…..Ciao a tutti. Ieri avendo fatto, come di consueto il gruppo, abbiamo trattato l’argomento di cosa uno di noi si aspetta dalla regione e dai servizi offerti alle persone indigenti, bisognosi di aiuti "non solo economici ma in generale". (Casa, Lavoro, Reinserimento nella vita sociale). Avendo vissuto, e sopportando all’inverosimile le vicissitudini sulla mia propria pelle, credo che i servizi cercano di aiutare i bisognosi ma non hanno i mezzi nè l’autonomia x gestire tale fenomeno. Per cui, come si suol dire, si passano la palla a vicenda. Come da "Millenni" fanno per scaricare le loro responsabilità su una istituzione sia essa Statale, Regionale, Provinciale, Comunale e ora udite udite Circoscrizionale. Per cui per noi senza un’ulteriore via di uscita siamo "costretti" a rivolgerci a loro senza nè sbocchi nè alternative diverse dal loro progetto deciso x noi; senza tener conto delle affinità che ognuno di noi ha svolto prima di cadere in "disgrazia". Oltre tutto se hai un "progetto" per il futuro devi esternarlo alle persone che fino a un minuto prima erano con te. Vuoi per essere uscito dalla roba, alcool, o altre sostanze, ti senti dire la classica frase: "Buono, siamo stupefatti e contenti per la tua riuscita" ma poi, come di consuetudine, vieni abbandonato a te stesso e depresso e represso ricadi in ginocchio a testa ricurva ripensando "Lucido" a cosa ti sia capitato e il perchè cadi di nuovo nel baratro da cui credevi essere uscito ti ritrovi di nuovo col culo x terra e pensi "Affanculo tutto e tutti, non c’è la farò da solo, senza un aiuto Concreto ricadrò di nuovo nel baratro da cui volevo scappare, fuggire" e allora non ti resta che isolarti e chiuderti in te stesso. Ma siccome sono caparbio testardo cocciuto con le idee ben chiare per riprendere una vita "Normale" farò da solo senza l’aiuto di nessuno. So chè sarà dura ma non mi fa paura, ritenendomi fortunato a pensarla in questo modo. Tanto più nero della mezzanotte non può venire. Sono anni ormai che gestisco questa mia incapacità di voler raggiungere la mia "ITACA". Fortunatamente, almeno per me, spero di raggiungerla al più presto possibile da fare in modo di sistemare almeno la mia mente, in modo da non pensare ad altro nei momenti difficili che ognuno di noi ha. Risolto il problema mentale non resta che quello fisico, appunto dopo aver preso metadone per mancanza di coca cosa inefficente ed insolvibile per il mio problema ne ho fatto a meno. "Tutto" e quando dico tutto intendo qualsiasi sostanza abbia a che fare con qualsiasi sostanza. Proprio oggi ho visto di persona molte cose inerenti a ciò che la realtà che si vive quotidianamente vivendo per strada "GIUNGLA" ho deciso di dare una svolta al mio futuro, ma capace di usufruire del mio volere e pensiero fatto appunto x come "ora" si vive.
Ecco non voglio dilungarmi oltre, potrei parlare dei problemi della attuale e futura società ma non mi inoltro in discorsi a voi ben conosciuti. Insomma ho deciso di uscire dal tunnel e vado dove "spero" ritrovare la mia "ITACA". Avrei tante ma tante cose da dire ma ora non sono in vena di esplicare i miei pensieri e le mie idee sul futuro. Mi piace il progetto, ma vedremo se va. Intanto saluto tutte le persone che hanno un cuore cioè chi è disposto a darti una mano e mi riferisco agli operatori di via del porto, gli altri li ho trovati chiusi e aggrappati in un involucro fatto di specchi su cui scivolano essi stessi, figuriamoci noi indigenti ma perchè non dire le cose col suo nome "IPOCRISIA": tossici, ubriaconi e chi più nè ha più ne metta. Vado via per speranza di ritrovare me stesso e forse un giorno la mia "ITACA". Sperando di non aver creato nessun problema ad alcuno vi lascio con una unica domanda: in che SOCIETA! si vive se si accoglie altri e non noi stessi..? Ah dimenticavo: mi è stato "rubato" tutto ed è sempre più guerra tra poveri. Addio o meglio arrivederci. . . . Statemi bene e se ci sarà alla prossima. Permettetemi di recar ancora un secondo di dusturbo per dire che la vita è bella finche ci si adatta ad essa, ma quando decidi di non vivere nella norma quotidiana sei automaticamente fuori dalle regole imposte da altri i quali ripercoutono la società cosiddetta normale. Mi spiace solo di abbandonare un gruppo il quale si è molto prodigato per dare ad una persona la voglia di riscatto verso tutto e tutti; per cui ai ragazzi che frequentano o hanno modo di conoscierli di non dire sentire ma di "Ascoltare". "ADDIO".
Ciao, ti auguro di trovare quella serenità e quell’equilibrio che cerchi. Se non è a bologna, sarà altrove, ma dove metti piede credo che tu sappia molto bene come fare, l’esperienza e la capacità di leggere nell’animo umano credo che sia una tua dote di cui ancora tu stesso non ne sei a conoscenza. Un grosso in bocca al lupo…ma solo un piccolo consiglio, e ovviamente da parte di un uomo che il tuo coraggio non ha: “se non vuoi la vita che desideri cerca almeno questo, per quanto sta in te, non sciuparla nel troppo viavai con gente frenetica fino a farne una stucchevole estranea”
“In che SOCIETA’ si vive se si accoglie altri e non noi stessi?”
Trovo che questa domanda possa essere spunto per una discussione di gruppo.
Che ne dici Andrea?
In risposta all’utente n°:1 La mia serenità e equilibrio non si trova certo facilmente in una singola persona ed è proprio a quello che mi riferivo ma in ogni persona che abbia il coraggio di esternare i suoi pensieri senza aver paura delle risposte negative anche perchè ognuno di noi prima o poi farà i conti con se stessi ed è appunto ciò che stò cercando io cioè me stesso visto che mi sono perso nei meambri di una società che prmai non ha più nulla da offrire a persone che in passato hanno avuto dei problemi e ora caparbiamente cercano di rialzarsi non dico in piedi ma almeno alzare la testa guardando alla realtà che li circonda.
ciao andrea tu’ sai benissimo cosa
vuoi dalla vita, di esperienza ne ai
ti auguro nei migliori dei modi di
riuscire,a portare avanti il tuo
progetto.ciao da michele ugo.
il buio mi deprime talmente tanto chè non so’ teè
“vicissitudini sulla mia propria pelle, credo che i servizi cercano di aiutare i bisognosi ma non hanno i mezzi nè l’autonomia x gestire tale fenomeno”
grande lucidità e scarsa retorica, cavoli hai le idee chiare caro mio.
“vieni abbandonato a te stesso e
depresso e represso
ricadi in ginocchio a testa ricurva
ripensando “Lucido” a cosa ti sia capitato
e il perchè
cadi di nuovo nel baratro da cui credevi essere uscito
ti ritrovi di nuovo col culo x terra”
questa è poesia, nel senso di come l’avrebbe saputa fare Pasolini e questa…
“per riprendere una vita “Normale” farò da solo
senza l’aiuto di nessuno.
So chè sarà dura ma non mi fa paura,
ritenendomi fortunato a pensarla in questo modo. Tanto
più nero della mezzanotte non può venire.
Sono anni ormai
che gestisco questa mia incapacità
di voler raggiungere
la mia ITACA”
Questa è una canzone, questo è un blues perfetto.
Grazie.