Schiavi della sigaretta

Pubblicato: 14 febbraio 2007 da massitutor in droga, salute

schiavi_sigarettaSonno circa 13 milioni gli italiani dai 15 anni in su, che fumano. Ma pari uno su due spera di smetter. Non è facile: alcuni studi hanno dimostrato che la NICOTINA presente nella sigaretta provoca fumatore una dipendenza forte quanto l’eroina. Prima cicca in un’età  compresa tra i 15 e i 16 anni. Ogni anno muoiono 80 mila persone per malattie dovuta al fumo.

L’identikit del fumo.
Somministrazione: spesso fumato.
Effetti: rilassante e psicostimolante. Smettere di fumare mette a volte di cattivo umore. La nicotina toglie l’appetito e migliora l’attenzione.
Modalità di azione: la nicotina aumenta la pressione arteriosa, accelera il ritmo cardiaco. L’effetto stimolante è dovuto alla sua azione su una piccola zona del cervello denominata locus coeruleus. Allo stesso tempo, agisce sull’ipotalamo, padrone del nostro appetito, e toglie leggermente la fame. Dal punto di vista di piacere, accresce la liberazione di dopamina.
In quanto tempo si diventa dipendente: dopo qualche pacchetto di sigarette.
Pericoli: un fumatore ha dieci volte in più la probabilità di avere un cancro ai polmoni, tre volte in più di avere un infarto. I rischi non provengono dalla nicotina, ma da alcuni dei 4.700 composti chimici presenti 60 di questi sono cancerogeni. Il fumo attivo rimane al principale causa prevenibile di malattia e mortalità nel nostro Paese, come in tutto il mondo occidentale.
La crisi di astinenza: l’organismo impiega circa tre giorni per disintossicarsi dal tabacco. Tuttavia, il disagio psicologico può portarre la crisi di astinenza anche per qualche settimana.
Prezzo: da 2,80 a 4,00 euro per un pacchetto di 20 sigarette.
Che cosa dice la legge in Italia?
Secondo il Regio Decreto n. 2316 del 24 dicembre 1934 i tabaccai italiani non possono vendere sigarette, sigari e tabacco ai minori di 16 anni. La Direttiva Europea n. 37 del 2001, ad esempi, impone alle case produttrici l’obbligo di esporre sui pacchetti slogan sulla pericolosità del fumo. Con la fine del 2004 in Italia, queste scritte dovrebbero essere accompagnate da fotografie che illustrano i danni del fumo sull’organismo. dal 13 gennaio del 2005 i restauranti, i bar, esercizi pubblici e gli uffici italiani dovranno adeguarsi alla nuova norma anti-fumo. Nel 1975, un responsabile di R.J. Reynolds, produttore delle Camel, invio questo messaggio a una sua collega: “I 14-24enni (…) rappresentano l’avvenire del business delle sigarette”. Alcuni studi hanno effettivamente rilevato che il fumatore resta fedele alla prima marca che a provato.
Tratto dalla Rivista Focus (2004)

commenti
  1. anonimo ha detto:

    le dipendenze sono molte, tra queste c’è anche quella dal tabaco. penso che tutti le persone che fumano ne siano consapevoli….del resto tuuto ciò che provoca piacere è più o meno dannoso, la lista è lunga!!
    Penso anche che bisognerebbe essere dei “santi” per star lontani da tutte le tentazioni, la cosa più importante è esserne consapevoli.

  2. rollover969 ha detto:

    bravo Andrej finalmente un post chiaro.

  3. balza73 ha detto:

    La sigaretta, nella vita di strada, è molto più di una dipendenza, di un vizio portatore di un misero conforto: la sigaretta è una merce di scambio per le piccole cose e un bene simbolico attorno al quale si giocano relazioni ed amicizie. Sta appena al di sotto della moneta, la sigaretta, è la prima cosa che si offre o si chiede quando ci si conosce e un non fumatore è pericolosamente messo fuori da un circuito relazionale fragile e instabile, ma assolutamente codificato.
    La sigaretta genericamente si fuma e basta no? Invece per strada, al Cantro diurno, la sigaretta è sottoposta a tantissime altre azioni: la sigaretta si regala, si scambia, si presta (!), si fuma insieme, si scrocca fuori. Quasi quasi ci faccio un post… perchè no?!

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