La settimana scorsa c’è stata la presentazione dell’edizione 2008 della guida ai servizi Dove andare per… La guida di Bologna per le persone senza fissa dimora. Stampata in diecimila copie, è da oggi disponibile presso la sede di Via Lodovico Berti 2/9, Bologna e verrà distribuita gratuitamente in stazione, nei centri diurni, nei dormitori, nelle mense per i poveri, presso le sedi dei servizi sociali, e in tutti i luoghi frequentati dalle persone senza dimora. Uno strumento di orientamento e conoscenza molto importante di cui abbiamo parlato più volte: anche perchè, come i nostri lettori più affezzionati sanno, ne abbiamo pubblicata una versione anche noi di Asfalto: una versione on-line dell’edizione 2007 (cliccando sul salvagente in alto a sinistra), aggiornata con i nostri mezzi ed implementata di una mappa interattiva che permette di individuare gli stessi servizi direttamente sul territorio.
Siamo andati alla presentazione della Guida ed è stato importante perchè siamo riusciti a fare qualche domanda alla vice sindaco Adriana Scaramuzzino e all’avvocato Antonio Mumolo (titolare del Progetto Avvocato di Strada). Abbiamo parlato di servizi e di modalità di accesso; delle differenze che ci sono fra residenti e non residenti a Bologna. Infine abbiamo cercato di capire quali e quante cose cambieranno al nostro ritorno dalle ferie: quando i servizi sociali comunali saranno completamente decentrati nei quartieri. Un discorso sicuramente troppo complesso per essere sviluppato in una conferenza stampa, come del resto in questo post, qui, adesso, che in fondo parla di altro.
Comunque grandi cambiamenti ci aspettano a settembre: per gli operatori, per gli utenti, le persone che stanno in strada; il tempo e l’esperienza ci diranno veramente dove si va: se verso il meglio o verso il peggio. Per ora possiamo darci due impegni: la pubblicazione on-line su Asfalto dell’edizione 2008 e stare con le orecchie e gli occhi aperti per poter raccontare questa rivoluzione organizzativa dei servisi sociali in città. State collegati e buona estate, ma informati.
commenti
Sono personalmento convinto che il passaggio a questa nuova gestione migliorerà notevolmente i servizi erogati alla popolazione, quella debole, povera,vulnerabile, se non altro per la presenza di enti eclesiastici, e a dirlo è un “mangia preti” che però nella difficoltà della vita di strada a sempre trovato risposte veleri, immediate rispetto a i bisogni “Immediati” : un pasto, un letto, due parole, borsa lavoro e opportunità di integrazione mininima.
Rispetto alla guida “Dove andare per” confesso d’essere oltremodo perplesso, perchè se è vero come è vero che da settembre una serie di servizio verranno erogati da altri enti ( Pur restando il comune di Bologna Ii committente dei servizi),allora mi chiedo l’utilità di una guida come “Dove andare per” Un mese prima della rivoluzione dei sevizi, se non quella d’essere utile almeno per un mese.
Al diurno c’è un ragazzo senza dimora con problemi sanitari che richiedono Attenzione, ma la sua condizione di senza fissa dimora non residente, (almeno in questa fase di passaggio dei servizi) non gli consentono di accedere ai servizi.
“Guardi sig Ugo (nome di fantasia) non prendo il suo nome perchè non so in questo momento dove mandarla.Provi a ripassare a settembre che magari riusciamo a capire chi deve prenderla inb carico”
Il nome è di fantasia, ma la vicenda è reale.
Fortunatamente la guida digitale redatta da Asfalto consente una rapida revisione.Una volta individuati i nuovi servizi mettere mano ad un documento digitaliizzato richiederebbe alcuni giorni di lavoro.
Ma la domanda del Sig Ugo resta inevasa: ” Dottò ma dove devo andare per…”
Bruccoleri Stefano
Si a settembre si inizia progettare qualcosa. Spero che hanno pensato bene. Però con la burocrazia italiana si pratica per 2010. Perciò ci siamo.
inseguendo una libellula in un prato
un giorno che avevo rotto col passato quando gia’ credevo di esserci riuscito son caduto…”chissa’ chi sa che asp sei
chissa’ che asp sarai
chissa’ che casp’ sara’ di noi
lo scopriremo solo vivendo
comunque adesso ho un po’ paura
ora che quest’avventura
sta diventando una storia vera
spero tanto le asp sarann’ sincere..”
@simpit
Che poetica ragazzi,
spero anche in approcci n po più arditi
Non è mia la poetica è una distorsione del brano di Battisti “con il nastro rosa” approcio fantasioso/burlone.”lo scopriremo solo vivendo” se si va verso il meglio o il peggio.C’è tempo per l’ardore.P.S.: ma non dovevamo distrarci con una bella grigliata?Scommetto che l’avete già fatta alla facciaccia mia.
Guarda che sei un bel tipo Simpit! L’abbiamo fatta sì…eccome! Ma tu mi hai detto che eri impegnato in turno quella sera. Ci siamo capiti dai, lo so che con te va così. Comuque sono sicuro che verso la fine di agosto ne faremo un’altra e magari anche prima. Se passi di persona da via del Porto ti saluterei volentieri prima di chiudere il laboratorio. Tutti i giorni vanno bene tranne il martedì. Ci si vede.
si è vero, me ne ero scordato,invece ho riletto il commento di Stefano e a proposito dei “mangiapreti” volevo solo dire che anch’io sono stato un mangiapreti per molti anni, e come ho già scritto in molti comm. avrei da raccontare molto riguardo a queste esperienze “cattoliche” di carità immediata.Una preghiera per un piatto di pasta, un panino per inventarsi una storia da figliol prodigo che non spaventasse il prete con un finale da pericoloso tossicodipendente, uno straccio e un calcio in culo perchè un percorso di reinserimento era già troppo impegnativo e dispendioso, ma era solo la mia sfortuna che mi ha portato a non realizzare nulla in queste tristi esperienze che non si possono certo generalizzare e la mia fortuna a conoscere un piccolo ufficio in via Polese che avesse un’approccio totalmente differente ma molto simile a me stesso.Chiaramente non centra nulla con il tema del post.