Da qualche settimana all’interno del laboratorio informatico del centro diurno c’è una foto di Massimo in formato poster.
E’ ritratto insieme ad altri colleghi davanti ad un computer.
Lui non guarda l’obbiettivo e sta parlando con qualcuno che non è inquadrato. E’ una foto in bianco e nero bellissima. Mi ricorda di un modo di lavorare che molti dei miei colleghi di allora condividevano con lui…. Erano altri tempi, ma soprattutto, c’erano persone diverse con cui condividere oneri e onori di quest’ambiente….
Bravo massitutor che hai “trafugato” la foto!!!
Massimo era uno che viveva i territori della marginalità, da dentro e da fuori, ma soprattutto li attraversava.
Quando se ne andò giurammo di prenderci ognuno un pezzo di fatica, speriamo di poter mantenere quella promessa, perché non è mai abbastanza.
a distanza di sei anni, in questa realtà sempre più arida e difficile per chi finisce in difficoltà, in questo momento storico in cui la vita di un essere umano rischia di valere meno di una moria di pesci… il pensiero di Massimo che unisce sempre ed ancora, è un filo d’erba verde nel deserto. Ciao a tutti
Da qualche settimana all’interno del laboratorio informatico del centro diurno c’è una foto di Massimo in formato poster.
E’ ritratto insieme ad altri colleghi davanti ad un computer.
Lui non guarda l’obbiettivo e sta parlando con qualcuno che non è inquadrato. E’ una foto in bianco e nero bellissima. Mi ricorda di un modo di lavorare che molti dei miei colleghi di allora condividevano con lui…. Erano altri tempi, ma soprattutto, c’erano persone diverse con cui condividere oneri e onori di quest’ambiente….
Bravo massitutor che hai “trafugato” la foto!!!
Massimo era uno che viveva i territori della marginalità, da dentro e da fuori, ma soprattutto li attraversava.
Quando se ne andò giurammo di prenderci ognuno un pezzo di fatica, speriamo di poter mantenere quella promessa, perché non è mai abbastanza.
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per chi non sa o sa poco
“stiamo sul pezzo” direbbe Max, perchè a settembre ci aspetta un sacco di lavoro
a distanza di sei anni, in questa realtà sempre più arida e difficile per chi finisce in difficoltà, in questo momento storico in cui la vita di un essere umano rischia di valere meno di una moria di pesci… il pensiero di Massimo che unisce sempre ed ancora, è un filo d’erba verde nel deserto. Ciao a tutti
…un filo d’erba verde nel deserto
mi hai steso Conci.
Un abbraccio affettuoso.
bravo massitutor quando ci sposiamo ormai è tanto che ci conosciamo no? la vedova ciao