Le mie prigioni (lettera 1)

Pubblicato: 20 luglio 2007 da massitutor in carcere, droga, libertà

Siamo lieti (ma fino ad un certo punto) di presentarvi una nuova ed importante rubrica di Asfalto: si chiama LE MIE PRIGIONI e, come è intuibile dal titolo, parla di limitazioni pese della libertà… sì insomma di carcere. Siamo contenti a metà perchè il nostro corrispondente è il vostro affezzionatissimo Dario che, come chi ci segue da tempo sa, è ospite nelle patrie galere da qualche mese. E siccome dovrà rimanerci ancora per un po’ abbiamo deciso che Asfalto non poteva aspettare tanto per ospitare le sue perle (palline?) di saggezza. Per cui eccolo qua per voi, dal suo ritiro in via del Gomito n.2, il nostro Dario nazionale in tutto il suo splendore…speriamo!

Bologna, via del Gomito, 2 il 27.06.2007

dario_ricomparsaEccomi, non pensavo di scrivervi da un carcere ma cosi devo fare se voglio tenere un contatto con voi su blog.
E’ inutile che vi dica che la vita è dura. Forse questo gia lo sapete come è inutile dire che le ore diventano giorni e giorni mesi e mesi anni e, il tempo diventa lungo e interminabile. Tutti voi siete a conoscenza delle situazioni che vivono le carceri italiane, il bello è che nessuno ne parli o per lo meno chi ne parla lo fa per i suoi sporchi interessi. Questo non fa al caso mio perche comunque vada la mia scelta rimane di entrare in una comunita di recupero per provare a risolvere una volta per tutte il mio problema della tossicodipendenza. Cosa faccio in carcere? che problemi posso risolvere? basta pensare che qua vieni dimenticato da tutti e dai una risposta a tutte le domande che uno si pone o gli pongono. Esiste un ordinamento penitenziario dove si parla di recupero per chi viene condannato a scontare una pena, ma di quel ordinamento non puoi parlare e non lo applicano a nessuno tu sconti e basta poi il recupero si vedrà. Basta pensare che per svolgere un mese di lavoro devi aspettare otto mesi, invece sull’ordinamento c’è un articolo che dice che il lavoro è un diritto del detenuto. Tutte balle! Come le leggi che esistono fuori non sono uguali per tutti… qui è lo stesso: fanno delle belle cose, inventano progetti di ogni tipo ma poi tutto torna come prima, vuoi per mancanza di fondi o per mancanza di non so cosa tutto torna come prima come se lo stato e la societa che compone quello stato faccia piacere tenere tutti ignoranti senza arte e ne parte. Vorrei tanto poter tenere impegnate le giornate con qualcosa di costruttivo ma qui e inpossibile. Forse solo voi amici potete con la vostra "liberta" comunicare al mondo queste cose, non chiedo clemenza chiedo solo di pagare il mio errore costruendo qualcosa di positivo. Mi fa piacere scrivere con voi queste cose non lo faccio con un fine, ma per passarmi un po’ di tempo. Una persona può pensare che qua sia diverso da fuori, ma cosi non è, anzi è completamente uguale: ci sono uomini che hanno sbagliato  che riconoscono di aver sbagluiato, invano cercano una via di uscita, ma non sempre la trovano e sperano in un domani migliore sempre se qualcuno gli indica la strada sennò restano nella stessa con la speranza che gli vada bene. Basta prendere il mio esempio di tossico: invano ho provato a costruirmi un futuro migliore ma dopo un anno sono caduto nello  stesso errore. Credo che questo mio errore sia comune a tanti che come me fanno uso di droga. Che dire? non posso certo io solo cambiare il mondo, ma con la mia esperienza posso aprire gli occhi a persone che non sanno e che non conosscono la vita in carcere. Quindi a questo punto posso dirvi: occhio, state alla larga da certe droghe e non commettete l’errore di fare dei reati.
Con stima
Dario Monetti

commenti
  1. anderlet ha detto:

    Come mi fa piacere Dario che ti senti sempre parte di nostro gruppo. E’ una cosa per me ecezionale che riusciamo certe volte pasare tutte ostacoli e publicare nostre pensieri. Vedi non ci ferma neanche il carcere. Bravo Dario.

  2. Clai ha detto:

    Bentornato.
    A modo tuo!

  3. anonimo ha detto:

    ciao dario, sono contenta kè almeno trovi qualcosa da fare è quel qualcosa siamo noi, trovo molto innteressante la tua rubrica bravo,

    ciao piccolo grande uomo

  4. simpit ha detto:

    Grazie a te Dario per la tua lettera e soprattutto grazie perchè confermi che Il carcere è, è stato, resta ,e resterà una risposta inutile e dannosa per la maggior parte dei toxxix che vivono la strada conoscendo la tua storia le tue testimonianze mi confermano che occorre trovare altre strategie.Tu
    ne hai già indicato qualcuna.

  5. ducamimmo ha detto:

    sono un carissimo amico di dario e lo copnosco da llinfanzia. cosa posso dirti , per me tu dario hai delle quaita ma non hai la voglia o la forza di vivere in un mondo che ti sei creato e che pultroppo non ne hai piu ne la vogliae ne le forze ma nopn perche sei mongolo ma solo perche non riesci a stare piu in certi ambienti ” normali pero posso dirti che se vuoi puoi farlo sta solo ate a volerlo niente e impossibile .in questo periodo le ccose non stanno andando bene neanche per me . ma io non mi arrendo e non ostante no ho neanche piu la voglia di vivere e la forza di stare qui a soppravivere vado avanti lostesso tanto so che questo brutto mo ento finira . e se anche tu sarai forte e non ti lacerai catturare dai brutti pensieri finira anche per te tutta questa sofferenza. basta non fermarsi troppo a pensare al momento . comunque conoscendoti hai bisogno di startene un bel po in una comunita seno non ce la puoi fare ,. e questa e la realta. un forte abbraccio MIMMO.

  6. anonimo ha detto:

    ciao dario, non ti chiedo come stai..sono contenta di sentirti. la vita come sai bene è dura anche fuori, per quelli come NOI. l’importante è non arrendersi MAI!!
    STEFI

  7. anonimo ha detto:

    caro ducamimmo,sai cosa ti dico sucammillo.

    un tuo fans

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