Bologna in gran recupero: alla fine dell’inverno Bologna si accoda alle altre città italiane che hanno visto morire decine di persone in strada. Non si tratta di morti per il freddo, ma di gente che è morta comunque ai margini, in solitudine e di solitudine.
Perchè Le stragi del mercoledì mattina? Perché è un giorno come un altro. Perché qui si muore mentre tutto il resto gira e va avanti. Perchè la settimana scorsa è morta una persona al giorno. Gente di strada, ai margini, clienti di carceri, di dormitori, centri diurni, utenti dei servizi sociali, degli ospedali. Erano nostri amici.
Non so davvero dove cominciare: un’aria di piombo in polvere ha preso i nostri pensieri e i nostri occhi per giorni e giorni.
Mentre cerco ancora di rendermi conto della scomparsa del caro amico e collega Delvis esco da questa settimana fitta come uno spineto. Hanno abbandonato questo mondo Guglielmo, Francesco e Frank.
Nessuno ne ha parlato e solo noi possiamo qui ora lasciare un segno, un ricordo del loro passaggio.
Di Guglielmo che è caduto in uno dei tanti passaggi dal carcere al dormitorio e poi in strada, di nuovo. Guglielmo che non sa dove andare e allora scappa nell’unico modo che conosce.
Di Francesco, che ha lasciato marcire il suo piede, il suo corpo, la sua vita.
E di Frank che, dopo aver salutato tutti, ha deciso di appendere le sue pene, le sue speranze e sé stesso appena fuori dal dormitorio.
Questa è la storia di uno di noi…
Perchè Le stragi del mercoledì mattina? Perché è un giorno come un altro. Perché qui si muore mentre tutto il resto gira e va avanti. Perchè la settimana scorsa è morta una persona al giorno. Gente di strada, ai margini, clienti di carceri, di dormitori, centri diurni, utenti dei servizi sociali, degli ospedali. Erano nostri amici.
Non so davvero dove cominciare: un’aria di piombo in polvere ha preso i nostri pensieri e i nostri occhi per giorni e giorni.
Mentre cerco ancora di rendermi conto della scomparsa del caro amico e collega Delvis esco da questa settimana fitta come uno spineto. Hanno abbandonato questo mondo Guglielmo, Francesco e Frank.
Nessuno ne ha parlato e solo noi possiamo qui ora lasciare un segno, un ricordo del loro passaggio.
Di Guglielmo che è caduto in uno dei tanti passaggi dal carcere al dormitorio e poi in strada, di nuovo. Guglielmo che non sa dove andare e allora scappa nell’unico modo che conosce.
Di Francesco, che ha lasciato marcire il suo piede, il suo corpo, la sua vita.
E di Frank che, dopo aver salutato tutti, ha deciso di appendere le sue pene, le sue speranze e sé stesso appena fuori dal dormitorio.
Questa è la storia di uno di noi…
LAvita di strada è durissima,si aggiungono sempre più probblemi vedi il freddo la stanchezza o altro si cerca sempre di lottare finche si a voglia e forza, ma quando voglia e forza vengono a mancare si cade in una specie di depressione uno dei mali peggiori che può portare a tante cose sucesse,inoltre nella vita si può andare contro tutto meno al propio destino ,e se nel destino c’è scritto così non c’è niente da fare non resta che rassegnarsi ha quei fatti spiacevoli che spesso ci lasciano in eredità,noi possiamo solo riflettere o perlomeno migliorare le cose ma quando è cosi è cosi. MONTRESORI CARLO
“fragilità”, storie di persone che a volte fanno miracoli e a volte si frantumano come argilla al vento.MI chiedo se qualcosa o qualcuno in questi ultimi periodi stia soffiando troppo forte
ciao Francesco, la tua vita continua nei miei ricordi di quando tantissimi anni fa abbiamo fatto a botte, di quando siamo andati fino in spagna, di quando ti ho presentato la mia ragazza e la sua amica,di quando hai conosciuto mia figlia , e di quando dopo ci siamo incontrati in via del porto, ciao
Tristezza!!!!!!
erano persone che conoscevo..
persone che in que poco di tempo avevo condiviso delle parole emozzioni, risate… anche per nulla
ma quando mi arrivata la notizzia mi sono sentito (c’e qualcuno al di sopra di noi) noi non possiamo decidere nulla perche ad un tratto la
nostra esistanza puo smettere di esistere…anche se non abbiamo fatto nulla.. ho dobbiamo fare ancora tante cose prima di dire basta e ora nooooo…
MA DOBBIAMO FARCI ONOREEEEEEEE… FARE ONORE ALLE PERSONE CHE ABBIAMO PERSO PERCHE LORO POSSO DIRE DI NOI….il pensiero sta dentro ogniuno di noi…..
ciao
Matty che sorpresa! mi fa molto piacere ritrovarti qui, anche se per tristi eventi. Grazie del tuo contributo.