Biciclettari in piazza

Pubblicato: 29 ottobre 2008 da massitutor in lavoro

bigacarracci

Nella giornata di sabato siamo stati in Piazza Verdi con uno stand di  Piazza Grande ed abbiamo messo in pratica ciò che avevamo imparato nel mese precedente; aggiustare le biciclette. L’idea è stata molto buona in quanto facevamo pagare solo i pezzi e dunque la manodopera era ad offerta libera.
Siamo stati immediatamente accerchiati da tutti i
nullafacenti della piazza che conoscevamo molto bene ma che subito hanno capito che eravamo lì a lavorare e non ad ubriacarci ed hanno lasciato lo spazio alle vecchiette e agli studenti che sono venuti a farsi aggiustare le bici praticamente gratis.
E’ stata certamente una bella esperienza che spero possa continuare perché è un servizio molto utile alla cittadinanza, in quanto
a noi disperati ci rende partecipi alla vita civile della città.
Il giorno dopo di domenica abbiamo piazzato lo stand in Piazza Nettuno, ma abbiamo scelto una posizione un po’ scomoda: proprio di fianco a Beppe Maniglia.
Il lavoro non è stato tanto ma abbiamo avuto
l’occasione di socializzare comunque con la gente della piazza che hanno apprezzato molto quello che stavamo facendo.
Spero che questa storia continui perchè sarebbe davvero bello poter
aiutare gente che magari non è in grado di aggiustarsi una bicicletta e magari la lascia deperire cercandone un’altra magari rubata, per non spendere tanto.
Noi abbiamo mostrato a tutti che, se le opportunità vengono date, anche la gente che può sembrare irrecuperabile ha una possibilità di riscattarsi e fare qualcosa per quella
società che li ha sempre esclusi.

commenti
  1. marzia ha detto:

    Una iniziativa che al valore già espresso associa una originalità tutta sua.
    Mi piacerebbe segnalare questo post e questo blog da me.
    Sono in contatto con Massimiliano.
    Ciao!

  2. simpit ha detto:

    ricominciare dalle biciclette, sempre con entusiasmo si leggono questi post,vogliamo anche noi una città bella e pulita,dove si respira.E’ vero che io giro in moto e dovrei dare il buon esempio, ma appena trovo un pò di tranquillità e spazio,riprendo la bici.

  3. soylu ha detto:

    quella bici nella foto….è miaaaaa!!!!come ci è finita a Bologna?????

  4. anderlet ha detto:

    Non sono sicuro perche è una bici fotografata davanti ancora il vecchio Carracci a Bologna. Pero non voglio dire io se di chi è.

  5. balza73 ha detto:

    Questo post mi ha fatto tornare in mente che la mia storia professionale è nata anche vicino ad un’officina di biciclette.
    Una decina d’anni fa. Facevo il servizio civile all’associazione amici di Piazza Grande e stava nascendo il progetto che ha poi portato alla nascita del Bicicentro di via Libia. C’era un corso all’officina in via libia e diverse persone facevano la borsa lavoro lì per imparare ad aggiustare le biciclette. Non sapevo neanche cosa volesse dire una borsa lavoro e lì ho incontrato le prime persone che ci stavano provando… a cambiare, ad uscire.
    E’ interessante che ancora oggi l’impegno su un telaio, su una ruota o su un freno sia ancora il protagonista di una storia di uscita, o quanto meno di cambiamento.
    Ora le cose sono due: o c’è poca fantasia o la bicicletta ha ancora un grande futuro davanti a se… almeno finchè non inventano il teletrasporto.

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