Sabato 11 novembre, il livello 57 ha indetto una manifestazione Antiproibizionista a Bologna, pensate di avere qualcosa da dire in proposito?
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Sabato 11 novembre, il livello 57 ha indetto una manifestazione Antiproibizionista a Bologna, pensate di avere qualcosa da dire in proposito?
viva la cannabis!!!
sai, chiunque tu sia…. ho scoperto questo blog grazie alla trasmissione Rai sul web che fanno dopo il Regionale.
Mi piace l’idea che possiate raccontarvi.
Siete tanti.
Troppi. Scrivo affinche ‘ non crediate che a noi passanti benestanti (poi benestanti di che, se non fosse per il rotto della cuffia staremmo come voi se non peggio..) che vi neghiamo la monetina ce ne freghiamo di voi.
NON E’ COSI’.
Il problema e’ che se dovessimo allungare una monetina a TUTTI quelli che ce la chiedono (maledizione, ma che cavolo, ma siete TUTTi per stracci??) non arriveremmo nemmeno alla 2′ settimana, altro che alla fine del mese!!!!
Non abbiatecela con noi.
Abbiamo anche noi una vita da sgranocchiare, finche’ Prodi ce lo permette.
Una precaria.
Ciao,non voglio assolutamente denigrare i c.s.a. ma,inevitabilmente,considerando il Livello,ho la Fondata ragione di pensare che qualunque manifestazione organizzata da questi non potrà mai,e dico MAI,avere un’importanza sociale,malgrado l’impronta di una parvente coscenza Anti Proibizionista Sensata.Desidero unicamente,avendo avuto a che fare con questa IPOCRITA massa di figli di papà,far capire a chi lo vuole chi sono i veri interlocutori Livelliani,costituiti da “persone” che vendono merce facendola passare per una presa di posizione socialmente disoppressiva !.La verità come si può capire è un’altra:BISNEESssss!!!.Ciao grazie dello spazio.
Penso che rosario picciolo, quelli del livello e gli antiproibizionisti tutti si dovrebbero fare una vagonata di cazzi loro. E a noi poveri pusher chi ci pensa? Che se la maria fosse legale mica potremmo più venderla a tre volte di quello che dovrebbe essere considerato il suo prezzo. Non ci avete mai pensato a questo, brutti stronzi? Penso con terrore ad un mondo dove ognuno possa coltivarsi in pace le sue piante. Nono. Non si può nè si deve fare.
Anzi, confido seriamente nel cervello di gallina di cofferati per un ripristino del proibizionismo anche sugli alcolici, che ho già la distilleria pronta in cantina.
Anzi, approfitto di questo blog per fare un appello ai livellini:
Rosario, pensa anche a noi poveri pusher di fumo. Ricordati di quando vi arricchivate pure voi al livello durante le feste della semina e del raccolto. Non lo fare ‘sto rave. Pensa a noi, ti prego. Non lo fare. Non lo fare. Non lo fare.
Che dire proibire reprimere la storia ci insegna che non è mai servito.
Non si possono cambiare millenni di storia in occassioni particolari.Ma si puo’ insegnare a vivere meglio ad avere un futuro migliore per tutti intervenendo sulle generazioni future sui nostri figli che sono la cosa più cara che abbiamo.
Il presente ormai è quello che è ma dobbiamo doverosamente pensare al futuro dando lavoro ai giovani facendoli sentire realizzati dando uno stipendio migliore alle classi meno agiate,costruire servizi per lo sport ed il tempo libero,abolire il lavoro precariato,solo cosi possiamo creare un futuro sereno.
che dire!! so solo che da quando c’è in carica questa giunta e relativo sindaco non c’è più mediazione,l’unica lingua che conoscono e parlano è:reprimere,sgomberare,legalitèèè,togliere fondi a quei settori che si occupano di dare una mano alle fasce di persone deboli,dulcis in fondo:la chiusura dell’isola che non c’è (dimora dei punkbestia e dei loro cani),complimenti cofferati !! ricordati che esiste anche la gente che per vari motivi, va tutelata dall’indifferenza,e da questo sistema che tutela i ricchi e stritola i deboli, continuate così e vedremo dove andremo a finire!!!
Io sono Massimo, e leggendo il post sull’antiproibizionismo, sono rimasto colpito, da l’impressionante similitudini di pensieri, idee, punti di ascolto,e altro…Che corrispondono, in maniera forte, ai miei pensieri e tutto ciò che stato scritto , è realmente una fonte di pensiero direi estesa, molto estesa, antiproibizionismo, è una parola grossa, è il proibire, dove non è da proibire,e soffocare anche delle culture differenti, linee di pensiero, che fino al punto di non nuocere a l’altro sono in diritto di ogni libertà di pensiero e di modi di esserew, se un tripo si fa una canna , non danneggia in nessun modo, la vita degli altri o l’incolumità di l’uni,quindi non capisco proprio perchè debba essere mutilata, o repressa da istituzioni, che in riguardo sbagliano completamente. Prendiamo l’alcool, fa certamente più danni della Maria, eppure non c’è proibizione in quel caso, idem il tabacco, sapendo gli effetti a lungo andare che crea, lo stato lo permette tranquillamente, anzi in maniera enormemente ipocrita, scrive sui pacchetti di sigarette, il fumo fa male, secondo me fa molto più male certe istituzioni che permettono queste mostruosità, allora dove sono i buoni o i cattivi, ciao da Massimo!!!
Oh yes man,si sa l’uomo è un animale sedentariamente legato a le proprie habitudini,a differenza,x exlempio del lupo,nomade del carpe diem.Fatta tale doverosa precisatione credo sia normale ke un gruppo di habili imprenditori ,maestri de l’arte del cavalcare l ‘onda,cerki in ogni modo di riconquistare quell’agiato tenore di vita a il quale,ormai da 10anni erano habituati,tenore ke x un increschioso sgombero estivo si è a bassato e basso riskia di rimanere.
La L57 s.r.l. era/è 1 meravillioso esempio di dinamico estro imprenditoriale de i nostri giovani,di come anke in italia l’ingredienti x il self-made man di successo ci siano tutti:
1)un fenomeno sociale classificabile come problematico,nel nostro caso la droga
2)la possibità theorica di una solutione alternativa a tale problematica ovvero un altra theoria
3)l’autodeterminatione ossia nel bel paese kiunque abbia un po di seguito puo autoerigersi come porta parola di qualsiasi gruppo sociale x quanto vago e indefinito
4)slogan tape-à-l’oeil e logistica,locali,adeguati
5)pressapokismo
6)last but not least,conoschienze………….e……..
l’azienda è fatta !!!Nel nostro caso i nostri baldi imprenditori grazie a l’azione di marketing d’ fenomenale maneger rosso come un rosario(o si dice roseto?)cmq grazie al anarcomunista in questione la nostra azienda aveva ragiunto successi commerciali nel campo de l’import-export tali da aver quasi monopolizzato il mercato ed esser citata come referenza .L57 s.r.l.riempiva anke quella fetta di mercato de l’intrattenimento denominata S.I.A.E.free con conspicui introiti.
Popolo italiano permettiamo a questa success story di continuare ad esistere partecipando a la street de l’11!!!
Credo che non sia tanto importante qui testare la nostra fede ANTIPROIBIZIONISTA: la discussione mi pare si sia spostata su un tema forse ancor più importante. Dai commenti scritti fino ad ora in questo post emerge una cosa importante: i membri di Asfalto e in parte anche i lettori di passaggio non si riconoscono nella rappresentatività del Livello57. Ci si differenzia, si prendono le distanze: la fede antiproibizionista sembra data per scontata, ma proprio di lasciare che il L57 ci rappresenti non sembra proprio andare giù da queste parti.
E’ una conclusione che non mi ha sorpreso: con Asfalto abbiamo aperto un nuovo spazio alla comunicazione per “dare voce a chi non ha voce”, come recitava il motto della fondazione di Piazza Grande. E di fatto questo è: si parte dal presupposto che in città c’è chi ha voce e chi non ce l’ha. Secondo me a Bologna oggi…
– i commercianti hanno voce: vanno in piazza, chiedono e ottengono dalla giunta quasi tutto quello che vogliono;
– la curia ha voce…
– Cofferati ha voce…
– gli studenti, i disobbedienti…hanno la loro voce, anche più di una…
– la massa silenziosa di benpensanti ha il suo quotidiano locale…
dunque siamo noi a non avere voce. Noi chi?!
– chi non ha i soldi per andare a schiamazzare in via del pratello…
– chi non sta in piazza verdi tutta la notte perchè è troppo cotto di fatica, strada, roba, alcol e va a dormire alle nove di sera;
– chi non sta in giro la notte, perchè il dormitorio ha i suoi orari da rispettare;
– chi non ha una macchina per inquinare o per stirare passanti.
quelli che passano da Asfalto sono questo, o meglio non sono un sacco di queste cose…non saranno neanche degli angioletti, ma non facciamo confusione quando si parla di DEGRADO. Non vorrei che qualche amministratore pensasse di reprimere il degrado della città tagliando chessò i fondi per l’assistenza sociale e per i progetti di recupero. Altra storia.
Massimiliano
Ciao, io sono Massimo, e vorrei scrivere due righe alla nostra amica, precaria, la vita di chi vive per strada(e ti garantisco, perchè l’ho vissuta), è sicuramente molto difficile, nessuno dice che altre persone economicamente più stabili, siano felici, ma dal star male con un reddito zero, e lo star male, con una villetta in campagna e una fuoriserie, ci sia una bella differenza, noi non facciamo in nessun caso vittimismo, ma vi poniamo la nostra realtà, e non parlo di quello che ti chiede la moneta, per farsi una pera, ma di persone, che nella loro vita hanno avuto poco, o niente, e non necessariamente, per incapacità personale, e nemmeno per chissà quale sfiga da stregoneria, semplicemente ,che in questo mondo, oggi è facile scivolare, e facile perdere la strada di casa, e nessuno tela indica, tutti hanno i loro problemi, ma aver problemi, con i soldi, e avere problemi senza una lira in tasca, c’è una bella differenza, e che voi ci crediate o no, questa non è retorica, ma pura e linda realtà. ciao!!!
Ciao, chi vi scrive è Massimo, e avrei da dire due cosine sulla questione che ultimamente si sente molto spesso in giro, “droga si, droga no”, ci sarebbe da scrivere sull’argomento, pagine e pagine di libri ,saggi, testi di ogni genere e formato. Ma io nel mio piccolo, mi limito a scrivere due righe su questo blog,io credo che la droga (leggera o pesante che sia), sia un problema nel momento in cui certi vincoli, certi canali, certe teste diaboliche e votate esclusivamente al male, 8e non parlo necessariamente del tipo con i capelli lunghi e l’orecchino), ma posso citare obbiettivamente che spesso la testa del serpente (droga) s trovi in posti che noi nemmeno immaginiamo, circuiti che hanno solo logiche di potere , acosto di qualsiasi cosa, qualsiasi, anche la vita di molti bravi ragazzi, con l’unica colpa di esere rimasti impigliati nella rete di un sisdtema marcio e corrotto, tanto da non dare valore nemmeno alla vita umana, se tutto ciò esiste ed’è terribilmente reale, perchè qualcuno vuole che sia sempre così. qui ndi le droghe leggere non sono così orribili, e micidiali, quanto l’alcool, il fumo ,che fanno sicuramente moltissime vittime, ma come al solito tutto ciò non interessa a nessuno, come se questo mondo non gli appartenesse. Ma i ragazzi devono esserew in gamba, avere occhio, e non farsi fregare da questi serpenti, ma bensì essere loro stessi, con le loro rispettabilissime identità di esseri umani, Ciao…