Archivio per luglio, 2007

Le mie prigioni (lettera 2)

Pubblicato: 31 luglio 2007 da massitutor in carcere, famiglia

"la Dozza"   08/07/2007

dariofuoridalgabbioCiao amici del blog di Asfalto.
Oggi è domenica. In carcere questo giorno è il peggiore. Per chi è fuori la domenica è un giorno di riposo ed è giusto così, perché dopo aver lavorato una settimana un giorno di riposo è sacro santo.
Invece qua è un giorno come tutti gli altri, soltanto che tutto si ferma. Gli avvocati fanno festa, gli agenti pure, i colloqui sono chiusi, le telefonate idem. E’ un giorno diverso per queste persone ma non per noi. Se non ci fosse la messa non ti sembrerebbe domenica. In carcere impari ad apprezzare quelle piccole cose a cui fuori non fai più caso. Un caffè qua è oro. Fuori ne bevi dieci senza dare importanza del perché li bevi. Qui anche una sigaretta offerta è come il sangue della persona che si esaurisce goccia dopo goccia. Insomma quelle cose cui fuori non dai importanza  qua diventano sopravvivenza. Parecchie persone pensano che tutti i carcerati siano individui privi di sentimenti ma la mia esperienza non è così. Ci sono persone che in determinati periodi della vita perdono per svariati motivi il lume della ragione commettendo
errori che la società non tollera.
Anch’io, per esempio, sotto effetto di una sostanza (minias) ho commesso errori fino ad arrivare a subire una condanna e ottenere l’ennesima carcerazione. Ammetto di aver sbagliato ma questo non vuol dire che io non sia una persona come tutte le altre, con un cuore, un cervello, piedi, gambe, ecc e che non viva sentimenti veri. Anche io ho un sogno nel cassetto e non vorrei solo stare bene e costruirmi per i restanti anni di vita una famiglia a cui voler bene. Proprio così, voler bene! Quel bene che mi è stato tolto nella mia infanzia e poi in gioventù. Non giudico chi mi ha privato di questo ma giudico chi vuole impedirmi di raggiungere il mio sogno nel cassetto. Spero di essere stato chiaro e di mandare un messaggio pulito a tutti quelli che stanno vivendo un momento di sconforto e di far capire che
il carcere non paga i sogni, ma li distrugge.
Ciao ragazzi,
con stima
Dario Monetti

BAD & BREAKSLOW

Pubblicato: 27 luglio 2007 da massitutor in dormire

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Beh, lasciatemi dire che sono sempre orgoglioso quando mi si da l’occasione di presentare un progetto nuovo. Questa roba qui si chiama “la stanza degli odori”, l’ho progettata io. Come? Lasciando che la gente possa dormire per terra, ovvio, che domande fate?  Però vi giuro che le posture dei soggetti coinvolte sono preparate.
Questa installazione umana è in grado di rendere con un’approssimazione del 99,9% l’odore di quegli allegri trenini di allora che facevano fermate a Baden-Baden, Treblinka, Aushwitz, ed altri agriturismo affini ed è frutto di anni e anni di certosini studi in cui si fondono recupero storico e sperimentazione sociale. Mi ha aiutato il Professor Fokker della cattedra di liquami applicati dell’università di Anversa.
Tutto molto cool ed innovativo quindi, in linea con certe installazioni del Mambo qui vicino con il quale non vogliamo né possiamo sfigurare e di cui il Comune, sempre attento quando si tratta di spendere qualche milione per un qualcosa che possa sostituire il termine “fighetto” con “utile” non potrà non tener conto; un po’ come il progetto approvato ieri in giunta della monorotaia sopraelevata da 310 milioni di euro che unirà la stazione dei treni all’aereoporto e che riunirà tutti i cittadini in un brainstorming di massa culminante nella domanda collettiva: “a che cazzo serve”? Niente. Non serve a niente. Però è bella. E ce l’hanno anche a Tokyo. non importa un cazzo poi se Tokyo ha 10 milioni di abitanti e Bologna 500.000 né che la loro monorotaia debba collegare quartieri distanti quanto Torino da Zagabria e la nostra un tragitto percorribile con una mountainbike senza catena fischiettando e senza mani. Non importa. Un po’ come il nostro bad & breakslow, non importa a nessuno finchè non ti viene un virus intestinale dovuto ad odori dalle caratteristiche patogene. Da qui il mio prossimo lavoro.
Sto lavorando infatti ad un’altra installazione a bassa soglia. Si chiama “armi chimiche”. E consisterà nel far togliere le scarpe a Petrini sul vagone della monorotaia durante il primo giorno di inaugurazione. Spero che quel giorno Cofferati sia ancora in giunta con la sua bella boccia di prosecchino da rompere, il nastro tricolore, le forbici per tagliare il nastro e tutto il packaging di boria umana a codazzo.
Bello, vero?

TEXANO numero 2

Pubblicato: 27 luglio 2007 da massitutor in tex-ano


ciao cari vado a godermi il totem in sardegna; ci vediamo a Settembre. TEXANO 

La sicurezza…

Pubblicato: 27 luglio 2007 da massitutor in civiltà, gite

sicurezza a Bologna

…non è mai troppa.

Gomito alla..griglia

Pubblicato: 26 luglio 2007 da massitutor in amicizia, felicità, mangiare

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Wild Boyzz

Pubblicato: 26 luglio 2007 da massitutor in musica

duran

Continua la carrellata di superstar internazionali che, andando in ferie pure loro poveretti, si trovano a dover rimpiazzare un elemento della band con un sostituto. E quale miglior bacino di talenti se non il Centro Diurno? Quando Simon Le Bon è lontano dai Duran Duran un più che degno sostituto è pronto a partire per concerti o firmare autografi. Lo riconoscete?

Vecchi ricordi

Pubblicato: 25 luglio 2007 da massitutor in civiltà, dormire, stra-cult

old bologna

Chi non ricorda, In via dei Mille, a Bologna, questo provvidenziale angolo di portici, dove dozzine di persone trovavano riparo alcuni anni fa? Poi si è cominciato a parlare di degrado e sono spuntate le grate.

Coldiretti

Pubblicato: 23 luglio 2007 da massitutor in dormire

coldiretti

Qualcuno è rimasto in città…

Pietre rotolanti

Pubblicato: 20 luglio 2007 da massitutor in musica, pensieri in libertà

C’è un nuovo membro dei Rolling Stones! Chi è che sostituisce Keith Richards quando cade dagli alberi? Quando passa dalla clinica? Quando viene trattenuto ad un festino?

Le mie prigioni (lettera 1)

Pubblicato: 20 luglio 2007 da massitutor in carcere, droga, libertà

Siamo lieti (ma fino ad un certo punto) di presentarvi una nuova ed importante rubrica di Asfalto: si chiama LE MIE PRIGIONI e, come è intuibile dal titolo, parla di limitazioni pese della libertà… sì insomma di carcere. Siamo contenti a metà perchè il nostro corrispondente è il vostro affezzionatissimo Dario che, come chi ci segue da tempo sa, è ospite nelle patrie galere da qualche mese. E siccome dovrà rimanerci ancora per un po’ abbiamo deciso che Asfalto non poteva aspettare tanto per ospitare le sue perle (palline?) di saggezza. Per cui eccolo qua per voi, dal suo ritiro in via del Gomito n.2, il nostro Dario nazionale in tutto il suo splendore…speriamo!

Bologna, via del Gomito, 2 il 27.06.2007

dario_ricomparsaEccomi, non pensavo di scrivervi da un carcere ma cosi devo fare se voglio tenere un contatto con voi su blog.
E’ inutile che vi dica che la vita è dura. Forse questo gia lo sapete come è inutile dire che le ore diventano giorni e giorni mesi e mesi anni e, il tempo diventa lungo e interminabile. Tutti voi siete a conoscenza delle situazioni che vivono le carceri italiane, il bello è che nessuno ne parli o per lo meno chi ne parla lo fa per i suoi sporchi interessi. Questo non fa al caso mio perche comunque vada la mia scelta rimane di entrare in una comunita di recupero per provare a risolvere una volta per tutte il mio problema della tossicodipendenza. Cosa faccio in carcere? che problemi posso risolvere? basta pensare che qua vieni dimenticato da tutti e dai una risposta a tutte le domande che uno si pone o gli pongono. Esiste un ordinamento penitenziario dove si parla di recupero per chi viene condannato a scontare una pena, ma di quel ordinamento non puoi parlare e non lo applicano a nessuno tu sconti e basta poi il recupero si vedrà. Basta pensare che per svolgere un mese di lavoro devi aspettare otto mesi, invece sull’ordinamento c’è un articolo che dice che il lavoro è un diritto del detenuto. Tutte balle! Come le leggi che esistono fuori non sono uguali per tutti… qui è lo stesso: fanno delle belle cose, inventano progetti di ogni tipo ma poi tutto torna come prima, vuoi per mancanza di fondi o per mancanza di non so cosa tutto torna come prima come se lo stato e la societa che compone quello stato faccia piacere tenere tutti ignoranti senza arte e ne parte. Vorrei tanto poter tenere impegnate le giornate con qualcosa di costruttivo ma qui e inpossibile. Forse solo voi amici potete con la vostra "liberta" comunicare al mondo queste cose, non chiedo clemenza chiedo solo di pagare il mio errore costruendo qualcosa di positivo. Mi fa piacere scrivere con voi queste cose non lo faccio con un fine, ma per passarmi un po’ di tempo. Una persona può pensare che qua sia diverso da fuori, ma cosi non è, anzi è completamente uguale: ci sono uomini che hanno sbagliato  che riconoscono di aver sbagluiato, invano cercano una via di uscita, ma non sempre la trovano e sperano in un domani migliore sempre se qualcuno gli indica la strada sennò restano nella stessa con la speranza che gli vada bene. Basta prendere il mio esempio di tossico: invano ho provato a costruirmi un futuro migliore ma dopo un anno sono caduto nello  stesso errore. Credo che questo mio errore sia comune a tanti che come me fanno uso di droga. Che dire? non posso certo io solo cambiare il mondo, ma con la mia esperienza posso aprire gli occhi a persone che non sanno e che non conosscono la vita in carcere. Quindi a questo punto posso dirvi: occhio, state alla larga da certe droghe e non commettete l’errore di fare dei reati.
Con stima
Dario Monetti