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Rassegna: Il Teatro dell’esilio
Giovedì 24 gennaio 2008 ore 21.00 Teatro Dehon Via libia 59
informazioni e prenotazioni- tel 051 342934
info@fraternalcompagnia.it
teatrodehon@tin.it
Rom- il viaggio millenario
regia Massimo Macchiavelli
Nesvas è un vecchio zingaro calderaio che, spinto dall’ impossibilità di vivere del proprio antico mestiere, sogna di andare in Italia, attratto dall’ illusione di poterlo riprendere in un paese che lui considera ricco. Sindel è un ragazzino senza genitori che è stato adottato da Nesvas. Insieme partono per un viaggio dalla Romania all’ Italia, su un vecchio carretto trascinato da un improbabile cavallo. Il Viaggio e gli incontri che vengono fatti diventano il pretesto per ripercorrere la storia del popolo Rom in una sorta di trasmissione orale tra nonno e ragazzino. Lo spettacolo è integrato con, musiche dal vivo, danze popolari Rom e documenti video che completeranno quello che vuole essere un percorso nella cultura di un popolo che spesso conosciamo solo attraverso luoghi comuni.
“La gente ha paura degli zingari ed in genere dei diversi. Questa paura genera poi spesso pregiudizi ed incomprensioni e questo porta alla nascita dell’odio e dell’intolleranza. Per poter sperare di creare un giorno una società più tollerante, o, come scrive Laura Balbo, "una società poco razzista", è necessario conoscere gli altri, i diversi da noi; è assolutamente necessario considerare questi ultimi come portatori di una cultura, né migliore, né peggiore, ma solo diversa dalla nostra.”
Lo spettacolo è nato da un progetto tenuto dalla Fraternal Compagnia a Villa Salus , Bologna. In questo luogo abitato da Rom che erano stati tolti da luoghi occupati la Fraternal Compagnia ha tenuto laboratori teatrali e artigianali. Lo spettacolo vuole raccontare la storia del popolo zingaro, dalla sua partenza dall’india oltre mille anni fa, attraverso il vagare per i paesi europei e le persecuzioni subite fino ai giorni nostri. Lo spettacolo ha debuttato a Bologna all’Arena del sole, il testo è stato pubblicato in un libro dal titolo “Un anno a Villa Salus”, edito dall’associazione Arc–en-ciel.
Noi del gruppo Asfalto ci saremo. Chi per amicizia, chi per antiche e sepolte passioni per il teatro e chi, perchè no, per farsi una dormita nelle morbide e calde poltrone del teatro. Come è già successo. L’importante è stare insieme. E partecipare a quei magici momenti di teatro e intimità che sono peculiari della Fraternal Compagnia. Che non è che sia la migliore compagnia del mondo in assoluto, ci mancherebbe! Ma porta con se un valore aggiunto, un particolare colore, che nessun altra avrà mai. Fidatevi.
Grazie ragzzi per questa segnalazione, e grazie max per le belle parole in oggi, l’amicizia è una gran cosa. vi aspetto ho fatto riservare dieci posti, venite, guardate, ascoltate e se volete dormite nel calduccio delle poltrone.
con affetto Massimo M
sarò uno che occuperà una delle calde e comode poltrone. spero di guardare,ascoltare e conoscere una cultura diversa, grazie per l’invito.
andrea..
Grande Massimo. Io ho visto il spettacolo solo che mi mancava inizio che ci siamo persi nell aspettare in fila. E spero che attori saranno sempre stessi. Pure il cavallo bianco.
Forse questa volta non sono in turno e ci vengo.Salvo imprevisti.
Spettacolo intenso ed efficace; un bel po’ di gente in sala in questo freddo giovedì sera… E alla fine l’abbraccio di Massimo.
Ma del Gruppo Asfalto neanche l’ombra… a parte la mia. Che tristezza. E che fatica a volte.
Non ne farei una colpa sapessi a quanti spettacoli non vado io, la sera si è stanchi e poi lo avevano già visto. Piuttosto sono molto felice ma non perchè la serata è stata molto bella, ci mancherebbe dopo vent’anni è il minimo: sono contento ragazzi perchè tra il pubblico c’erano sette o otto adolescenti di Villa Salus. Già è difficile portare a teatro i giovani, figuriamoci i giovani rom. Sapeste che sensazione recitare con in platea i politici e i rom, gli amici, gli allievi, e gli sconosdciuti.Queste sono soddisfazioni! Ragazzi con cui ho lavorato mesi fa, si sono tolti dalle loro baracche (o case adesso) per venire a vedere uno spettacolo sulla loro storia. Impagabile. Sono queste soddisfazioni che rendono bello il mio lavoro. Mentre recitavo pensavo ( già non mi accontento mai di fare una cosa per volta,) eccolo un mondo migliore una platea all’insegna della diversità, allora è possibile, questa sera è il teatro che fa stare suduti vicini gli opposti. Max dice che abbiamo un valore aggiunto, questo valore viene proprio dalle nostre platee, da un pubblico che in fondo è un pezzo di società distante che per un’ora accorcia le distanze, e attraverso il teatro si fonde in un unico organismo che recepisce emozioni. Viva il teatro e grazie alla vita che è stata sfigata, ma alla fine mi ha dato un dono meraviglioso, la possibilità di esprimermi e qualcuno che mi ascolta.
Ciao asfaltini come punzione perchè non siete venuti verrò al Centro Diurno e farò una due giorni di Lectura Danctis in russo e… guai a chi dorme
Un abbraccio Massimo M
Non so in che mondo vivi Maxtutor ma eravamo ben in quattro del gomito di cui due di Asfalto .C’era anche Andrej e non ci siamo visti!!! Forse non ci siamo incontrati perchè siamo dovuti fuggire come ”cenerentole” al dormitorio.Il nostro ”principe” ci è molto piaciuto. Nei prox giorni il lupo scriverà un commento sullo spettacolo.Io da teledipendente quale sono finalmente ho buttato fuori un pò di tossine, rischio di essere di parte visto che con il ”macchia” siamo amici da lunga data.Ma a parte questo , ho visto uno spettacolo divertente e nello stesso tempo triste,non me ne intendo di teatro ma credo che saper unire le due cose e raccontare una cultura diversa dalla nostra senza nè troppo enfatizzarla nè attenuarla sia difficile.E’ piaciuto molto anche a Davide e ne prox giorni scriveremo qualcosa.Ciaaaooooo
Mi credevo di peggio invece mi sono divertito é stato abbastanza carino uno spettacolo anche storico e veritiero. Mi dispace di non averti incrociato Massimiliano alla prossima. Ciao da GIovanni Buldrini.