Cose che succedono a Bologna

Pubblicato: 7 settembre 2009 da massitutor in assistenze e bisogni, morte, stampa
Riproponiamo l’articolo del Resto del Carlino del giorno 4 settembre 2009
Per chi ha qualcosa da dire, la discussione è libera e aperta.
centro_beltrame_seppia
Il caso servizi sociali
IL BARBONE MORTO AL DORMITORIO DI VIA SABATUCCI
Il primo giorno hanno creduto dormisse
Era morto da due giorni, nel suo letto al dormitorio comunale di via Sabatucci,  ma nessuno l’aveva capito. Se n’è accorta una donna delle pulizie, per l’odore che si sentiva. Luciano S. aveva 48 anni, era un barbone. Da maggio viveva nel centro Beltrame, gestito dalla cooperativa Dolce per l’Asp Poveri e vergognosi. Luciano era un tipo magro, con il pizzetto, provato come tutti dalla vita di strada. Veniva dal sud, viveva a Bologna da anni. Prima era stato in via del Lazzaretto. Lo conoscevano bene alle mense della Caritas. Lo conoscevano al Sert, dove lo curavano per il suo passato da tossicodipendente. é morto solo, forse per un infarto, in un sabato afoso. Era rientrato al dormitorio nel pomeriggio, si era messo a letto. Divideva la stanza con un altro, che però nel fine settimana non c’era. E non c’erano gli educatori-mai di sabato e domenica,come prevede la convenzione-, insomma quelli che tengono impegnati gli ospiti, li fanno giocare a carte o sono lì con loro quando navigano su internet.
Pietro Segata, presidente della Dolce, ricostruisce una storia che pare incredibile. La domenica mattina alle alle 7.30 la donna delle pulizie è entrata nella stanza – racconta -, ha pensato che Luciano dormisse. Il lunedì mattina è tornata e si è insospettita per l’odore. Ha dato l’allarme, sono stati chiamati i carabinieri. Da loro abbiamo saputo che la morte di Luciano, presumibilmente, risaliva al sabato sera.
Segata ricorda che la Dolce si occupa del centro da quindici anni. La convenzione con il Comune per ora prorogata, in attesa che la gestione dei dormitori passi definitivamente all’Asp Poveri e vergognosi è di 600mila euro all’anno. Quanto costa un posto letto al giorno in via Sabatucci? Direi tra i 20 e i 25 euro, solo per la gestione,spiega il presidente. Vuol dire che la cifra esclude il riscaldamento e le manutenzioni straordinarie. La Dolce manda avanti anche quattro gruppi appartamento e i dormitori di via Lombardia e via Felsinea, molto più piccoli, cinquanta posti letto in due. La convenzione del centro Beltrame prevede attività di portineria,pulizia e manutenzia ordinaria – chiarisce Segata -. Nei giorni feriali ci sono anche gli educatori. Il sabato e la domenica no. Vorrei far capire che la nostra azione è stata del tutto trasparente. Sì, mi rendo conto, è passato un giorno e mezzo senza che nessuno si accorgesse che quell’uomo era morto. E questo non mi lascia assolutamente tranquillo, non c’è neanche bisogno di dirlo. Magari la convenzione sarebbe da rivedere, potremmo verificare i punti di caduta di questo rapporto. Sicuramente nei giorni di ferragosto sono molto meno presenti i volontari. Anche questo ha contato.
Gli ospiti di via Sabatucci hanno la chiave della stanza. Sicuramente non sempre il dialogo è semplice, e non tutti gradiscono che qualcuno bussi alla porta per fare due chiacchere. Dicono che Luciano S. fosse un tipo socievole, con qualche problema di salute. Lo hanno seppellito alla Certosa. C’erano gli operatori del dormitorio, come capita sempre. Sarà ricordato domenica mattina a messa, nell’oratorio di San Donato, in via Zamboni. Lui e altri tre barboni morti in queste settimane d’estate. Uguali a tutti gli altri almeno lì, in chiesa.
Il Comune chiede che venga fatta chiarezza. Sulla vicenda della morte di Luciano il Comune chiede che venga fatta chiarezza. Resta congelata per ora l’ipotesi di far pagare una retta nei dormitori, almeno per gli ospiti che hanno una borsa lavoro. Ieri in Comune c’è stato un incontro tra i tecnici dei Servizi sociali e quelli dell’Asp Poveri e vergognosi ma non sono maturate decisioni. Il momento è delicato. Dal primo novembre aveva ricordato tempo fa Alessandro Montaperto, direttore dell’Asp Poveri e vergognosi, l’Asp avrà responsabilità di gestione, diretta o in appalto, su dormitori, servizi per immigrati, richiedenti asilo e nuove povertà. Il passaggio aveva spiegato doveva avvenire entro la fine di agosto. Ma è stata necessaria una proroga tecnica di due mesi, per essere in regola con i certificati di agibilità degli immobili. Stiamo rivedendo servizi fermi da 20 anni.     
commenti
  1. anonimo ha detto:

    Una risposta al cardinale CAFARRA
    Una risposta al cardinale Cafarra sul caso della persona morta al Sabatucci,si è vero è una vergogna per me,che anchio sono cresciuto al PATRONATO SAN VINCENZO sotto la dottrina del fondatore DON BEPO VAVASSORI,cosa che mette alla portata di una mia immagine religiosa di riscontro;non doveva succedere il fatto ma è sucesso,molto probabilmente il servizzio di controllo non ha funzionato,e gli operatori non hanno lavorato nella maniera giusta,è accaduto purtroppo,però non tutti gli operatori sono così.
    Anchio vivo in un dormitorio,sono un poeta e sono anche un lavoratore,faccio traslochi per guadagnarmi quei 4 soldi per le cose che mi servono,ormai è la mia vita,non è una cosa ancora suficente per rendermi una vita autonoma,ma sono su una buona strada.
    Io in questo momento vivo al rifugio notturno della solidarietà,gestito dalla RUPE e Piazza grande,i sistemi di controllo funzionano e gli operatori sono bravi,e poi c’è una responsabile come SARA MULTIPO’,la donna giusta al momento giusto sempre pronta ha sistemare le cose nella maniera giusta quasi come una fata turchina nella favola di Pinocchio una donna che se vorrà fare strada,la farà sicuramente.
    Intanto vorrei chiedere a lei che rappresenta la chiesa a non condannare tutti i dormitori perchè qualcosa funziona nel mondo della solidarietà,togliendo magari quel neon scuro sucesso al sabatucci,che sicuramente porterà a riflettere e rimediare.
    Intanto dedico al mondo religioso una poesia,perchè se prima ero religioso e potevo dimostrarlo fuori lo facevo volentieri,ma ha i giorni d’oggi tutto è cambiato e non c’è quasi piu’ religione e purtroppo ora posso solo tenerlo dentro di me.
    LA poesia che le dedico e L?ISOLA CHE C’E’ che per l’appunto parla di una vita che cambia dimenticando qualcosa la troverà contattando il responsabile del blog di asfalto MASSIMILIANO SALVATORI
    i miei piu’ cordiali saluti CARLO MONTRESORI MONTRES .

  2. anonimo ha detto:

    HO notato nello scritto che ha un certo punto dice che il sabato e domenica il servizio di controllo non c’è grave,gravissimo,bisogna subito inserirlo forse questo poteva aiutare Luciano oppure no,qui da me sucesse un caso ononimo ma il servizio di controllo c’era ed è stato trovato subito,è un’altra coperativa con un sistema di controllo migliore.
    nella prima parte del discorso c’è subito una verità quando ci si chiede perchè non ha funzionato la cosa sempre se c’era,e poi e vero e molto salito il tasso di menefreghismo verso i poveri,ma non vado oltre nel discorso anche perchè poi ci si stanca di contare i morti MONTRESORI CARLO

  3. anonimo ha detto:

    Caro Luciano…finalmente ci sei riuscito…la tua RIVOLUZIONE…volevi parlare e far parlare di Te…e ci sei riuscito…salutami Raffaele..il buono e caro Raffaele, che per uno strano scherzo del destino è andato via proprio il due Agosto…Grazie Giuseppe per aver riportato la notizia anche sul blog..rabbia per ciò che è successo e ancor di più per le parole usate dai giornalisti per parlare di Luciano..ora è solo il momento per abbracciare nella mia anima Raffaele e Luciano.
    Maria

  4. balza73 ha detto:

    Grazie Carlo.
    Ricordo che per leggere tutti gli scritti di Carlo il poeta basta cliccare su carlomontres nella sezione SIAMO NOI qui a destra.

    Ps.
    Forza Saradelgomito!

  5. massitutor ha detto:

    Però LozioBeppe, un ingresso veramente forte e coraggioso qui su Asfalto. Ok, hai solo riportato un articolo di giornale trascrivendolo, ma tratta di un argomento molto delicato e di drammatica attualità.
    Benvenuto fra di noi, anche qui sul web. Come vedrai tu stesso smuovere un po’ di pareri ed opinioni non sarà facile; e più l’argomento è scottante peggio è. Come dimostra anche questo post.
    Ma andiamo avanti col coraggio che possiamo permetterci.

  6. simpit ha detto:

    ci siamo salutati e abbracciati l’ultima volta proprio lo stesso giorno e lo stesso pomeriggio sul autobus,prima di andare al Sabatucci, io in partenza per il mio e suo paese, la Basilicata, e con nostalgia mi raccontava il mare,l’aria buona e il mangiare buono delle nostre parti.E così è stato per me, un’estate da solo nella Lucania.Pensavo..al ritorno racconterò a Luciano il mio viaggio.Ma ho saputo solo al mio ritorno.Un’amico simpatico, un’altro amico perso..per sempre.

  7. anonimo ha detto:

    Caro Pietro, gli amici in realtà non si perdono mai..finchè rimangono nei nostri cuori e attraverso le nostre parole..un abbraccio forte.
    Maria ex tirocinio

  8. anonimo ha detto:

    Penso che un po’ di attenzione in più non quasterebbe. Per me non ci sono scusanti per quello che è successo.Un grande saluto a Luciano hai pagato un prezzo troppo alto per l’indifferenza totale.

  9. massitutor ha detto:

    “Un po’ più di attenzione” sarebbe servita, sarebbe stata necessaria.. questo è stato detto più volte e sempre viene detto quando succedono cose del genere.
    Ma l’attenzione è legata a due cose: o ai soldi (le risorse impiegate) o alla motivazione, alla mission che un gestore mette nel proprio lavoro. Si tratta di tenerci alle cose e alle persone… Poi purtroppo esiste anche la quotidianità, fatta di piccole lacune, distrazioni, imperfezioni, ecc. E purtroppo nella quotidianità ci sta anche la malattia… e la morte.

  10. anonimo ha detto:

    Ciao Lu…

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