli, Palermo, Catania, Rimini, Vicenza.

Contesto locale:
Il progetto Scarp de’ Tennis rappresenta nel contesto locale di riferimento uno strumento fondamentale per potenziare e valorizzare il lavoro di sostegno e presa in carico delle persona senza dimora.
100%SOLIDARIETÀ
Il 100% del prezzo di copertina, è interamente destinato ai senza dimora che partecipano al progetto e alla produzione d’indotto sociale. 1 euro come guadagno diretto, 1,50 euro per spese di gestione giornale e per sostenere progetti di reinserimento siociale.
100%  LEGALITÀ
I venditori, sia italiani sia stranieri con regolare permesso di soggiorno stipulano un contratto come venditori porta a porta. 0% Lavoro nero, i venditori pagano tutte le tasse relative ai loro guadagni, inoltre, sono iscritti all’ Inps.
LA DISTRIBUZIONE
Viene venduto da persone che vivono per la strada, in situazioni di forte disagio o emarginazione.
La Strada: la rivista é distribuita da squadre di venditori che coprono le principali zone di affluenza (centro, stazioni, feste e mercati)

Un posto dove andare

Pubblicato: 13 novembre 2008 da massitutor in assistenze e bisogni, civiltà, operatori dispari, televisione

Accolgo volentieri la segnalazione del nostro amico Maurizio Rotars della Bar Boon Band di Milano: dopo una storia come quella di Rimini, che è una storia di abbandono prima che di violenza, vediamo, in questa intervista ai volontari del Centro S.O.S Exodus della Stazione Centrale di Milano, quanto sia importante il semplice gesto dell’esserci.

Povertà = (in)sicurezza

Pubblicato: 12 novembre 2008 da massitutor in civiltà, televisione

Gli danno fuoco mentre dorme in strada
in gravi condizioni un clochard di Rimini

Da qualche giorno il Senato ha approvato un provvedimento che dovrebbe portare alla compilazione di un registro nazionale delle persone senza tetto. Una sorta di censimento da consegnare poi al Ministero degli Interni. Sì, alla polizia, non ai servizi sociali o sanitari, o magari al Ministero dell’economia. Nell’idea che la povertà e l’esclusione siano problemi di ordine pubblico, di sicurezza sociale. Un marciapiede pulito equivale a una società più sicura. Ma chi è veramente in pericolo, in strada? Torneremo approfonditamente sull’argomento, intanto qualcuno, a Rimini, ha già cominciato a fare pulizia.

La Notizia: RIMINI – Lo hanno cosparso di benzina mentre dormiva su una panchina in via Flaminia, a Rimini, e gli hanno dato fuoco. L’uomo senza fissa dimora si è salvato solo grazie a una ragazza che questa notte, verso l’una, passando sulla strada, lo ha visto avvolto dalle fiamme e ha chiamato il 118.

L’uomo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 40 per cento del corpo. E’ stato trasportato d’urgenza al reparto grandi ustionati dell’ospedale di Padova. I medici hanno assicurato che la sua vita non è in pericolo ma si sono riservati la prognosi.
Il senzatetto è arrivato vigile in ospedale e ha detto di chiamarsi Andrea Rizzo, 46 anni, di Taranto, ma dovrebbe invece chiamarsi Andrea Severi. L’equivoco è nato anche dal fatto che l’uomo fornisce di solito il cognome di Rizzo che però sembra appartenere a un parente. Ha detto anche, nonostante fosse sotto choc, di essersi svegliato per il grande calore che lo avvolgeva e di non aver notato nessuno nelle vicinanze. Accanto alla panchina sulla quale dormiva è stata rinvenuta dai vigili del fuoco una bottiglia vuota che odorava di liquido infiammabile con il quale probabilmente è stato dato fuoco all’uomo.

Qualunque siano le sue generalità, l’uomo è un senzatetto conosciuto dalle associazioni di volontariato che operano a Rimini, in particolare dalla Capanna di Betlemme che spesso ha avuto contatti con lui anche se si rifiutava di andare a dormire da loro nonostante le ripetute offerte di riparo. Cristian Gianfreda, uno dei volontari dell’associazione, ha detto di conoscerlo, e lo definisce gentile e tranquillo. "Non ha problemi con la giustizia né con qualcuno in particolare. E’ solo un individuo con un dramma personale che cerca di scappare da una situazione difficile, tutto qui". Un gruppo di uomini della Capanna è partito per Padova, dove si è recata anche una squadra della polizia scientifica di Rimini per rilevare le impronti digitali dell’uomo e per verificare la sua identità.
Secondo il volontario della Capanna di Betlemme sarebbe intanto da escludere l’ipotesi del tentativo di suicidio: "Andrea è un solitario che rifugge i luoghi affollati come le stazioni" ha spiegato Gianfreda, "ma questo lo ha anche tenuto lontano dalla nostra sede, nella quale pure a volte lo abbiamo accolto. Ma il fatto di stare sempre da solo ne ha fatto probabilmente un facile bersaglio per qualche malintenzionato che voleva mettere in atto una barbarie. Lui fra l’altro staziona sempre sulle stesse panchine, quindi tutti sapevano dove trovarlo".

Ignoti i responsabili del gesto sconsiderato, ma è certo che non appena verranno identificati "saranno duramente perseguiti" ha assicurato il sindaco del capoluogo romagnolo, Alberto Ravaioli. Commentando a caldo l’accaduto, il primo cittadino ha giudicato l’episodio un "atto gravissimo". "Sentiremo come sono andati esattamente i fatti. Si tratta di un gesto esecrabile e cercheremo di trovare i responsabili che saranno duramente perseguiti", ha aggiunto.
Sgomento da parte delle autorità locali, delle tante associazioni di volontariato e del centro sociale Paz che ha convocato un presidio pubblico "per Andrea e la sua vita". "E’ doveroso denunciare con tutte le forze questo atto di violenza premeditata" ha scritto la Diocesi di Rimini, convinta che si tratti di "un gesto terribile che non appartiene alla cultura di questa città".

"Verrebbe da dire che l’episodio si commenta da solo, ma occorre invece commentare con indignazione", ha affermato Paolo Pezzana, presidente della Fiopsd, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora. "Non è la prima volta, e temiamo che non sarà l’ultima, perché la cultura dell’intolleranza che sta dilagando in modo subdolo, negata da tutti però praticata nella realtà, poi ha delle conseguenze, fa delle vittime – ha proseguito Pezzana – La lotta contro questa banalizzazione non deve finire, ed è per questo che non si può lasciare che questi episodi si commentino da soli".

Siamo in finale!

Pubblicato: 30 ottobre 2008 da massitutor in asfalto fuoriporta, tele asfalto, televisione

vedi il video nel sitoPremio “L’anello debole 2008”, giovedì 23 ottobre il verdetto finale. Abbiamo partecipato al concorso, indetto dalla Comunità di Capodarco, per la categoria video Corti della Realtà e siamo arrivati fra i 18 finalisti (su 58 partecipanti) con l’intervista a Stefano Bici.

Oggi la giuria di qualità de “L’anello debole” si riunirà a Roma per scegliere le opere vincitrici e menzionate dell’Edizione 2008 del premio. Il verdetto finale sarà reso noto giovedì 23 ottobre.
Le 148 opere in concorso divise in quattro categorie (28 per la Radio, 42 per la TV, 58 per i Corti della Realtà e 20 per quelli della Fiction) hanno già affrontato una prima selezione, il 27 e 28 settembre, da parte di un gruppo di lettori formato dalla stessa Comunità e integrato da una ventina di studenti e insegnanti delle scuole superiori di Fermo. Essere arrivati fino a qui è già una grande sorpresa: vedere questo video fatto con una webcam vicino a produzioni professionali è incredibile. Significa che i contenuti pesano. Comunque incrociamo le dita perché sarebbe una bella soddisfazione e poi Le Marche attorno a Capodarco sono bellissime! Sarebbe bello farci una gita.

Que viva Spartaco!

Pubblicato: 27 Maggio 2008 da massitutor in televisione

Massimo e Scarpati

Siccome c’è una gran parte di gente del Centro diurno e dei dormitori che guarda la tv, Martedì 27 e mercoledì 28 andrà in onda Don Zeno su Rai 1 alle 21,00. Non che vi voglia istigare a guaradare la tv (io ho solo il dvd), ma se non avete niente da fare io nel film faccio la parte di Spartaco comunista incallito che diventa partigiano e muore da sfighè. Se non avete niente di meglio guardatemi morire. Non è arte ma i soldini me li hanno dati e con quelli ci pago le multe.
Massimo (Zannaccio) Macchiavelli

L'altra parte del bordo

Pubblicato: 14 Maggio 2008 da massitutor in assistenze e bisogni, politica, televisione

tvbook

Questo blog è nato anche per cercare di costruire un ponte di comunicazione fra la città e le persone che vivono una realtà di emarginazione. Un dialogo lungo la linea. La visione di questo video presentato al festival Naufragi ci da l’opportunità di ascoltare le voci di chi vive al di sopra della linea, (a partire da un "fragile" di professione come l’amico Freak Antoni) e di riprendere il dibattito che dai bisogni all’emarginazione passa dalla condivisione delle regole e dalla convivenza. Buona visione.

Dal sito di tvbook che lo ospita leggiamo che <<Il video "L’altra parte del bordo", presentato a cornice del seminario "Dimoranti e senza dimora. Frammenti di accoglienza o un progetto di coesione sociale?", si compone di una serie di interviste realizzate a Bologna volte a delineare la percezione della popolazione rispetto al problema dei senza fissa dimora…>> E su un giornale scopriamo La Storia. La “banda dei quattro” Francesca, Fabio, Barbara e Caterina e TVBook. La creatività dei trentenni porta i libri e l’ arte in tv via Internet.
Portano la cultura su Internet dove hanno realizzato un sito-tv che racconta di libri, spettacoli musicali e film. Sono quattro ragazzi, rigorosamente due uomini e due donne perché si sa che le quote sono d’obbligo, appena trentenni. Ovviamente non guadagnano quasi niente. Ovvero: ecco la conferma che Bologna, lungi dall’essere una città in declino, è semplicemente una città dove tanti cervelli creano novità che, semplicemente e drammaticamente, faticano però a trovare chi abbia il coraggio di investire su di loro. Tradotto: se sei giovane e vuoi sfondare devi arrotolarti le maniche e soffrire. Olio di gomito e suole di scarpe consumate è l’ unica ricetta. Questa è la storia di Francesca, Fabio, Barbara e Caterina che da oggi terranno a battesimo TVBook, l’unica tv italiana via Internet completamente dedicata alla cultura. Collegandosi all’indirizzo Internet
www.tvbook.tv è possibile assistere alla presentazione telematica di libri o alla visita, sempre virtuale, di apprezzati musei “non tradizionali” come quello realizzato dal noto scenografo Basile nelle Marche e dedicato alle scenografie dei film di Scorsese. <<TVBook dà voce e immagine a editori, librerie, autori, enti e organizzazioni culturali, ma anche a professionisti del mondo dell’arte, del cinema, teatro e della musica, a tutti coloro che vogliono portare la cultura al di fuori degli spazi che tradizionalmente le sono destinati a darle una veste più dinamica e moderna, più originale e innovativa>>, spiega Francesca Casadei, la “portavoce” del gruppo che racconta come dopo qualche anno di gestazione e di incontri importanti (tra gli altri Marco Travaglio, Matteo Bortolotti, Giancarlo Basili) i giovani abbiano deciso di lasciare questo progetto. <<Per ora è come se lavorassimo gratis: i committenti ci pagano il rimborso spese per gli spostamenti che dobbiamo fare. In futuro – spiega Casadei – speriamo di avere rapporti sempre più forti che con gli enti locali perché ci sono tante iniziative da realizzare e da pubblicizzare>>. Il motto della “banda dei quattro” di TVBook è molto semplice: cultura e turismo non sono solo ombrelloni aperti e presentazioni di libri sulla spiaggia. <<Sì, pensiamo che si possa fare molto meglio e il nostro impegno c’è: ci siamo istituiti come Associazione Culturale e abbiamo incominciato a muoverci nelle librerie, presso gli autori e i personaggi della cultura italiana, realizzando servizi che mettiamo in onda con l’intento di diffondere quanto più possibile ciò che c’è, ma che non sempre è visibile, nell’ambiente artistico – letterario del nostro paese>>, incalza Casadei. Un primo passo, in attesa di veder riconosciuti dal mercato e dagli enti pubblici i propri lavori.

Avvocati da marciapiede

Pubblicato: 29 aprile 2008 da massitutor in civiltà, televisione

Li chiamano così gli Avvocati di strada in questo servizio andato in onda la settimana scorsa su La7, all’interno del programma Omnibus. Lo riportiamo per chi non l’avesse visto; perchè è sempre interessante osservare l’occhio un po’ naif che i media hanno verso la gente di strada. Ci siamo anche noi di Asfalto. Inoltre è un altro modo per ricordare Lupo che, rimasto solo, è stato ucciso dalla banalità del male di un branco di giovani belve.