Vita di strada: Mi chiamo Andrea sono napoletano e sto a Bologna da un bel pò. Prima lavoravo e avevo casa e famiglia, venendo a mancare la risorsa economica sono sprofondato in un abisso dal quale mi riesce difficile risalire anche possedendo milioni di bombole di ossigeno, mi sento mancare il respiro. Prima facevo assiduamente uso di "COCA" ma trovandomi quì ho cominciato a sniffare eroina e mi sono come si suol dire infognato. Ho cominciato a prendere metadone ma ora non mi và più e ho ricominciato con il bere cosa peggiore sia dell’una che dell’altra. Ho fatto dormitori ma x uno abituato ad essere libero come il vento è molto difficile attenersi a delle regole, le quali è giusto che ci siano se vuoi restare ad essere un mantenuto, tanto che ti frega hai dove dormire al caldo, hai un pasto e un posto dove lavarti ma manca la cosa essenziale l’AMICIZIA cosa che x me è un valore di vita ma x i tossici e alcolisti e chi fà uso di altre sostanze è solo un pretesto x scroccare ciò che l’altro ha. Da oggi sono ritornato in strada. E l’unica mia vera amica è la mia SOLITUDINE la quale è l’unica che non ti lascierà mai, rimarrà fedele x l’eternità e ti abbandonerà solo quando smetti di esistere.
Ho voglia di…
…fuggire e mollare tutto..
…e assaporare un pò quel sapore di solitudine che sà tanto di libertà… dove ti permetti di coccolarti un pò… e coltivare la speranza di un futuro migliore.
Scelte di vita
Pubblicato: 3 marzo 2008 da massitutor in amicizia, assistenze e bisogni, libertà, viaggiocommenti
sono cose dure… fanno riflettere.
grazie massi :*
Già… grazie a nome di tutti, ma il coraggio della parola qui è tutto di Andrea. Anzi mi associo ai complimenti: leggendo queste righe penso, una volta tanto, che sto facendo la cosa giusta con questa traccia digitale che è Asfalto.
Anche io credo alla libertà, ho bisogno di solitudine e di alzare le ali ogni tanto. Anche io come te Andrea capisco il tuo desiderio di vivere senza regole e senza legami. Ma per quel poco che ti ho conosciuto, hai un cuore grande, che non regge i legami e fugge per non soffrire troppo.
Ciao Andrè!!! Grazie per i trucchetti che mi hai insegnato con le carte, è stato molto piacevole conoscere una persona come te. A parte quello, ho avuto il piacere di conoscere una persona che non si tira indietro quando trova una persona in difficoltà ( tu sai a chi mi riferisco e ti ringrazio per questo), lo so che non dovrei dirlo perchè è il tuo cuore che ti porta a fare questo. Poi credo che ognuno sia libero, per fortuna, di fare le sue scelte, di andarsene da un posto ma mi piacerebbe che tu andassi a stare meglio non peggio! Un augurio sincero, e con grande affetto
a volte sembra impossibile che il vissuto di un clochard possa stare tutto nell’arco di una vita sola!
Ciao Andrea.
Mi piacerebbe che i temi così importanti che hai sollevato li discutessimo con il gruoppo.
Ci vediamo oggi pomeriggio..
Ciao Giselle. sì sono cose dure come la vita che affrontiamo quotidianamente , magari riflettessero prima di sparare cazzate x i loro porci comodi. Grazie x il tuo breve ma circonciso commento.
All’utente anonimo hai colpito nel segno. Ho dato tanto e ricevuto nulla, ma non fuggo da nulla solo dai ricordi che lasciano il segno permanente sia nel cuore che nella mente
Alice, ho capito chi sei, ti ringrazio di ciò che pensi di me, ma non preoccuparti non affonderò facilmente o trovo un salvagente o approderò su un isola deserta cosi starò con la mia lei la “Solitudine”
Stazione di Milano. Un clochard vive una sola vita terrena ma i suoi valori e pensieri vanno ben oltre la morte
Sai ti capisco molto bene e stare in mezzo alla strada e avendo problemi con qualsiasi tipo di droga e alcol(di stato)e difficile trovare della solidarieta anzi trovi solo delle grandi fregature se non solo gente che ti usa e quando ai somo tutti li. Mi dispiace x la tua solitudine.Non ti abbatere Ciao
Si stà avvicinando il fatidico giorno ,il quale esito deciderà del mio futuro nel restare o come diceva Massimo tornare alla mia “ITACA” solo che la mia non esiste più.Sprofondata negli abissi più profondi dell’Oceano. Cosi sarò di nuovo in mare aperto su una zattera senza vela ne timone andando incontro al mio destino. Mi sento depresso, e molto giù,vuoto,frastornato e incazzato sia con me stesso che con il mondo intero x il motivo x cui “forse” dovrò abbandonare il percorso che mi ero prefisso “Riemergere”. Ma se ho ben capito ci sono poche possibilità di un risultato positivo.”Peccato” proprio ora che ne sono uscito mi sento crollare di nuovo il mondo addosso. Non sò cosa pensare e intanto aspettando il giorno decisivo stò riprendendo a fare cazzate mettendo a rischio la mia incolumità e il mio ritrovarmi in un contesto diciamo di “normalità sociale” x ora chiudo quì a venerdì il “Verdetto”…. Andersen64
….ITACA è un luogo di ritorno ma non è detto che sia un luogo fisico…ITACA è in te ed è sempre con te non puoi fare niente se non scoprirla o riscoprirla…poi di fatidici “venerdì” c’è ne sono tanti a volte troppi nella vita di ognuno di noi…ma è più facile naufragare che nuotare… vedi tutto è tremendamente semplice…e di una normalità disarmante ma è la vita…