ATLANTE GEOGRAFICO ASFALTO

Pubblicato: 25 agosto 2008 da massitutor in amicizia, asfalto fuoriporta, gite, vagabond geoghaphic, viaggio

Questa estate Asfalto propone una specie di gioco dell’estate: un gioco che ha a che fare con i luoghi di una vita, il racconto e la memoria. Nella mappa qui sopra alcuni amici, frequentatori del laboratorio e di questo blog hanno raccontato alcune tappe importanti della propria vita, impressionando così il territorio con il proprio passaggio, la memoria di momenti belli, intensi, in qualche modo importanti. Perché è importante marcare il territorio, testimoniare il nostro passaggio su questa terra. La nostra esperienza di vita ha sempre un teatro, uno scenario territoriale; condividerlo con gli altri, renderlo pubblico può servire per avvicinarci l’un l’altro; capire qualcosa di più di una persona con la quale condividiamo un presente comune e simile. Un gioco che può servire anche solo per rendere epico ed unico il nostro passaggio su questo pianeta, condividendo con i nostri compagni di ventura un unico grande cammino collettivo.
Per cui, dopo che avete scorrazzato nella mappa qui sopra, il gioco è semplicissimo: cercate di pensare ai luoghi che, in qualunque modo, sono stati importanti per la vostra vita e raccontateli nei commenti. Per luoghi si intende qualunque posto sia stato importante: una città, un paese, ma anche una specifica via di una città, o un luogo simbolico (il porto, la stazione, lo stadio, ecc). Se avete un’immagine del posto pubblicata su internet incollate anche l’indirizzo dell’immagine. Poi firmatevi col vostro semplice nome, nickname o soprannome che volete. A settembre inseriremo i vostri racconti nella mappa comune e così verrà fuori il nostro atlante geografico degli amici di Asfalto.

commenti
  1. catleah ha detto:

    Io do inizio alle danze… Ecco i miei luoghi:
    Varese, la mia città. Un po’ fredda, inospitale, leghista, ma è pur sempre il luogo dove sono nata e che, in qualche modo, mi sarà sempre caro.
    Milano, croce e delizia, città pulmbea, dove però faccio, almeno per ora, un lavoro che mi piace.
    Bologna: il luogo del cuore per eccellenza perchè qui ho trovato il mio amore.
    Roma… se la chiamano città eterna un motivo c’è… Romantica, avvolgente, ricordo di uno stupendo weekend di fine inverno: un pensiero speciale va a Campo dei Fiori.
    Reggio Calabria, perchè ci ho passato le mie estati da bambina e da adolescente.
    Silves (Portogallo), dove sogno un giorno di aprire un bed and breakfast con chi so io… e lo sa anche lui.
    Un saluto a tutti, soprattutto al Tutor che si è inventato questo giochetto.

  2. simpit ha detto:

    a settembre? ma già ci sono!ma come cacchio si fa? poi me lo spieghi.Si vede che già li avevi pronti

  3. balza73 ha detto:

    Il faro del porto di RImini. Alla fine dell’immensa spiaggia c’è una serie di scogli finti di cemento che sembrano dei lego, poi il molo del porto. Alla fine del molo c’è un locale molto bello. Un locale che ho sempre immaginato come il mio locale ideale, ma purtroppo non è così nella realtà.
    Comunque a Rimini c’è questo lunghissimo molo che punta dritto verso il mare e alla fine c’è un piccolo faro.
    Mi ci portava spesso mio nonno quando ero piccolo da carrozzina e anche dopo che camminavo già un po’ veloce: sì perchè dal bagno 49 è una bella scarpinata. Per me era la fine del mare conosciuto, una specie di colonna d’Ercole dell’infanzia.
    Poi sono passati gli anni e sono tornato su quel molo, fino al faro. Momenti di solitudine adolescenziale tristissimi e altri momenti in cui ho preso decisioni difficili, importanti. Un luogo per riflettere. Soli in mezzo alla gente. Lì tutti rispettano la solitudine degli altri e ci si sente dei vecchi e saggi marinai anche se hai guidato solo un pedalò.

  4. simpit ha detto:

    MIlano : Milano la città dove ho vissutoi primi anni in strada,la metro, la velocità delle persone che ti superano,ti travolgono,odore di asfalto bollente misto al sapore di polvere nera in gola,bagnato di sudore alle file interminabili delle mense seduto su una giostra impazzita dove il mondo gira intorno a te e la gente osserva con indifferenzale tue grida silenziose di aiuto, dove per la prima volta provo
    la sensazione di essere, uno dei tanti rifiuti umani, inutile, fastidioso,monotono,etichettato tossico, senza dimora,senza tetto, senza documenti,senza amore, irrimediabilmente solo in mezzo a 4milioni di persone

  5. simpit ha detto:

    a parte Bologna tutte le altre città mi hanno lasciato solo brutti ricordi

  6. Clai ha detto:

    I miei luoghi più significativi sono tutti affacciati sul mare. Gioco forza, dato che sono nata e cresciuta a Rimini!
    Di questa città avrò sempre nel cuore la piscina comunale dello stadio flaminio dove ho praticato nuoto a livello agonistico per 3 anni. Poi ho ripreso a sguazzare nell’Adriatico come tutti i turisti della riviera…sigh! Memorabili i pomeriggi al mare con il nonno materno: seduti insieme sul moscone di legno dell’amico bagnino, in silenzio, a guardare il mare quando in spiaggia non rimane più nessuno. Lì ho capito che anche il silenzio ti “parla”. Poi seguono Riccione, Cattolica, Pesaro e Ravenna. Le città del primo amore, degli amici all’epoca dell’università e delle persone che mi hanno segnata profondamente. Alcuni in modo più positivo di altri…. E ancora Urbino. Dove ho abitato una collina come se fosse un’isola deserta! Infine Bologna. La città dove lavoro. Croce e delizia del mio quotidiano. Se mi fermo a riflettere non mi rimane nulla dei paesi che ho visitato per puro piacere, sia in Italia che all’estero. Forse perchè per me la differenza sta nel vivere appieno un luogo e non mi lascia molto una sosta. Anche se mi è capitato di conoscere posti belilssimi tanto da pensare che di andarci a vivere… In fondo sapevo di mentire a me stessa. Per quel che mi riguarda, chi nasce in una città con il porto non parte mai veramente, attende sempre l’arrivo dell’altro.

  7. massitutor ha detto:

    Rimini 2 – resto del mondo 0

  8. anonimo ha detto:

    Eccomi, sicuramente il faro di massimiliano dove a quattordici anni ascoltavo Baglioni e piangevo e dove credo centinaia di ragazzi hanno pianto amori finiti o solitudini opprimenti. ma venendo in età adulta l’Africa dove ho visto un modo di essere felici completamente staccato dalle cose materiali che non ci sono e dal quale è difficile staccarsi. E poi perchè dimenticare il nostro meraviglioso appennino dove ora abito e che è pieno di caprioli, cinghiali e tutti quegli animali che pensiamo si trovino solo in alta montagna ma di cui noi siamo pieni, pensate poco distante da casa mia si parlava di avvistamenti di lupi e il tutto a venti minuti da Bologna.
    massimo M

  9. anderlet ha detto:

    Che bello mare Dove sto e cosa è da segnale. Che dopo una giornata piena di sorprese sto su santo Stefao e i godo una rette interna libera solo per me. E per me è buono. Che figo.

  10. anderlet ha detto:

    Solo che da segnalare è che solo una parte di santo Stefano e coperta “altra parte è protetta!” Però funziona. Molto bueno.!?

  11. simpit ha detto:

    ecco vedi MAX adesso sappiamo dove andare a fare una grigliata, tutti da Massimo M. comincia a cacciare il cinghiale che poi noi arriviamo

  12. adjsoft ha detto:

    Vi ho lasciato anche su google maps un commento con la richiesta di aggiungere i miei luoghi

  13. anonimo ha detto:

    Quando volete, anche se forse è meglio che ci facciamo un riso, se dovessi fare una di quelle mangiate di carne di cavallo che mi faceva fare angelone adesso morirei. Comunque su da me ci sono sempre le porte aperte, ma mi sa che siete diventati un pò pigri, cominciate intanto a tenervi liberi il 21 ottobre stiamo cercando di organizzare una rimpatriata per la notte dei senza dimora.
    Strefano è fortissimo il cartello dei baqni, è la classica cosa che dimostra quanto comico e drammatico siano inseparabili.
    Massimo M

  14. ghiaccioblu ha detto:

    Ci sono i luoghi che hanno una continuità nella vita, posti dove di tanto in tanto passi e sai che passerai…per me c’è l’Isola Tiberina, a Roma, un certo affaccio sul Tevere, lì ho pianto, ho riso, ho pensato di buttarmi di sotto, sono corsa incontro a qulacuno, ci sono semplicemente passata centinaia di volte…c’è la Strada Provinciale Tre, la “mia” pianura… l’ho percorsa avanti e indietro, quante, mille volte, duemila? Poi c’è una certa piazza a Parigi, Montmartre, Place Charles Dullin, con un teatro, le panchine, gli alberi..ci ho abitato per un po’ e ci sono tornata tutte le volte che sono stata a Parigi…poi ci sono posti dove non sai se tornerai mai più, ma ti restano dentro per i motivi più diversi: c’è una casa coloniale sulla spiaggia, vicino a Freetown, in Sierra Leone, proprio davanti all’Oceano: lì c’è il villaggio dove abita Awa, la mia bambina, dove lavora Gabriel…dove sta crescendo Papayo…e c’è un villaggio sulla testa del mondo, in Groenlandia, dove ho sperimentato la solitudine più assoluta immersa in un white-out senza alcun punto di riferimento…. una spieggia in Normandia, davanti all’Oceano, dove ho corso di notte, da sola, in un momento in cui la mia vita stava cambiando definitivamente…e una stazione, squallida, triste, dove ho incontrato la prima volta qualcuno che mi ha cambiata…E sì, c’è Bologna, con i suoi portici scuri, le sue piazzette, questa città che è la mia da sempre e che non riesco ad amare come vorrei non so perché.

    Ma quanti sarebbero ancora, a pensarci….

    Un bacio a tutti,
    Simona

  15. massitutor ha detto:

    La giornata dei senza dimora e di lotta alla povertà se non sbaglio è il 17 ottobre… comunque vi terremo aggiornati.

  16. massitutor ha detto:

    Grazie per il tuo passaggio Simona. Il giro del mondo in un commento. Grande.
    Ti aspettiamo per questa settimana?
    Ciao

  17. massitutor ha detto:

    Ciao Angelo! Ho visto il tuo commento, è semplicissimo ed è scritto anche qui nel post: è sufficente scrivere i tuoi luoghi, con la descrizione che vuoi, qui nei commenti o anche nei commenti della mappa di Google.
    Aspettiamo dunque.

  18. anonimo ha detto:

    Oltre alla mia città nativa (RA) non ò un posto,una città significativa dove ho trascorso momenti importanti.Però pensandoci bene un luogo BELLO cè stato, GINEVRA ,per mè una bellissima città.Ci ho trascorso circa 6 mesi,non per divertimento ma per lavoro,in un luogo molto interessante e non da tutti.( CERN ) Centro ricerche nucleare per una ditta italiana (coibentatura).Una esperienza molto bella e significativa. Il nostro paese è molto bello,dico questo perchè ho girato molto.

  19. Concin ha detto:

    Accidenti come è difficile scegliere dei posti, sempre immancabilmente escluderne altri.

    Ci sono innanzitutto per me dei posti magici: i miei sono tre

    Nel primo si trova un albero d’ulivo secolare, si trova vicino al lago Varano, sul mio Gargano. E’ un albero in mezzo ad una distesa di ulivi che prima appartenevano a mia nonna e sua sorella e ora a me e mia sorella. A poggiarci l’orecchio ancora è possibile sentire le voci delle nostre antenate bimbe che si litigavano l’altalena rudimentale che il loro nonno, e così più tardi il nostro, aveva costruito con due funi e un’asse di legno. Sotto il suo gigantesco braccio, che si estende quasi in orizzontale, sospeso sopra la mia testa, mi sento al sicuro, stabile, sento le mie radici che scendono nella terra e si intrecciano con le sue. E’ un abbraccio calmo, li so davvero dove sono e anche chi sono. So da dove vengo ma percepisco cosa sto diventando giorno dopo giorno…lontano da lui.

    Il secondo luogo è un particolare boschetto sui Colli Euganei: luogo di risate e pianti con un grande amore, li dove ha detto di amarmi, li dove ho seppellito una vita appena abbozzata, li dove molti anni fa, l’ultima volta che ho percorso il sentiero, il vento giocava con me a corrermi dietro e poi nascondersi appena giravo la testa, li dove è racchiusa una parte di me che non tornerà mai più.

    Il terzo è quello squarcio di mare tra Aci Trezza e Riposto, in Sicilia, provincia di Catania. Il quel mare limpido, al suono della risacca dei sassolini colorati, illuminato da un’immensa luna piena, il mio corpo è sbocciato al piacere. Molto tempo fa è vero, ma ancora oggi a volte, quando il mio corpo gode nell’amore o nel sapore di un cibo buono o nell’incanto di un orizzonte, mi sembra di sentire il leggero sciabordio di quel angolo di mare.

    E poi c’è Pola in Croazia, la mia seconda patria. Soprattutto ricordo giornate intere a guardare onde enormi infrangersi contro gli scogli: la forza e l’instancabilità del mare; ma soprattutto le persone che li mi hanno accolto quando le paure e le incertezze superavano di gran lunga il mio coraggio e sicurezza.
    Bologna in una limpida notte d’inverno, lo sguardo verde di un uomo che descrive per il mio solo piacere, gli scorci dei palazzi magicamente illuminati.
    Berlino: mai macerie di muri furono portate via più velocemente e spontaneamente.
    Granada: bianca, silenziosa, assolata e pigra.
    Madrid: le notti movimentate e infinite….

  20. anonimo ha detto:

    I luoghi in cui non andrò mai già per questo struggenti nella loro impossibilità…

  21. anonimo ha detto:

    I luoghi del povero operatore bolognese…
    sino ai 40 troppi da elencare…un pò ovunque in Italia e all’estero…molti quelli condivisi con una donna troppo pochi quelli condivisi in solitudine…molto intensi quelli con i veri amici…

  22. anonimo ha detto:

    Massimo sto’ per tornare con nuove storie e poesie per un’altro anno insieme,vengo li’ mercoledi mattina in permesso accordato,ciao CARLO MONTRESORI

  23. Soriana ha detto:

    Navigando, avvistando, segnalando[..] Questione di interpretazione in: Bloggers for Burma Lui guardava il mare… Questo di Gulia è un bellissimo post, forse fra i più belli e utili, anche, che ho mai letto. Il Ghibellino Ecco come una parte della Chiesa utilizza l&rsq [..]

  24. anonimo ha detto:

    Il luogo più significativo della mia vita è uno dei cessi pubblici della metropolitana 1 di Milano alla Stazione Cairoli sul quale ho scritto questo testo poi messo in musica:

    Veleno
    testo e musica di Maurizio Rotaris:

    Chiuso nel cesso, questa roba brilla,
    come sei strana, ti sciolgo nell’acqua,
    se sei bollente ti sparo calda.
    5 secondi, qualcosa non va:
    non mi sali in testa, solletico nel corpo.
    “questa roba fa schifo
    mi sento solo agitato
    uscire in fretta da questo cesso”.
    fitta nebbia – occhi appannati – aria vaporizzata.
    Mi piego sul lavandino.
    Acqua sulla faccia,
    apro il rubinetto e la metto sotto,
    l’acqua non mi risveglia
    nella testa si è avvolta
    una grossa palla di ovatta,
    tiro su la faccia per guardami allo specchio,
    “presto uscire da questo cesso”
    resto crocefisso da un colpo alla schiena
    il mio corpo è un pezzo di sasso.
    Cado indietro, corpo rigido,
    picchio testa, piastrelle gialle,
    sdraiato in terra piastrelle rosse,
    il pavimento oscilla forte.
    Porto le mani tremanti avanti
    trovo un appiglio nel lavandino,
    ma il tubo mi scappa via.
    Poggio palme mani a terra,
    ma rimango senza fiato.
    Rivedo tutta la storia della mia vita.
    Altro colpo alla schiena più forte,
    con un colpo stramazzo al suolo.
    Cado di fianco,
    picchio la testa.
    Il tubo dell’acqua è ormai lontano.
    Riesco a tirarmi seduto in un angolo.
    Non sto quasi più respirando,
    non so quanto tempo è passato,
    sento dei colpi contro alla porta.
    Vorrei chiamare aiuto,
    qualcuno fuori si è accorto,
    spero che faccia presto.
    Non so quanto tempo passa,
    sento rumore alla serratura.
    Mi tirano fuori per le braccia,
    Mi tirano dritto, ma non cammino,
    un corridoio fino all’uscita,
    mi lasciano lì
    e se ne vanno in fretta
    Non so quanto rimasi lì seduto, dormendo
    forse un’ora,
    forse un giorno,
    forse per sempre,
    forse non arrivò più nessuno

  25. balza73 ha detto:

    La sede di Radio Budrio, nella zona commerciale di Budrio appunto. Quando avevo sedici anni andavo lì con alcuni buoni amici a fare un programma radiofonico notturno. Internet non c’era e ci sentivamo delle rock star, liberi di fare qualunque cosa, comunicare con le canzoni e le emozioni che solo a quell’età riesci a vivere, con un’intensità che è quasi troppa. Groppi in gola da levare il fiato e risate da pisciarsi sotto.
    La vita, in quei giorni, in quelle notti, può diventare veramente tutto, tutto il meglio possibile.

  26. simpit ha detto:

    Zadar (ex-jugoslavia) o Zadra negli anni ottanta con un cagnolino di nome sciascia, la mia ragazza e un camper rosso bedfordo scassatissimo passando dalla frontiera dalla parte di Villach, una salita che ha gia rischiato di mettere a repentaglio il mezzo.Odore di razdnici e cevapcici continuo ,sono salamini e frattaglie arrostiti alla brace tipici di quelle zone, mare stupendo e soprattutto non si spendeva un càz, mare senza ombrelloni e rotture di palle simili; la prima impressione già da i primi passi superata la frontiera con l’Austria era di un ritorno al passato, un tuffo nelle immagini di cose ,palazzi, vie, auto e cose che prima si vedevano solo nei documentari dell’Italia degli anni sessanta.Esperienza stupenda interrotta da un tentativo di un tipaccio di sfondare la porta del camper, ma il ringhietto del mio cane è servito in quel caso.

  27. simpit ha detto:

    P.S.: non si poteva portare cani ed io l’ho nascosto sotto le mie gambe, pingeva lla frontiera e io ho coperto i suoi rantolii con una canzone (ih ih ih)

  28. massitutor ha detto:

    Lisbona è stata una delle grandi città europee nella quale ho pensato che avrei potuto vivere, costruire qualcosa. Sarà anche perchè ci sono stato con una persona speciale, in un momento speciale della mia vita… che dura tuttora.
    Il porto di Lisbona è un ventre enorme ed accogliente e il vecchio quartiere dell’Alfama ti fa venire voglia di camminare, camminare e perderti.

  29. massitutor ha detto:

    Il giardino di Milano vicino alla stazione di Cadorna e la sala d’aspetto della Stazione Centrale… e ritorno.

    Ma Bologna rimane il ventre materno ovviamente. L’universo conosciuto, scoperto, raccontato e rappresentato. VOglio ricordare solo alcuni luoghi così, in ordine sparso:
    il parco dei cedri con la neve e un aperitivo di inizio estate;
    i grattacieli sui viali vicino alla stazione…e solo qualcuno sa perchè;
    certi gradini di una strada immaginaria fra via indipendenza e via dei mille e anche lì solo una persona sa perché;
    Il piazzale di via Libia e la sala del Teatro di Piazza Grande… e molti sanno perché.
    Via del Porto… e tutti sapete perché.

    Grazie a tutti quelli che hanno partecipato a questa specie di gioco. Presto aggiorneremo la mappa con i vostri contributi.

  30. adjsoft ha detto:

    Se andate su le coordinate sotto elencate: troverete la mia casa nativa… Latitudine: 48°53’25.40″N Longitudine: 8°42’32.31″E la città e denominata Pforzheim (Germania)

  31. adjsoft ha detto:

    errata corrige: 48°53’19.40″N 8°42’32.31″E

  32. balza73 ha detto:

    Più che preciso il nostro tedesco… d’altronde è tedesco… addirittura le coordinate!
    Comunque sembra un gran bel posto: l’ho visto su gugoleart e sembra un bel paesino vicino al fiume e ad un altro centro più grande. Il tutto poco distante dal confine italiano. Chissà che un giorno…

  33. anonimo ha detto:

    si parte dicendo che girando tanto molte citta e luoghi,sono rimasto attratto sempre dal mare,forse perchè amo i posti di mare e i vari contorni ma alla fine mi ritrovo per amore nella città della madonnina milano anzi per essere precisi lissone finito quello che doveva essere il mio amore della vita (a 18 anni credi alle favole) mi trovo a Bologna altra città dove vivo per anni (la città della perdizione) ammaliato dalla bellezza di Siena città stupenda in tutto mi trovo a Parma per amore e in questa città cambia interamente la mia vita è nato la cosa che amo di più al mondo Mattia mio figlio dopo per gioco mi ritrovo a Bologna da dove sto scrivendo.
    Ercole

  34. cecizia ha detto:

    Il paese con la balotta più bella è qui…44°17’15.87″N 7°48’25.32″E
    un paese speciale con persone speciali!!!!!!grazie Massi se mi metti il puntino anche a me

  35. simpit ha detto:

    ieri il mare all’alba in qualsiasi luogo in qualsiasi posto,ma con la persona giusta a fianco è un’esperienza indimenticabile.Caorle , per me è la prima volta, la proprietà privata è un colpo allo stomaco da queste parti.Qui vengono a sciogliersi al sole quelle pallide pelli di grasso di austriaci,che però ci portano un sacco di soldi.L’acqua e la vita marina sono morte da un pezzo e per chilometri a largo raggio dove vomitano i fiumi le porcherie industriali del nord italia.

  36. simpit ha detto:

    siamo come il mare,anche lui è malato e non si arrende

  37. simpit ha detto:

    amsterdam : van kinsbergen straat dove abitavo
    extasy extasy extasy anni ottanta, le prime e terribili allucinazioni goderecce ,il paese dei balocchi sognato e letteralmente invaso dalle ns generazioni, coffee shop, grandi sconvolture nella seconda Venezia.Wow che ricordi!!!Ma eravamo giovani e forti.

  38. analkoliker ha detto:

    In questi anni direi che l’Italia centrale e quella settentrionale l’ho battuta almeno tre volte, ma i lughi che ricordo con particolare affetto sono:Ferrara,Mantova,la val di Susa el’argine del po fra Mantova e Ferrara.Alessandria da cui ho aperto il blog Alòkoliker,Asti,Torino.E Poi Grosseto.I ragazzi di Casstel San Giovanni,e poi Ovviamente Bologna.Vissuti tutti rigorosamente in bicicletta ovviamente.

  39. aikana ha detto:

    Beh….so di essere un pò in ritardo per il vostro “gioco”…
    Sapete, non posso dire molte cose sul italia perché la vivo solo da poco, ma se si tratta di posti importati…vi posso dire con certezza che uno dei luoghi più importantiper me è stato il mio paese…e so che di voi sono, pocchi per nn dire nessuno, quelli che l’hanno visto…
    Parlo dell’Albania, e so che molte persone quando leggerano questo commento, se lo farano, penserano subito a tutto quello che hanno sentito su essa…ma credetemi non tutto quello che sentite o leggete è vero…
    L’Albania è un paese che ne vale la pena vedere e so che chi l’ha visitato ne è tornato cambiato…
    Per me è importante perché è il mio paese d’origine, e anche se ora ho deciso di vivere in italia, il mio cuore sarà sempre dell’albania.
    Cmq. melanconia a parte, dico solo un ultima cosa e poi chiudo il commento….
    Appena sono scesa a bologna…non so cos’era ma ho sentito una cosa forte, mi son sentita subito come a casa, e c’è stato quell’impatto che mi succede di solito solo con le persone, quella cosa che ti fa capire che sarà la cosa giusta…è stato così anche con la città…ho capito che potrebbe sostituire bene la mia città…e tutto quello che ho lasciato….
    Conmplimenti per la vostra Bologna ragazzi…..

    Con affetto aikana

  40. massitutor ha detto:

    Benvenuta in Italia Aikana!
    Tempo fa ho visto un documentario molto interessante sull’Albania. Fra estrema povertà nelle campagne e ricchezza nascente sulla costa si conferma un paese ricco di contraddizioni. Ho scoperto che ci sono ancora molti italiani che sono rimasti legati al paese delle aquile in termini di volontariato e aiuti umanitari, si capisce che ha il suo fascino.
    Speriamo che possa trovare il suo equilibrio.

  41. anonimo ha detto:

    il luogo più bello è nella mia città, nella piazza della stazione dove da anni incontriamo senza dimora italiani e non, che ogni sera ci regalano la loro amicizia e la forza di continuare a lottare soprattutto per i loro diritti.. la città è foggia!
    buona vita a tutti… laura

  42. anonimo ha detto:

    Wow, mi è piaciuto molto leggere la storia. Tutto il testo dà l'impressione che mi ha molto ben lavorato con professionalità e impegno. Davvero buona blog.http://buyonline-rx.com/http://buyonline-rx.com/sitemap.html

  43. simpit ha detto:

    .ssè davvero "buona blog"… ci mancavano anche i venditori di viagra

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