Ieri sera mi infilo come al solito la tunica da antico romano che porto nei momenti di relax, mi verso il mio solito bicchiere di acetone, rullo la mia porra di polonio 00 e finalmente, sistematomi sul mio divano in pelle di panda, mi accingo a riguardarmi per la trentesima volta "la guerra dei mondi".
La guerra dei mondi, se non fosse firmato da Spielberg, potrebbe benissimo entrare a fare parte di quel programma di reinserimento sociale hollywoodiano, cui accennavo su un post precedente, che concede una volta all’anno la possibilità ad un bambino mongoloide di fare un film.
So di per certo che agenti della nokia, che ha prodotto questo film per scaricare le tasse, sono andati a casa di spielberg e gli hanno imposto con la minaccia di una siringa infetta dalla lebbra di fare questo film. Che poi la minaccia secondaria, ma più temibile, come ogni minaccia proveniente da una multinazionale, è stata quella di: "o fai ‘sto cazzo di film o non ne girerai più uno, perché lo sai, sì, che siamo noi a comandare a hollywood, vero?" In effetti nella siringa c’era solo un po’ di diarrea di tom cruise, e serviva più per permettere a spielberg di discolparsi dicendo: "mi hanno minacciato con una siringa lebbrosa del cazzo e ho fatto un film così di merda perché ero intimorito".
Dunque, dicevamo del film; si suppone che ad una razza molto più evoluta della nostra, la quale non si sa bene se provenga da marte o da un semaforo, gli esseri umani stiano talmente sul cazzo da architettare un’operazione che nemmeno il bush più ispirato sarebbe in grado di ordire.
Della serie: ci state così sulle palle che invece di distruggervi subito, tipo quando siete ancora solo qualche centinaio di milioni, vi seppelliamo i nostri tripodi sotto ai piedi qualche migliaio di anni prima, così quando sarete sette miliardi, ci sarà più gusto ad uccidervi.
E vaffanculo ai costi che inevitabilmente lieviteranno.
Un po’ come quel tizio a cui stavano talmente sulle palle gli scarafaggi che ne allevava a migliaia nel suo appartamento al solo scopo di ucciderli nelle maniere più disparate.
Più logico e plausibile di così non potrebbe essere neanche un film di harry potter.
Però c’è almeno una scena, ed è quella che mi costringe a riguardare la guerra dei mondi così tante volte, dove la mano di spielberg in qualche maniera salta fuori, ed è quando il primo tripode esce dal sottosuolo, veramente bella, compresa tutta l’atmosfera di climax e di attesa iniziale permeate dal senso di catastrofe che incombe inevitabile.
Già. La catastrofe. Io amo le catastrofi se ancora non si è bene capito.
Quella scena mi è talmente entrata dentro che quando non riesco a prendere sonno mi immagino la stessa scena riportata davanti al centro diurno, con tutti che assistiamo basiti all’uscita del tripode, i palazzi che si crepano e collassano, le esplosioni, le auto scaraventate a centinaia di metri di distanza e naturalmente con me nella parte di tom cruise.
Trovo estremamente rassicurante immaginarmi a correre sotto la minaccia di un tripode assassino alto cento metri mentre tutto attorno a me viene distrutto e la gente disintegrata, con la piena consapevolezza di essere l’unico che se la caverà, perché in fin dei conti è il mio cazzo di sogno.
Normalmente non faccio in tempo ad arrivare in moto a calderino per scappare con la mia famiglia sull’asse attrezzato, il quale assieme all’euromercato e all’ikea si vaporizzano dietro di me, che sono già bello e addormentato.
C’è chi pensa a pippo, chi a rapporti sessuali, chi a una vita migliore; io per addormentarmi penso ai tripodi.
Le catastrofi, ve l’ho già detto che le amo?
Le amo perché offrono a tutti noi un’opportunità mica da poco, l’opportunità di veder morire un certo numero di persone sgradite che altrimenti non morirebbero mai, giacchè si sa che ai politici più stronzi hanno inoculato il siero dell’immortalità; la catastrofe come un vero colpo di spugna, la possibilità di ricominciare, sempre si sia fra i fortunati sopravvissuti.
Ricominciare senza guerre sante, petrolguerre, industriali e politici figli di puttana.
Ricominciare senza quei cazzoni in parlamento così restii a crepare senza soffrire.
Senza tutti quei sant’uomini che ci hanno sorretto finora con le proprie certezze e regole economiche che giustificano eccidi di migliaia e migliaia di civili con missili intelligenti e bombe al fosforo.
La catastrofe risolutiva. E’ questo a cui anelo. Con il posto in prima fila e un bel pacchetto dei pop corn più costosi.
Insomma, una bella catastrofe, vera, senza trucco e senza inganno.
Mica come la bomba iraniana, che rischiamo seriamente di non poter mai vedere sganciata su Washington od un qualsiasi altro stato o città U.S.A. a scelta.
E’ per questo che quando ho saputo sulla stringa del tg com del meteorite 2004NM4 in arrivo ho tirato un grosso sospiro di sollievo mi sono messo a fare la sfoglia e ho svegliato tutti per festeggiare al grido di: cazzo, ci siamo!
Ed è per questo che poi mi sono sentito profondamente deluso quando il giorno dopo ho scoperto che avevamo una notevole quantità di tempo per fermarlo, visto che arriverà soltanto nel 2036.
Ma vaffanculo. C’era proprio bisogno di scoprirlo con così largo anticipo? L’unica cosa che mi rassicura è che saremo troppo impegnati tutti a spendere tempo, denaro ed energie per inventarci un altro nemico di turno da distruggere qui sulla terra ed il meteorite sarà sicuramente l’ultima delle nostre priorità, così quando sarà troppo tardi sentiremo qualcuno esclamare: "cazzo, me n’ero scordatoarrrrghhhh"…..BAM!
Però nell’eventualità che ci sia qualche coglione che pensa ancora che la razza umana valga qualcosa tanto da dover essere salvata penso che proseguirò gli studi per diventare un personaggio tipo il nemico di turno di james bond e quando manderanno un razzo per spostare il meteorite io avrò un contromissile da spedirgli contro e mandare a puttane il progetto.
E comunque, ora come ora, e qui mi allaccio al centro diurno, visto che per forza glielo devo cacciare dentro se no mi licenziano, alla luce di tutto ciò trovo alquanto stupido pensare di smettere di farsi, che in sostanza fra 29 anni si crepa tutti.
Non io però, perché abito a calderino.
ps: Invito inoltre tutte le donne a non pretendere più insipidi rapporti sessuali protetti, che tanto con i nuo
vi antiretrovirali le aspettative di vita per chi si becca l’aids sono di gran lunga superiori a 29 anni.
Buona meteorite a tutti.
Yo!
Com’è originale il tuo cazzo di sogno!
CHe bel blog!
è la prima volta che passo di qui! mi piace molto il tuo stile di scrittura! Anche per me la guerra dei 2 mondi è stata una enorme delusione, ma amo le catastrofi. in effetti penso che l’uomo diventerebbe migliore se sapesse che ha solo tot anni da vivere. Forse non li sprecherebbe come adesso.. bah…
Oi! che con la sfighe che abbiamo la meteorite becca dritto dritto al centro in via del porto e non abbiamo nemmeno la soddisfazione di vedere le persone sgradite bruciacchiarci intorno
MA TU NON SEI NORMALE
comm#4 è chiaro che continuavo con l’ilarità e il sarcasmo di questo post..
Certo che una bella rubrica di critica cinematografica non sarebbe male qui su Asfalto! mi sembra che stia prendendo piede in effetti.
Ma a parte questo, sai che penso? Che quando e se veramente arriverà il giorno che avremo veramente il pericolo di un grosso sasso sulla testa che ci schiaccerà tutti allora veramente tutto diventerà inutile e, nella peggiore delle ipotesi, ci si renderà conto che tutto è SEMPRE in realtà stato inutile. E la nostra vita perderà inesorabilmente di senso. Chi se ne frega?! Ok! Ma è qui che entra in gioco il Centro diurno: quando la situazione sarà critica a tal punto allora tutti quanti dovranno rivolgersi ai veri ed unici esperti. Chi!? Ma gli ospiti, i viandanti, gli schiavi del nulla! Coloro che hanno sempre vissuto come se tutta la vita non avesse nessun senso, non ce l’avesse più… O almeno così sembra a noi, agli altri. Nulla andrà buttato. E poi tutto quello sbattimento dovrà pur servire a qualcosa, no?
Sai sono un pò di anni che ho tutto dalla vita e poi perdo e mi trovo a culo a terra ricomincio riprendo tutto e mi ritrovo a terra qualche decina di anni dopo e ci ririprovo.Ma per credere che ce la si può fare anche quando hai un solo sospiro bisogna veramente aver gustato il sapore delle cose belle della vita e sono quelle che ti ricordi e le vuoi ritrovare a tutti i costi che ti danno forza.Farsi una bella scopata ancora una volta, farsi una bella spaghettata piccante con un buon vinello in compagnia,ancora una volta ecc. ecc.Ma porca la miseria quando questa società ha gli spazi/strumenti di sopravvivenza essenziali chiusi un pò ti girano i marroni allora si che a questo cattivo gioco non ci stai e speri che arriva una cometa che resetta tutto.