Anche se l’inverno è già finito da un po’ noi di Asfalto arriviamo adesso con l’ultima puntata della nostra inchiesta sull’Emergenza Freddo e sull’accoglienza in giro per la penisola. All’appello non poteva certo mancare una metropoli come Milano che è portatrice di tanti problemi ma anche di tanti amici….
Dopo molto tempo ci è arrivato come da noi richiesto il comunicato stampa ufficiale del Comune di Milano che riguarda il piano antifreddo a Milano 2007-2008. Questo progetto prende avvio tutti gli anni il 15 Novembre e si conclude il 31 Marzo. In particolare per quest’anno sono state messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale in seguito ad indizioni di gara pubblica, quattro strutture di pronta accoglienza notturna per persone senza fissa dimora, gravemente emarginate, sia uomini che donne, italiani e stranieri. Le strutture sono:
– Casa dell’Accoglienza di Viale Ortles 69, del Comune di Milano che mette a disposizione n° 98 posti per uomini e n° 14 posti per donne;
– Struttura di Via Barzaghi 14: si tratta di due tendostrutture che sorgono su un’area della Protezione Civile e viene gestita dalla Fondazione Fratelli di San Francesco; i posti a disposizione sono n° 250 per uomini;
– Struttura di Viale Isonzo 11: gestita dalla Fondazione Fratelli di San Francesco: ospita n° 50 uomini e n° 53 donne;
– Struttura di Via Saponaro 40: gestita dalla Fondazione Fratelli di San Francesco: ospita n° 300 uomini.
L’accesso a tutte le strutture è gratuito, gli ospiti che possono entrare la sera e devono lasciare la struttura il mattino seguente possono usufruire oltre che al posto letto anche delle docce e della prima colazione. Per accedere alle strutture è necessario rivolgersi al Centro Aiuto Stazione Centrale del Comune di Milano situato all’interno della stazione centrale di Milano che effettua il filtro di tutti gli ingressi tramite il monitoraggio dei posti disponibili e la verifica dei requisiti minimi per l’ingresso possesso di documento di identità o, in caso di cittadini stranieri con permesso di soggiorno o documento valido per soggiornare in Italia. Per maggiori informazioni ci si rivolge direttamente al Centro Aiuto Stazione Centrale ingresso da Piazza IV Novembre piano terra.
Gli amici di stazionemilano ci hanno aiutato a raccogliere alcune testimonianze di utenti delle strutture di accoglienza della città di Milano. Ornella ci racconta che nel dormitori femminile di Viale Isonzo si accede da novembre a marzo solo per l’emergenza freddo ed è gratuito. C’è la possibilità di lavarsi la biancheria ma non si può stendere sui caloriferi quindi i vestiti non possono essere asciutti per il giorno dopo, è vietato portare cibo da fuori, la pulizia è affidata a turno agli utenti. I posti letto a disposizione nella struttura sono 40. Il posto letto nella struttura di Viale Isonzo per il resto dell’anno costa 100 euro al mese, si può usufruire però della struttura solo per tre mesi per lasciare il posto ad altre persone. Miscia è stato ospite della tensostruttura della protezione civile di via F. Barzaghi, che può ospitare circa 200 posti letto, ci racconta che per accedere alla struttura bisogna recarsi in Viale Zara per fare il Montoux test per la tbc. Poi dopo aver ritirato il test si và al Centro Aiuto in stazione Centrale dove ti viene rilasciato il biglietto da consegnare alla protezione civile dove si è sottoposti ad un’ulteriore visita medica, dopodiché si ha accesso alla struttura. Ti vengono fornite le lenzuola, che non sono vere lenzuola ma sono in carta tessuto, l’acqua calda è insufficiente. Vengono accettati solo uomini. Lucia operatrice di un punto d’ascolto in stazione centrale ci dice che il dormitorio di via Saponaro è aperto tutto l’anno ed è gratis durante il periodo dell’emergenza freddo, mentre negli altri mesi vi si accede semplicemente con una tessera mensile del costo di 5 euro e l’accesso non prevede visite mediche. Alcune voci dicono che nel dormitorio di Viale Ortles è un girone infernale, viene riferito di condizioni igieniche pietose.
Il nostro amico Maurizio Rotarsi della Bar Boon Band (e non solo) ci da un punto di vista privilegiato sulla situazione milanese dallo sportello SOS Stazione Centrale:
da 18 anni si opera in Stazione Centrale di Milano con il servizio SOS della Fondazione Exodus di Don Mazzi in collaborazione con le Ferrovie di Stato. Ogni anno sono circa 1200 le persone in difficoltà che si rivolgono al nostro centro servizi di ascolto, orientamento e prima assistenza. In questi 18 anni la situazione si è molto modificata. Prima le persone che dormivano in stazione erano a centinaia, poi grazie anche ai più controlli il numero è diminuito molto. La riduzione delle presenze in stazione è dovuta sia all’operazione sicurezza, sia alla creazione di servizi decentrati di accoglienza prima inesistenti. Sono molto cambiate le fasce di popolazione prima c’erano nordafricani e tossicodipendenti a fare vita da strada, mentre adesso ci sono molte donne dell’est europeo e poche persone con problemi di dipendenza. Adesso per tutti la stazione non è più il luogo di abbandono nel quale rifugiarsi, poiché la pressione dei controlli e la creazione di servizi ad hoc decentrati sul territorio, hanno diradato il fenomeno.
Nei primi anni 90, la Fondazione Exodus di Don Mazzi ed altre associazioni cittadine, hanno iniziato un lavoro di sensibilizzazione verso le istituzioni per far fronte ai bisogni crescenti di accoglienza di persone in condizioni di grave emarginazione sociale. Si sono quindi moltiplicate le iniziative dell’associazionismo privato supportate dall’ente comunale per la costruzione di nuove strutture di accoglienza specifici ed aspecifici: con l’aumento di posti letto nei dormitori, creare strutture per dipendenti attivi/e. La disponibilità e la capienza delle strutture di accoglienza notturna è andata progressivamente aumentando, sia nei mesi invernali sia per le strutture aperte tutto l’anno. L’aumento dei servizi a nostro avviso ha saturato il bisogno presente nella città, ad esclusione di alcune fasce di popolazione senza tetto individuate in: stranieri senza documenti, persone che non accettano l’accoglienza nei dormitori come per esempio coppie, persone che non tollerano le regole delle strutture, persone che hanno problemi patologici di convivenza, persone con animali o persone che preferiscono stare in strada.
A Milano come in tutto il paese rimane il problema degli stranieri senza documenti. Il Comune ha deciso di non dare accoglienza a queste persone anche nei mesi invernali. Queste persone non sono seguite da nessun servizio per cui non è possibile fornire dati. Comunque queste persone sono tante e dormono in aree dismesse, case e fabbriche abbandonate e treni in sosta in stazioni decentrate.
questa gente sentira freddo anche ad agosto…l indifferenza della maggioranza delle persone
Brava Ale! Ti dico che hai fatto un lavoro veramente ottimo con questa inchiesta. Abbiamo fatto bene a contare su di te per questo lavoro …che non è per niente facile.
Il video delle iene, che potete vedere cliccando sull’immagine, l’ho trovato segnalato su questo interessante esperimento di Padova, all’indirizzo
http://storiesenzatetto.blogspot.com
Parleremo ancora di loro, per adesso sono fra i nostri link amici.
interessante e dettagliata, ottimo lavoro, anche perchè io non sarei stato capace.Anche Milano alcuni posti che hai descritto ho soggiornato, eh si Max ne avrai due palle piene ma è così, mi sono sparato quasi tutta l’Italia; ma 15 anni fa le cose erano diverse
P.S.: visto come stanno andando le cose ultimamente e le previsioni dei telegiornali di spesa e sopravvivenza dei prossimi mesi forse è meglio darsi una ripassatina di queste informazioni, non si può mai sapere si stanno delineando degli scenari surrealistici questi vaedecum cominceranno a circolare anche nelle famigliole stroncate dal carovita?
brava ale si vede che hai talento e poi avendo un ottimo maestro non avevo dubiti sul tuo operato.
sono commosso…
Che bello vedere che ti sei ricordato come si entra in Asfalto. Diventa un luogo di incontro con chi ha preso altre strade e ci si ritrova qui. Che bello.
è la pagina in cui ho trovato più informazioni sul funzionamento dei dormitori. grazie.
jari
Ciao Jari, benvenuta(o)…
Grazie, sono d’accordo con te: è un bel pezzo, soprattutto intendo il servizio delle Jene. Non sono uno di quelli che snobba l’informazione cosiddetta normale solo perché ha un padrone. Se qualcuno che ha i mezzi utilizza il suo lavoro, la sua posizione per raccontare (e bene) un fatto o una storia, ha tutto il mio rispetto e gli va riconosciuto il valore che merita. Questo è uno di quei casi.