Basso

Pubblicato: 30 luglio 2009 da massitutor in lavoro, operatori dispari

Oggi ho parlato con un uomo sdraiato sul marciapiede. Si chiama Alfonso, un siciliano diventato nero. Nel senso proprio di negro: è nero di botte, sporco, sole. Gli occhi sono chiari ma la pelle è scura come tutte le cose che sono alla fine, che stanno morendo. Ho sfiorato le sue mani e sono di legno. Il legno dei bancali.
Ha detto che potevo anche dargli del tu. Stabilita una confidenza su questo fatto ho chiamato l’ambulanza che l’ha portato via, come ogni giorno. Sporco ovunque di briciole, vino e piscio.
Poi, con il tesserino da operatore, guanti e sacchetto di plastica ho pulito il portico dai resti di pollo arrosto che aveva mangiato l’uomo del marciapiede. Strappando i resti dagli interessi di un maledetto piccione.
Sono riuscito a mantenere la promessa di un caffé prima che andasse via con gli uomini dell’ambulanza, quando ormai era riuscito ad alzarsi in piedi. Stavamo tutti e tre lì ad aspettare che Alfonso finisse il suo caffé, come se non avessimo nient’altro da fare per tutto il giorno. E’ la cortesia che gli uomini dimostrano quando pensano che quello potrebbe essere l’ultimo giorno di vita, il suo ultimo caffé.
Solo qualche ora dopo, parlando con un ragazzo, avrei pensato agli uomini che hanno i giorni contati, a quelli che ne hanno pochi.

 

commenti
  1. loziobeppe ha detto:

    conosco Alfonso da diversi anni e ho visto abbruttirsi in solitudine l’uomo che c’è in lui. Il rimpianto che ho è che non riesco a fare nulla per aiutarlo, anche se lui non accetta niente da nessuno. In questo caso umano i servizi sociali dove sono?

  2. anonimo ha detto:

    Cosa vuoi che sia nella vita c’è anche chi sputa mostri di catarro e chi caga pezzi di fegato marcio,te li regalo tutti a non scordarti di prendere l’antinauseante vista la mia esperienza infermieristica.mia e di mio padre che era un infermiere.
    Poi diventa solo una questione di persona e stomaco.e se c’e l hai bene,o se no sputerai e saranno loro a esorcizzarti.MONTRESORI CARLO

  3. balza73 ha detto:

    l’uomo che c’è in lui…
    mi ha colpito questa frase. C’è un essenza umana, che potrebbe essere diversa, anche nell’ultimo degli uomini. O forse è la natura umana che ha dentro di sé anche questi disegni.
    Alle volte non c’è proprio niente di giusto che si possa fare caro Beppe. Alle volte è già un grande valore esserci.

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