CICLOINTERVISTE

Pubblicato: 21 Maggio 2009 da massitutor in asfalto fuoriporta, assistenze e bisogni
Ciclointervista realizzata il mese scorso in un trasferimento in bicicletta fra Firenze e Milano, alla stazione Centrale dove sono andato a presentare il mio Libro: "Via della casa comunale n°1".
Franco vive da quindici anni in una baracca alla cintura di Bologna e in questo periodo ospita degli amici Freschi di strada, un pochino più sfigatelli di lui.
L’intervista è stata realizzata con un cellulare e montata con mezzi di fortuna: lo scauso programma di Windows (il peggio del peggio) ma l’amico Franco ha risollevato la situazione con la sua naturale alcolica simpatia.

Bruccoleri Stefano
mail: edera007@gmail.com
commenti
  1. balza73 ha detto:

    Un rientro di impatto quello del nostro Stefano Bici. Molto interessante: memorie del fuori, memorie del dentro, di uomini fuori dalle stanze.

  2. simpit ha detto:

    nn è affatto male il montaggio invece, con mezzi di fortuna si riescie a fare cose interessanti vedo.Salutami il 2°intervistato.Per nn fare nomi..

  3. massitutor ha detto:

    La sigla è molto divertente e ben fatta.

  4. analkoliker ha detto:

    Questo resta uno dei pochi posti in cui mi sento a casa, con tutte le contraddizioni e gli scazzi di una casa vera.

  5. anonimo ha detto:

    Bhè..ci sono molte assurdità nell’ultima intervista.
    Mi sembra assurdo affermare che da un dormitorio comunale venga “buttato fuori” qualcuno per delle “stupidaggini”.
    Mi sembra ancora più assurdo dire che per rimanerci “bisogna essere tossicodipendenti o avere altri problemi”, bisogna solamente essere senza fissa dimora e basta.
    Il punto più bello è quando l’intervistato sostiene che all’interno del dormitorio non si possa avere una ragazza.
    Per una persona che non sa come funzionano le cose o non le ha mai viste dall’interno questa è pura falsificazione.
    La medaglia non viene per niente girata, forse perchè sull’altro lato ci sono una serie di violenze fisiche e verbali, quarte e quinte chance che gli sono state concesse, minacce su minacce e l’incapacità di rispettare quelle due o tre regole fondamentali per poter far parte di una convivenza.
    Mi rattrista come a volte la fatica che viene fatta per cercare di aiutare qualcuno finisca cestinata così rapidamente.

    Omar

    Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

  6. analkoliker ha detto:

    Omar sono daccordo con te.
    Io mi sono limitato a farlo parlare.
    E poi le bugie le sta pagando tutte come puoi vedere.

  7. analkoliker ha detto:

    Sai Omar, c’è qualcosa che non torna nel tuo “Pianto della vergine” e cioè un poco di autocritica.
    Prima che lo intervistassi voleva quasi prendermi a calci e sbattermi fuori, per cui sulla sua indole violenta e asociale non ho grandi dubbi.
    Quello che manca nel tuo intervento però è la Comprensione ed una dose minima, laica di compassione.
    Quando vi toccanno il Popò saltate indignati come “Intoccabili”.
    Credo sia bene ricevere critiche ed osservazoni e da qui far partire un confronto.
    Nelle relazioni d’aiuto ci vuole poco a sentirsi dalla parte giusta soprattutto se non siamo noi a chiedere aiuto.
    La sua visibilità disturba, ti disturba?
    Gli e lo data Io, esattamente quello che questo blog si è ripromesso di fare quando ha aperto.
    Non discuto le cose e le inesattezze che può aver detto, ma vorrei che potesse avere uno spazio in cui dirle.
    Nulla toglie che qualcuno vada fino alla Baracca per cercare di ricucire una relazione d’aiuto andata male.

  8. analkoliker ha detto:

    Franco ad un certo punto, quando parla del suo ospite senza denti lo presenta con l’amico Foggio/Italiano.
    Questa parte vale più di tutta l’intervista.C’è un mondo dietro, c’è bassa scolarità, c’è un’integrazione mancata e forse un filo di razzismo ingenuo.

  9. simpit ha detto:

    Omar, fermati qui, certe info sono “professionali”.Giusto per dare un senso a questa parola.

  10. anonimo ha detto:

    Stefano, goods news, magari eviterei di fare il moderatore.

  11. massitutor ha detto:

    Bene ha fatto Omar a puntualizzare sull’accoglienza dello Zaccarelli;
    bene ha fatto Stefano a raccogliere queste voci di fuori e dare il suo punto di vista trasversale sui servizi e sulla relazione d’aiuto;
    e permettetemi: meno male che esiste Asfalto che ospita queste storie e questi punti di vista.

  12. anonimo ha detto:

    “Quando vi toccanno il Popò saltate indignati come “Intoccabili”. (??)

    Non mi dà fasthidio la sua visibilità, anzi, mi ha fatto piacere rivederlo. Non mi sento intoccabile e le poche volte che ho visto un operatore con sindrome di onnipotenza l’ho visto anche ridimensionare dai collleghi.
    Non credo ad un mondo con i buoni contro i cattivi e se vengono dette “inesattezze” penso di avere il dovere di replicare. Oppure posso starmene zitto ed avere compassione verso coloro che in pratica non aiuterò mai ma con cui continuerò a sentirmi in sintonia perchè condividiamo una passione per i cellulari.

    Omar

  13. anonimo ha detto:

    Io francamente sì, mi incazzo perchè SONO intoccabile.
    Cazzo me ne frega a me dei probbblemi dellaggente…

  14. simpit ha detto:

    pietro , good news, ma moderami i miei c….i

  15. balza73 ha detto:

    Siamo erogatori di servizi.
    Siamo spesso erogatori di servizi sempre più poveri, ridotti all’osso.
    Che tristezza, a volte, essere un erogatore.
    Lo vivo sulla mia pelle. Cerco di dare un altro valore a quello che faccio, ma non so se ci riesco sempre.

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