Notizia. Nei prossimi giorni cambieranno molte cose nel mondo del sociale a Bologna: è un punto del percorso di un processo di ristrutturazione dei Servizi sociali che parte dal Parlamento ed è stato recepito via via a livello locale. Ed ecco che veniamo a Bologna. Dunque va detto che la situazione è ancora un po’ tutta in fase di rodaggio, ma le cose si metteranno più o meno così: il Comune manterrà un compito di progettazione e indirizzo politico dei servizi, che saranno gestiti però dalle 3 Asp (Aziende Pubbliche Servizi alla Persona) e cioè: Irides (accoglienza minori); Papa Giovanni XXIII (anziani oltre i 65 anni) e l’Opera Pia dei Poveri Vergognosi, che sarà impegnata nella gestione delle strutture e dei servizi per il nostro settore e cioè il disagio adulto, lotta all’esclusione e problemi correlati all’immigrazione.
Ma non finisce qui: altro fattore fondamentale di questo grande cambiamento è il decentramento dei servizi sociali nei Quartieri. A breve, infatti ognuno dei 9 Quartieri di Bologna avrà un suo sportello sociale di accoglienza e ascolto per le persone con dei bisogni su quel territorio e, vien da sé che il Servizio sociale adulti centralizzato andrà dissolvendosi.
Che dire? Intanto che questo è solo un accenno di un discorso complesso che speriamo di riuscire ad approfondire anche qui su Asfalto, anche grazie all’aiuto di persone che di queste cose ne macinano ogni giorno: mi riferisco dunque a responsabili, esperti, operatori, amministratori, politici e ovviamente anche utenti dei Servizi, che potranno portare qui il loro punto di vista su questo importante cambiamento. Purtroppo c’è stato troppo silenzio attorno a questo mutamento, da parte di tutti. Ormai è arrivato e dunque affrontiamolo. I cambiamenti fanno sempre paura e fanno nascere preoccupazioni di ogni tipo, per cui viene spontaneo gridare Alla catastrofe, ma valutiamo serenamente gli sviluppi di questo processo e procediamo senza paura verso una rappresentazione e magari un dibattito possibilmente costruttivo, fra di noi e insieme agli attori coinvolti.
Il cambio della guardia
Pubblicato: 30 settembre 2008 da massitutor in assistenti sociali, assistenze e bisogni, civiltà, inchieste, politicacommenti
Speriamo che si vada in meglio.
scusate il mio intervento che non centra nulla forse con il il vs ragionamento ,dovrei stare un po a bologna e vorrei trovare almeno un posto per dormire che sia molto economico se potete aiutarmi vi ringrazio da adesso buonaserata
A.S.P_ETTI.
i cambiamenti spesso incutono paura, perche’ si teme il nuovo.
ma non sempre le novita’ sono negative. alle polemiche inutili e’ meglio ribattere con la propositivita’.
buon lavoro… ce n’e’ da fare.
Consiglio a tutti domani di comprare Famiglia Cristiana, in cui appare una dura critica al governo Italiano ed al presidente del consiglio sulla questione degli immigrati.
La chiesa sembra voler prendere l’ededità della sinistra radicale e ci stà riuscendo molto bene.
Avvenire, il giornale fece qualcosa del genere nei mesi scorsi.
Se vanno avanti così giuro quanto è vero il Dio che prendo la comunione e la cresima prima di Natale.
Caro massi.tutor visto che anche tu frequenti gente molto loquace ad esempio nel corso vedi (Monica) spetta anche a noi di informare la popolazione…
Anche a Roma c’è in atto una mezza specie di decentramento nei quartieri…
Funziona così: la polizia la sera sgombera le stazioni e così la gente va a dormire nei quartieri.
A Roma avete le municipalità, che sono cosa diversa dai quartieri no? Racconta un po’?! Grazie Ant21.
Vi seguo sempre con affetto!!!!
CAMBI QUEL CHE CAMBI IMPORTANTE E LASCIAR VIVERE LE COSE FIN CHE POSSONO VIVERE RICORDANDOCI CHE NON SIAMO EBREI DA STERMINARE HO INTERNARE MA PIUTTOSTO ABBIAM SEMPRE E UGUALMENTE BISOGNO DELLA NOSTRA LIBERTA’ E SE L’ITALIA è UN PAESE DI DEMOCRAZIA E LIBERTà E GIUSTO ESSERE DEMOCRATICI E LIBERI MONTRESORI CARLO
si chiama gentrification e anche se io odio le teorie che hanno come premessa dei complotti, va detto che molti pensano che dietro tutto questo ci sia un disegno preciso per spostare tutti gli Windesiderabili” (in quanto non consumatori e dunque incontrollabili) fuori dalle città.
abbuffarsi e defecare
” gentri..defecation”
Quando Italia era povera e tanti italiani andavano per tutto il mondo, penso che fossero colti e tanti si sono pure realizzati in bene o male.
Perciò penso che la politica non dovrebbe fare la politica di emergenza. Non ci dobbiamo dimenticare la storia. Spero che le cose vadano in meglio.
Conosco fin troppo bene il problema di chi si trova per motivi tra i più svariati a non avere le caratteristiche “sociali” per essere considerato un cittadino regolare, e tra questi anche il fatto di non avere una dimora fissa da segnalere sui documenti, visto che in passato, sono stato anch’io ospite della varie strutture sociali Bolognesi.
Che la situazione stia peggiorando, è sin troppo evidente, viviamo un momento che fa temere sempre meno spazi, sempre meno risorse per chi vive una condizione di disagio ed emergenza, perciò, posso solamente esprimere tuta la mia solidarietà ed il mio aiuto a chi vive questa realtà, e, lavorando in una cooperativa sociale, Bandiera Gialla, mi adopererò per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica su quello che vuol dire realmente vivere l’esclusione.
Per il momento, un grande abbraccio a tutti Voi e, mi raccomando, non mollate!
Cordialmente, davide.fraccon@accaparlante.it
Benvenuto Davide. Grazie per il tuo contributo che, per svariati motivi, è preziosissimo. Teniamoci in contatto e tieni botta. A presto.