Ho conosciuto artisti di strada bravissimi con conservatorio alle spalle ma che vivevano anche con altri introiti e altre risorse e ho conosciuto artisti di strada scassoni che avevano imparato a suonare la chitarra in qualche scuola media e che conoscevano 2 o 3 accordi, e suonavano ad orecchio, autodidatta per la maggior parte. Bè io facevo parte della seconda categoria. Suonare un brano famoso in strada a meno che non sei Pino Daniele in persona è difficile ricevere qualche spicciolo anche dopo ore di strimpellate se poi hai la memoria rovinata dalle sostanze ricordare i testi delle canzoni è un dramma. Ma la necessità di scollettare mi ha suggerito di sfruttare l’improvvisazione.
Una delle tecniche che usavo spesso era Improvvisare motivi famosi cambiando il testo sul momento e modellandoli sulla persona che passava in quell’istante nelle metropolitane (Roma e Milano) oppure nella strada accanto ai negozi. Questa tecnica con me ha funzionato benissimo, i passanti sorridevano (non tutti è ovvio!) e raddoppiavo/triplicavo gli introiti. Bisogna avere solo molta fantasia e conoscere almeno un giro armonico famoso orecchiabile.
Risultava ancora più efficente se avevi un amico con il cappellino come ”front-man” che faceva un pò il giullare della situazione. Alcuni esempi gli abbiamo dai ns amici che si vedono spesso in via Oberdan,via clavature, e davanti a molti supermercati, loro aggiungono anche un cane o dei cuccioli. In alcune città entravo addirittura nei negozi, certo bisognava avere delle grandi facce di cazzo, ma a quei periodi questa virtù non ci mancava, eravamo ben carburati. Mi è successo di scollettare e suonare anche in ”down” e da solo a volte, la differenza consisteva nel fatto che rompevo molto meno le palle e mi facevo dei grandi viaggi mentali di autocommiserazione corredata da sbadigli e lacrime. Però c’è da dire che non mi sono mai ridotto come quei bei giovinotti muscolosi in ginocchio con aria triste e il cartello ”aiuuutaaatemiii vi preeegooo” ”ho 44 figli malati, 32 mogli disabili, e mia suocera impazzita all’ospedale” avrei voluto, passando, dargli un bel calcio in culo! Ma vai a zappare la terra! anche se a volte si rischia di scoprire che la storia è vera, di questi tempi poi. I posti preferiti erano le uscite dei metrò, e con un buon ”carburante” che ti dà la spinta, le strade trafficate. A Bologna il sottopassaggio di Piazza Maggiore non era molto trafficato e quindi potevi stare tranquillo non al centro dell’attenzione. Con la gente che passa e va di fretta non hai ”l’ansia della prestazione” e puoi ripetere lo stesso pezzo all’infinito. Via indipendenza la evitavo perchè pensavo che lì ci andassero a suonare solo gli artisti con le palle, anche via D’Azeglio, escluso però il portone di Lucio Dalla. Perchè si dice che davanti al suo portone si può stare. Esattamente di fronte al campanello dove sta scritto ”senlui” se ricordo bene. Mentre davanti ai supermercati dovevi combattere per accaparrarti il posto davanti all’entrata. Non tutti ovviamente. Era comodo scollettare con la chitarra davanti al supermercato Coop di via Montebello, perchè, come molti supermercati forse, la gente è sempre la stessa e se si fa l’abitudine, e ti conosce, ti porta anche dei vestiti e roba da mangiare,sempre se gli sei simpatico e non rompi tanto i maroni. Un’altra buona tecnica era quella di andare negli studi privati di Notai/ avvocati/professionisti (chissà come mi malediranno) mettersi sala d’attesa e quando entri raccontargli la storia della tua vita e di tutte le tue sfighe. Se hai fortuna racimoli un pacco di soldi. Ho avuto un’ottima e proficua esperienza invece con un vescovo non so se si può dire, il Vescovo di Albenga. Una figata regaaaa!!! Quando eri fortunato, ti faceva salire ed entravi in un palazzo lussuosissimo ti faceva sedere veniva con una bacinella piena d’acqua e ti lavava i piedi. Guai a rifiutare rischiavi di perdere le 200.000 lire. Ma poi, sapete, dopo una giornata passata a correre su e giù per i treni era uno spasso, e direi anche un pò eccitante. Anche perchè poi dopo, prima di accommiatarsi con te, ti stringeva forte al suo petto e sentivi delle vibrazioni che vanno oltre forse a Dio e altro. Sì, sentivi che quel tipo buffo un pò ti ha fatto stare bene per quel giorno e pensavi che in fondo lui nella sua mentalità religiosa e di carità sentiva la necessità di esprimersi con quei riti e con quelle parole. Poi via di corsa a Genova p. principe a comprare una pallina e lì ho conosciuto un ragazzo Sciascia un pò più basso di me e insieme siamo andati a farci a casa sua. Strafatto sul divano mi giro e vedo sorpreso un’apparizione femminile!
Allibito! E senza parole! Era lui travestito da donna! Chiaramente lui ha detto che stava andando a lavorare e io sono rimasto a casa sua. Solitamente non mi sono mai piaciuti gli uomini e men che meno i travestiti, ma lui tutto poteva sembrare meno che un uomo. Poi sono passati dei giorni e devo dire che cominciava a piacermi sempre di più, solo però nella versione femminile. Credo che non abbia mai visto nulla di più erotico di quella presenza femminile con una quasi invisibile venatura maschile. Me ne sono innamorato perdutamente, ma vorrei avervi visto voi di fronte a tale bellezza e sensualità. I guai però vennero proprio con l’arrivo dei sentimenti. Ricordo la sensazione che ho provato nel vederla sul divano presa a turno da 4 nord-africani. Non capivo se ero eccitato o geloso, ma ho sentito la necessità di prendere e andare via,anche perchè mi stavo infognando di nuovo. Meglio così perchè le sostanze e l’amore non vanno mai d’accordo.
Bè per oggi basta. Alla prossima ciau.
Sex, drugs & rock'n'roll
Pubblicato: 17 gennaio 2008 da massitutor in amicizia, colletta, droga, felicità, libertà, musica, pensieri in libertà, stra-cultcommenti
Bell post Pietro solo che io non sono musicista come te. Anche quando la musica mi piace tantissimo.
ME FAI MORI’!
Secondo me questo post lo dovreste trasformare in un “corto”: è troppo intrigante per non farne una sceneggiatura.
Mirko (testardo, troppo emotivo) per esempio, è PERFETTO per la parte del vescovo. Avrei in mente anche altri ruoli, ma non vi voglio influenzare.
Pensateci.
Ciaooo Ant se sapessi che ho combinato a Roma da intrigante passerei per perverso ma le sostanze come acidi,anfetamine,lsd,extasy te fanno fà de tutto te fanno fà
Bè c’è il teatro ed è Massimo Macchiavelli il regista La Fraternal compagnia. Per gli amici di Roma visitate il sito http://www.fraternalcompagnia.it/
lì ci sono ragazzi (senza fissa dimora) che recitano, e bene anche.Invitateli a Roma.Ciaoooo
Si il #2 ha proprio ragione Il prete che lava i piedi, la tua faccia, il tipo che si veste da donna e ti piace sono scene memorabili da mettere in un film e sono anche la dimostrazione di quanto dramma e comicità vadano insieme, cose che in quel momento erano drammatiche, non dimentichiamo quanto stavi male, oggi sono di una comicità irresistibile. Pietro scrivi bene se la rai fosse illuminata ci finanzierebbe una fiction con queste storie, la potrebbe mandare diciamo alle cinque del mattino. Non voglio essere blasfemo so che c’è chi non ce la fa è in questo caso il dramma prende tutti i suoi connotati, ma so anche che se una persona dopo aver passato tutto questo risce a vedere il lato ironico delle sue disgrazie vuol dire che, non solo è una persone recuperata ma sopratutto è una persona migliore rispetto a sè stessa. E poi mi stupisce sempre vedere come le disgrazie rendano così viva la sensibilità artistica. Dai Max facciamo un cortometraggio, magari chiediamo i soldi al vescovo e mandiamo Mirko in ritiro spirituale da lui. Pietro continua a scrivere e a esorcizzare chissà potresti raccogliere tutto in un libro.
a presto Massimo M e grazie per la segnalazione
Io il sito l’ho visitato, ma tu sei sicuro che verrebbero a Roma? Ci sono due o tre spettacoli che mi interessano molto. Organizzare il tutto come associazione mi pare complesso dal lato economico, visto che il colore della nostra cassa è verde perenne (certo..la dritta sul vescovo di Albenga…) però potremmo pensare a presentarli in un progetto per la settimana dell’intercultura, comunque mercoledì prossimo ne parlo a riunione, mi sembra molto interessante.
P.S. SEEEEEEE!!!!!!!!!!! Ma che mi racconti??????? Che sei UN UOMO e che per essere perverso hai bisogno di farti di acidi??????? Ma allora sei un angelo!!!!!!!!!!
bè adesso è da 15 anni non ce ne sono + di acidi, ma quando ti fermi si fa i conti con la vita Fantozziana e ti devi arrangiare con la Pina al tuo fianco.Volevo tanto evitare la vita ”lavora cosuma crepa” ma alla fine ci sono cascato anch’io.Vedo anche ultimamente alkoliker se non sbaglio si è ”accasato” anche lui.eh eh eh lo invidiavo e adesso anche lui
è vittima delle bollette!!
Belissimo raconto. Mi ricorda tante cose certe belle certe no pero il raconto e divertente.
Io dico a Ant21 perche dici cosi?
Perche pensi tuti i maschi sono perversi? Forse tu dici cosi perche ai avutto brutte esperienze ma non tuti i maschi sono cosi. IO per esempio volio la tenereza.
“Bè per oggi basta. Alla prossima ciau” per oggi basta?! Cavoli Pietro qui ce n’è veramente per un romanzo, per un film! Post straordinario veramente. Mi ricordo la storia del musicista di strada me l’avevi raccontata un avolta quando lavoravamo all’Isola, ma qui è ancora meglio… il resto poi: la storia del travestito… mi sono sentito catapultato in un film di Tarantino… ma con molta più compassione ed intensità. Queste storie di quasi amori e di confusioni emotive davvero le possono capire solo persone che, in qualche modo, hanno abitato i confini. Sempre grazie.
Per il film ci sono …e ci sono sempre di più quando leggo queste cose.
Ciao ragazzi sono da 10 gg al gomito
ho conosciuto Pietro al Gomito e mi ha fatto conoscere Asfalto, mi piacerebbe scrivere qualcosa e cucinare qualcosa per voi!!Mi invitate??
Per utente anonimo 8.
No, scusami, mi sono espressa male. Quando ho scritto UOMO non intendevo i maschi, ma il genere umano. Non è un giudizio che ha a che fare tanto con le mie esperienze, quanto con la mia formazione di studi e il lavoro. Immagina di ascoltare tante volte e nei dettagli le testimonianze dei sopravvissuti ai lager: è difficile non interrogarsi sulla reale natura dell’uomo, di fronte a tanto orrore. Alla fine devi farci i conti col quello che c’è dentro ognuno di noi e che è pronto a venire fuori se cadono i freni inibitori (ad esempio con la roba, ma anche durante le guerre). Certo dentro di noi c’è anche l’esatto contrario, a decidere chi vogliamo essere, se Hitler o Gandhi, siamo noi, è frutto di una scelta, che spesso maturiamo nella sofferenza di esperienze che ci segnano, che ci fanno male. Però alla fine chi fa la scelta è decisamente migliore di chi non si è mai posto il problema e non si sa cosa nasconda. Comunque non mi sembra un discorso adatto ad un blog e poi è troppo lungo, questo spazio non è mio e mi sto sentendo un’invadente. Sappi solo che se è ho detto quella frase è perchè, leggendo quello che scrive, Simpit mi sembra una persona molto sensibile, e volevo fargli capire che se c’è qualcosa di brutto nel suo passato non importa a nessuno, perchè scompare di fronte alla bellezza del suo presente.
Perdonami se, come uomo, ti se sentito ferito dalle mie parole, ma come vedi non ne avevo l’intenzione. Ti auguro, se non l’hai ancora trovata, di ricevere tutta la tenerezza che cerchi: te la meriti!
Pasqualino chi sei come facciamo a invitarti se non ti conosciamo nemmeno
E’ tutto abbastanza singolare.Ma secondo te Pasqualino dice chi è a un’anonimo?Ma anche tu scusa come sei messo?
io sicuramente sono messo meglio di voi ignorante cafone
vabbè nn t’arrabbiare adesso si presenterà, appena va in via del porto .simp
scusami anonimo,mi sono preso confidenza come uno/a che conoscevo.Sono proprio un cafone mea culpa
Allora sto pasqualino arriva o no
le postazioni internet gratuite per un’accesso ad internet sono solo per il momento due: via del porto e il gomito.E al gomito ci si può collegare solo dalle 19 alle 24 un’ora solo per persona, se il turno è libero anche di più.Pasqualinolochef non conosce bene il computer, e ha bisogno di essere aiutato x il momento.Quindi se trova una persona che lo aiuta si presenta se no.. nisba.”Sto pasqualino” non è un’immagine della fantasia del monitor che si ha di fronte ma una persona.”Sto anonimo” 17 nemmeno credo.Quindi come tutte le persone hanno dei tempi (salute permettendo di pasqualino visto che gira con una stampella in questi giorni).Pazienza una cosa lla volta.Ciao ci sentiamo nei prox gg