Due facce della stessa medaglia

Pubblicato: 24 novembre 2006 da massitutor in amicizia, droga, felicità, operatori dispari

Torniamo sull’argomento ANTIPROIBIZIONISMO, rave sì, rave no, rave non se ne può più…  perchè abbiamo due testimonianze perfettamente opposte di come si può vivere un evento come la festa antiproibizionista del Livello 57. Alle volte le versioni opposte si negano a vicenda annullandosi… non credo sia questo il caso, ma vediamo che ne viene fuori. Buona lettura.
lamiacittà01PICCOLO RAVE A BOLOGNA 
11.11.2006 i ragazzi del livello 57, hanno manifestato contro la legge Fini ,occupando un piccolo spazio davanti alla stazione delle corriere con 4 camion e invitando un gruppo musicale dal nome Skiantos. Devo dire che quando ho saputo di questa manifestazione non mi interessava di partecipare, primo perché avevo Nik, mio figlio, secondo perché lo sballo non mi appartiene più da anni. La mi donna e mio figlio erano curiosi e girando per la piazzola, a Nik gli venne in mente del rave e ci andammo, eravamo entusiasti, dalla montagnola si sentiva la musica, ci avvicinammo ai camion ed alla gente e devo dire che era bellissimo, mio figlio si mise a ballare e la donna lo riprendeva con la telecamera del telefonino, quante risate ci facemmo. Non mi scorderò mai di quel sabato, per la prima volta partecipai ad un rave da normale e con mio figlio Nik di 8 anni. L.

linguaspadaVoglio raccontare come ho passato la mia giornata alla street parade,  sono arrivato alla street parade  sballatissimo di eroina poi ho iniziato a vedere se c’era gente che conoscevo, ho incontrato due miei amici e siamo andati a comprarci della speed l’abbiamo trovata e ce la siamo tirata 1riga dopo l’altra poi dopo ho voluto comprarmi dell’altra droga che quel sabato avevo tanta voglia di drogarmi ho provato un paio di rghe di chetamina e poi mi ricordo che avevo sboccato tantissimo sono stato male mia portato via anche l’ambulanza mi sono ritrovato all’ospedale sono sceso dal letto in qui mi avevano messo i medici  e mi sono chiesto dentro di me cosa ci faccevo dentro l’ospedale ho preso sono  uscito e mi sono trovato anche dei soldi in tasca che sino ad oggi non ho mai capito come ho fatto quei soldi perche avevo fatto tanto uso di droga e bevuto tantissimo, poi ho raggiunto di nuovo la street parade e lì nuovamente ho incontrato altri amici e mi sono andato di nuovo a drogarmi il giorno mi sono divertito tantissimo ho conosciuto tante persone e poi anch’io vorrei tanto che ci riaprisero qualche centro sociale per poter anche noi avere uno spazio dove sballarci e di avere qualche punto d’inconto per non stare in strada e rompere i coglioni alla gente che passa. Poi dopo la street parade sono andato a ballare a rastignano musica tecno li mi sono calato 5 /o 6 pastigle poi mi hanno pure offerto un paio di righe di MDMA sono stato li x sballarmi e ballare e non per fare casino ma x divertirmi e cosi ho fatto. Per me è giusto che L. abbia portato suo figlio alla street parade che prima di tutto non e successo niente e poi per far vedere a suo figlio che noi andiamo li per lo sballo e non rompereicoglioni alla gente.  Ciao da Marcello
ps. E poi si dice che è gente che non pensa al sociale…

commenti
  1. anonimo ha detto:

    Vi seguo da un pò e volevo dirvi che siete tutti fantastici.
    Il post di Marcello mì ha scosso e spinto a scrivervi. Non pensi sia meglio rompereicoglioni alla gente e comuncque interagirci, che sballarti e trovarti in ospedale solo per poi risballarti?
    Con tutto il rispetto, ma vedi, dal post di L. trasparivano delle emozioni mentre la tua giornata mi sembra uno sterile elenco di droghe.
    So cos’è la Street Parade e magari il mio commento è fuori luogo, scusami.

  2. stefi71 ha detto:

    No conosco nè Marcello, nè tantomeno posso sapere chi è L., quel che posso raccontare è come ho vissuto i miei rave, le mie street, le mie feste. Ci sono stati dei periodi, non solo a BO, ma anche nelle piazze di FI (soprattutto), dove lo sballo era parte integrante delle mie giornate, ma non parlo solo di eroina: c’era la coca, la ketamina, i trip, lo speed, l’alcool..chi più ne ha più ne metta! A FI ho vissuto in diverse okkupazioni, insieme a punk, freak, cani, merda di cane (e non solo), dove quel che entrava era di tutti, e tutti vivevamo in viaggi collettivi. I miei rave e le feste, ne ho fatti molti, erano forse un modo per staccarmi dalla “routin”. C’era forse il viaggio, lo staccarsi dalla città, il sapore dello spostamento (con ogni mezzo), di cambiare, il ritrovarsi con amici che non vedevi da tempo, ma con cui avevi vissuto tante emozioni (non parlo solo di fattanza), forse la musica, la voglia di ballare, la voglia di conoscere persone nuove (non tutti ai rave sono drogati o persone pessime, da scartare)…non so, ma spesso sono stati momenti, non dico lontani dallo sballo, sarebbe una bugia, ma dove lo sballo era in secondo piano, giornate dove c’era altro modo per divertirsi. A volte mi soffermavo a guardare, a pensare, e avevo la convinzione di essere fortunata, rispetto a molti altri (ne sono ancora convinta), specialmente nelle ultime street di BO, con gente veramente lontana da quella che partecipava alle prime street..Per finire vorrei dire che, strano a dirsi, i rave mi hanno insegnato molto, sono stata partecipe di una realtà che credo solo chi ne ha fatto parte sa di cosa sto parlando, dove tocchi con mano il bene e il male, la gente vera da quella che fa finta, dove vedi le persone veramente per quelle che sono. E il viaggio te lo puoi fare anche senza trip, io ho preferito esserci veramente, con il corpo,con la testa e con il cuore, e non rinnego niente, anche se oggi preferisco un altro tipo di emozioni…sarà l’età!!

  3. muwoede ha detto:

    sono capitata qui per caso, il caso di aver conosciuto massi in treno. mi spiace d’aver deticato più tempo alla lettura del mio libro piuttosto che condividere con lui le esperienze legate a questo blog. specchio di ciò che ci circonda. so cosa significa non aver nulla, anche se al momento non si direbbe. ho toccato il fondo. poi non ho fatto altro che cercare di rialzarmi. stimo quanto state facendo approfittando di questo spazio gratuito in rete. seguirò con attenzione e massimo interesse le vostre vicende, che in un certo modo ricordano le mie.
    un abbraccio a tutti, magari un giorno passerò per via del porto.
    mu

  4. laertetranquilo ha detto:

    Bello quando guardo commenti o post che riguardano i grandi ed i bambini quando questi insieme intereagiscono creando le più belle emozioni che esistono in tutto l’universo,perchè non c’è niente di piu’ bello di un sorriso di un bambino e della sua felicità,sono cose queste le uniche che rimangono indelebili nel tempo e nello spazio tutto diventa relativo di fronte ad esse.
    Invece per quanto riguarda i rav,e l’assunzione di droga,purtroppo abbiamo fatto si che certe cose accadessero per esempio assumere droga e ballare incessantemente oppure aggregarsi fare amicizia facendosi insieme creando un punto d’incontro qualcosa in comune che ci facesse appartenere allo stesso istante nel medesimo momento.E’ sbagliato a priori pensare che questo significhi qualche cosa di buono o possa essere in qualche modo importante per divertirsi.La domanda che dobbiamo porci secondo me, e, perchè ci siamo ridotti a trovare nelle droghe un punto d’incontro o un motivo per relazionarci?o peggio ancora divertirci,che cosa c’è mancato perchè arrivassero queste vere e proprie carneficine di giovani che non sanno più come vivere e come divertirsi in modo sano e bello.No sarebbe meglio fare delle grigliate di carne ai rave oppure bere qualche bicchiere di vino,oppure fare dei giochi tutti insieme e tant’altro.
    Io credo che ballare divertirsi stare insieme sia una cosa stupenda che va approfondita e sviluppata sempre,ed è inaccettabile che drogarsi fino a stare male e perfino morire abbia qualcosa in comune con il ballo con il divertimento,con lo stare insieme conoscersi e amarsi,ma significa solo il contrario,con la droga si annulla tutto questo, e non rimane che l’egoismo si sta bene con gli altri solo se drogati,non si puo’ nemmeno conoscere una ragazza per bene,perchè facciamo schifo da vomitare ci puzza pure il fiato tantè che abbiamo fumato ho assunto sostanze di ogni genere, mi dite voi che conoscenza e voglia di stare insieme c’è in tutto cio’,io credo niente se non quello di avere dei seri problemi di affetto d’amore e chissa’ che cos’altro.Invece e bello divertirsi essendo freschi e puliti fino alle unghie dei piedi,cosi sarà bello scambiarsi un bacio una carezza reale sentita con la droga che già naturalmente abbiamo nelle nostre vene una droga potentissima che si chiama amore quello stesso amore che ci ha fatto nascere e stare su questa terra,e che dobbiamo riscoprire ed insegnare ai nostri figli ai nostri piccoli pargoletti prima che questi diventino come noi,dobbiamo insegnare ai nostri figli ad amare sul serio, dobbiamo insegnare quello che c’è di buono e di male dando l’esempio,ma dobbiamo prima di tutto amarli perchè solo con il nostro amore capiranno e non avranno bisogno di nessuna droga per godere della vita.

  5. anonimo ha detto:

    trovo orribile, quell’immagine con la siringa che trafigge una lingua. A parte cio’..ho sentito parlare molto dei RAVE, ma non ho mai avuto l’occasione di partecipare ad uno. Mi piacerebbe sapere come si fa a sapere quando e dove sta per essercene uno: sarebbe un’esperienza interessante!

    La solita precaria.

  6. anonimo ha detto:

    invece di sballarti perche’ non provi a divertirti davvero? cosi’ magari ti salvi pure quel poco di cervello che ti e’ rimasto in quella testa di cavolo.
    Elena

  7. stefi71 ha detto:

    ciao precaria, volevo dirti che a volte sono proprio le immagini più dure che ci possono far riflettere, che ci danno la possibilità di metterci in contatto con un mondo che non conosciamo e che “rinneghiamo”. L’immagine del post mi fa tornare con la mente indietro nel tempo, quando frequentavo le scuole superiori…e ancora non si parlava di rave. Una delle mie amiche del cuore, frequenta l’istituto d’arte di Firenze, e mi raccontava molte storie: gli artisti, fin da giovani, sono un “popolo” di stravaganti, che cercano, emozioni forti. La mia amica mi raccontava di una ragazza, che per sentire queste “forti emozioni”, si tagliava le labbra con il trincetto, stumento d’uso a scuola. Il sangue, il sentirsi le labbra gonfie e doloranti…non so…probabilmente le distoglieva la mente da altri pensieri e la faceva star bene, sicuramente come raccontarlo e essere al centro dell’attenzione delle altre coetanee. Da qui il pensiero che le dipendenze sono molte, non si è dipendenti solo dalla droga… per molti servirebbe il metadone dell’amore!

  8. stefi71 ha detto:

    Sempre per la precaria, per sapere dove e quando si terrà un rave, almeno ai “miei tempi”, dovevi essere parte di una certa realtà, frequentare o conoscere il così detto popolo dei rave, e comunque ti informo che molto spesso raggiungerli non è così facile, visto che sono delle feste illegali, che si svolgono in luoghi molto fuori mano, ma quando li raggiungi, la festa dura diversi giorni, non è una discoteca o una street, che il giorno dopo è finita. Sono d’accordo con te che tutte le esperienze possono insegnarti qualcosa di più!

  9. freerigozz ha detto:

    Premetto che non ho mai partecipato ad un rave, e che chiunque con la sua salute e i suoi soldi fa quello che vuole ,ma io se dopo 22 anni di ereoina dovrei ancora dire che è bellissimo drogarsi è meglio che mi spari un colpo in faccia. Non sono certo io la persona adatta, a dare consigli agli altri sulla vita ma per quello che mi riguarda sono stanco che nella mia vita se non mi drogo non riesco a fare niente, perche e brutto. Se riuscissi ad avere costanza, aiuto dalle persone che mi considerano, per quello che sono,voglio assolutamente cambiare,è fare una vita normale.Ritornando al post,per quelle persone che per la droga ormai dipendono,sentirle dire ancora che drogarsi è bello, oltre a essere una bugia,è constatare il fatto che arrivare al fondo ce ne vuole, ed è un peccato non capirlo adesso perchè peggio condanna almeno per me non esiste.CIAO

  10. massitutor ha detto:

    In effetti Davide quello che dici è la verità: purtroppo non tutti sono allo stesso livello di coscienza della propria dipendenza e sì, c’è chi ancora trova qualcosa di bello nella droga. In fondo se non ci fosse il gusto non si capisce perchè tanti lo fanno. Poi gli anni passano e possono essere anche tanti…e poi c’è chi si è reso conto di essere arrivato al fondo e comunque non è riuscito a risalire anzi: ha guardato in basso ed ha cominciato a scavare.

  11. anonimo ha detto:

    ciao io mi sto divertendo tantissimo ho una bella ragazza e mi è rimasto anche un po di cervello x mandarti a fanculo ciao………..

  12. anonimo ha detto:

    volevo anche io parlare…. volevo anche io dire… raccontare…. ho 36 anni e da quasi 2 sto con un uomo splendido, un uomo che ha fatto parte della mia vita quando avevo solo 14 anni, poi le nostre strade si sono divise, anche se comunque un legame in qualche modo c’è sempre stato, io ho sempre avuto sue notizie, anche se all’inizio non erano poi cosi belle…. aveva cominciato a fare uso di droghe pesanti! poi, la notizia che ne era uscito…. l’ho incontrato per caso 9 anni fa ed era diventato papa’, aveva famiglia, e di questo ne ero contenta per lui. poi ho saputo che la sua storia era finita, che non stava bene e che era ricoverato, non credeva nessuno che si sarebbe ripreso.
    poi 2 anni fa l’ho visto io, bello come non mai, con il viso maturo, con i segni del tempo… ma bellissimo!
    da allora non ci siamo piu’ lasciati…. ed ora voglio un futuro con lui, perche’ lo meritiamo entrambi….
    a volte il destino…… dopo 20 anni siamo di nuovo insieme, JO

  13. balza73 ha detto:

    Alla fine dunque l’amore sembra essere la risposta più forte, la più vera. Che ti spinge a fare cambiamenti di cui altrimenti non avresti il coraggio. Ci avete mai pensato? Chissà dov’è l’amore nelle vostre vite. Spero che almeno sia un ricordo.

  14. AngelOfGrief ha detto:

    stefi71 quello di cui parlava la tua amica si chiama body art 🙂

  15. stefi71 ha detto:

    sei sicura che anche 15/20anni fa si chiamasse così?

  16. stefi71 ha detto:

    hai ragione, la body art si è diffusa a partire dal 1968, probabilmente quella ragazzina l’aveva studiata a scuola, e quindi voleva esternare agli altri il suo star male.
    Comunque ci sono molte persone, Specialmente donne) che di body art non ne sanno proprio niente, ma che ugualmente si tagliano il corpo, per distogliere la mente dal dolore interiore. Il fine è il solito, ma non parlerei di arte.

  17. AngelOfGrief ha detto:

    be’ si effettivamente e’ un certo genere di arte… secondo me abbastanza discutibile.
    la prima volta che ne ho sentito parlare sono rimasta disgustata, ma poi alla fine e’ un bene, perche’ ti fa riflettere molto piu’ di un bel quadro.

  18. anonimo ha detto:

    be caro marcello credo ke tu sia rimasto un bambino…. xke se ti sai solo divertire con le droghe forse non sai cosa vuol dire divertimento prova a crescere.. e datti da fare in vece di cazzeggiare.

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