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Tutto è cominciato in Via del Porto

Il Blog Asfalto è nato fra le mura alte e decadenti del Centro Diurno di via del Porto, dietro al portone di ferro che da su via don Minzoni. Nei Laboratori Prova & Riprova collocati proprio nel Centro, per dare l’opportunità a qualcuno di tentare una piccola svolta ad una vita incastrata.
Certo che niente è immutabile, però questo modo di riqualificare i Servizi chiudendoli o “zippandoli” tutti al Beltrame ci pare un modo di procedere privo di idee quando non è cinico e devastante. Se la politica di questa Città non crede più in questo genere di assistenza alla persona, se ha un’altra idea di Riduzione del danno, se si ritiene che questa gente non meriti che la ghettizzazione… qualcuno deve allora avere il coraggio di dirlo ed assumersene la responsabilità. Tutto qui.

Pubblicato: 14 giugno 2010 da massitutor in gite, stampa

Segnalo, nel link qui sotto, un articolo de Il Manifesto che racconta dell'esperienza del Tour dell'8 maggio scorso Organizzato insieme per il Transeuropa Festival 2010.
Leggete qui

Barboni A PIAZZA GRANDE
Il Manifesto
Viaggio tra i senzatetto sotto le Due Torri, nell'ambito di una iniziativa transeuropea UNA «GITA URBANA» TRA GLI HOMELESS BOLOGNESI

e guardate il video del Servizio TG3 Regionale andato in onda.
Qui potete vedere anche la prima parte di un video realizzato da noi in Laboratorio.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato.

Siamo alla metà dei favolosi anni ‘80: favolosi musicalmente parlando!!

In quel periodo c’era una grandiosa organizzazione, chiamata “Frantomasi”, dico grandiosa perché, dopo decenni di astinenza, riuscì a portare in Italia dei grandiosi eventi, finalmente gli stadi non servivano più solo per stupide partite di calcio e botte fra tifoserie avverse, ma per ospitare migliaia di persone in pace ed allegria, per vedere dei magnifici concerti, tra i tanti possiamo ricordare: U2, Rolling Stones, Madonna, Michael Jackson, Bruce Springsteen, Deep Purple, AC/DC, Iron Maiden, Scorpions, Pink Floyd, Elton John, Eric Clapton, facendo incassi record ovunque, con un’organizzazione ineccepibile: trasporti, assistenza (ambulanze, croce rossa, sicurezza, etc..) e tutto ciò che rende un evento un bel ricordo!!

Ma, nello specifico, volevo raccontarvi di un grande evento, il famoso concerto dei Pink Floyd a Venezia, che da spettacolo favoloso si è tramutato in un vero e proprio massacro, ma vi racconterò di come poteva andare anche MOLTO peggio, e di come alcune persone hanno fatto di TUTTO perchè si arrivasse alla sciagura, per fortuna scongiurata, grazie all’intelligenza (e pazienza) di 300.000 persone lasciate allo sbaraglio, senza aiuti, senza informazioni, senza toilette, e fino all’ultimo momento senza sapere se il concerto ci sarebbe stato oppure no!!!!! Si, perchè la giunta comunale pensò bene, per evitare che arrivasse troppa gente (concerto gratis, e che concerto..!!) di divulgare la notizia che probabilmente l’evento non ci sarebbe stato, ma a quanto pare fu inutile!!!!!!

Per arrivare a quella storica giornata (almeno doveva essere storica come i “Pink Floyd live in Pompei”, “muro di Berlino”, “Arena di Verona”) devo fare alcune premesse, per potervi spiegare meglio perchè le cose andarono come sono andate!!

Prima parliamo di Venezia e dei veneziani, certo non posso fare di tutta un’erba un fascio, comunque sono le persone più razziste che abbia mai conosciuto, per loro da Mestre in giù è tutta “terronia”, odiano a morte i turisti, dimenticando che senza di loro Venezia sarebbe già morta, dicono che sporcano, ma poi non ci sono i bidoni dell’immondizia.
In più a Venezia se non parli veneziano sei tagliato fuori, ovunque se parli in dialetto spendi meno, hai agevolazioni e se litighi  parlando in  italiano hai già perso in partenza .

In questa splendida città comandano i “gondolieri” (non certo la giunta comunale!!), e gondoliere lo diventi solo se sei figlio o parente stretto di un gondoliere, peccato che poi il 90% non è arrivato neanche alla quinta elementare.

In questa bellissima città, che non ha nessun tipo di svago (zero disco, cinema, sale gioco o altro, per trovarle devi andare a Mestre, Padova o Treviso) esistevano due eventi: uno era il carnevale, che fino a circa 15 anni fa era favoloso, in ogni campo, campiello, piazza e piazzetta c’erano dei palchi dove centinaia di artisti da tutto il mondo si esibivano gratis, le scuole chiudevano una settimana, ovunque era festa, poi Berlusconi comprò i diritti sul carnevale di Venezia, cioè qualsiasi evento o ripresa doveva passare per Fininvest, quindi da allora niente più festa in giro per la città, ma solo in Piazza S. Marco, rovinando per sempre una festa bellissima.

VE 004

Quindi ai veneziani resta un unico evento: la festa del “Redentore”, che si svolge ogni anno il secondo Sabato di Luglio, per tale evento ci si prepara da Gennaio, si affittano barconi, sui quali si passa la giornata, si va a fare il bagno in laguna, al largo, si mangia tutti insieme, aspettando la sera, alle 23 quando partono i fuochi d’artificio, considerati i più belli d’Europa, sull’acqua davanti a Piazza S.Marco, (per l’occasione i militari costruiscono due ponti di barche per permettere alla gente d’andare in pellegrinaggio alla Chiesa del Redentore) poi si va tutti al lido, dove sulla spiaggia si fanno tantissime feste,  intorno ai falò, che durano fino all’alba, e la Domenica mattina la città è colma di veneziani, di ogni età (dai bambini ai novantenni!!), che hanno passato tutta la notte fuori a divertirsi, ed ora tornano a casa, per cui, per i Veneziani è una festa importantissima!

Ora che vi ho dato le premesse posso raccontarvi cosa accadde quel giorno: prima di tutto i veneziani non volevano ASSOLUTAMENTE il concerto dei Pink Floyd proprio per la festa del Redentore, senza contare che al comune non è costato un centesimo, tutte le spese se l’è accollate “Frantomasi” (che se tutto andava bene aveva già in programma, per l’anno successivo, i “Rolling Stones”), compreso il costo dei musicisti, il palco galleggiante e il servizio di sicurezza.

Quel giorno sono arrivati a Venezia più di 300.000 persone per il concerto, lasciate completamente allo sbaraglio: non un cartello che indicasse dove si sarebbe svolto il concerto, moltissimi sono arrivati il giorno prima accampandosi in Piazza S.Marco, quindi, quando Sabato mattina è arrivata la Celere per mettere le transenne non ha potuto farlo, di conseguenza anche le misure di sicurezza furono INESISTENTI, perchè anche loro arrivate troppo tardi per posizionarsi nei punti chiave.

Nessuno ha poi pensato di cancellare i “tour” guidati, quindi pensate alla confusione nella piazza principale: era impossibile passare!!!

pink floyd ve


Quel giorno NESSUN negoziante ha fatto un solo scontrino fiscale, vendendo panini a Lire 6.000, Coca-Cola a Lire 5.000, e via dicendo, (guadagnando così MILIONI di Lire in NERO!!) poi TUTTI i bagni dei locali erano “ROTTI”, a meno che, ovviamente, non parlassi veneziano (ho fatto la prova io stesso in più di un locale!! entravo dicendo :”OOIIHH capo, ti ga miga ea ciave del bagno?!” e miracolosamente comparivano le chiavi che aprivano tutte le porte!)

Bene: queste migliaia di persone si sono comportate benissimo, non un solo incidente, non un ferito, certo, qualcuno ha urinato nelle calli, ma ricordiamoci che tutti i bagni erano CHIUSI, nessuno si è alterato o arrabbiato per i prezzi altissimi….nonostante tutto ciò il giorno dopo i veneziani, nello specifico i gondolieri, che vorrei ricordare che per l’occasione, chiedevano, per vedere il concerto in gondola, fino a UN MILIONE DI LIRE A TESTA (ovviamente senza ricevuta fiscale!!!) erano incavolati neri, perchè? Perchè non c’era stato il MORTO, così sarebbero potuti andare in comune e dire: ”Visto? Avete voluto il concerto per la festa del Redentore? Bene: c’è stato il morto!”.

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Fortunatamente io, pur non essendo nato lì, ero considerato un veneziano, quindi sono stato invitato in barca, insieme ad un sacco di amici, ed ho potuto godere di un fantastico spettacolo, e non rimpiango chi , solo per poter dire “Io c’ero!” , si è trovato schiacciato da migliaia di persone, e se non era davanti, non ha visto nulla, ha solo potuto sentire, qualcuno più fortunato ha trovato uno dei due monitor giganti messi in due soli campi (a Venezia ce ne sono centinaia!) e così qualcosa ha visto!!!

Lo spettacolo è stato grandioso, all’altezza di chi si esibiva, anche se per motivi di tempo hanno dovuto fare in un’ora quello che solitamente suonano in tre ore e mezza!!!

ASSALTO ALL'EMERGENZA FREDDO

Pubblicato: 4 dicembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, dormire, politica, stampa
E’ iniziato il Piano Freddo del Comune di Bologna, ma la vera notizia è che a Bologna l’emarginazione è stata sconfitta. Il giornale Il Bologna di giovedì scorso dice che il Comune dichiara che sono circa 50 le persone che dormono per strada a Bologna, il Piano ne offre 62. Lusso! E un altro problema è stato risolto! Vai così. E’ proprio il migliore dei mondi possibili.

clochardQuanta gente oggi in via del Porto…saranno mica i Radicali di Pannella che distribuiscono marijuana gratis?
Ah no, è solo il primo giorno dell’emergenza freddo…che brutta parola "emergenza", da l’idea di un qualcosa che ti coglie alla sprovvista, con la guardia abbassata, anche se ormai sono anni che questo problema, e con lui i tentativi per risolverlo, si ripresenta puntuale ed inesorabile in questo periodo dell’anno.
Il Capannoncino al Lazzaretto è pronto con le sue 45 brandine, altri posti sono stati ritagliati di qua e di la nelle altre struttute della città per un totale di 62 posti-letto.
Tutto a posto, a sentire il giornalista del Bologna che, riportando le stime dei servizi sociali, parla di 50 persone che abitualmente dormono per strada, senz’altro riparo al di fuori dei mai abbastanza benedetti portici,che se Bologna non li avesse non ci sarebbe tutta ‘sta gente in mezzo ai maroni….mi meraviglio infatti che nessun pazzoide fasciolegaiolo abbia proposto di abbatterli per risolvere il problema "alla radice"!
Fantasie deliranti a parte, sappiamo purtroppo che le cose non sono così semplici: il Comune fa quello che può, anche se un centinaio di posti sarebbe un obiettivo raggiungibile, e di gran lunga più soddisfacente.
Come al solito, le stime ufficiali vanno prese con le molle, e per chi sa leggere la realtà aldilà dei numeri(che sono SEMPRE arrotondati per difetto) le cose non sono certo così semplici.
Probabilmente queste cifre serviranno a mettersi il cuore in pace, ma le eccezioni alla regola, quando si parla di gente che vive per strada, sono tante quante la persone che verranno ospitate stasera, se non di più.
Quanta gente non è stata conteggiata perchè occupa rifugi di fortuna? Quanti dormono in baracche, cantieri, vagoni abbandonati, cascine, edifici più o meno fatiscenti, dalle catapecchie di cartoni e lamiera sul Reno dei rumeni agli appartamenti con luce, acqua e comfort vari degli squatter più smaliziati? Quanti di loro rischieranno di perdere la loro "casa" per una notte al caldo?
Impossibile saperlo, senza contare quelli che passano la notte seduti in sala d’attesa alla stazione o addirittura facendo avanti e indietro sui treni pur di stare un po’ al caldo, perchè la loro "mancanza di esperienza non gli ha suggerito di meglio…gente che magari fino a ieri aveva una casa, una famiglia, un lavoro, e semplicemente non se la sente di andare a dormire con 50 sconosciuti, magari ubriaconi, drogati, avanzi di galera, con il rischio di essere derubati di un portafoglio dove invece dei soldi che non ci sono più custodisce i ricordi di una vita, le fotografie degli affetti più cari.
Con il tempo aumenterà sempre di più il numero di quelli che si troveranno soli ad affrontare una vita dura, randagia, per la quale non sono preparati; oggi ci vuole veramente poco:divorzi, licenziamenti, sfratti, fallimenti…in Italia si è sempre contato sul grande ammortizzatore sociale naturale, la famiglia, ma i tempi sono cambiati, sono a rischio anziani, giovani, persone sole.
Sono finiti i tempi in cui l’alcool o la droga ti facevano finire in mezzo alla strada: ora é sempre più vero il contrario.
Questa è la realtà che bisogna affrontare, e di certo i servizi sociali delle città da soli non possono molto, il problema è collettivo, così come devono essere collettivi gli sforzi per migliorare la situazione(di risolverla inutile parlarne…)
Che si sia provveduto per tempo quest’anno è un ottima cosa, ma giocare con i numeri o addirittura mentire alla stampa e prendere per il culo la gente é un’altra cosa….L’articolo sul Bologna finisce con le parole di un’ex consigliere (di Rifondazione Comunista, oltretutto) che, tutto fiero per aver giustamente sollevato un polverone per stoppare la proposta di precedenza ai residenti nell’assegnazione dei posti letto, si dichiara soddisfatto del lavoro svolto: "Al Sabatucci, ad esempio, la ristrutturazione è ora completa".
Starà parlando dello stesso Sabatucci che conosciamo noi?

Basta con i privilegi delle panchine!

Pubblicato: 23 ottobre 2009 da massitutor in asfalto fuoriporta, civiltà, libertà, stampa

Pubblico così come l’ho trovato… il commento a voi.

panchina antibivacco VR

Roma: arrivano le panchine anti-bivacco

Dove dormiranno 4mila homeless romani? – Lo ha anticipato oggi l’assessore capitolino all’ambiente, Fabio De Lillo: dal 2010 a Roma saranno installate nei parchi le panchine anti-bivacco, quelle con braccioli divisori che non consentono di sdraiarsi. Il progetto già esiste e a breve ne sarà finanziata la messa in opera all’interno dei giardini nei quali non è prevista la chiusura notturna.
De Lillo ha anche detto che le panchine anti-bivacco sono già presenti in altre capitali, quindi non c’è da stupirsi se verranno adottate anche a Roma.

Tempi duri quindi anche per i senza tetto della capitale. Perché a Roma, a dormire nei giardini o direttamente sulla strada, gli homeless sono circa 4mila, poveri disgraziati possessori di nulla. Lo ha rilevato uno studio a supporto delle iniziative a sostegno dei senza fissa dimora promosse dall’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini e da Commercity, in collaborazione con la Rete della Solidarieta’ e con la Comunita’ di Sant’Egidio. Lo studio è stato presentato a Settembre 2009 (leggi qui) ed ha dimostrato che Roma è la capitale dei senza tetto. In assoluto gli homeless romani sono circa 6mila e rappresentano il 35% della popolazione homeless in Italia. Di questi, sono 4mila quelli che trovano riposo, almeno fino al 2010, sulle panchine dei parchi.

WEEK END A SCROCCO

Pubblicato: 2 ottobre 2009 da massitutor in cultura, droga, film, inchieste, morte, stampa, week end a scrocco

571bba1bcf5f10eb25e1c371488c3ec3Il giorno in cui la notte scese due volte: il film-documentario sul caso Mercuriali
Data: Lunedì 5 Ottobre, ore 17:00
Luogo: via Azzo Gardino 23, Bologna

Il caso di Alberto Mercuriali, giovane e incensurato agronomo di Castrocaro Terme (FC) che si è tolto la vita l’8 luglio 2007 dopo che la stampa locale aveva riportato con grande enfasi una denuncia che lo vedeva protagonista per possesso di una modica quantità di hashish, è ormai diventato emblematico. Da qualunque parti lo si giri, ne esce una storia fatta di distorsioni e cattiva informazione.
E’ questo il senso del film “Il giorno in cui la notte scese due volte” di Lisa Tormena e Matteo Lolletti (vincitori del Premio Ilaria Alpi 2009) che
viene presentato lunedì 5 ottobre alle ore 17 a Scienze della Comunicazione (via Azzo Gardino, 23 aula A)
Alla presentazione interverranno anche Gerardo Bombonato, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e i genitori di Alberto Mercuriali, Maria Cristina Francesconi e Renzo Mercuriali. L’appuntamento, organizzato in collaborazione  con il Premio di giornalismo televisivo “Ilaria Alpi”, introduce il corso di “Comunicazione giornalistica” di Mauro Sarti, che modererà l’incontro.
(notizia riportata dal sito di informazione sociale
Bandiera Gialla.Per saperne di più cliccare qui per il sito creato dalla famiglia di Alberto)

24 HOUR ITALY COMICS
COS’E’ 24 HOUR ITALY COMICS? Una sfida artistica e ludica al tempo stesso: realizzare un fumetto completo di 24 pagine in 24 ore! Che vuol dire tutto: disegni finiti, storia, lettering, colori, tutto! Una volta che la matita tocca il foglio, l’orologio inizia a contare. 24 ore dopo, la matita lascia il foglio per sempre.
Appuntamento dunque a Palazzo Re Enzo per lunedì 5 ottobre alle 14.00 e tirata non-stop fino alle 14.00 dell’indomani

Un paese di poveri

Pubblicato: 29 settembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, stampa

senza-tettoSono 17mila i senza tetto in Italia. La massima concentrazione nella Capitale 
 
Roma- In Italia ci sono in totale 17mila i “senza fissa dimora”, secondo i dati sono diffusi mercoledì scorso nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative a sostegno dehli ‘homeless’, promosse dall`Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini e da Commercity, in collaborazione con la Rete della Solidarieta` e con la Comunita` di Sant`Egidio.

A Roma ne vivono circa 6mila: 4mila dormono ogni notte in strada, mille sono ospiti nei centri di accoglienza notturni del Comune e delle associazioni di volontariato, altri mille ancora occupano ripari di fortuna (fabbricati fatiscenti, baracche, ecc.).
A Milano ne vivono 5mila, a Torino 2mila e poco meno a Bologna, Napoli e Firenze.

Continua a leggere l’articolo…

Organizzato dall’Associazione nazionale dentisti italiani(Andi) e dalla Fdi si terrà anche a Bologna, sabato prossimo, l’Oral Cancer Day. In piazza Nettuno dalle 10 alle 18 verranno effettuate visite gratuite dal dentista, per prevenire il tumore della bocca. La campagna dell’Andi (che mette in campo 600 volontari in tutta Italia) vuole invitare infatti i cittadini a farsi controllare presso gli studi dei professionisti aderenti all’associazione, ed è alla sua terza edizione mondiale. volontariamente e gratisHa come obiettivo la prevenzione dei tumori del cavo orale tramite una visita di controllo effettuata  (gli indirizzi dei dentisti coinvolti sono forniti dal numero 800911202), in una fase in cui la crisi economica rischia di costringere molti a rinunciare alle cure odontoiatriche. Coloro ai quali dovesse essere diagnosticata una lesione sospetta saranno indirizzati verso appositi centri di riferimento specializzati.
Da il Resto del Carlino di martedì 8 settembre.

Cose che succedono a Bologna

Pubblicato: 7 settembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, morte, stampa
Riproponiamo l’articolo del Resto del Carlino del giorno 4 settembre 2009
Per chi ha qualcosa da dire, la discussione è libera e aperta.
centro_beltrame_seppia
Il caso servizi sociali
IL BARBONE MORTO AL DORMITORIO DI VIA SABATUCCI
Il primo giorno hanno creduto dormisse
Era morto da due giorni, nel suo letto al dormitorio comunale di via Sabatucci,  ma nessuno l’aveva capito. Se n’è accorta una donna delle pulizie, per l’odore che si sentiva. Luciano S. aveva 48 anni, era un barbone. Da maggio viveva nel centro Beltrame, gestito dalla cooperativa Dolce per l’Asp Poveri e vergognosi. Luciano era un tipo magro, con il pizzetto, provato come tutti dalla vita di strada. Veniva dal sud, viveva a Bologna da anni. Prima era stato in via del Lazzaretto. Lo conoscevano bene alle mense della Caritas. Lo conoscevano al Sert, dove lo curavano per il suo passato da tossicodipendente. é morto solo, forse per un infarto, in un sabato afoso. Era rientrato al dormitorio nel pomeriggio, si era messo a letto. Divideva la stanza con un altro, che però nel fine settimana non c’era. E non c’erano gli educatori-mai di sabato e domenica,come prevede la convenzione-, insomma quelli che tengono impegnati gli ospiti, li fanno giocare a carte o sono lì con loro quando navigano su internet.
Pietro Segata, presidente della Dolce, ricostruisce una storia che pare incredibile. La domenica mattina alle alle 7.30 la donna delle pulizie è entrata nella stanza – racconta -, ha pensato che Luciano dormisse. Il lunedì mattina è tornata e si è insospettita per l’odore. Ha dato l’allarme, sono stati chiamati i carabinieri. Da loro abbiamo saputo che la morte di Luciano, presumibilmente, risaliva al sabato sera.
Segata ricorda che la Dolce si occupa del centro da quindici anni. La convenzione con il Comune per ora prorogata, in attesa che la gestione dei dormitori passi definitivamente all’Asp Poveri e vergognosi è di 600mila euro all’anno. Quanto costa un posto letto al giorno in via Sabatucci? Direi tra i 20 e i 25 euro, solo per la gestione,spiega il presidente. Vuol dire che la cifra esclude il riscaldamento e le manutenzioni straordinarie. La Dolce manda avanti anche quattro gruppi appartamento e i dormitori di via Lombardia e via Felsinea, molto più piccoli, cinquanta posti letto in due. La convenzione del centro Beltrame prevede attività di portineria,pulizia e manutenzia ordinaria – chiarisce Segata -. Nei giorni feriali ci sono anche gli educatori. Il sabato e la domenica no. Vorrei far capire che la nostra azione è stata del tutto trasparente. Sì, mi rendo conto, è passato un giorno e mezzo senza che nessuno si accorgesse che quell’uomo era morto. E questo non mi lascia assolutamente tranquillo, non c’è neanche bisogno di dirlo. Magari la convenzione sarebbe da rivedere, potremmo verificare i punti di caduta di questo rapporto. Sicuramente nei giorni di ferragosto sono molto meno presenti i volontari. Anche questo ha contato.
Gli ospiti di via Sabatucci hanno la chiave della stanza. Sicuramente non sempre il dialogo è semplice, e non tutti gradiscono che qualcuno bussi alla porta per fare due chiacchere. Dicono che Luciano S. fosse un tipo socievole, con qualche problema di salute. Lo hanno seppellito alla Certosa. C’erano gli operatori del dormitorio, come capita sempre. Sarà ricordato domenica mattina a messa, nell’oratorio di San Donato, in via Zamboni. Lui e altri tre barboni morti in queste settimane d’estate. Uguali a tutti gli altri almeno lì, in chiesa.
Il Comune chiede che venga fatta chiarezza. Sulla vicenda della morte di Luciano il Comune chiede che venga fatta chiarezza. Resta congelata per ora l’ipotesi di far pagare una retta nei dormitori, almeno per gli ospiti che hanno una borsa lavoro. Ieri in Comune c’è stato un incontro tra i tecnici dei Servizi sociali e quelli dell’Asp Poveri e vergognosi ma non sono maturate decisioni. Il momento è delicato. Dal primo novembre aveva ricordato tempo fa Alessandro Montaperto, direttore dell’Asp Poveri e vergognosi, l’Asp avrà responsabilità di gestione, diretta o in appalto, su dormitori, servizi per immigrati, richiedenti asilo e nuove povertà. Il passaggio aveva spiegato doveva avvenire entro la fine di agosto. Ma è stata necessaria una proroga tecnica di due mesi, per essere in regola con i certificati di agibilità degli immobili. Stiamo rivedendo servizi fermi da 20 anni.     

Riportando tutto a casa

Pubblicato: 25 agosto 2009 da massitutor in civiltà, stampa

Bloomberg paga il biglietto di ritorno agli homeless di New York
di Marcello Campo
30-07-2009

homeless_NYBiglietto di sola andata per rispedire gli homeless di New York nel loro Paese d’origine: paga il Comune. Lo ha deciso il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, per liberarsi dei tanti senzatetto d’origine straniera e delle loro famiglie che vivono ai bordi delle strade della città. Lo scrive il New York Times in prima pagina, sottolineando come il Comune riesca così a risparmiare le spese per il loro ricovero notturno, che costa alla città 36mila dollari l’anno per nucleo familiare.
Molti di loro sono da anni a New York e ormai stanchi di girovagare per la città, sono contenti di tornare a casa gratis. Ma questa proposta è accolta con favore anche da quelli giunti a New York più di recente, anche loro scoraggiati dalla difficoltà di trovare un lavoro fisso e dai prezzi altissimi delle case.
Il giornale racconta la storia di una famiglia portoricana che…, dopo aver passato mesi nei ricoveri comunali, ha deciso il grande passo del ritorno a casa. Hector Correa, sbarcato nel maggio scorso a New York assieme alla moglie e ai due figli, in questi mesi ha vissuto nella casa della madre, da anni residente in città. In questo periodo di crisi, purtroppo, Hector non è riuscito a sbarcare il lunario: non avendo trovato un lavoro e con le bollette da pagare, alla famiglia Correa non è rimasto altro che vivere nei ricoveri pubblici. "Mi aspettavo molto di più da New York ma non c’é stato nulla da fare. Parlando con alcune persone nel dormitorio – racconta al giornale – ho saputo che c’era l’opportunità di tornare a casa a spese dello stato e abbiamo colto al volo quest’opportunità ".
La più sollevata è la moglie, Mojica, che si è detta "felice" di rientrare a Porto Rico, in più senza cacciare un dollaro. Alla fine i Correa sono volati a San Juan di Porto Rico con un biglietto last minute per meno di 1000 dollari. Il Comune, che investe per questo programma mezzo milione di dollari l’anno, ha incaricato l’agenzia di viaggi locale Austin Travel di acquistare tutti questi biglietti di solo andata. L’Amministrazione fa sapere che questi viaggi sono assolutamente volontari e non ci sono limiti alla loro portata: sinora famiglie di homeless sono stati spediti in tutti i cinque continenti del mondo, anche se la stragrande maggioranza sono andati a Porto Rico e in America Latina. Ovviamente il comune provvede a tutto, non solo al biglietto, ma paga anche per il visto e le pratiche per ottenere il passaporto collaborando con il Dipartimento di assistenza dei senzatetto.
Una volta che la famiglia ha raggiunto la terra d’origine, il comune s’incarica di chiamarla per verificare che nel viaggio tutto sia andato bene e che la situazione sia come loro speravano, cioé che la loro casa sia ancora agibile. Le stesse fonti, conclude l’articolo, fanno sapere che nessuna famiglia che ha partecipato a questo programma è tornata indietro, a vivere nei dormitori di New York City.