Tornai a bologna dopo circa tre mesi, dopo, aver perso un posto di lavoro sempre per lo stesso motivo, l’uso di eroina. Ero stato schiaccato per l’ennesima volta, la vita se la prendeva con me bravo ragazzo ma drogato.
Non c’è niente da fare, tornando a casa mi ero un pò ripreso ma, nella testa mi frullava sempre quel pensiero.
Ritrovandomi a Bologna per la seconda volta fu come tornare nel paese dei balocchi dove potevo fare quello che volevo, ma in realtà ero dentro ad una prigione che si chiamava me stesso e, come compagna di cella, "l’eroina".
Schiacciato dall’ennessimo senso di colpa, per aver inatteso le aspettattive dei miei genitori e, di me stesso mi ritovai a doverne pagare il prezzo con l’autocommiserazione, ed una buona dose di droga giornaliera. Col il passare di quei giorni cosi cupi ma mai uguali, infatti c’era sempre qualche nuovo compagno di sventura con il quale condividerli, la relatà diventava sempre più difficile e insuperabile. Però ebbi la foza di provare a trovarmi un lavoro, e lo trovai, ho quattro patenti b, c, d, e il kd, so fare l’autista l’imbianchino,il facchino, il pizzaiolo e negli ultimi 4 anni ho imparato anche ad usare il computer facendo dei corsi di formazione.
E non ho mai commesso reati in vita mia, "fortunatamente" ne ho avuto sempre paura, cosi appena cercavo lavoro lo trovavo.
Quello che però non trovavo era la forza di andarci al lavoro, perchè, ero talmente assuefatto all’erioina che avevo bisogno di farmi due tre volte al giorno,e si sa quando si lavora non c’è il tempo e soprattutto i soldi per farsi senza dare nell’occhio.
Cosi dopo una settimana di lavoro andai dal principale e gli dissi che dovevo andare subito a napoli per necessità e che non potevo più lavorare in quel posto.
Per quanto rigurda i soldi che era la cosa che più di ogni altra mi interessava in quel momento, perchè ero proprio ridotto male, mi disse che si doveva aspettare fino alla fine del mese per averli. Al che, dissi fra me e me, devo fare un patto con questo tizio, e tirai fuori un’idea, quelle che si hanno in questi casi quando si ha il fuoco sotto il sedere.Feci un patto, per una settimana di lavoro mi toccavano circa 500 mila lire, invece gli proposi di darmene 100 subito e di non pretendere più nulla.
Accettò subito, firmai un foglio, e in un attimo come un fantasma che attravera i muri, ero già nei bagni della stazione con il kit del piccolo dottore drogato.
Pensate che la droga è talmente dominante che stare dentro un cesso di una stazione ferroviaria e la cosa più divertente e bella per un drogato. Che schifezza, eppure e cosi che stanno le cose, con la dose in mano quel cesso era una reggia e lo sciaquone le cascate del niagara, ed il toc toc della gente che voleva andare al bagno un tamburo africano. Ma in reltà li dentro c’era solo un ragazzo che non voleva sentire più il dolore che provoca l’eroina, ed il cesso l’unico posto dove poterlo fare senza essere visti.
Che vita da cani la droga ci fa fare,che peso enorme si ha sulle nostre piccole spalle. Eppure si trova sempre la forza di tentare di uscirne. Quando arrivò il giorno che non ebbi più neanche la forza di fare soldi per farmi arrivò anche l’ora di fare qualcosa, ma come?
Qui devo ringraziare solo i centri che ci sono per bologna, e poi in tutta italia, e cioè quei centri dove puoi chiedere aiuto e come un’isola che non c’è, ma ringraziando dio qui c’è. Andai in via del porto, e gli operatori mi tesero una mano e, si presero cura di me prendendomi un appuntamento con un dott. il quale poteva farmi seguire la cura del metadone anche non essendo residente e non essendo scritto al sert. C’era un’unità mobile che faceva varie fermate e dava la terapia metadonica. Dovetti solo aspettare un paio di giorni per l’appuntamento con il dottore nel frattempo feci quel che potevo per non sbattere a terra in crisi di astinenza.
E poi, incominciai a prendere il metadone e le cose per me cambiarono un pochino, devo dire in tutta onesta che il metadone mi ha consentito di risalire più di una volta, quando scendevo per forza maggiore verso il basso, e questo è molto importante.
Fortunatamente ci sono dei posti dove ci sono persone che aiutano i più sfortunati drogati e non, per loro non fa differenza sono posti dove senti forte la presenza del signore nostro dio. In questi posti ho pregato di più e ho ringraziato di più anche se ero al limite di me stesso.
Senza questi posti dove avrei mai potuto mangiore,o dormire in un letto,ero solo un bravo ragazzo e dovevo ancora imparare a sopravvivere.
Si avvicinò il giorno di natale, e gli addobbi ed il freddo del natale mi mettevano a dosso una strana e profonda sensazione di tristezza e malinconia, era il mio primo natale lontano da casa. Pensavo soprattutto a come si dovevano sentire i miei genitori i mio fratello mia sorella e il mio nipotino. Che cosa brutta avere un natale senza la famiglia.
Però gli telefonavo, e sentirli almeno per telefono mi rincuorava, e li rincuorava.
Archivio per settembre, 2006
ritorno a casa (racconti della mia vita) 2°parte
Pubblicato: 30 settembre 2006 da massitutor in asfalto fuoriporta, drogaOggi venerdì dovrei avere un colloquio con un’assistente sociale per una borsa lavoro.Dopo tante lamentele e sparate di ogni tipo da parte mia, nei confronti delle istituzioni quelle che dovrebbero aiutare i più disagiati come me. Mi sto accorgendo che qualcosa si sta muovendo, speriamo che non sia tutto fumo e niente arrosto, ma da come si stanno mettendo le situazioni in breve tempo toccherò con mano qualcosa di concreto. Non so dirvi che cosa consiste la mia borsa lavoro, e tanto meno quando la inizierò, so solo che quando ieri ho detto a mio padre la notizia era entusiasta e mi ripete sempre che ho buone possibilità di recupero, anche senza la comunità basta volerlo. colgo l’occasione di ringraziare una operatrice di via del porto sig. na Claudia che con il suo interessamento al mio caso ha fatto si che i tempi si siano accorciati concrettizandosi nel breve tempo possibile, finalmente vedo muoversi qualcosa.

Sorridimi ancora
Pubblicato: 27 settembre 2006 da massitutor in asfalto fuoriporta, pensieri in libertàPuò nascere solo se muore. Alla vita serve la morte, ma alla morte serve la vita da morirne.
Possiamo morire solo se smettiamo di nascere, di vivere, d’invecchiare, di morire infine e allora che esultino le nascite, le nuove idee, i cuccioli dell’uomo, i nuovi amori, le nuove emozioni e allora che esultino le vite, quelle che brillano, quelle che non brillano e pur esistono, quelle responsabili, quelle amabilmente responsabili, quelle ignoranti, quelle che sanno e allora che esultino le consapevolezze pregne di saggezza, la fata saggia dei sentimenti, la profondità della solitudine, la sorpresa delle nuove attenzioni e allora
che esultino le perdite, che risplendano nel buio della loro assenza.
AnnaD tempo fà
Giornata felice.
Pubblicato: 22 settembre 2006 da massitutor in felicità, gite, laboratorio, stampa alternativaCiao! ragazzi, oggi sono particolarmente contento, credo che tutto abbia inizio da ieri.
Involontariamente, sono andato a vedere una mostra di Radio libere le prime radio che sono nate negli anni 70, all’inizio pensavo che fosse tutta una cazzata ma poi mi sono dovuto ricredere, anzi mi è piaciuto molto, poi ho scoperto una cosa che in passato mi fece un pò appassionare. La radio che inventò Peppino Impastato per contrastare la mafia. Oltre a questa mostra c’è qualcosa che mi ha fatto riavvicinare a mio padre dove per via di tanti problemi un po mie in po suoi ceravamo allontanati, mi devo ricredere quando lui mi vede bene e sobrio viene alla ricerca di me di qualche mio consiglio o qualche favore che io faccio con molto rispetto. Che dirvi dalla epressione alla felicità più assoluta tutto in poco tempo 24 ore.
E' meglio avere ragione o essere capiti?
Pubblicato: 21 settembre 2006 da massitutor in asfalto fuoriporta, pensieri in libertàOggi sono alle prese con questo dilemma.
Credere nelle proprie idee (oltre che averne) credo sia importante, e ha a che fare con credere in noi stessi. Ma se non sono capace di farlo comprendere ad un altro a che serve. Sembra quasi che non ci sia scelta tra meglio soli ma convinti che in compagnia di chi non approvo?
HELP
Guardando la mia foto sto male in particolare oggi, che penso molto alla droga.
Vorrei esssere piegato come quel giorno perchè non toccavo con mano la realtà del vivere il quotidiano, comunque sia oggi sono molto predisposto nell’accettare la droga se mi viene offerta speriamo di tenere botta e di non peggiorare la mia situazione che già non è delle migliori.
Chiedo scusa al mondo intero del computer se non ci sono del tutto; recupererò nei giorni avvenire quello che oggi non ho fatto.