Difficile trovare un altro protagonista della storia dello sport che sia più controverso e umano del Pirata, o almeno di quell’umanità che conosciamo, sperimentiamo e sentiamo vicina. Una vita in salita, con alcune discese spericolate.
Vai pantani vai
Le tue parole peccato per la sua vita ma ogni volta ricominciava sino ad arrivare |
lasciava anche stavolta quanto chiedere scusa alla vita ci sono stati dubbi e verità le tue parole |
Il mondo dell’arte,della musica, della cultura e dello sport ha avuto molti profeti, molti teorici, e molti praticanti che usavano la droga come mezzo per allentare le inibizioni e liberare le creatività bloccate dal razionalismo. Pantani un’artista delle due ruote con il cuore di leone, un pò assomiglia a molti di noi che sanno cadere e rialzarsi con testardaggine e grinta per raggiungere ancora un traguardo, ancora una meta,e cadere forse ma braccia alte da vincitori.Carlo le tue poesie oramai nel ns blog sono quasi indispensabili, sei con noi e dài una pennellata di dolcezza e prosa alla ns vita, una pausa di caffè fra un post e un’altro .Vai così Carlo sei forte.
La voglia di vincere la voglia di farcela e’una cosa che un po’ tutti abbiamo,ma non ci si puo’ arrendere se la vita non ci permette a tutti di entrare in gara;e’ proprio li’ che comincia la vera salita.
grande pantani.pultroppo questa e la dura realta.di quando si entra in una grossa depressione.ma pero’ e vero la salita inizia quando si rimane soli e li che bisogna saper far vedere quanto si e grandi,ma non tutti hanno questa grande forza.
pantani rimarrai un grande
Ciao Marco
anche ronaldo è andato in depressione….era così giù che non si è accorto di andare a trans….ma non si è accontentato di uno ne’ voleva tre!!
i soldi fanno un brutto effetto specialmente a persone deboli!
sucatemillo
si ma come tu sai e stato smentito tutto
scemo
l La poesia e stata scritta quando ancora non si sapeva ‘ l esatta verità e ho aspettato fino adesso a pubblicarla,comunque e dedicata a quelli che magari dopo una dura tappa,alla fine possano rimpiangere un campione come marco ,sopratutto come compagno di scuadra,e inoltre a sua mamma Tonina che può ricordare il figlio prima e il corridore poi mi dispiace per chi mi a risposto scemo,e l’altro sia andato a tirare fuori una storia come quella di ronaldo che sinceramente…..carlo montres
Anonimi #5 e #6
non potreste abbassare la voce per gentilezza, qui stiamo cercando di parlare di Marco, un po di rispetto almeno in questo piccolo spazio di culto.
Credo sabbe più appropriato che vi incontriate su http://www.fantacitrulli.ue/forum/bardellosport
Scusate
sono io quello del commento precedente
si proprio a quelli del 5è6 le cavolate andate a dirle da un altra parte.marco sei un grande e rimarrai nei cuori di tutti i tuoi fans
Ciao Panta
Giro d’Italia,un’altra sfida,altri chilometri da percorrere e avversari da vincere. Il terreno della sfida per tutti, anche quest’anno sarà la strada.
Chilometri e chilometri. Un ciclista dilettante di venticinque anni dopo alcune stagioni percorre chilometri fino a quattro volte il giro della terra, e tutti sulla strada.
Se ami la bicicletta devi allenarti. Settanta chilometri ogni giorno per tenere le gambe in scioltezza ed almeno novanta per poter aspirare ad una gara dignitosa.
Marco era un professionista, un atleta assoluto e novanta chilometri li faceva tutte le mattine per andare a comperare il latte.
E Marco il latte andava a prenderselo sul Mortirolo.
E sempre sulla strada.
Ciao Panta
un tuo ammiratore