Archivio per novembre, 2006

Il Bello…della serata

Pubblicato: 30 novembre 2006 da massitutor in amicizia, gite, laboratorio, operatori dispari

il bello della serataVi raccontiamo l’uscita che abbiamo fatto domenica sera, siamo arrivati al Lazzaretto occupato dove eravamo stati invitati per presentare il nostro blog e fare qualche lettura all’interno di una serata sulla metropoli. Siamo entrati dentro ci siamo presentati e poi seduti; il nostro responsabile è andato a salutare Antonio che sarebbe quello che ha organizzato la serata, e rientrato nuovamente Massimiliano con noi e poi abbiamo fatto un brindisi al nostro blog ed eravamo in cinque: Marcello, Andrei, Massimiliano, Sergio, Davide, poi nel fratempo è entrato un ragazzo ci siamo presentati abbiamo fatto un brindisi anche con lui, poi dopo abbiamo parlato se c’era qualcuno interessato per formare un gruppo e li qualcuno di noi ha detto la sua, poi dopo è entrato un altro ragazzo e ci siamo presentati lo stesso con lui e ci siamo fatti una canna di maria in compagnia. ORA ARRIVA IL BELLO….DELLA SERATA….. spunta un nulla-tenente va sulla sedia prende il suo giubboto va da Antonio poi torna da noi e dice che gli sono spariti dal giubboto EURO 300, tutti noi ci siamo guardati in faccia e allinizio tutti pensavamo ad uno scherzo poi anche Antonio ha detto che lui non sta incolpando nessuno ma chi li ha presi se x favore li può restituire siccome era uno "problema finanziario" molto grande per lui e che non aveva piu soldi x tirare il mese. Certo che se quei soldi erano così importanti magari non era il caso di lasciarli in un centro sociale, che è una cascina con la porta sempre aperta, dove girano decine di persone tutto il giorno. O no? Comunque: non si sa bene chi ha avuto l’idea di fare una perquisizione collettiva fra i presenti, ma di fatto così è andata e allora ci siamo incazzati tutti quelli che eravamo la dentro; uno di noi ha detto: ci puoi anche fare la perquisizione adosso e lui ha detto no, noi poi eravamo più incazzati dei pit bull facci pure la perquisizione xche sennò da qui non esce nessuno di noi ORA ARRIVA IL BELLO. MARCELLO inizia a spogliarsi toglie tutto da dosso e gli ha fatto vedere il cazzo, dopo arriva ANDREJ prende la rincorsa si spoglia, abbassa le mutande e dietro di lui c’era una mia amica ANNA che stava a guardarli il culo poi era troppo incazzato si è rivestito velocemente incazzato nero. IL BELLO DELLA SERATA non era neanche capace di perquisirli.
Quando ci siamo rivestiti ci siamo guardati negli occhi ed è stato subito chiaro che l’unica cosa da fare era andare via. E così è stato.
Come siamo saliti in macchina ci è scesa una depressione incredibile che neanche noi immaginavamo, non sapevamo più cosa fare: qualcuno voleva tornare al dormitorio, altri volevano andare a prendere da mangiare dalle suore in stazione. (Che tristezza!) Ci siamo detti: non può finire così!
Così siamo usciti dalla nebbia ed abbiamo parcheggiato a busso di fronte ad una pizzeria. Lì abbiamo finito la serata ridendo, scottandoci le dita con dell’ottima pizza bollente e ci saremo raccontati la storia del BELLO almeno dieci volte e ogni volta saltavano fuori altri particolari che ci facevano capire sempre di più l’assurdità della serata passata in un commissariato improvvisato in un "centro sociale". Che risate!… ma che amarezza. Amarezza per una serata che è sì finita bene fra amici, ma che poteva essere diversa perchè avevamo un sacco di cose da dire. Peccato per chi non le ha sentite.
Il gruppo Asfalto

il bello della serata

Vita da ..cani!

Pubblicato: 30 novembre 2006 da massitutor in Uncategorized

Vorrei raccontarvi due piccole ricordi di strada. Vorrei chiamarle favole per la loro bellezza nella dura realtà, quando vedi e giudichi gli avvenimenti con animo acuto, quando devi cogliere anche le più piccole sfumature per godere di gioie impercettibili a molti. Sono storie che hanno come protagonisti due cani, lontani nel tempo e nello spazio, ma legati da un destino comune, la strada. Nella solitudine della strada, il cane è un amico che ti scalda il cuore di giorno e il corpo di notte.
Perro arrivò a Firenze, in Santissima Annunziata, dopo essere passato da innumerevoli mani e situazioni, colpevole solo del fatto di essere una creatura ribelle, scomoda in certe situazioni, quando le  necessità primarie non sono certo quelle di accudire e seguire un cane di tale dimensioni e carattere. Perro era nato per seguire le mandrie di mucche, un cane di montagna… si sentiva stretto nelle piazze e nei vicoli di Firenze.
Decisi di tenere Perro per un pò, di dargli un pò di quell’amore che gli era stato negato, fino a che non avrebbe incontrato  un compagno di viaggio giusto per lui. Questo compagno non so se bene quando sia arrivato, e non so se era veramente giusto lui… Quando è arrivato ero persa nei miei bisogni primari. So solo che un giorno Perro è partito da Santissima, verso chissà dove…
 La storia si sposta a Milano, circa due anni dopo. In giro con un mio compagno di sventure, incontriamo un ragazzo e ci fermiamo con lui per chiedergli qualcosa che non ricordo. Il ragazzo era in compagnia di un grosso cane. Appena la vicinanza è stata tale da permettere a odori e sensazioni di farsi avanti, il cane come un fulmine mi è saltato addosso per farmi sentire la sua gioa nel rincontrami. PERRO!…”No guarda ti stai sbagliando, non si chiama così, non è il cane che credi tu”  Non importava… io e Perro ci eravamo capiti, lui ancora prima di me aveva ritrovato un pezzettino di amore lontano nel tempo, ma non dimenticato. 
L’altra storia è più anonima e durata un attimo, ma un attimo intenso, che in quel momento sembrava durare un’eternità.
Siamo a Bologna, in Piazza Verdi. Sto litigando con toni molto forti con un ragazzo, per soldi,  per i bisogni primari di cui sopra. Lui prende un bottiglia e mi colpisce più volte, voleva che stavo zitta, aveva paura a causa del suo foglio di via. Ma  più mi colpiva, più la mia adrenalina mi dava la forza di incazzarmi con lui… tant’è che la ragione era la mia, mi aveva sfottuto dei soldi.
Sembrava che la piazza fosse deserta, nessuno si intrometteva in una storia scomoda. Ad un certo punto il ragazzo ha tirato su da terra un cartello stradale, quelli mobili usati in caso di lavori e  lo ha sollevato minacciandomi. Dal nulla è arrivato un cane senza nome, si è messo accanto a me, e ringhiando mostrava i denti al mio nemico, non mi ha lasciato sola fino a che il tipo non si è arreso e se né andato. Il cane senza nome, com’è arrivato, se ne andato, senza chiedere niente in cambio. Finito il pericolo è iniziata farsi viva anche qualche entità umana, che di umano aveva forse molto meno del cane. 
Questi sono due  piccoli pensieri d’amore che porto nel cuore. Si sono fatti più nitidi con l’arrivo nella mia famiglia di un nuovo compagno, Max, un setter di otto mesi, (ogni riferimento a nomi o persone sono puramente casuali). Max è  passato da molte mani, perché non reputato adatto per la caccia, è arrivato persino in Croazia! Fino a quando il destino non ci ha fatti incontrare… e ci sta donando un amore infinito! 

antiproibizionismo, si – no !

Pubblicato: 27 novembre 2006 da massitutor in droga

antiproibizionismo_si_noCiao, chi vi scrive è Massimo, ho letto dei post, veramente interessanti,  io sono per il "NO AL PROIBIZIONISMO", citando una frase, che sinceramente non ricordo dove l’ho letta oppure lo scritta io stesso, e in una crisi di amnesia. "PROIBIRE, NON’  E’   EDUCARE". Io sono perfettamente d’accordo su questo concetto, che vorrei fossero le fondamente per un mio pensiero e per il pensiero di tutti, non voglio e non pretendo che tutti mi diano ragione, ma sono sicuro che molti la pensano così. Il problema del proibizionismo, ha purtroppo nel nostro paese radici ben lontane che attrverso gli anni, si è consolidato ancora di più attraverso gli anni, e trovandoci ad oggi a voler buttare giù questo muro d’intolleranza che si è consolidato. Poi intervengono, come succede su tutto, questioni politiche, questioni che spesso mi fanno pensare spesso alla vita marina dei pesci, in cui il  pesce più grande inevitabilmente mangia il più piccolo. Questo meccanismo c’è anche in politica, dove questo concetto è molto più selvaggio e primitivo e poi ci vantiamo di essere una società progredita. Invece a me sentendo ogni giorno quello che vedo e quello che sento, mi sembra una società piuttosto regredita. Poi come non citare l’intervento che, direttamente o indirettamente incide in questione, e essendo conservatrice forte di valori etici e morali a cui è molto legata, il vaticano sicuramente fa la sua bella parte. Io non parlo di fare rivoluzioni, e forse sto sognando ad occhi aperti, ma politici e non, chiesa e non, io Massimo quando voglio fumare fumo. Le favolette recitate a mestieri da cardinali, vescovi, e certi politici, le lascio ascoltare ad un altro, a me e tanti come me faremo di tutto per non farci vendere da questi signori tappi, per bottiglie.

Due facce della stessa medaglia

Pubblicato: 24 novembre 2006 da massitutor in amicizia, droga, felicità, operatori dispari

Torniamo sull’argomento ANTIPROIBIZIONISMO, rave sì, rave no, rave non se ne può più…  perchè abbiamo due testimonianze perfettamente opposte di come si può vivere un evento come la festa antiproibizionista del Livello 57. Alle volte le versioni opposte si negano a vicenda annullandosi… non credo sia questo il caso, ma vediamo che ne viene fuori. Buona lettura.
lamiacittà01PICCOLO RAVE A BOLOGNA 
11.11.2006 i ragazzi del livello 57, hanno manifestato contro la legge Fini ,occupando un piccolo spazio davanti alla stazione delle corriere con 4 camion e invitando un gruppo musicale dal nome Skiantos. Devo dire che quando ho saputo di questa manifestazione non mi interessava di partecipare, primo perché avevo Nik, mio figlio, secondo perché lo sballo non mi appartiene più da anni. La mi donna e mio figlio erano curiosi e girando per la piazzola, a Nik gli venne in mente del rave e ci andammo, eravamo entusiasti, dalla montagnola si sentiva la musica, ci avvicinammo ai camion ed alla gente e devo dire che era bellissimo, mio figlio si mise a ballare e la donna lo riprendeva con la telecamera del telefonino, quante risate ci facemmo. Non mi scorderò mai di quel sabato, per la prima volta partecipai ad un rave da normale e con mio figlio Nik di 8 anni. L.

linguaspadaVoglio raccontare come ho passato la mia giornata alla street parade,  sono arrivato alla street parade  sballatissimo di eroina poi ho iniziato a vedere se c’era gente che conoscevo, ho incontrato due miei amici e siamo andati a comprarci della speed l’abbiamo trovata e ce la siamo tirata 1riga dopo l’altra poi dopo ho voluto comprarmi dell’altra droga che quel sabato avevo tanta voglia di drogarmi ho provato un paio di rghe di chetamina e poi mi ricordo che avevo sboccato tantissimo sono stato male mia portato via anche l’ambulanza mi sono ritrovato all’ospedale sono sceso dal letto in qui mi avevano messo i medici  e mi sono chiesto dentro di me cosa ci faccevo dentro l’ospedale ho preso sono  uscito e mi sono trovato anche dei soldi in tasca che sino ad oggi non ho mai capito come ho fatto quei soldi perche avevo fatto tanto uso di droga e bevuto tantissimo, poi ho raggiunto di nuovo la street parade e lì nuovamente ho incontrato altri amici e mi sono andato di nuovo a drogarmi il giorno mi sono divertito tantissimo ho conosciuto tante persone e poi anch’io vorrei tanto che ci riaprisero qualche centro sociale per poter anche noi avere uno spazio dove sballarci e di avere qualche punto d’inconto per non stare in strada e rompere i coglioni alla gente che passa. Poi dopo la street parade sono andato a ballare a rastignano musica tecno li mi sono calato 5 /o 6 pastigle poi mi hanno pure offerto un paio di righe di MDMA sono stato li x sballarmi e ballare e non per fare casino ma x divertirmi e cosi ho fatto. Per me è giusto che L. abbia portato suo figlio alla street parade che prima di tutto non e successo niente e poi per far vedere a suo figlio che noi andiamo li per lo sballo e non rompereicoglioni alla gente.  Ciao da Marcello
ps. E poi si dice che è gente che non pensa al sociale…

TUTTI ALL' INFERNO.

Pubblicato: 22 novembre 2006 da massitutor in droga, felicità, libertà, sogni

Ricordo tempo fà per vari motivi decisi di staccare la spina con hobby, passioni, etc avevo persino lasciato la musica (mio spazio VITALE), e mi buttai a capofitto nella droga (collo, torace, caviglia). L’ unica meta era piazza strada, strada piazza., sono passati circa un paio di anni da allora, eancora oggi quando ci penso, ho paura che questo possa succedere di nuovo. Così ho deciso che l’inferno può attendere! non sò forse è anche colpa della pigrizia, a proposito della pigrizia, arriveremo anche alla famosa soluzione che vi dicevo ok. Giorni fà ho letto da qualche parte che due pacifisti storici di San Francisco, la città della California più "liberal" degli  STATI UNITI, hanno indetto per il 22 dicembre prossimo, all’ inizio dell’ inverno una manifestazione "ORGASMO GLOBALE" per la pace (lei 76 anni, lui 55) sostengono che un orgasmo planetario potrà far avanzare la causa della pace, e chiedono a tutti i pacifisti del mondo di partecipare alla più grande manifestzione del genere mai organizzata prima (all’ interno beninteso delle mura domestiche) secondo i due "l’ orgasmo offre un’ incredibile  senzazione di pace durante e dopo creando un vuoto nel cervello  come se si trattasse di uno stato meditativo , e le metidazioni di massa  sono in grado di cambiare le cose" Per conoscere i dettagli basta cliccare sul sito www.globalorgasm.org ok ci vediamo là ciao. AH dimenticavo la soluzione      (- BOMBE + BIMBI).

Lettera a tuttoilmondo.com

Pubblicato: 22 novembre 2006 da massitutor in colletta, libertà

papillon archivio piazza grandeAlcune settimane fa sono stato  vittima di un grave malinteso: cioè scollettavo per strada quando ad un tratto mi hanno fermato due ma-cchine dei carabinieri accusandomi di aver estorto 15 euro ad una persona, mi hanno caricato sulla macchina e mi hanno portato in caserma con la medesima accusa ma io vi giuro che non l’ho fatto! Comunque mi anno tenuto  una notte in caserma per poi fare il processo per direttissima condannandomi a 14 mesi di firma. Non è giusto.
Mi rendo conto che facendo questo tipo di “lavoro” vado incontro a delle situazioni analoghe però questa cosa qui non mi era mai successa, sono rimasto molto scottato e spero non succederà mai più. Passando una  notte in cella ho dormito sul marmo vestito senza coperte ed ero terrorizzato dal domani di quello che mi doveva accadere c’era gente che bussava per  voler fumare e continuava a bussare bussare bussare bussare; come potete immaginare non ho dormito un solo minuto.
Spero che il mio avvocato risolva questa situazione perché è ingiusta.
Comunque oggi sono qui che firmo il mercoledì e il sabato e comunque non l’ho presa molto  bene perché è un pensiero in più che ho, sapete: non sia mai a sbagliarsi di un giorno!
Vi saluto Massimo P.

PYGRUS. Piccolo dibattito

Pubblicato: 20 novembre 2006 da massitutor in dormire, droga, libertà, pensieri in libertà, sogni

piccolo_dibattitoPygrus: che dire di questo aggettivo? che poco si usa, ma così diffuso. Deriva dal latino: significa indolente, nullafacente c’è chi è pigro per un’ ora, chi per un giorno, chi per una settimana e chi trascorre la propria vita "pigrando". Innanzi tutto bisogna fare una classificazione tra "indolente", e "nullafacente", perchè il primo è da casa di riposo, l’altro da C.I.M. (CENTRO IGIENE MENTALE), ma è di queste ultime persone che vorrei fosse oggetto di discussione. Ok. secondo voi "pigri" si nasce oppure si diventa? NEL CORSO DEGLI ANNI? L’ESSERE TUTTI E DUE è ancora più grave. in questo periodo mi capita spesso di dire "Ah sai oggi sto a letto perchè non mi và di farmi una pera e quindi dormo". Purtroppo non succede spesso questo perciò dò la colpa alla pigrizia. La soluzione non ve la do io per il momento perchè vorrei che la trovassimo insieme comunque la metto in fondo alla pagina (capovolta) ok?
Primo principio della dinamica o principio d’inerzia:
Corpus omne preservaare in statu suo quiescendi vel movendi uniformiter in directum, nisi quatenus illud a viribus impressis cogitur statum suum mutare (I. Newton, "Philosophiae Naturalis Principia Matematica"),
OVVERO: un punto materiale isolato (un corpo), in un sistema inerziale, persiste nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme.
così…giusto per dare un tono al blog.

CANTICO DEI DROGATI di De Andrè

Pubblicato: 18 novembre 2006 da massitutor in droga, libertà, musica

cantoncini_dei_drogati_di_De_AndrèHo licenziato Dio
gettato via un amore
per costruirmi il vuoto
nell’anima e nel cuore.

Le parole che dico
non han più forma né accento
si trasformano i suoni
in un sordo lamento.

Mentre fra gli altri nudi
io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi
di questo osceno giuoco.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Chi mi riparlerà
di domani luminosi
dove i muti canteranno
e taceranno i noiosi

quando riascolterò
il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi
che la sera raccoglie.

Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.

Come potrò dire la mia madre che ho paura?

Perché non hanno fatto
delle grandi pattumiere
per i giorni già usati
per queste ed altre sere.

E chi, chi sarà mai
il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno
sulla scena alle prime ore.

E soprattutto chi
e perché mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Quando scadrà l’affitto
di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio
come una buona nota.

Mi citeran di monito
a chi crede sia bello
giocherellare a palla
con il proprio cervello.

Cercando di lanciarlo
oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato
ai bordi dell’infinito.

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Tu che m’ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello
della mia vigliaccheria.

Leggenda del Re infelice di De Andrè

Pubblicato: 18 novembre 2006 da massitutor in felicità, musica

C’era un re
che aveva
due castelli
uno d’argento
uno d’oro
ma per lui
non il cuore
di un amico
mai un amore né felicità.

Un castello
lo donò
e cento e cento amici trovò
l’altro poi
gli portò
mille amori
ma non trovo
la felicità.

Non cercare la felicità
in tutti quelli a cui tu
hai donato
per avere un compenso
ma solo in te
nel tuo cuore
se tu avrai donato
solo per pietà
per pietà
per pietà…

RECITATIVO di De Andrè

Pubblicato: 18 novembre 2006 da massitutor in amicizia, colletta, comunità, droga, musica, rielaborazione

Uomini senza fallo, semidei

che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.

Dell’inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.

Banchieri, pizzicagnoli, notai,
coi ventri obesi e le mani sudate
coi cuori a forma di salvadanai
noi che invochiam pietà fummo traviate.

Navigammo su fragili vascelli
per affrontar del mondo la burrasca
ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca.

Giudici eletti, uomini di legge
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l’umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.

Quanti innocenti all’orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?

Uomini cui pietà non convien sempre
male accettando il destino comune,
andate, nelle sere di novembre,
a spiar delle stelle al fioco lume,
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
muover le tombe e metterle vicine
come fossero tessere giganti
di un domino che non avrà mai fine.

Uomini, poiché all’ultimo minuto
non vi assalga il rimorso ormai tardivo
per non aver pietà giammai avuto
e non diventi rantolo il respiro:
sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce.