La società è come
il fumo di una sigaretta
come le ciminiere di Milano
il posto in fabbrica rassicurava la vita
e si poteva far crescre
qualcosa, il futuro italiano
gli amori diventavano più concreti
per tutti a Milano la vita era un sogno
che si realizzava
chi arrivava a stormi coi treni dal sud
con le valige di cartone,
rondini a primavera
che tornavan nelle grondaie
amiche di braccia possenti
dell’industria che chiamava.
la società è come
il fumo di una sigaretta
come le ciminiere di milano
il sogno italiano
si faceva bello
con il lavoro che c’era
si poteva vedere tutto
con più serenità
Berlusconi era ancora alla ricerca del suo fare
e del suo dire, prometteva già
non so se per vizio o per culo
già dall’ora vinceva sempre e non moriva mai
faceva piangere anche la madonnina
chi a comprato la casa
e chi a visto cresciere la vita
i tempi eran buoni e sopratutto veri
come curare giardini in fiore
dove ogni volta nasceva un amore
e che bell’amore, che bella vita
chissà se a distanza di anni sarà ancora così
quello che sto raccontando
la mia Milano, Milano di ieri
ma come era bella Milano, Milano di ieri
il lavoro, la famiglia
si sognava l’Alfetta
per poi sembrare signori
anche se signori non lo si era
era l’orgoglio della mia Milano di ieri
la società è come
il fumo di una sigaretta
come le ciminiere di Milano
e quel profumo di uova strapazzate
e che tempi
40 di e 40 not ,o me bela madunina
Questo testo mi è stato regalato da una delle nostre autrici, Sharon
http://fc.retecivica.milano.it/RCMWEB/BarBoonBand/ssantucci.html e lìho messo in musica nel secondo cd della Bar Boon Band
http://www.retecivica.mi.it/barbunband
Ciao Maurizio
Milano Puttana
di Sharon Santucci
Muri di solitudine
Fabbriche distrutte
Luoghi dimenticati
Speranze demolite
Maledetta ti odio
ma ti tengo nelle mie mani
Milano sporca
Con i tuoi regali sporchi
Angoli bui dove anime solitarie
abbandonano un corpo
Che sarà ritrovato troppo tardi
Milano vorrei ucciderti
Riprendermi i miei sogni
Maledico i tuoi vizi
Che sono diventati miei
Se solo potessi spararti
Se solo potessi dimenticare
l’oscurità che emani
Ti lascio le mie foto, i miei scritti,
i miei pensieri
Sono cose preziose
Non hanno date
E tu sei sempre puttana Milano
Milano da bere
Nervi scoperti
Flash luccicanti
Milano da vomitare
Oggi ti calpesto
Oggi tocca a me
il vuoto che provo
il silenzio del tuo rumore
la macchina dal motore forte
ma senza cuore
Milano puttana
ho letto il vostro testo,sembra in alcuni punti una canzone,forse non sono più,che critica la città di milano lo sfogo di come la vede una persona che a bisogno di dire la sua,sempre se lo a fatto con il sipario aperto,e a visto milano nella maniera giusta,a me non sembra
ho letto il vostro testo,sembra in alcuni punti una canzone,,che critica la città di milano lo sfogo di come la vede una persona che a bisogno di dire la sua,sempre se lo a fatto con il sipario aperto,e a visto milano nella maniera giusta,a me non sembra forse se dimenticata di accendere le luci a san siro,comunque va bene anche cosi importante e scriverle con la devoluta passione come me carlo montres
ii testi del mio primo cd son pronti devo solo allenarmi con i primi arrangiamenti devo decidere sulla foto di copertina i brani sono 12,e il titolo sulle traccie di fabrizio de andrè,me avanzato del materiale che destinero ad altro carlo montresl
ottima poesia della memoria. Carlo Montresori è un grande poeta dell’immaginario e della memoria. Sa andare e tornare dal Posto delle fragole, portandoci sempre in regalo qualcosa, il profumo dolce dei ricordi. Grazie Carlo. Ho apprezzato veramente tanto.
Vorrei avere la tua serenità e la tua sicurezza a volte, soprattutto adesso.
Massimiliano
Che dire Carlo? Non sono nata a Milano ma ci sono arrivata 45 anni fa e ce l’ho nel cuore! Ho viaggiato tanto nella mia vita toccando città meravigliose, meno puttane e crudeli di Milano…io la definisco una città trappola che quando ti cattura ti trattiene!
ciao, Lucia.
Anchio sono nato a desenzano del garda,posto che i milanesi di solito frequentano,ma i veri scambi culturali li ho avuti a sorisole al patronato san vincenzo durante il mio colleggio ,a santa brigida colonia del patronato,il fatto che io oggi mi trovi a bologna dal 89 per via di mia madre,che oggi non c’è più,ma sono rimasto anchio nella trappola che dici tu a volte sono destini,che piacciano,o non piacciano,questo spiega anche la differenza di testo ognuno a il suo modo di vedere e descrivere le cose il mondo della canzone è questo,dalla vita spericolata di vasco,all’eganza dei testi di de andrè perche se cosi non fosse non verebbe ogni volta il propio lavoro una questione di arte diversa che alla fine non fa altro che aricchire il contenuto della situazione ciao e auguri carlo montres
Grazie di aver postato qui questo testo, lo considero un regalo. Vorrei tanto sentire come suona questo testo, che è veramente molto bello. Dovrò assolutamente impossessarmi di un cd della BBBand!
Pensando a Milano… Mi viene in mente anche un’altra canzone che io amoi molto: Sesto San Giovanni dei Gang, la conoscete?
Dimenticavo: Amici di Milano, Maurizio e lettori tutti: non ho dimenticato il lavoro che devo concludere sull’accoglienza a Milano. Siete stati fantastici a mandarmi i vostri contributi; ci sto lavorando…purtroppo è stato un periodo difficile e purtroppo è un lavoro che è finito sotto. Ma anche se ormai è primavera è un post che merita di essere pubblicato. Arriva.
Per l’mp3 di Milano puttana la puoi scaricare con emule ce l’ho nella cartella di scaricamento, dovresti trovarla, altrimenti te la invio in mail in mp3. E’ un ballabile sudamericano, su testo parlato, ho fatto appositamente un arrangiamento di musica leggera su testo “pesante”.
Ciao Maurizio
ilil poeta carlo montres si assenterà da asfalto in attesa che decida di continuare o no sta valutanto se fare il disco o no ,tornerà o non tornerà il probblema è cosa ci fa uno dell’acqa santa i mezzo a tanti diavoli,l’esorcista o forse è stato esorcizzato,questo non si sa…..povero carletto