Il Matrimonio
Il matrimonio è una pietra di questo edificio molto importante, poi se questo passo è fatto da ragazzi molto giovani, Gianni e Vittoria questi sono i nostri interpreti. Tutto parte con tutta la prassi iscrizione alla lista nozze in comune di residenza il tempo di affissione è di 20 giorni, poi il fatidico giorno. Io, Gianni e Vittoria nell’anticamera del sindaco, come si sa l’abbigliamento dovrebbe essere abbastanza elegante invece io e la mia futura moglie: io in tuta da lavoro classica da metalmeccanico, Vittoria in tuta da ginnastica da cui si capisce che dei gran soldi… pochi o niente. Siamo seduti in questa anticamera, a un certo punto si affaccia un signore da un ufficio e guarda a desta e sinistra e rientra in ufficio, la cosa si ripete per qualche volta, dopo si avvicina verso noi, esclama “sto aspettando una coppia di futuri sposi ma non li vedo” a sto punto io mi alzo e chiedo qual è il nome di questa coppia, lui rispose con i nostri nomi, io dissi siamo noi due e rispettivi testimoni , lui fece una faccia vedendo in quel ‘abbigliamento. Premetto che io ero in permesso dall’officina e la Vittoria doveva andare in una fabbrica di calzature per una traduzione in lingua. La cerimonia prosegui con firma documenti, scambio delle fedi nuziali, bacio della sposa. All’uscita dal comune andammo nel primo bar per bevuta di auspicio. Ovviamente dopo un matrimonio così la luna di miele fu rimandata a bensì 3 anni dopo in un viaggio in Spagna. All’inizio del nostro matrimonio all’incirca i primi mesi abbiamo vissuto ognuno a casa dei propri genitori, fin quando successe che mio zio cambiò il camper, un bellissimo ford transit superaccessoriato: completo di servizi igenici e doccia all’interno. Così con un colpo solo avevamo un mezzo e casa (nido d’ amore). La prima fatica è stata il varcare la soglia di entrata con mia moglie Vittoria in braccio difatti facemmo una caduta per fortuna senza causare rottura di nessuna ossa di ambedue. Dopo qualche settimana decidemmo finalmente di partire per la luna di miele destinazione la Spagna. Il nostro programma era di stare in giro per la Spagna più o meno una ventina di giorni e invece ci siamo stati la bellezza di centoventi giorni.
ma si dài questi sono i matrimoni più belli, vuoi mettere! in confronto a quelli sfarzosi, banchetti e regali super inutili e costosi.La vita è un cantiere è vero ma a proposito di metafore, però, porca la miseria, che sfiga,troviamo sempre le fondamenta argillose e i materiali scadenti solo noi ?e oramai non c’è un pezzo di terra libero
La storia di Gianni e Vittoria l’ho ascoltata dalla voce di uno dei due protagonisti. Mi è piaciuta da subito. Per come si è svolta, perchè è uno spaccato di Romagna verace, perchè è originale e soprattutto perchè è stata raccontata bene.
In attesa di altre storie dal cantiere di Selvaggio 63 concludo augurandogli “in bocca al lupo!”
in effetti questa rubrica ha rischiato di chiamarsi anche Romagna meccanica.
Poi hai ragione Clai: noi abbiamo avuto il privilegio di vedere Gianni dal vivo, che è un discreto spettacolo, ma presto metteremo in video anche lui. ‘Che, come si dice a Bologna, ha la cartola.
chissà su cosa sarà la prossima storia.