Nell’inferno dell’alcol

Pubblicato: 1 marzo 2007 da massitutor in droga, salute

Nell'inferno dell'alcolL’alcol è una delle droghe più comuni nel mondo. Secondo una recente ricerca dell’Istat, in Italia un milione di persone è affetto da alcolismo cronico e ogni anno sono 40mila i morti per malattie dovute all’abuso di alcolici.

A 11-12 anni, i bambini italiani assaporano, sotto gli occhi divertiti dei genitori, il primo bicchiere e in questo sono i più precoci d’Europa. La sudditanza all’alcol nasce come una semplice trasgressione che in breve tempo si trasforma in una totale dipendenza psicologica e fisica. L’alcolismo può colpire chiunque giovani o vecchi, ricchi o poveri, uomini o donne, forti o insicuri. Chi beve fatica a riconoscere i sintomi e spesso finisce per essere l’ultimo ad ammettere di aver un problema.
L’identikit dell’alcol.
Effetti: dipendono dalla dose assorbita e dalla corporatura del bevitore. Al di sotto di 2 bicchieri, ci si sente rilassati, meno timidi. Tra 2 e 6 bicchieri circa, c’è lo stato di ebbrezza, che può terminare con mal di testa e vomito. Dopo i 6 bicchieri, il bevitore sente molta fatica. Oltre i 15 bicchieri d’alcol per un uomo. E 9 per una donna, si rischia di andare in coma.
Modalità di azione: il suo componente è l’etanolo, una piccola molecola che, attraverso l’apparato digerente, contamina facilmente le cellule dell’organismo, perfino quelle degli alveoli polmonari. E’ l’etanolo che rende dipendente in quanto aumenta la liberazione di dopamina e di serotonina.
Pericolo: le conseguenze di un abuso d’alcol sono immediate. L’accesso di fiducia e la perdita di controllo sulle proprie azioni fanno sì che ogni anno 200 ragazzi muoiano sulle nostre strade. In Europa, un giovane su 4, tra i 15 e i 29 anni, perde la vita a causa dell’alcol. Inoltre, la maggior parte delle malattie legate all’alcol è il risultato di un consumo eccessivo d’alcol durante molti anni.
Prezzo: con pochi euro si può facilmente acquistare una bottiglia di vino o una latina di birra, ma anche bere un aperitivo scontato con “Happy hour”.
Le donne sono svantaggiate rispetto agli uomini in quanto possiedono una minore capacità metabolizzare il vino. La concentrazione di “alcol deidrogenasi”, l’enzima che metabolizza l’alcol, è infatti circa la metà nella donna. In pratica, a parità di consumo, la tossicità dell’alcol è doppia. Così un bicchiere di vino, fa salire il tasso alcolico nel sangue di una donna del peso di 50 chili di 0,33g/l. Con la stessa quantità di Chianti, il tasso alcolico nelle vene di uomo di 70 chili aumenta di 0,20 g/l. Un aspetto che ha pesanti conseguenze, specie se a guidare è lei: con un bicchiere e mezzo di vino, secondo la legge, una donna al volante è già in stato d’ebbrezza.
In Italia la legge quadro sull’alcol del marzo del 2001 vieta le vendita di superalcolici in autostrada dalle 22 alle 6 del mattina e la pubblicità radiotelevisiva nella fascia oraria dalle 16 alle 19. Al volante, il tasso massimo legale di etanolo nel sangue è fissato a 0,5 g/l (circa 2 bicchieri). Guidare in stato di ebbrezza, secondo di nuovo codice della strada, comporta l’arresto fino un mese e un’ammenda da 285 a 1.302 euro. In caso di rifiuto del conducente a sottoporsi al test con l’etilometro, è previsto l’arresto immediato.
Bere riduce la capacità di concentrazione e fa crollare la lucidità. Si va facilmente in confusione e si dimenticano le cose. Se l’alcol viene associato a farmaci gli effetti possono essere disastrosi con il rischio di perdita totale controllo.
In crisi di astinenza i sintomi sono tremori, in particolare alle mani, aumento della sudorazione, nausea e un’accelerazione dal battito cardiaco, soprattutto al mattino. Inoltre, spesso si prova ansia e depressione, ma anche sbalzi di umore. Nei casi più violenti si presenta anche il delirium tremens, con forte agitazione, stato confusionale e reazioni incontrollate.

commenti
  1. Soundd ha detto:

    L’alcool ..che brutta bestia!
    Ne ho vista di gente ubriaca e spesso nn è un bello spettacolo! Anzi nn lo è mai..
    A volte verrebbe da togliere la bottiglia a chi beve, dargli una bella scrollata, dirgli “oh ma che caxxo fai!!!??” ..ma a che pro?
    Nel bar dove lavoravo ogni sera veniva un ragazzo di 28 anni e ogni sera, senza perdere un colpo, finiva a terra ubriaco. Il bello è che di giorno lavorava con l’elettricità ed era abbastanza stabile! Finchè nn ha perso il lavoro dopo 14 anni nella stessa ditta.
    Vedevo spesso i familiari che venivano a recuperarlo quando era steso..le loro facce turbate e piene di vergogna.
    Forse sarò stupida ma x me resta un bravo ragazzo e nn so quante volte gli ho parlato e ho tentato di fargli capire di smettere. Ma come dice Andreij in un post…se nn parte da lui è inutile. E così mi sn limitata a regalargli qualche serata di lucidità..mentre stava seduto al banco bar a parlare con me.

  2. balza73 ha detto:

    Una buona pubblicità contro l’abuso di alcol sarebbe stato vedere gli occhi del nostro Fausto pochi giorni prima di morire… Eppure in molti li hanno visti… Eppure la fila di lattine di birra sulle finestre del Centro diurno è sempre uguale (quando non si allunga)… Eppure il conto dal “pakistano” è sempre aperto. Auguri e “meditate gente…”

  3. Andrej77 ha detto:

    Io non voglio fare la pubblicità. Voglio che tutte queste cose portano nell inferno. E non è finito.

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