Lost Angels

Pubblicato: 6 giugno 2008 da massitutor in asfalto fuoriporta, assistenze e bisogni, dormire, viaggio

immagini da Skid Row (Los Angeles)Qualche tempo fa ho incontrato Alfredo Falvo: un giovane fotografo che è stato quattro mesi a Los Angeles per fare un libro sul quartiere Skid Row. Ed ho imparato due cose: intanto che Skid Row non è solo il nome di un gruppo tamarro ormai fortunatamente estinto: il termine “Skid row” nasce dalla tipica storpiatura dello slang statunitense del termine “Skid road”, cioè le strade usate da chi trasportava legname e che per non impantanarsi metteva sul selciato assi (gli skids appunto), oggi per gli americani è un simbolo: andare in malora, fare bancarotta, finire per strada e perdere tutto. Inoltre è il nome di un quartiere ai confini della città di Los Angeles (vicino a Hollywood) popolato da homeless, veterani, gente povera, pensionati, disoccupati…
Sono state concentrate lì tutte le associazioni e le missioni che si occupano dei senzatetto. La violenza e il pericolo di morte sono dietro ad ogni angolo, a dei livelli che mi vergoigno a sintetizzare in queste poche righe. Decine di migliaia di persone dormono per le strade, altre possono permettersi una pulciosa pensione per una ventina di giorni e l’ultima settimana se la fanno in strada.
L’ho ascoltato raccontare, ho visto
il suo reportage (Lost Angels, appunto) e quelli di altri fotografi e penso al Centro diurno, al Drop in, penso alla zona di via Sabatucci, penso a Piazza Verdi e al nostro degrado casereccio, che puzza di piscio e lasagne.
Ci meritiamo tutto.

commenti
  1. rollover969 ha detto:

    speriamo che anche bologna non diventi in questo modo anche perchè non credo ci siano dei parcheggi che lo permettano e anche perchè parcheggio o no sei sempre in mezzo di strada. Voglio dire…….

  2. anderlet ha detto:

    Sapete che le persone che hanno perso la casa nell’uragano di tre anni fa, sono tuttora senza tetto. Ci son circa 40 milioni di poveri in america. E sempre USA fa le guerre per il mondo.

  3. simpit ha detto:

    E’ già da un pò che gli Stati Uniti li osservo con curiosità,ti posso raccontare un fatto: mmio fratello è andato negli Stati Uniti ed è stato male all’aereoporto perdeva sangue e nn c’è stato verso di caricarlo in un’ambulanza perchè era senza documenti e senza portafoglio quindi senza money ti arrangi.Fin qui nulla di che a parte la differenza che lui non è un disgraziè come me, lui era lì per lavoro chiamato proprio da quel paese come un famoso ingegnere e molto quotato,quindi morale: questo mi fa capire che quel mondo capitalista si risucchia in se stesso nell’egoismo di una società alla”Beatiful” e “JR” e le skid row, un mondo contradditorio nell’illusione di essere al centro del mondo come esempio di società modello.

  4. massitutor ha detto:

    cliccate gente cliccate nei vari link del testo, che c’è parecchia roba!

  5. aikana ha detto:

    Una volta ho sentito dire che un popolo ha tutto quello che si merita perche’ in un certo modo lo va a cercare, cmq. a me nn piace pensarla cosi’ …si possono sempre cambiare le cose, ed e’ quello che dovrebbero fare anche i bolognesi, cercare di cambiare le cose, non si guadagna niente lamentandossi soltanto…bisogna agire…

    Cmq. dovremmo dire che da una cosa cosi come quella dei Skid Row e’ nata anche una cosa buona una heavy metal band fondata nel New Jersey nel 1986. Il nome del gruppo deriva dalla prima band di Gary Moore, per l’appunto gli Skid Row.
    La band presentò fin dagli esordi un suono inedito per gli anni ottanta, classificato come prototipo dello sleaze metal, proprio perché in parte ispirato allo stile dei Guns N’ Roses. Gli Skid Row sono quindi associati al genere hair metal.
    La band raggiunse una ottima fama nel suo genere, soprattutto grazie ai primi due album pubblicati, l’omonimo Skid Row (1989) e Slave to the Grind (1991), considerati tutt’oggi come i migliori lavori della band.

    Beh meno male che e’ uscita anche una cosa buona da tutto questo….
    Ciao…!

  6. simpit ha detto:

    .. ma è robba bbuòna?

  7. anonimo ha detto:

    in america le cose sono diverse,o si è troppo ricchi e ci si può permettere una vita salutare ;ho non si ha niente e non ci si puo permettere niente,e quello che c’è a disposizione per la povertà e molto poco forse ancora più poco della stessa italia,quindi la loro povertà e peggio della nostra si punta di più agli armamenti che tutto il resto un bene ho un male non so e solo questione di decisioni politiche carlo montres

  8. anarcom ha detto:

    L’America e’ un paese libero:libero di far morire i propri figli,libero di muovere guerre in tutti quei paesi che ritiene canaglia,libero di soggiogare chi gli pare.

  9. anonimo ha detto:

    complimenti veramente interessante

  10. massitutor ha detto:

    Già proprio così Andrej: negli Stati Uniti ci sono più di 40 milioni di poveri; quasi l’equivalente dell’intera popolazione adulta italiana!
    Eppure il candidato repubblicano alle prossime elezioni annucia che promuoverà alla grande il viaggio dell’uomo su Marte!… Mi sembra la cosa più utile da fare in questo momento storico no? Geniale.

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