Quel maledetto giovedì…..

Pubblicato: 21 luglio 2006 da massitutor in gite, tutto cominciò così

Un diavolo per capelloE’ un caldo pomeriggio una maledizione quasi oramai il caldo non da tregua e la facilità con cui perdere la testa è sempre più facile ma in via. Forse non è tutto uguale a tutto mentre c’è un via vai di gente girandomi ecco la mia condanna a morte appare chi ti vedo cosa succede? Chiedo subito ai due poliziotti che mi prendono in disparte e mi chiedono di allontanarmi. Uno spicciolo o una moneta quel giorno è stata la mia condanna ho perso non solo una gita, o dei soldi. Ho perso prima di tutto la dignità ogni giorno  che passa ho sempre meno amici, ma ho, ancor di più, meno fiducia in me stesso e tutto questo mi porta a chiedermi dove finisce la mia libertà, ma sopratutto tutto questo se ha un prezzo perchè non ho soldi per potermi mantenere!

commenti
  1. alkoliker ha detto:

    Ola Lucasempre contento di leggerti Steefano

  2. anonimo ha detto:

    Accidenti forse è proprio così: la libertà ha un prezzo, ma non è dato dalla rinuncia alle comodità, quella ci si abitua anche…dopo un pò che non ci si lava i denti l’impasto iniziale va in equilibrio e il sapore si stabilizza…dopo un pò che non ci si lava il nostro naso smette di sentire la puzza del nostro corpo… dopo un pò che si mangia quando capita il nostro stomaco diventa più stretto e la fame si fa sentire meno… e così via.
    No il prezzo della libertà sembra essere proprio la nostra dignità. Che trappola! Senza dignità come mi guardo allo specchio? come godo della mia libertà? che me ne faccio di un essere libero che non ha nessun valore per nessuno. Siamo esseri relazionali mio caro…da soli chi siamo? La rosa del piccolo principe se la tira e non si rende conto che senza quello stronzetto del piccolo principe non è niente, solo un arbusto …secco per di più perchè ha bisogno d’acqua che solo piccoli stronzi principi possono darle.
    Venire fuori dalla cloaca dell’essere nessuno fa diventare grandi uomini, ma è estremamente dura: sei disposto a giocare quando il gioco si fa duro? a rinunciare al caldo abbraccio della nostra Solitudine che conosciamo bene per una fredda e forte stretta di mano???
    Ciao,
    interessante l’idea di questo blog

  3. alkoliker ha detto:

    Un solo apunto al’ultimo comento.Ma celo hai un mome?
    Cazzo almeno il nome, hai scritto una cosa bella e poi non ti firmi, parli di trette di mano e di coraggio e poi non ti firmi.Probabilmente ti sei dimenticato.
    Un caro saluto Stefano

  4. Lucapetinari ha detto:

    Grazie per avere commentato il testo del post scrivendomi hai dato modo a me di farmi rendere un pò più popolare. A parlare oggi mi porta via troppo tempo , non solo ho delle cose urgenti da fare quindi ti lascio con un quesito da risolvere : le alternative sono, una volta che funzionano una usa che deve fungere da cosa reale?

  5. anonimo ha detto:

    Pettinari, non si capisce una fava di quello che stai cercando di dire.
    Vuoi forse dire che per il caldo che ti picchiava dint’a capa hai cercato di scroccare degli spicci alla pula e che per ‘sto motivo (del cazzo) non sei riuscito ad arrivare una volta tanto in vita tua in orario per fare una gita?
    E poi cos’è la fiducia in se stessi per te? Riuscire a svoltare ogni giorno quattro o cinque euro ravanati e scroccati chissà dove?
    Perchè lo sai, sì, che per te questa è l’unica ragione d’essere, vero?
    Cazzo te ne frega a te della fiducia?
    E cosa c’entra la libertà?
    L’unica cosa dalla quale non sei libero sei tu stesso.
    Questa è la tua unica schiavitù: te medesimo.
    Per il resto di sicuro nel tuo viaggio tu sei molto più libero di me, non dovendo preoccuparti di null’altro che non sia procacciarsi qualche schifezza….
    Te ce l’hai mai voluto avere un impegno di un qualche genere? Che sia anche solo dover fare un lavoro più o meno di merda ma che comunque ti porta via contro la tua volontà 10 fottute ore della tua vita ogni santo giorno per potersi pagare un affitto, del cibo e altre due o tre cazzate indispensabili per non finire nella merda?
    Tu la tua scelta l’hai fatta, VOI la vostra scelta l’avete fatta.
    Ed io ho fatto la mia. Niente vita di strada. Niente dipendenze del cazzo da sostanze del cazzo, se non da un’interesse per me di vitale importanza che non starò qui ora a raccontare.
    E non raccontatemi storie lacrimose per giustificare la condizione nella quale versate, perchè per arrivare a questo punto si richiedono scelte ed ispirazioni ben precise, direi quasi una VOLONTA’ ben precisa.
    Altrochè sfiga.
    E nemmeno basta una famiglia a sfracelli o il non accettare qualche regola, o un crogiolo sociale disastroso, o anche solo il sentirsi decontestualizzati dalla società, che sennò più della metà dei giovani dell’america latina e la quasi totalità di quelli dell’africa subsahariana sarebbero lì a farsi pere, a chiedere spicci e a piangersi addosso.
    Ecco, piangersi addosso.
    Quello che non vorrei da questo blog è che diventasse l’ennesimo veicolo stile piazza grande per piangersi addosso, per dire quanto siamo brutti e cattivi noi della “società normale” che non capiamo le vostre problematiche, di come sareste bravi e belli voi che però per un solo e puro colpo di sfiga siete stati vomitati fuori da questa società ingiusta.
    Che poi questa società sia ingiusta, anzi, diciamo pure di merda, è fatto appurato, ma non di certo per via delle vostre problematiche. Te/Ve lo dico da amico, da operatore del settore e da normale cittadino, contribuente suo malgrado.

    Bye.

    Diego

  6. anonimo ha detto:

    La cosa che volevo dire è semplice quel giorno la gita l’ho avuta anch’io tra le canice azzurro blu, ma quello che non amo di chi è adesso nella società e chefino a ieri nopn sia mai la società è da abolire, oggi che voi ne fate parte cos’è cambiato chi ha torto o ragione giustante non importa , a voi adesso importa soltanto una cosa se quell’altro avrebbe almeno dei spiccioli perchè è seccante alle due di pomeriggio bere una b…a da soli e passaw

  7. anonimo ha detto:

    “Accidenti forse è proprio così”
    …..scusate non volevo essere scortese con il mio anonimo, ma non sono molto pratica del blog e mi sono dimentica la firma e riapro il blog solo oggi.
    mi chiamo anna, ho qualche problema simile a voi, anche se ancora riesco a vivere nei miei piccoli agi …..”affitto, del cibo e altre due o tre cazzate” come dice diego…forse sono sul bordo ancora o forse ho trovato un mio equilibrio precario…precari come i lavori di oggi…intorno a me piazza pulita dei miei amici, devo mandarli via quando vengono a chiedermi aiuto, perchè sono proprio sul bordo non mi posso permettere di aiutare un amico..merda :questa la chiamiamo libertà (piccola come quella dell’orticello di Diego innaffiato dalla frustrazione quotidiana di dover dir di no a mendicanti in fiera o circoscritta come quella di Alkoliker: il diritto di esprimersi dei classificati a-priori:i più deboli. Il loro rancore e voce: orgoglio dei giornali di strada…e gli altri zitti: se no sei razzista, senza mai poter dire che gli extracomunitari sporcano o che il tossico ti costringe a guardarlo nel suo totale disfacimento per otto ore al giorno. Se per qualcuno è vero che ci sono assistenti sociali di merda che vogliono pure analizzarti (lo confermo per aver avuto a che fare), sarà per qualcun altro anche vero che i tossici sono proprio viziati viziosi vischiosi e si fa fatica a pensare che non possono, nel loro trascinarsi eterno e sonnacchioso c’è qualcosa che è la goduria della fattanza o della ubriachezza o dell’azzardo o della frenesia sessuale o della strafottenza.
    mi dispiace se vi dispiace che scrivo queste cose ma a che serve un libero blog se i diretti interessati (quelli che ci scrivono dentro) non possono dire quello che pensano. dicevi con educazione: e se una delle sfighe fosse non aver avuto le possibilità per imparare a scivere le mie idee con educazione? e se in questa piccola vita che ho…ho cercato di fare necessità virtù? La capacità di essere spontanei e diretti da arrivare all’altro e a volte ferisce e a volte non, ma è trasparente: quello che voglio dirti è quello che ti dico, dentro non conservo idee e pregiudizi, e con paura e sgomento non mi metto a fare l’educato, il diplomatico, corretto e soprattutto il paravento del RISPETTO. Dai apriamo una discussione rispetto.
    RISPETTO è riuscire a non farsi ferire dal tossico, se no come tutti (tossici o meno) se uno mi ferisce io mi difendo o attacco. Beh messa cosi RISPETTO suona d’indifferenza. Preferisco Diego alla mia assistente, ma oggi che sono più forte …ma domani non so: quando sono nei casini un Diego non farebbe altro che darmi delle botte sulle botte: schifezza mi sento e schifezza mi rimandi!!
    ciao a tutti
    Anna

  8. anonimo ha detto:

    le alternative sono, una volta che funzionano una usa che deve fungere da cosa reale?

    …..che cazzo vuol dire????

    La popolarità costa fatica, se non la fai tu….è solo un momento di gloria, che lascia il sapore della bocca asciutta
    Anna

  9. alkoliker ha detto:

    Cara Anna sarebbe bello se accettassi l’invito a scrivere sul blog direttamente, se lasci una tua mail ti mandiamo l’invito, mi sembri la persona più giusta per scrivere in questo blog.Ti saluto caramente nella speranza che tu accetti questo invito
    Stefano

  10. massitutor ha detto:

    Mi accodo a ruota all’invito fatto da Stefano ad Anna. Credo che potrà portare un contributo sicuramente vivo a questo blog. Contattaci e ti spiegherò come diventare membra di Asfalto, così potrai proporre argomenti direttamente.
    Per quanto riguarda il post di Diego voglio solo dire che mi ha fatto molto piacere: è il genere di confronto che cerchiamo. E poi diego si è permesso di dire quello che ha detto perchè conosce i ragazzi del blog ed è un operatore che fa’ dell’esagerazione, del rapporto quasi fisico con gli utenti un colore importantissimo del suo approccio. Io ci leggo anche tanto affetto. Come sincero e piacevole è anche l’affetto di Stefano nel difendere i più deboli e questa parte della strada.

  11. anonimo ha detto:

    ARRIPIGLIATI OKKI ALLAMPATI

  12. anonimo ha detto:

    povero luca. ke brutta fine ke hai fatto forse la dozza ti fara riflettere

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