PYGRUS. Piccolo dibattito

Pubblicato: 20 novembre 2006 da massitutor in dormire, droga, libertà, pensieri in libertà, sogni

piccolo_dibattitoPygrus: che dire di questo aggettivo? che poco si usa, ma così diffuso. Deriva dal latino: significa indolente, nullafacente c’è chi è pigro per un’ ora, chi per un giorno, chi per una settimana e chi trascorre la propria vita "pigrando". Innanzi tutto bisogna fare una classificazione tra "indolente", e "nullafacente", perchè il primo è da casa di riposo, l’altro da C.I.M. (CENTRO IGIENE MENTALE), ma è di queste ultime persone che vorrei fosse oggetto di discussione. Ok. secondo voi "pigri" si nasce oppure si diventa? NEL CORSO DEGLI ANNI? L’ESSERE TUTTI E DUE è ancora più grave. in questo periodo mi capita spesso di dire "Ah sai oggi sto a letto perchè non mi và di farmi una pera e quindi dormo". Purtroppo non succede spesso questo perciò dò la colpa alla pigrizia. La soluzione non ve la do io per il momento perchè vorrei che la trovassimo insieme comunque la metto in fondo alla pagina (capovolta) ok?
Primo principio della dinamica o principio d’inerzia:
Corpus omne preservaare in statu suo quiescendi vel movendi uniformiter in directum, nisi quatenus illud a viribus impressis cogitur statum suum mutare (I. Newton, "Philosophiae Naturalis Principia Matematica"),
OVVERO: un punto materiale isolato (un corpo), in un sistema inerziale, persiste nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme.
così…giusto per dare un tono al blog.

commenti
  1. stefi71 ha detto:

    Commentare questo post non è semplice. Prima di tutto credo che pigri si diventi, se pigrizia è simonimo di fuggire dalle responsabilità; e però vero che per carattere ci sono persono più pigre delle altre…ma questo è un’altro discorso! Diversamente da rollover, io mi soffermerei su INDOLENTE. Indolente è una persona che non sente dolore, apatica verso il mondo, che cerca di distaccarsi dai sentimenti, che appunto possono essere fonte di dolore…Questo mi fa pensare a parole tipo…essere avvolti in una non ben identificata quintalata di polvere…cercare di vivere come un sasso..il mondo è lì ma è un’altra cosa…nascondere il cuore il un calzino…tutto quanto per non sentire più male, per evitare che anche il più piccolo soffio di vento ci porti via. E’ meno doloroso crearsi una propria “serenità”, liberarsi da passioni e azioni…distaccarsi. Anch’io, come hai scritto tu, per pigrizia ho deciso di non uscire e di rimanere a letto (se avevo una casa) o di non sbattermi (se ero in strada) e dormire…ma se per “caso” riuscivo a vincere la pigrizia, cosa che accadeva spesso, e andavo a farmi, non cambiava molto…appena fatta, continuavo a dormire!

  2. massitutor ha detto:

    Primo principio della dinamica o principio d’inerzia:
    Corpus omne preservaare in statu suo quiescendi vel movendi uniformiter in directum, nisi quatenus illud a viribus impressis cogitur statum suum mutare (I. Newton, “Philosophiae Naturalis Principia Matematica”),
    OVVERO: un punto materiale isolato (un corpo), in un sistema inerziale, persiste nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme.

    così…giusto per dare un tono al blog

  3. scortys ha detto:

    Io sono Massimo, e leggendo questo interessante post, ho riflettuto su molte cose. tra cui inmancabile “la pigrizia”, ched purtroppo è stata e spesso è una mia scomoda, ma reale compagnia . Molte cose in passato, importanti e no, sono andati in fumo, grazie alla pigrizia, molte volte sono stato tentatro di eliminarla, ma con scarso risultato. Comunque devo dire, che dei passi avanti seppur non grossi ma li ho fatti , infatti in questo aspetto io mi sento migliorato,migliorato, anche se so che del lavoro da fare ce nè. questo è il post che mia ha colpito più di tutti, e penso che un giorno o l’altro un post così l’avrei scritto anch’io. Ciao!!!

  4. laertetranquilo ha detto:

    Se stiamo parlando di tossicodipendenza allora siamo un po lontani dalla realtà.Pigrizia o mancanza di voler fare delle cose.
    Io in questo caso specifico parlerei di malattia dovuta al fatto di usare sostanze stupefacenti,incluso il metadone,che aiuta si ad affrontare una terapia,la quale dovrebbe portare alla guarigione ma per una grande maggioranza di persone la terapia si allunga molto di piu’ del dovuto.
    La persona che fa uso di sostanze stupefacenti a uno sconvolgimento totale del proprio corpo che si ammala per cosi dire in parole semplici di stanchezza fisica totale, altro che pigrizia.La mente il corpo hanno dei ritmi ben definiti e una chimica da seguire e quando questa viene a mancare allora avvengono dei mutamenti che portano il fisico a debilitarsi a stancarsi,la concentrazione diventa scarsa le funzioni fisiologiche stravolte e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
    Come affrontare questi terribili effetti che si protaggono per cosi tanto tempo sfociando poi in disagi psicologici ecc..mettendo le persone affette da tossicodipendenza nelle categorie più emarginate della società,è facile dire quello è un buono a nulla non ha voglia di fare niete non vuole lavorare è apatico indifferente.Magari fosse cosi avremmo una risposta alle nostre pene.Ma non è cosi la causa principale se non l’unica è dovuta alla droga ,la droga fa male e produce effetti devastanti sulla persona e sull’essere.
    L’unica terapia e smettere di farsi e provare pian pianino con le residue nostre forze ad uscirne fuori,ci vuole un aiuto concreto delle istituzioni,dei sert dei dottori,ma soprattutto ci vuole buona volonta’ da parte dell’interessato che va si aiutato ma l’input dell’inizio del cambiamento dipende da lui e solo lui.Non aspettiamo il treno che passa quello è già passato da diverso tempo,dobbiamo incamminarci a piedi purtroppo e arrivare a destinazione,da soli.

  5. anonimo ha detto:

    che bello essere pigri(parlo per me!!),non vedo l’ora che arrivi quell’attimo della giornata dove metto in atto tutta la mia pigrizia,ciò che può diventare l’essere umano,me lo dico dassolo.quando mi scatta la pigrizia, conosco solo letto e televisione e null’altro,non muovo più”una paglia” fino a che mi dura la pigrizia,può andare avanti anche giorni e giorni,tanto che non mi do una “scrollatina” e ripiglio il tram tram normale quotidiano. che bello essere un pochino pigri, evviva chi l’ha inventata.penso che sia una necessità di ogni essere umano..

  6. anonimo ha detto:

    potrebbe essere bella la pigrizia, certo è che quando è permanente è devastante non sei daccordo?.

  7. anonimo ha detto:

    ciao sono Davide , ho letto i commenti ,sul quello che riguarda la pigrizia .Per quello che mi riguarda, prima che facessi uso di eroina, essere pigro mi piaceva però quando ero libero da tutti gli impegni sopratutto lavoro compreso . Iinfatti per 19 anni ho sempre lavorato . Poi ho conosciuto la mia condanna è secondo me quando si diventa tossico(dipendente) non sei piu’ te a decidere se o no essere pigri infatti sfido chiunque, a dire che quando è a rota è pigro e anche se ti sei fatto hai poco tempo per stare cotto infatti subito dopo devi gia pensare alla prossima .Non sono mai stato ricco e quindi a tutte queste cose ho dovuto sempre pensarci. Adesso sono 2 mesi che non tocco più niente è avendo la fortuna di aver conosciuto altre persone che hanno tutti altri ideali la pigrizia in questo momento e (spero che duri) dentro me non trova assolutamente spazio altrimenti non riuscirei a fare passi avanti.

  8. anonimo ha detto:

    chi ha detto che chi “pigra” e’ un nullafacente? sta “pigrando”, e grammaticalmente parlando, anche questo e’ un verbo, e ogni verbo esiste per esprimere un’azione….
    la vostra solita Precaria

  9. Concin ha detto:

    Adesso faccio un pò scortys: che bella questa discussione, dal titolo Pygrus

    “Indolente è una persona che non sente dolore” Indolente è una condizione, uno stato fisico e psichico, un sentire dell’anima. Ma l’indolente che non sente dolore, sente la gioia? o semplicemente non sente nè gioia nè dolore, anche perchè insensibile e indifferente sono dei suoi sinonimi, mentre il suo contrario è “sensibile”. Ma proprio qua stà la fregatura della droga, che garantendo un più o meno sufficiente “non dolore”, offre un servizio non chiesto il “non sensazioni” che è un pacchetto più ampio che comprende anche in sacchettino “il non dolore” e tanti regali “il non gioia il non amore il non risate di pancia , il non calore, il non tenerezza il non amicizia. Non ho detto che è sempre così la dipendenza, ho detto che nel pacchetto ci stanno cose così. Ma allora l’indolente non sente, è sbagliato non sentire? o perchè si dice in giro che sentire è anche bellissimo allora bisogna sentire? o bisogna sentire perchè non ci lasciano “non sentire”, perchè a voler far ciò non risulta facile la vita?
    Ma mi chiedo un indolente che vuole? non è che vuole zero dolore e infinite sensazioni di piacere?
    Siamo arrivati alla famosa ricerca del piacere, che pare appartenga al genere umano, anzi una pulsione primordiale in tutto il genere vivente, anche una pianta incurva le foglie verso la luce per godersela e si piega su stessa nel gelo.
    Chi ha parlato di ricerca del piacere?

  10. balza73 ha detto:

    Costruire strade, ponti, case… è una fatica boia; volare, curare, insegnare, inventare sembrava impossibile eppure si è fatto.
    Crescere è una fatica bestia; diventare una persona migliore è una fatica enorme; produrre qualcosa che voglia dire qualcosa in questo mondo e che rimanga è una fatica bestia; essere belli/accettarsi è una gran fatica; essere importanti per qualcuno è un impegno pazzesco; prima di essere gratificati dall’affetto e dall’apprezzamento degli altri bisogna fare degli sforzi incredibili….in amore poi non ne parliamo! perchè tutto vada bene bisogna impegnarsi più che alle olimpiadi… ma ne vale la pena.

  11. dikko ha detto:

    sono l’autore del post#5, mi dispiace che per negligenza mia sia risultato anonimo,rispondo al post#6,è verissimo purtroppo,quando la pigrizia diventa permanente devasta,ho passato un periodo in ozio totale,nemmeno lo stimolo di andare al lavoro,preferivo evitare di mangiare piuttosto che uscire per andare a fare la spesa,sono andato avanti dicendomi,”vabbè lo faccio domani”,frase convenzionale per tutto cio che mi capitava di dover fare,così per tanto,forse troppo, tanto che sono arrivato al punto di impormi di darmi una smossa,ed allora ho ripreso la quotidianità,ed ora me ne guardo bene dal passare periodi troppo lunghi,però è vero quello che tu dici,diventa devastante per la persona,ciao

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