La trappola delle droghe

Pubblicato: 14 marzo 2007 da massitutor in droga

La trappola delle drogheSono vendute per strada, in discoteca, a volte persino all’entrata della scuola o in ufficio.
Il mercato degli stupefacenti sta per essere invaso delle nuove droghe di sintesi. Tutte hanno una prerogativa: costano poco e si assumono con facilità. Fumare, ingoiare o sniffare è alla portata di tutti, tanto degli adulti, come i professionisti che possono fare uso anche sul lavoro, quando dai giovani, che cercano uno sballo immediato nella discoteche. Tuttavia speed, ice, shabbo e tutte le nuove droghe di sintesi in poco tempo si “mangino” il cervello. La loro potenza e la loro velocità di azione è impressionante. Soprattutto quando sono assunte con altri allucinogeni. Una realtà che sembra essere destinata a diffondersi a tutte le classi sociali e a mescolare al mondo delle droghe oggi più comuni e conosciuti.
La cannabis è di gran lunga la droga illegale più consumata. Stando all’ultimo rapporto dell’Organizzazione delle nazioni unite, ben 150 milioni di persone nel mondo l’anno scorso si sono fatte uno spinello 13 milioni hanno sniffato cocaina e 15 milioni si sono “fatte” di eroina, morfina e oppio. In Olanda si può comprare e fumare nei Coffee Shop. Ma ci sono anche nazioni, come Canada e Svizzera, che, sollevando molto clamore, hanno autorizzato la coltivazione di cannabis e l’uso di questa pianta per usi terapeutici. Sebbene oggi non siano ancora del tutto notti i meccanismi farmacologici dei principi attivi della cannabis, in molti ne riconoscono gli effetti antidolorifici sui malati terminali di cancro o di altre gravi malattie. Ciò nonostante, l’uso assiduo di marijuana porta a gravi conseguenze sull’organismo sia livello fisico (ad esempio sterilità maschile) sia livello psicologico (progressiva perdita di motivazioni e incapacità di ottenere gratificazioni personali dagli avvenimenti quotidiani).
L’identikit della canna
Che cos’è: la cannabis è originaria dell’Asia Centrale. È senza dubbio la pianta più antica, con proprietà stimolanti, conosciuta dall’uomo. È nota con più di 300 nomi, i più comuni dei quali sono cannabis, marijuana o “erba”, ma anche ghana, super skunk, buddha grass, calabrese e cosi via a secondo della varietà. La resina prodotta dai fiori femminili della pianta (Cannabis sativa, C. indica e C. ruderalis) possiede una consistente percentuale di cannabinoidi, e in particolare di THC sostanze stimolanti danno dipendenza.
Metodo di somministrazione: fumata, mangiata, o in infusione.
Effetti: stato di euforia, rilassamento, facilità di socializzazione, sensazione auditive e visive esasperate. Gli effetti si fanno sentire per 15-20 minuti dopo l’inalazione di una canna o per 4-6 ore dopo l’ingestione per via orale. Si manifesta anche una spiccata mancanza di concentrazione e una leggera diminuzione delle prestazione fisiche.
Modalità di azione: il tetraidrocannabinolo, principale componente attivo della cannabis, si fissa nel cervello a livello del sistema limbico, sede delle nostre emozioni.
Pericoli: in forti dosi, si manifestano allucinazioni, vuoti di memoria, perdita delle nozioni di luogo e di tempo, depresione. 55 consumatori di marijuana su 100 hanno già provato una sostanza come la cocaina, il crack o le anfetamine.
L’identikit dell’ecstasy
Che cos’è: è la droga di sintesi attualmente più consumata in Italia. Questa molecola, MDMA (3,4-metilendiossimetilanfetamina) fa parte della famiglia delle anfetamine, eccitanti molto potenti talvolta usati nei medicinali per diminuire la sensazione di fame (la cui vendita è oggi vietata). Spesso la “graziosa” pillola colorata contiene anche allucinogeni del tipo LSD, caffeina, efedrina e altri prodotti molto tossici, come sapone detergenti, topicidi.
Metodo di somministrazione: compresse da inghiottire. Sulle pastiglie, di diversi colori e foggia, sonno spesso incise steline, cuoricini, sigle o faccette.
Effetti: lo “sballo” dura 2-3 ore e il mondo appare pieno di amici.
Modalità di azione: il MDMA aumenta la liberazione di dopamine e anche di serotonina, i neurotrasmettitori del nostro equilibrio veglia-sonno. Una pastiglia di ecstasy costa dai 10 ai 30 euro. Una sola assunzione è sufficiente per rischiare la morte.
L’identikit dell’eroina
Che cos’è: è il lattice estratto dal papavero da oppio. È inizialmente trasformato in oppio, raffinato in morfina, poi mischiato ad altri prodotti per produrre l’eroina. Oggi è sempre più diffusa l’eroina “brown sugar” o kobret, l’eroina di scarto in polvere scura, tagliata con anfetamina o sostanze simili, che si fuma.
Effetti: un lampo seguito da sogni euforici, impressione di librarsi, leggera sonnolenza. L’eroinomane si trova bene sulla sua nuvoletta.
Modalità di azione: l’eroina si insedia sui recettori di endorfine (le molecole antidolore  che il nostro corpo fabbrica naturalmente) posti sulle membrane dei neuroni. Cosi anestetizzati, i neuroni inviano massaggi di benessere al cervello, anche quando in realità tutto va male.
Pericolo: l’uso porta a una dipendenza fisica e psichica molto forte e rapida. Si rischia la morte per overdose o per droghe tagliate con sostanze letali.
L’identikit della cocaina
Che cos’è: estratta dalle foglie della pianta di coca (Erytroxylon coca), la cocaina si presenta in forma di polvere biancastra. Esiste anche sotto forma di crack, una polvere granulosa da fumare che, riscaldata, produce degli scricchiolli.
Metodo di assunzione: sniffata, fumata o iniettata.
Effetti: in un primo tempo, sensazione (il “flash”). Ci si sente sicuri di sé, e di conseguenza si sovrastimano le proprie capacità fisiche e intellettua
li. Effetto garantito per 15–30 minuti. In seguito, c’è la discesa, l’azione della sostanza s’interrompe e si piomba in uno stato di depressione. Il crack procura una sensazione più intensa e più breve (da 5 a 10 minuti) poiché arriva più rapidamente al cervello, ma porta a comportamenti ultra violenti.
Modalità di azione: agisce liberazione di dopamina, da cui deriva la sensazione di piacere.
Pericolo: la dipendenza psichica è fortissima. Lede il sistema nervoso.
Il giro degli spinelli è molto cambiato rispetto a quello degli anni settanta. Se allora si fumava erba con un 3-4% di THC, oggi sul mercato ci sono canne con un 30-40% di principio attivo. Secondo gli esperti danni dei “super spinelli” sono notevoli. Per i giovanissimi, il cui sistema nervoso è ancora in via di sviluppo, i danni ai neuroni sono gravissimi. Rilassamento, euforia, risate folli… Questi sono gli effetti che vuole ottenere chi fuma uno spinello. Non si pensa però che si rischia anche un secondo effetto con la cannabis. Un consumatore su 10 mila dopo avere fumato si ritrova sotto un effetto allucinogeno permanente, che può durare da 8 giorni a 2 mesi. In questo stato, ci si crede onnipotenti, si sentono voci immaginarie e si è convinti di essere al centro dell’universo. Questo non è il solo rischio che si corre. L’erba o l’hashish possono anche rivelare su certe persone delle turbe psichiche nascoste, in particolare la schizofrenia, una malattia mentale che si sviluppa fra i 18 e i 25 anni, la cui incidenza è quintuplicata in chi si è già fumato più di 50 spinelli. Inoltre, senza necessariamente aver abusato del “fumo”, chi si fa finisce col chiudersi in se stesso e l’euforia diventa depressione. In breve, ci si ritrova con una personalità spezzata definitivamente.
Certi spacciatori rendono l’erba o l’hashish più “invitante” aggiungendoci delle sostanze per niente allettanti. Alcuni esempi? Spruzzano delle lacca per capelli sull’hashish per dargli una aspetto più lucido, oppure lo mischiano al lucido da scarpe per accentuarne il colore, altre volte vi mescolano dell’olio per motori o di paraffina per ammorbidirlo. Non solo, alcuni spacciatori aggiungono alla pasta di resina o all’erba medicine triturate per amplificare l’effetto. Una volta bruciati e aspirati, nessuno può prevedere le conseguenze.
Il Consiglio dei ministri i  marzo 2004 ha approvato un disegno di legge che modifica la disciplina in vigore sull’uso di stupefacenti, nonché sulla riabilitazione dei tossicodipendenti. In particolare per quanto riguarda le sanzioni, è sparita la differenza, fra droghe “leggere” “pesanti”. È vietata la detenzione, l’uso e lo spaccio di qualsiasi droghe.

commenti
  1. simpit ha detto:

    Pensavo che una volta finito l’interferone mi sarei concesso na canna. Mò mi hai fatto passare la voglia!

  2. wally76 ha detto:

    tutta la mia anima per voi.

    Verro’a conoscervi appena posso.

    Per dare il mio umile aiuto..

    conosco un blog: http://stazionemilano.splinder.com/

    anche li tanto cuore.

    Un grande abbraccio,

    valerio

  3. stazionemilano ha detto:

    Ciao, in questo fine settimana chiederò a qualcuno di fare un link che ci permetta di entrare direttamente da Voi… camminiamo sullo stesso binario e vorrei che ci unissimo, Vi va l’idea?

    Mutty

  4. anonimo ha detto:

    invece io me ne faccio subito una…non vedo tutta questa tragedia, anzi fumare un po’ di erba è certo più salutare che fumarsi un pacchetto di sigarette al giorno.
    Stefi

  5. massitutor ha detto:

    Ciao Stazione di Milano!
    Certo che è una cosa positiva che ci uniamo sempre di più, per quello che è possibile. La strada ci accomuna e forse anche tanto altro. Ma tecnicamente cosa intendete? più dei normali link? Vabbé..per i dettagli tecnici ci sentiamo poi magari privatamente. Buona fortuna.

  6. miscaronte ha detto:

    la prima sigaretta che fumai fu una M erit, da li’ il mio pensiero fu: (ho un’educazine molto cattolica si chiama merit quindi me la devo meritare). Nessuno dei miei amici amici fumava kanabis, non puoi quindi immaginare la difficolta’ di reperirne anche piccole quantita’; in più per una donna è sempre più difficile perche’ cercano di fregrarti: poca sostanza e una marea di soldi. poi io mi sono rotta, prima di comprarla volevo assaggiarla,, ma non so come mi fregavano lo stesso…allora adesso ho detto basta : voglio la roba e non scherzo, ne voglio veramente tanta e se mi rompete le palle chiamo il quest; ore e tanti saluti a tutti.no mi faccio una bella fumata con luiIO MI FUMO IL CILUM CON IL COMMENDATORE, TANTO MIO PADRE è GIà MORTO E SE ANCORA MI VUOLE BENE SAPPIA CHE IO GLIENE VOGLIO TANTO….PERO’ FACCIO ANCORA< LA PIPI' A LETTO A 34 ANNI.

  7. ghiaccioblu ha detto:

    io ho un ricordo orrendo delle ultime canne della mia vita (risalgono a tre anni fa più o meno) non che abbia mai fumato tantissimo, ma insomma, in certi periodi, magari di sera prima di dormire, ma invece di rilassarmi attacchi di panico, cuore a mille, pensieri ossessivi… e poi ricordo anche l’ansia di averne sempre a disposizione..non darà dipendenza fisica come altre droghe, ma psicologica sicuramente sì…e non è una bella cosa, per niente. essere liberi è molto meglio.

    baci a tutti.
    s.

  8. anderlet ha detto:

    Per me il discorso della droga spero che è finito. E poi la cannabis non si può dire più che è la stessa come 30 anni fa. Dobbiamo accettare questa cosa perchè è coltivata nel laboratorio è ormai modificata. Che principio attivo di thc è molto piu alto come quella che è coltivata in natura. E da spacciatori ho in Olanda si compra spesso quella modificata. Questa cosa gira attorno di noi e sta da noi creder o prenderci per il giro e far del male a noi stessi.

  9. simpit ha detto:

    neeeeeee , non mi avete convinto.
    appena smetto la cura mi faccio un bel cannone! Piuttosto starò più attento e usarò più la bicicletta,mezzi ecologici e respirare meno smog, a non bere alcoolici, a smettere di fumare sigarette,a quello che compero al supermercato,a firmare tutte le campagne di energie pulite che volete ,ma una canna non me la leva nessuno.Tiè!

  10. simpit ha detto:

    qualcuno di voi pensa le sostanze legali fanno meno male delle illegali?

  11. anderlet ha detto:

    Io non voglio convincere nessuno. Ognuno mi sembra che siamo0 abbastanza grandi per perndere le nostre responsabilità. E poi di droghe legali non voglio neanche aprire discorso perchè tanti pensionati con tutto il rispetto sono drogati. E sarebbe da discutere tantissimo. Magari l’altra volta.

  12. simpit ha detto:

    Bè la riprenderemo nei prossimi post non mi riferivo a te in particolar modo anderlet ma questo cominciava ad aprire una riflessione sulle droghe legali ed illegali che mi incuriosiva ciaooo buona domenica

  13. fuoridallamassa ha detto:

    ciao,
    navigando su kataweb ho trovato il vostro blog. molto interessante, riflessivo, toccante, e sinceramente obiettivo l’articolo sulle droghe. sulla marijuana però non sono molto d’accordo…molto spesso aiuta a distaccarsi con dolcezza dalle asprezze della vita quotidiana.
    un abbraccio,
    fuoridallamassa

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