Fuoriporta

Pubblicato: 2 ottobre 2006 da massitutor in amicizia

Forse non tutti lo sanno, mi chiamo Dario, vivo a Bologna dal giorno della mia nascita, quindi mi ritengo un ragazzo di città, quella città che mi ha fatto vedere cose belle e cose brutte, che mi ha fatto conoscere gente buona e gente cattiva, la mia rifflessione parte da questo punto, per svariati motivi sto vivendo fuori città precisamente a 30km da Bologna, quindi come diciamo noi in città, sono diventato un contadinotto.
Una sera tornando da Bologna con il treno ho fatto conoscenza di un ragazzo del luogo dove con la sua più ingenua tranquillità si è aperto da subbito nei miei confronti. Questo ragazzo l’ho rivisto altre volte dove ho capito che non è mai stato a contatto con nessuno al di fuori dei suoi genitori non ha mai visto o frequentato nessuno. Mi a colpito una sua richiesta esplicita vorresti divenare mio amico? io gli ho risposto di si, ma se ero al suo posto non avrei mai fatto una richiesta del genere a nessuno e questa disinvoltura non l’avrei tirata fuori, come dire che la città mi ha smalizziato e mi ha fatto prendere le distanze dalle persone proprio perchè le fregature sono dietro l’angolo. Pensandoci bene quello al difuori della normalità sono io che con un vissuto sregolato mi ha fatto saltare l’addolescenza e sono passato alla "maturità" e mi viene da dire forse l’ambiente che ti circonda conta molto sulle scelte di vita personali, mannagia se fossi cresciuto in campagna o in montagna magari non avrei fatto certe scelte o una certa vita. CHISSA! o forse sarei divantato lo stesso quello che sono.  

commenti
  1. balza73 ha detto:

    Veramente molto interessante il tema della PERDITA DELL’INNOCENZA… ci sarebbero da scrivere veramente molte pagine su questo argomento. Crescere in questo mondo e, in particolar modo da questa parte del mondo, porta lontani dall’innocenza, dal candore di un’esistenza che si ritrova quasi solo nell’infanzia. Come un ricordo, un orizzonte lontano che però rimane sempre un po’ un chiodo fisso in ognuno di noi… e meno male che è così, no?
    Massimiliano

  2. Cathtrine ha detto:

    Interessante la riflessione sul ” sarei stato comunque quello che sono se fossi nato altrove?”
    Il coraggio delle domande per soddisfare i bisogni più semplici, conoscere persone diventare amici, è quello che più ci lascia sbalorditi.Banale ma è la semplicità delle piccole cose..anche io vorrei avere il coraggio del ragazzo sul treno!

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