Spalancare la finestra della memoria

Pubblicato: 12 novembre 2014 da massitutor in amore, asfalto fuoriporta, estate

Image for Acqua e saleMentre passeggio fra la gente, uno alla volta affiorano ricordi della mia lunga vita. Cerco di fare una selezione e lascio fluire i ricordi più belli, ma non riesco a respingere i ricordi brutti, frutti di errori e leggerezze, sono delle ventate gelide, che mi fanno accapponare la pelle. Per lungo tempo ho rimosso i ricordi che mi procuravano dolore, ma ultimamente non riesco più a reprimerli, si fanno avanti spietati e mi trafiggono come lame taglienti. Accelero il passo per cercare di sfuggirli, ma loro sono veloci, cerco di distrarmi volgendo lo sguardo alle forme perfette di una donna che cammina sicura fra la folla, ma non serve a niente, allora uso l’immaginazione, sperando di poterli scacciare…
…Il sole rovente di luglio mi stordisce, mi da sonnolenza, la luce accecante costringe le palpebre a chiudersi e la calda sabbia mi da la dolce sensazione di essere in un grembo materno. Ho la gola secca, berrei volentieri una birra gelata, ma la pigrizia mi vince e mi crogiolo in quello stato di benessere. Improvvisamente degli spruzzi di acqua fredda mi colpiscono facendomi sobbalzare, apro gli occhi e vedo la tua figura contro il sole, la tua pelle abbronzata è striata di salsedine ti fa sembrare una statua di bronzo appena ripescata dai fondi marini. Il cuore comincia a battere forte, mi sollevo e ti abbraccio, la tua pelle bagnata mi provoca un brivido, ma è solo un attimo, il mio corpo è già tutt’uno col tuo…
L’acuto strombazzare di un clacson e lo stridere di freni, mi risvegliano dal torpore, alzo lo sguardo e mi accorgo di essere in mezzo alla carreggiata, sto attraversando la strada col semaforo rosso… La memoria fa dei brutti scherzi!
Con passo spedito mi dirigo verso casa, là, in un quartiere popolare, dove vive gente di ogni etnia, ancora provo ad immaginare di essere in paese esotico, senza problemi di sorta, ma vedo lo squallido portone del mio palazzo e i brutti ricordi riemergono… Sono sicuro che nella cassetta delle lettere troverò posta, ma non sarà la tua, amore, ma cartelle di Equitalia.

Carmine Roccia

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