Ci siamo divertiti a emulare lo stile di intervista delle Iene e, a modo nostro, accesa la scrausa webcam del laboratorio, abbiamo passato in rassegna i membri del gruppo qui al Centro diurno, facendo a tutti le stesse domande su vari argomenti: dalla vita in strada agli aneddoti personali, dai servizi sociali al pensiero del futuro. Buona visione. E ripeto: il massimo rispetto a chi, come loro, ha il coraggio di metterci la faccia.
Archivio per novembre, 2007
Iene di strada… Romeo
Pubblicato: 30 novembre 2007 da massitutor in laboratorio, tele asfalto, televisione, tutto cominciò cosìOggi la redazione di "Formato Famiglia" incontrerà il Gruppo Asfalto.
Formato Famiglia è un talk show che va in diretta tutti i giorni dal lunedi al venerdi su Sat2000, l’emittente televisiva promossa dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), dalle 12 alle 13, sul canale 801 di Sky. E su éTV a Bologna.
Il programma, curato da BRANDO GIORDANI, nome noto della RAI, e condotto dal giornalista ROSARIO CARELLO, ha sempre protagonista principale la famiglia e tutte le tematiche che la riguardano (scuola, salute, sport, lavoro ecc.). Il 3 dicembre tratteranno il tema dei Blog e Asfalto gli è sembrato un blog che contiene una storia interessante.
Questo incontro sarà in parte documentato in diretta su Tele Asfalto, oggi pomeriggio dalle 15 circa. Per citare un famoso blog: …ci osservano e noi osserviamo loro.
Sintonizzatevi
Fatti.
è un fatto che…. in Italia, in Veneto a Cittadella, nel padovano, è stata pensata un’ordinanza anti-sbandati. Qualche giorno fa.
è un fatto che a Cittadella c’è un sindaco e che questo sindaco si chiama Massimo Bitonci; un altro fatto è che un sacco di altri politici del Nord-Est gli hanno dato sostegno e che si sono fotocopiate tali ordianze a decine in tutto il nord Italia da tanto quel provvedimento era piaciuto.
Questa bella pensata di fatto fissa, per gli stranieri, un tetto di reddito minimo dimostrabile per ottenere la residenza nel comune di Cittadella. Ecco i requisiti:
5.061 euro, di stipendio, all’anno
420 euro al mese
15 euro al giorno
In soldoni (appunto) si ritiene che sotto a questa cifra un soggetto è a rischio di pericolosità sociale
sopra… no.
Questo NON è un fatto: questa è l’ordinanza.
è un fatto che qualcuno, almeno una volta, ha letto la Costituzione Italiana: qualcuno che lavora in un posto tipo la Procura della Repubblica di Padova. Qualcuno dunque ha pensato che questa roba andava contro la nostra Costituzione ed ha pensato di mandare un avviso di garanzia a Massimo Bitonci (il sindaco). E’ un fatto che Bitonci l’ha ricevuto. Sull’avviso c’era scritto che era inquisito per un reato di "usurpazione di funzione pubblica";
è un fatto aimé che Calderoli sia un parlamentare della nostra Repubblica ed ha proposto di "santificare" il suddetto sindaco;
Questi sono i fatti.
è invece dunque ancora un’opinione che l’esistenza, per la prima volta (o quasi) viene quantificata in un costo: per la prima volta la permanenza su un territorio, l’esistenza in un posto è stata quantificata in denaro. L’esistenza diventa quindi una cosa relativa: che cambia di posto in posto e la vita cambia valore. Quanto costa stare (anzi: ESISTERE) a Capri? A Porto Cervo? A New York? A Casablanca?
E a Bologna? Quanto si dovrebbe guadagnare per avere il diritto di esistere? Poi non tutte le zone sono uguali: quanto dovremmo guadagnare per stare sui colli? E In Piazza dei Martiri? E in Piazza Verdi? E in Viadelporto?
Una volta si ragionava su quanto si poteva spendere… ma non è la stessa cosa?
No, non lo è. Dipende poi dove uno spende.
Splendidi perdenti – Stra CULT
Pubblicato: 22 novembre 2007 da massitutor in operatori dispari, stra-cult
Il cinema e la letteratura sono pieni di "beatiful loosers": personaggi in qualche modo negativi, perdenti, perduti, sconfitti, sfortunati che però risuonano nel nostro cuore come eroi, molto spesso grazie al loro stile, al loro modo di essere. In questo Il Grande Lebowski è sicuramente uno dei più irresistibili, è quello che, come si dice a Bologna, ha più "cartola" di tutti. Drugo (così si fa chiamare) ha uno stile assolutamente pazzesco: vecchio hippie anni ’60 totalmente disorientato in un presente cinico e povero di fantasia; Drugo mastica la sconfitta sua e di quelli come lui ogni giorno, tra un giro al supermercato, una cassetta dei Creedence e una partita a bowling (la sua grande passione – rifugio). La mastica e se la porta addosso la sconfitta dei suoi sogni, ma lo fa senza risentimento o recriminazioni e con dignità. Abita i confini Drugo, le zone grigie fra l’essere fuori e l’essere dentro la società; fra l’integrazione e l’esclusione sociale. Si barcamena fra un buco di appartamento che ancora, non si sa come, riesce a pagare; una macchina scassata, il suo "bel tappeto", il torneo di bowling e qualche amico anche più scoppiato di lui, coi quali si imbarca in disarticolate discussioni e imprese senza senso come quella raccontata nel film. Tra un tour con i Metallica come tecnico del suono ("…una manica di stronzi" dice lui) e alcuni lavoretti qualche soldo riesce a farlo il Drugo… e tira a campare. Sì ma con gran stile.
Un equilibrio fragile sostiene Drugo su questa linea di confine, ma la sua forza è il sapersi adattare come un gatto alle pieghe della vita, fino a rendersi invisibile se necessario. Bello davvero pensare che uno come Drugo è in giro per le strade.
"Seduto su una panchina nel parco
Osservando delle ragazzine con cattive intenzioni
Moccio cola dal suo naso
Dita unte imbrattano vestiti logori
Si asciuga al sole
Mentre guarda le mutandine di pizzo che corrono
Sentendosi come un’anatra morta
Sputando pezzi della sua fortuna rotta
Freddi strali di sole
Un vecchio cammina solitario
Passando il tempo
Nell’unico modo che conosce
La gamba gli fa molto male
Mentre si china per prendere un mozzicone di sigaretta
Scende giù verso l’acquitrino
E si scalda i piedi
Si sente solo
L’Esercito [della Salvezza] è in fondo alla strada
Salvezza alla moda
Ed una tazza di tè
Aqualung amico mio
Non allontanarti a disagio
Povera vecchia zolla, lo vedi, sono solo io
Ti ricordi ancora
Il gelo nebbioso di Dicembre
Quando il ghiaccio che
Pende dalla tua barba
E’ agonia urlante?
E carpisci i tuoi rantolanti ultimi respiri
Con suoni da sommozzatore d’alto mare
Ed i fiori sbocciano
Come follia nella primavera"
AQUALUNG MY FRIEND
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net
http://www.ilgiornale.it
http://www.repubblica.it
http://trieste.rvnet.eu
http://www.rainews24.rai.it
http://forum.diodati.org
http://www.corriere.it
http://www.videocomunicazioni.com
Il vampiro: quarta ed ultima puntata
Pubblicato: 14 novembre 2007 da massitutor in amicizia, dormire, droga, lavoro, libertà, morte, salute, sogni, televisione, tutto cominciò cosìQuando rincaso sento una gran puzza di bruciato il vamp stava andando a fuoco e se non cera il suo cane ad abbaiare e a svegliarlo prendeva fuoco veramente, perché la sigaretta stava bruciando tutto il materasso. Il suo sguardo era tutto impaurito e mi disse <<cazzo! stavo andando a fuoco!!!>> <<Ah ho visto!>> gli rispondo. Difatti non sono riuscito a dormire dalla puzza di bruciato. La mattina dopo mi sveglio presto e me ne vado senza neanche salutarlo perché mi stava iniziando a diventare antipatico: la sua vita era sempre la stessa e io mi ero stancato di vederlo sempre in quello stato, sempre le stesse cose mi avevano dato la nausea non ne potevo più, ma purtroppo non avevo dove andare allora sopportavo le sue cazzate se volevo un tetto sulla testa, ma poi mi sono detto: non posso andare avanti così, questa storia doveva finire, mi dicevo. E così è successo: trovai un dormitorio dove tuttora mi trovo. Il vampiro, chiuso nel suo mondo di schifezze, continua tutt’oggi la stessa vita fino a quando morirà; cosi penso ma spero che in qualche modo succeda un miracolo e la faccia finita perché alla fine gli volevo bene, era da accettare cosi com’era. Alla fine questo è il mio corto racconto che vi ho voluto raccontare come un fumetto, ma non è così: è una realtà che vamp continua ogni giorno, e spezza la vita di tanti ragazzi con delle doti che potrebbero sfruttare in positivo per mettere apposto la loro vita. Addio Vampiro. Da quel giorno non l’ho più visto ma non è che mi interessa più di tanto… Alla fine lui mi aiutava perché era solo e io ero l’unico che riusciva a sopportarlo e a fargli compagnia. Ma uno cosi è giusto che stia da solo come un cane non lo dico con cattiveria ma con un po’ di disprezzo per come tratta quelli che gli vogliono bene. Addio vampiro. E che un giorno tu possa capire anche tu cosa vuol dire vivere, ma questo so che non potrà accadere ma chissà: dicono che delle volte i miracoli accadono. Addio vampiro.
Allarme del Veteran Affairs Department
Veterani d’America, destino da senzatetto
Gli ex militari costituiscono oltre il 25% degli homeless, molti escono dalle guerre in Iraq e Afghanistan
In 195mila hanno trascorso all’aperto o in rifugi di fortuna ogni singola notte dell’anno passato: sono i veterani delle guerre americane che oggi fanno parte di un esercito molto diverso, quello degli homeless.
Uno su 4 dei 744.313 senzatetto americani ha alle spalle la storia tragica di una guerra combattuta in qualche parte del mondo, dal Vietnam all’Iraq: una percentuale sproporzionata, ancor più impressionante se si pensa che i veterani sono solo l’11% della popolazione americana.
Ma ad allarmare il Veteran Affairs Department sono soprattutto gli oltre 400 veterani dell’Iraq e dell’Afghanistan che si sono ritrovati nella condizione di senzatetto in tempi straordinariamente brevi, mesi e non anni, come invece era accaduto ai reduci del Vietnam. Un fenomeno rapido e inaspettato, una vera onda anomala destinata a crescere e legata con tutta probabilità alle particolari caratteristiche delle guerre moderne: la maggior parte dei soldati di ritorno dal fronte ha dovuto affrontare turni di servizio particolarmente lunghi e frequenti e fatica a reinserirsi nella normale routine, familiare e lavorativa, e spesso soffre di disordini da stress post traumatico e lesioni traumatiche al cervello, che possono rendere instabile la personalità e portare all’abuso di alcol e droghe.
Ne fanno le spese anche le donne soldato, che in molti casi hanno dovuto affrontare, oltre allo stress legato alle operazioni militari, abusi sessuali ripetuti: l’11% dei nuovi homeless provenienti dall’esercito sono donne, una percentuale quasi tripla rispetto a quella registrata sul totale dei senzatetto.
Unico dato positivo sembra essere la diminuzione del numero degli homeless “cronici”, che vivono per strada da oltre un anno: il gruppo, cui appartengono tra i 44mila e i 64mila veterani, contava nel 2006 20mila unità in meno rispetto al 2005, con una riduzione del 12%. (Tratto da La Stampa del 9/11/2007)
In questa storia voglio denunciare un comportamento di un commesso straniero nella città di Bologna. L’altro giorno mi trovavo a fare spese e con la mia ragazza entriamo in questo negozio di profumeria che si trova in zona Piazza dei Martiri che è molto conosciuto. Appena entriamo questo commesso straniero addetto alla sicurezza ci impedisce di entrare dicendoci: <<dove vai?>> E io molto sbalordito del suo comportamento gli dico: <<come dove vado?!>> e lui, senza nessun motivo, mi dice: <<ora chiamo la polizia>>. Io gli chiedo il motivo ma lui non mi caga proprio e con in mano il suo telefonino del cazzo fa finta di parlare con la polizia. La mia ragazza mi dice di lasciarlo perdere ma io non ho nessunissima intenzione di farmi trattare cosi da una testa di cazzo di un commesso straniero. Ma come?! Siamo noi a dare a ste teste di cazzo un lavoro e poi veniamo cacciati fuori dai nostri negozi. A me questa storia mi ha dato molto fastidio e tanta rabbia e impotenza. Perché sono dovuto uscire dal negozio perché non avevo i documenti e sicuramente mi avrebbero portato via per accertamenti e la testa di cazzo l’avrebbe avuta pure vinta. E così sono andato via ma dicendogliene di tutti i colori. Ma non finirà qui: perché non appena farò i documenti tornerò e poi si vedrà se uscirò io o lui per sempre e magari senza lavoro. Ahahahahah come godrei… vi farò sapere.