Pubblicato: 10 settembre 2007 da massitutor in under bridge

graffioCamminando per strada avrete sicuramente notato quei segni colorati sui muri. Sono talmente comuni che ormai non ci si fa più caso, vanno dalle scritte d’amore ai segni casuali a vere e proprie opere d’arte, arte effimera destinata a sparire, ma comunque arte.
In fondo anche di Leonardo non è rimasto quasi niente, ma la cosa più importante il cenacolo (dipinto su un muro) si è salvato, buon intonaco!
Attualmente vi sono artisti famosi in tutto il mondo per i lavori che fanno.
Tutto è iniziato con la roccia, un fatto naturale lasciare una traccia del proprio passaggio, una freccia un segno, questo è un graffito. Ancora oggi la gente lascia una data, firma, lucchetto, cuore etc. queste cose le capisco bene. A Firenze stavo portando a casa un ricciolo del
PERSEO, proprio quando stava partendo il martello un passante mi ha fatto notare che era un originale e non una copia. Ma proprio quello volevo! Cellini sulla mia srivania sarebbe stato bene. Dovetti darmi a rapidissima fuga, il tipo stava telefonando alla Pula.
La storia come sempre è diversa, non quella che vogliono far passare i grandi artisti. La storia, anche quella dell’arte, la fa la gente. Chi erano questi ragazzi? In massima parte messicani (chicanos) e a seguito tutta l’america latina. Gente in cerca di un mondo che desse qualche possibilità. Il fatto era che scappavano da qualcosa che conoscevano per un salto nel buio. Infatti di possibbilità in U.S.A. non ce ne sono, non per loro, in più erano costretti a vedere quello che non avrebbero mai potuto avere. I Messicani erano diversi, il viaggio era più breve, i problemi, quelli degli altri. Però la cosa importante era che i ragazzi erano i nipoti dei più grandi Muralisti del mondo. Nati in un paese dove tutti gli edifici pubblici hanno i muri affrescati anche da artisti ricchi e famosi che lo fecero gratis, in nome dei valori della vita. Iniziarono in pochi, in breve diventarono movimento artistico ma sconosciuto!piede

La fantasia latina si mise all’opera, visto che nessuno ci viene a vedere saremo noi ad andare da loro! e cominciarono con le mostre itineranti, praticamente si misero a dipingere i treni e i metrò, le gallerie itineranti, ottima idea! I treni viaggiavano per tutti gli U.S.A. I ragazzi erano quasi tutti intossicati dalla COLLA e con quella si facevano i loro viaggi!
La loro droga, visto che non potevano comprare altro, le loro vernici preferite ORO e ARGENTO METALLIZZATI tirati su per il naso naturalmente. A Bologna esiste una cooperativa di graffitisti molto bravi, lavorano per il Comune. Personalmente sono contrario al casino che sta facendo il Comune. L’arte non deve sottostare a nessuna imposizione, deve essere libera di esprimersi come dove e quando gli pare! Comunque grazie al Comune che farà ripulire i muri dando a qualcuno la possibilità di lavorare, ma sopratutto grazie per i muri puliti così sono pronti a prendere un pò di colore (il grigio cemento stanca gli occhi).

commenti
  1. novadiana ha detto:

    sono d’accordo sul fatto che l’arte si deve esprimere, però non proprio ovunque.
    Ci sono delle regole da rispettare, e tutti vi devono sottostare.

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