Non so se sapete la faccenda del micro credito nei paesi in via di sviluppo: è partito in Bangladesh per la Generazione di reddito e formazione professionale per settori femminili in ambito rurale, da una geniale intuizione di Muhammad Yunus, che ha fondato in Bangladesh, nel 1976, la Grameen Bank.
Beh qui in via del Porto applichiamo il micro credito in modo molto più casereccio. E’ il racconto di un incontro: c’è un ragazzo qui, Peter, che ormai è diventato un amico, frequenta l’internet point del laboratorio di informatica, viene dall’est europeo ed è un esperto di computer. Ha un bell’aspetto Peter ed ha molta voglia di fare, di uscire da questa situazione di strada e di dipendenza nella quale si trova oggi. Anche se a vederlo non lo diresti: è giovane, pulito e ordinato, parla bene l’italiano… ha studiato Peter e gli piace stare a Bologna.
Peter sa stare al suo posto e sa cosa può chiedere e cosa no. Qualche giorno fa timidamente mi ha chiesto 50 centesimi in prestito per andare a fare la spesa. La spesa con 50 cent?! Già perchè, mi spiega che gli servono per comprare uno yogurt e già che è lì si riempie le tasche di quello che può, che è poi la vera spesa. L’acquisto dello yogurt dunque è semplicemente strumentale, ma va bene così.
La mattina successiva mi saluta con i miei 50 centesimi in mano, io li prendo incredulo e sorpreso: è una cosa che capita raramente questa! mi ringrazia e passiamo parte della giornata assieme. Alla sera mentre chiudiamo il laboratorio Peter mi avvicina e mi fa la stessa richiesta del giorno prima, per lo stesso motivo! Geniale! Dunque abbiamo dimostrato che il micro credito funziona e come qui in via del Porto! Il debito viene pagato sicuro e in tempi velocissimi. Inoltre ci sta anche un po’ di interesse: infatti Peter è anche generoso e offre sempre, quando può, cioccolata, sigarette, bibite.
Tanti auguri Peter per il tuo futuro, che è ancora grande perchè sei giovane e forte. Oggi mi ha già ridato i 50 centesimi di ieri, ma questa sera conto di ri-prestarglieli di nuovo anche se non me li chiede e mi piace pensare che questa moneta rimarrà così sospesa per chissà quanto.
Il disegno è di Paolo Armitano
Visto che fai un micro credito puoi azzardare a care un maxi credito, se no non vedo il nesso nel raccontarlo.
Caro anonimo, (l’anonomia è una posizione facile da prendere), lo sai che il signor Muhammad Yunus ha vinto il premio nobel per la pace per aver dato la possibilità alle classi povere di usufriure del mini credito, cioè a quelle persone a cui nessuna banca avrebbe mai dato, come lo chiami tu, un maxi credito? Raccontaci tu qualcosa…
Stefy,complimenti hai difeso Massimo e la sua esperienza, sono certo che chi a scritto quel commento anonimo voleva forse fare una battuta sarcastica, ma venuta male.
penso che Massimiliano si sia difendere da solo, non ha certo bisogno del mio aiuto..è che non sopporto certe persone che, appunto, vogliono fare sarcasmo, specialmente quando non serve a niente!!
HAA massimino proprio tu ,stai proprio passando un brutto periodo caro fratello,perchè mi sembra che le tue esperienze siano coperte da tutt’altro,addirittura confondi il microcredito con il saccheggio,”uaglio’ ma ti stiss facenn coch cann'”traduzione “ma ti stessi fumando qualche cann”.
Be ti perdoniamo per questa tua brutta parentesi in fondo la vita è fatta di scale e tu sei appena caduto,ma ricorda l’importante è riparare adesso prendi chiodi e martello è “accuong chell che rutt”traduzione “aggiusta quello che hai rotto”.Ciao fra’
Allora caro Peppe. Vediamo di chiarire un po’ di cose e spero che questo serva anche agli altri membri del blog.
1. non sto passando nessun brutto periodo. Anzi, semmai possa interessare a qualcuno, sto vivendo proprio un bel momento della mia vita. E comunque non vedo come questo possa centrare con quello che scrivo;
2. Parlando di microcredito ovviamente volevo fare dell’ironia: avvicinare un’esperienza grande e seria come quella mondiale di Yunus a questa piccola storia di Asfalto era un modo di far pensare con ironia, ma ho capito che questo linguaggio fa fatica a passare su questo blog ancora, ma non ho intenzione di mettermi a fare scuola e rispiegare quello che ho scritto, che secondo me si capisce già da se.
3. Mai avrei pensato che nessuno neanche commentasse a questo post figurati: non volevo certo lanciare una discussione, è una storia vera come altre ne capitano qui, e basta.
4. non ho bisogno di essere perdonato da nessuno e non penso di dover aggiustare proprio nulla e credo che nessun’altro se l’aspetti a parte te.
5. comunque non mi interessa aggiustare ma continuare a costruire relazioni e linguaggio…proprio come sto facendo adesso con te e con tutti quelli che leggono e scriveranno
6. sulla “gravità” (per te enorme a quanto pare) di rubare qualche cioccolata in un supermercato non voglio nemmeno stare a discutere, la pensiamo diversamente e pazienza. Ti lascio solo con una domanda che sta in una canzone di Francesco De Gregori, che canta: “TU DA CHE PARTE STAI? STAI DALLA PARTE DI CHI RUBA NEI SUPERMERCATI? O DA QUELLA DI CHI LI HA COSTRUITI…RUBANDO?”
Questa domanda la estendo a tutti, potrebbe venirne fuori una bella discussione.
Con affetto
Max
un momento, una difesa. e un raconto una amicizia che si crea fra due persone conoscendo si piano piano. quelo e che ci conta. a basse di che cosa non e importente, importante e che e vera. o no?
Come la maggior parte delle persone che per vari motivi “frequentano” la strada, anch’io mi sono trovata diverse volte a srubacchiare qua e là. Preferivo fare quello che altro..ognuno fa le sue scelte. Ci sono dei posti che ormai sono…sputtanati, e dove se non stai molto attento, è facile essere “beccato”…è successo anche a me, in una piccola coop in centro. Quando entravo la guardia, ormai sospettosa, mi teneva gli occhi adosso. Un giorno, mentre stavo facendo i conti dei pochi spiccioli, si è avvicinata e porgendomi 5.000 lire, mi ha detto “stai attenta, ti sono caduti questi!”. Sono rimasta un attimo confusa, altre persone stavano guardando..poi ho capito e li ho presi reggendo il gioco. Ironia della sorte, dopo qualche anno, ho trovato lavoro ad un ipercoop e anche la guardia in questione era “salita di grado”, e lavorava lì. All’inizio ero preoccupata, chissà se avrebbe detto qualcosa del mio passato….invece questa volta diciamo che mi ha retto lui il gioco, ha fatto finta di niente, facendomi però capire che era dalla mia parte e che era felice del mio cambiamento. Che bello incontrare delle persone come queste!!
sono contento che la maggior parte di voi e anche dei lettori credo abbia colto nel modo giusto il senso del mio racconto: un’amicizia appunto, un incontro e l’ingegnarsi a fare guiornata in generale. Si può vivere anche al di fuori del giro LAVORO-SOLDI-CONSUMO-REGOLA-DEVIANZA-ESCLUSIONE …anche di questo vogliamo parlare su Asfalto.
Massimiliano
mi voglio riferire a stefi71. di storia di coop che hai incontratto tuo angello protettore. in modo che ti a regalatto 5000lire e tu hai chapitto subitto che vuole dire. vedi che nella vitta si incontrano le persone anche buone. e perche si sucessa sta cossa, poteva anche andare peggio, che sta persona non ti avisa con quel modo. che ti stanno seguendo e ti potevanno becare e poteva andare male. e una cosa che e sopra di noi che ci aiuta con mesagi cosi protegere. non sei sicuramente quel delitto che partiene andare in galera perche si sono fatti processi anche per un pezzo di formaggio. secondo me sono queste mesagi che ci spiegano fare cose male o bene.
Mi accorgo più che mai di essere felicemente lontano dal vostro modo di pensare,lo ero anche quando mi trovavo per strada figuriamoci adesso che la mia vita è completamente cambiata.Comunque ho solo detto di far evitare di andare a rubare nei supermarket,se questa per voi è una cosa sbagliata allora penso che non farete mai molta strada.
Questo è quello che tu hai scritto è non è certo rubare un cioccolatino ma per me significa fare la spesa senza soldi chiaro:”Qualche giorno fa timidamente mi ha chiesto 50 centesimi in prestito per andare a fare la spesa. La spesa con 50 cent?! Già perchè, mi spiega che gli servono per comprare uno yogurt e già che è lì si riempie le tasche di quello che può, che è poi la vera spesa. L’acquisto dello yogurt dunque è semplicemente strumentale, ma va bene così”.
Se ha voi sta bene fatti vostri.
Ultimamente mi piace molto la musica moltissimo riguardo alla frase di de gregori non ho mai conosciuto personalmente persone che hanno rubato per costruire supermarket ma solo ragazzi che rubano nei supermarket,in quanto da che parte stare io sto solo dalla mia parte il resto sono fatti che non mi interessano minimamente ognuno è libero di fare quello che vuole.personalmente in vita mia ho fatto un solo errore provare la droga e ho pagato il conto con nove dico nove anni buttati li cosi.Adesso che ho pagato vivo più che mai la mia vita e sai che c’è di nuovo lascio questo blog,mi sono stancato di scrivere,voglio solo dimenticare quello che ho passato e non auguro a nessuno di fare quello che ho fatto io.
personalmente non sono qui per giudicare; per dividere il bene dal male. Ho solo desiderato raccontare una storia, la storia di un incontro. E comunque la mia scala di valori ce l’ho: ed entrare in un market con 50 cent è sicuramente diverso che entrarci con una lama o una pistola.
Abitate le zone grigie. sono le più reali.
Massimiliano