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Sì c’eravamo anche noi. Lo spettacolo di ieri sera, Rom (il viaggio millenario) è stato veramente straordinario. Messo in scena dalla Fraternal Compagnia alla Sala Interaction dell’Arena del Sole di Bologna, con la regia del nostro caro amico Massimo Macchiavelli, gli attori del primo anno della scuola di teatro Luis Jouvet, le scenografie e le maschere sono state realizzate da Aurelio Quagliano (tutor del Laboratorio Artistico del Centro Diurno) e con la partecipazione di alcune ragazze di Villa Salus. Una sorpresa assoluta: perché lo spettacolo deriva da un lungo e duro lavoro di animazione e mediazione culturale, in un laboratorio condotto dalla Fraternal Compagnia a Villa Salus. E non capita spesso di vedere un risultato del genere da un laboratorio, già perché Rom è di più: Rom è un vero spettacolo ed ha veramente il respiro di un viaggio, è questa la sensazione che ti rimane addosso mentre torni a casa in autobus: senti ancora il ritmo del viaggio dentro di te. In effetti di questo parla lo spettacolo: di un viaggio. Il viaggio millenario di un popolo, in ogni parte d’Europa, con una concezione alternativa della vita, della conoscenza, della terra.
Fin adesso ho visto tre spettacoli di Fraternal Compagnia e mi sono piaciute tutte. Veramente bravi e grazie per vostro impegno perche si vede che risultati sono molto belli. Vi ringrazio e posso dire che ho imparato a conoscerli, di loro storia e tutti i nostri amici. Ma ho visto anche degli zingari felici. Che bello.
Ciao, nel commentare uno spettacolo visto ieri sera, mi scuserete di questa mia partenza, un po’ particolare ma cercherò di spiegarmi meglio. Non ricordo la data in cui con una grande manifestazione di festa e balli, ricordò che l’Europa si era allargata a 25 paesi. Non conoscendo bene il popolo Rom, ma se lo spettacolo ha voluto far capire a chi guardava che il significato era in realtà quello che sta accadendo ora almeno in Italia, è difficile crederci. Oltre al bellissimo spettacolo visto da tutti i partecipanti, che con molto calore hanno ricoperto di applausi gli attori, mi sono chiesto: ma come è possibile che nel ventunesimo secolo, in un Europa industrializzata ci siano popoli ancora che non sanno ne leggere e ne scrivere? perseguitati in qualunque paese, città in cui vanno, con una reputazione pesante nel senso che è meglio perderli che trovarli, ma come è possibile? A volte mi chiedo perché ci è così facile giudicare gli altri, chi da’ il potere a una persona, a un popolo invece di un altro di dire quello può vivere dignitosamente e altri no? Se siamo tutti uguali e tanti dittatori e dittature per fortuna in Europa non ci sono più ( Hitler) per citarne uno ( Maledetto), come è possibile che ci siano tutte queste distinzioni ancora in essa? Non ho è non voglio dare risposta, altrimenti cadrei nell’errore di presunzione citato all’inizio, quindi voglio solo elogiare a chi si adopera a volte con tanta difficoltà a fare si che queste distanze si accorcino sempre di più, e che i diritti che con tanta forza giustamente rivendichiamo devono essere di tutti. Quindi ringrazio la Fraternal Compagnia che ci ha dato la possibilità di convivere con altre persone senza sentirci diversi. CIAO
L’abbraccio caldo, forte e sudato di Massimo Macchiavelli alla fine di uno spettacolo… ricco di energia e tenzione… è una di quelle cose per cui vale la pena vivere.
Scusate ma adoro quell’uomo. Punto.
ARENA DEL SOLE – I ROM
Ieri sera per la prima volta sono andato al teatro con i miei compagni
del sito ASFALTO, devo dire che è stata una esperienza simpatica e
divertente; uno spettacolo allegro.
Io sono di ALBA ADRIATICA piccolo paese turistico dell’adriatico in
Abruzzo dove vivono parecchi Rom, che ormai sono zingari o meglio ancora
persone integrate che hanno casa e vivono in maniera abbastanza adagiata.
QUALCOSA NON VA!!!
Lo spettacolo è stato bello, mi fa piacere per quelli del mio paese che
vivono bene PERO’……….
Li odio; come mai nessuno di loro lavora e hanno tutti i mercedes e
macchine di grandi clindrate e tutte nuove?
Conosco parecchi di loro sono violenti in gruppo e soprattutto con i piu deboli, fanno un casino della madonna tutti ubriachi e finscono quasi sempre a distruggere i locali, i più giovani (BAMBINI) rubano;
i più grandi vivono di strozzinaggio massacrando chi magari non
riesce a soddisfare le loro richieste esagerate.
Dicevo li odio MA PER QUESTI MOTIVI
CIAO ZINGARI la strada __SAXO__
Che dire ,ormai non vedo l’ora di finire uno spettacolo per leggere i vostri commenti, questa volta mi avete dato la dimensione di avere centrato nel segno. Lo spettacolo ,come avete ben capito, non è stato fatto per difendere qualcuno in particolare, ma per continuare a dirci quanto è bello il fatto che siamo tutti diversi. Come essere diversi ci rende più ricchi, resvan dice ” avere come patria tutto il mondo possiede qualcosa di consolante e rassicurante”ed è così. Poi ogni cultura, ogni razza, ogni gruppo ha i suoi ladri, i suoi strozzini ma fino a quando all’interno di questa cultura c’è qualcuno che vuole parlare, comunicare e conoscere, questa cultura va difesa anche dai ladri e dagli strozzini. Altrimenti tutto sarà permesso. nuovi dittatori, razzismo, discriminazioni e quando non ci sarà più nessuno da discriminare lo faremo tra di noi, qualcuno ne sa qualcosa? Una volta dopo uno spettacolo si aprivano i giornali, io apro il blog del centro diurno e trovo sempre forza e corraggio da ogni parola, per questo adoro massimiliano e mescolo volentieri il mio sudore con il suo dopobarba, d’altra parte è sempre stato così da che ci conosciamo e guardate che due persone più diverse forse non esistono. Grazie di cuore, questi sono gli applausi più belli. Siate forti!Ora riparto per il mio viaggio.
il vostro Massimo, Resvan, Nesvas Donita, Donita è il cognome
condivido freerigozz accorciare le distanze, rompere i muri, comprendere le diversità, ridurre le complessità della convivenza, comunicare con l’arte, lo scritto, il teatro,la musica per capire poi quanto siamo unici e originali ma non soli in questo mondo
E una grande unica buffonata,la fraternal compagnia si e’ ciulata 40.000 EURO x questa stronzata di spettacolo SEMPLICEMENTE U S U R A I,le carte e’ i contratti parlano.
rispondo per rispetto di chi ci ospita in questo blog . La Fraternal compagnia ha fatto un progetto di un anno, in cui sono state fatte, diverse cose, animazioni per bambini, laboratori di maschere, di teatro, di danza e di musica con gli adolescenti e i bambini. Il progetto complessivo a cui partecipavano altre tre associazioni e due esperti è costato 40.000 euro, la Fraternal Compagnia ha preso 1000 euro al mese per il progetto (12.000 in tutto) e ha prodotto un video sulle attività dato ai ragazzi, oltre che lo spettacolo. sono stati inoltri usati tre professionisti per insegnare ai ragazzi. quindi si può dire che la Fraternal ha fatto più di quello che doveva fare e sottopagata. Perchè questo coraggioso anonimo non tira fuori le carte e non mette la sua faccia. La vigliaccheria e l’invidia sono brutte bestie. Sempre disponibile a un confronto, mi scuso con voi per questo poveretto/a. Massimo
gli anonimi che non si firmano,Max non vengono mai presi sul serio, sono depistatori per passione, nella loro inconsapevole frustrazione soffrono di solitudine
Innanzitutto grazie Massimo di aver risposto a questo semi analfabeta. Il bello (e il brutto) dei blog è anche questo: chiunque può dire qualunque cosa, anche se si basa sulla cattiveria e sull’ignoranza. Pazienza.
E poi grazie anche per aver spiegato in poche parole e in cifre il progetto dal quale è nato lo spettacolo. In tempi nei quali l’ultimo tabù che è rimasto è proprio la busta paga hai avuto la trasparenza e il naturale coraggio di parlare di denaro (di giusto denaro). Ma dico: mentre la Hunziker prende UN MILIONE DI EURO per presentare San Remo ci scandalizziamo per 12mila euro?! Neanche da dire.
Quello che riesce a fare la Fraternal Compagnia con un pezzo di carta, un fil di ferro, un bastone di legno, fatica e fantasia…è semplicemente geniale. Chi non capisce questo può andarsi a fare un giro in via Libia..oppure può andare a rodersi il fegato da un’altra parte.
Giovedì sera sono stata all’Arena del sole. Ho visto “ROM,un viaggio millenario” e ho assistito a più spettacoli. Mi spiego.
Sul palco non vedevo solo la rappresentazione della storia di un popolo ma anche la storia del lavoro di Massimo e della compagnia, quello di Aurelio, di Tania e di tutti quelli che hanno voluto aderire al progetto teatrale che vuole essere qualcosa in più di un laboratorio.
Ci vedevo anche il senso del mio lavoro e soprattutto quello dei ragazzi che hanno frequentato, frequentano e frequenteranno il laboratorio artistico del Centro Diurno e di via Libia.
La condivisione di momenti del genere mi convincono sempre più del mio lavoro. Ed è stato salutare esserci perchè ogni tanto in via del porto lo scoramento mi coglie e non mi lascia fino a che non capitano eventi positivi come quello di giovedì.
Son contenta, appunto!
Qualcuno mi sa dire se sono previste repliche per gli sbadati?
Spesso le persone quando criticano non si vogliono firmare con proprio nome perchè non si vogliono prendere la responsabilità.
Ricordiamoci che da grandi poteri diventa anche grande responsabilità.
al #12 sei lo stesso di prima? boh? comunque chiunque può replicare, sarebbe gradito portare un po’ di cervello e parlare di ciò che si sa e non giocare con la maldicenza. Tutto qua.
Avrei voluto rispondere in altro modo… ma visto ciò che ho letto ritengo opportuno, prima di rendere pubblico tutto il mio pensiero, fare una piccola introduzione qui ed ora… sperando di non essere fraintesa…
E’ certo che chi parla senza firmarsi non meriterebbe neanche una risposta, è certo anche però che spesso e volentieri c’è chi rimane profondamente colpito da qualsiasi commento anonimo e vigliaccheria di invidiosi e presuntuosi… e certo è anche che c’è chi ci rimette pure di salute per certi commenti sui generis…
E’ certo anche però che in fondo non tutto il dolore viene per nuocere, tutto fa esperienza e, se lavorare in un certo ambito vuol dire guardarsi sempre alle spalle e credere maggiormente in sé stessi e nelle proprie capacità, beh… che dire, ho recepito il messaggio…
Questi famosi 40.000 euro, tanto son stati declamati, mi pare che con il tempo abbiano finito per quintuplicarsi… ma personalmente mi soffermerei su altre cose… ma per farlo vi pregherei di avere pazienza… sono tante le cose che vorrei scrivere, e vi giuro che quando io prendo in mano una tastiera o un penna le parole scorrono come un fiume in piena, ma questa volta non vorrei che fosse così… vorrei poter scrivere qualcosa di importante, sotto tanti punti di vista, vorrei che si potessero leggere tante cose, sotto tanti punti di vista, senza cadere nei soliti semplicismi e banalità…
Se c’è una cosa che quest’esperienza mi ha insegnato è che, se qualcuno ti vuole male, tu rispondi con tutto il tuo valore, a testa alta, e cerca di dimostrare, con i fatti, ciò in cui credi, cerca di lavorare di più e meglio, solo così chi anonimamente si permette di “rompere” avrà la sua risposta… e noi attenderemo i suoi fatti e le sue risposte concrete… se questi anonimi sono così bravi, mi chiedo come mai non mettano mai in pratica le loro capacità…
Ma tanto alla fine, chi vince saranno sempre loro… e non certo io che non faccio altro che pugnalarmi da sola e non essere mai soddisfatta di me stessa…
Certo, è vero, non nascondo la mia generale delusione, ma non si tratta di soldi, nè di critiche, nè di giudizi… bensì solo di un profondo rispetto (anche se talvolta può non risultare così!) e tante aspettative riposte in un certo lavoro e sulle persone… forse, anzi, senza il forse, sono troppo ipercritica con me stessa e vorrei che anche gli altri mi seguissero, forse questo mi impedisce di vedere altro… o forse gli altri non vedono quello che c’è in me… quello che so di per certo è che io, al contrario di altri, ho cercato nel mio piccolo, dannandomi l’anima, con mille difficoltà e tutto che mi remava contro, di portare a termine un microprodotto che cercasse di dimostrare il mio pensiero, che cercasse di dimostrare il rispetto che porto per il lavoro, o l’ideologia che dir si voglia, delle associazioni in essere del progetto… certo non è stato un granché… probabilmente sarà risultato ridicolo ai più, ma nel mio piccolo ho voluto fare quel piccolo video, un piccolo regalo per tutti coloro che non hanno fatto altro che criticarmi, un piccolo dono che potesse unire, o meglio, tentare di unire, il lavoro più culturale con quello più spettacolare (che ritengo di grande importanza in un mondo dominato dal culto dell’immagine dove i più non sono in grado di scrutarsi davvero dentro e di scoprire le piccole e grandi debolezze che ogni giorno ci attanagliano…), una piccola introduzione probabilmente incomprensibile ai più…
avrei tante cose da dire… ma non è il momento ora, perchè il mio pensiero non si esaurisce in un giudizio o parere di poche linee tanto per fomentare delle polemiche senza senso… c’è molto di più, tanto dolore e tanta tristezza, tante aspettative, tanta delusione, tanta incomprensione, ma tanta tanta voglia di continuare ad andare avanti, se ci riuscirò, tanta voglia di continuare “continuamente” a imparare, tanta voglia di guardarmi attorno… tanta voglia di alzare lo sguardo e tornare ad avere fiducia in me, quella fiducia che mi hanno gettato nel cesso… tanta voglia di ritrovare la mia maschera… e ridare valore alla mia anima attraverso un corpo degno e non goffo, un corpo che non debba nascondersi per le invidie e le gelosie di chi, nel corso degli ultimi lunghissimi mesi, non ha fatto che distruggere la mia autostima…
Ma ripeto… tutto fa esperienza, il bello e il brutto, il buono e il cattivo… vorrei solo guardarmi allo specchio, tenere la testa alta, guardare negli occhi le persone…
Vorrei poter fare di più, ma questo, mi rendo conto, è un problema mio, tutto deve sempre essere perfetto, ma mai lo sarà… non sarò mai perfetta al punto giusto per meritarmi lo sguardo di approvazione di certe persone… non ne sarò mai all’altezza e io continuerò, finchè campo, a infilarmi coltelli in pancia e infilare la testa sotto un cuscino tentando di soffocare i miei pianti e non far vedere le mie lacrime…
Mi sono già dilungata abbastanza… nonostante avessi esordito dicendo che non volendo scrivere più di tanto… ma questa sono io…
Permettetemi solo poche cose in più, nonostante non sia completamente soddisfatta, sono contenta per l’impegno dimostrato e l’insieme di tanti messaggi dentro allo spettacolo, sono contenta per essere stata ascoltata quando ho detto “le tre sorelline sarebbero un perfetto corpo di ballo… la piccolina poi spacca!”… ma ora mi fermo, perchè quanto ho da dire e/o scrivere, verrà più avanti e il tempo dimostrerà tante cose… anche quelle invisibili…
Che il tempo sia o non sia in grado di svelare l’identità degli anonimi non importa… l’anonimo un giorno prenderà coscienza del fatto che deve cominciare ad agire e dimostrare sul campo il suo valore e allora potremmo instaurare un dibattito, potremo polemizzare, potremo picchiarci, potremo fare tutto quello che si vuole… ma ad armi pari… mettendo sul piatto della bilancia dei prodotti e dei risultati…
E con questo chiudo…
Non so se ci sia bisogno o meno che mi firmi…
Con tutto il mio affetto e la mia stima, nonostante tutto quanto occorso, Silvia
Spero che il messaggio del mio video fosse chiaro… spero che si tengano in considerazione tutte le variabili, spero che… ora basta, non sto facendo altro che giustificarmi nonostante tutti non abbiano fatto altro che farmi i complimenti (per buonismo e pietà, secondo me, ma è ora che io cominci a volermi più bene e comincerò col volere bene a tutti gli anonimi maligni… coloro che più di tutti a sto mondo hanno bisogno di affetto e comprensione, perchè non c’è persona che ne abbia più bisogno di colui che non è in grado di darne).
Quanta animosità, tutor… Sono “l’utente anonimo” – tale solo perchè non sono registrata – n.12. La mia era una domanda davvero innocente: chiedevo se erano previste repliche di uno spettacolo che mi piacerebbe vedere. Tutto qui.
Mari
Chiedo scusa Mari, non ce l’avevo con te, ma con l’anonimo al #7 e poi non avevo capito nulla di quello che avevi detto…credevo intendessi “replicare” nel senso della polemica, scusa ancora ma andavo dietro all’animosità generale.
Comunque non lo so se sono previste repliche dello spettacolo, spero di sì. Invito chiunque sia interessato a chiedere direttamente alla Fraternal Compagnia (www.fraternalcompagnia.it) o all’indirizzo email info@fraternalcompagnia.it
Ciao Mari e rimani con noi!
Ciao!Qualcuno per caso sa se e dove posso trovare un video o delle foto dello spettacolo?Ero malata e l’ho perso ma ci tenevo davvero tanto a vederlo!Grazie!
Vivere e ”morire” a Villa Salus[..] Il 30 giugno scorso Villa Salus è stata chiusa. La struttura d’emergenza ha accolto decine di famiglie rumene in questi due anni. Sono state aiutate a trovare altre sistemazioni. Ne abbiamo già parlato in passato, ma oggi vogliamo farlo [..]
E’ in questa data, simbolica, per motivi che non sto a specificare, e in questa discussione specifica, anche se ormai datata, che, come promesso, vi invito a leggere il mio pensiero collegandovi al mio blog indicato.
Post inserito ieri dal titolo:
“Il fine giustifica i mezzi”.
Potrebebro esserci alcuni errori (che provvederò a correggere) così come potrebbe essere suscettibile di alcune variazioni, ma ho ritenuto opportuno fare una dedica particolare… spero venga presa nel modo giusto…
Tutor, a te, se vuoi e puoi, ti chiedo di farlo noto almeno a una persona, capibile leggendo il testo.
Un caro saluto a tutti quanti,
in bocca al lupo per tutto,
Slee – Silvitz – Nero su Bianco
eh… già… c’è tanta gente cattiva… l’invidia è una brutta bestia e… non ci sono più le mezze stagioni..
Che tristezza vedere da fuori le persone che guardano così tanto al passato.
Un consiglio vero e sincero. Guarda avanti che la vita è lunga e varia e se il marcio vai cercando in ogni cosa il marcio troverai…sempre.
SINTETICAMENTE (x una volta!):
Lo sguardo retroattivo al passato avviene nel momento in cui la consapevolezza della situazione presente di permette di valorizzare gli insegnamenti (seppur non convenzionali) di un passato più o meno lontano…
E’ necessario un presente peggiore per rendere GRAZIE a un passato deludente…
E’ triste constatare l’incapacità dell’interpretazione per la benda del pregiudizio, a causa di una comunicazione, che rende cieco lo sguardo…
Ad ogni modo, non cerco il marcio, ma il marcio mi affibbiano sempre, forse perchè me lo faccio affibiare, e qui ritrovo il vecchio insegnamento, non convenzionale:
non farti fregare! Sii furba! Seduci, raggira e nega! Conquista, sali e vinci! Ripeto ciò che non è stato compreso: GRAZIE! Grazie comunque!