Nei prossimi giorni ci saranno le elezioni amministrative di pari con quelle europee, e subito salta al naso una cosa molto singolare, cioè per quanto riguarda le locali ci sono tanti candidati che sono molto poveri di programmi, a parte le solite cose sulla sicurezza, dove è sempre il povero e l’immigrato il nemico potente da combattere, e dove tutti promettono di potenziare la presenza di polizia( ma la dittatura non era già finita?), tralasciano una delle vere problematiche di questi anni. C’è un filo e non tanto sottile che lega le elezioni europee alla crisi economica-sociale che sta tartassando questi anni e di cui gli effetti e danni ancora non sono prevedibili.Allora, parlando di amministrative non si capisce come in un momento di crisi come questo, non si ricorda recetemente un numero di cosi tanti candidati con liste civiche (quindi autofinanziate), si sia mai presentato; è palese che dietro ci sono almeno i tre partiti maggiori che non si espongono, quindi viene a mancare uno dei principi fondamentali del voto, la trasparenza di chi governerà. Dal punto di vista europeo invece non ho letto in giro un programma uno di forze politche italiane a Bruxelles, come a dire che il governo italiano snobba le europee, e non per una mancanza di progetti, anzi al contrario, sono proprio i progetti di questo governo a cozzare con le direttive europee , come i diritti umani o la linea economica tenuta dalle banche sempre più americanizzate, ma senza avere ne la liquidità ne la politica econica americana; il governo italiano deve capire che sta in Europa e non essere il 53° stato americano, e per di più ha la sfrontatezza di mettere ai margini la grande posizione logistica e strategica che l’italia ricopre.
Evidentemente queste cose vengono tenute lontano dalle persone votanti a cui gli si da in pasto molto più volentieri un "Noemigate" hehehehe, scusate se rido, e di "veline volanti" a feste a base di …..non siamo nati ieri, piuttosto che il vero problema di cui l’Italia soffre, ovvero uno stato sociale che non c’è. Lo stato, o patto sociale per qualsiasi paese è importantissimo, perchè l’esistenza di uno stato sociale è il termometro della reale condizione sociale e di lavoro operaio in cui versa una nazione. Senza l’esistenza di questa che è un istituzione, per la quale non abbiamo nemmeno un ministro (quello del welfare è del tutto fuori luogo) un paese rischia di non vedere mai l’inizio di qualsiasi precipizio. Lo stato sociale serve ai precari ed ai disoccupati cronici per non abbassare la soglia di povertà e di qualità della vita. Nella maggiorparte dei paesi economicamente avanzati democratici e anche comunisti è almeno assicurato un piccolo sussidio, un tetto sulla testa e almeno un lavoro a contratto determinato, in modo da non distruggere famiglie, di non aumentare la delinquenza, ed in definitiva di non sfaldare dei valori di vita basilari che sono il collante della società civile tra ricchi, benestanti, medio borghesi e poveri. Il patto sociale invece è appunto una mediazione tra imprese, stato e banche, che assicura una sempre miglior qualità della vita a chi lavora e assicura che i soldi che un lavoratore guadagna vengano spesi senza strozzinare le tasche del lavoratore; in questo momento della nostra vita sono appunto le piccole e medie imprese ad essere colpite, con continui tagli di personale e con la mancanza di acqirenti da parte delle vecchie aziende, basti pensare che il trenta per cento delle medie-piccole imprese è gestito da imprenditori con i capelli bianchi e spesso senza successori, ed eventuali successori o nuovi a dirigere una impresa per prima cosa fa tagli al personale, in modo da avere subito profitti i primi anni e allontanare il rischio di fallire subito. In pratica i nuovi imprenditori non rischiano, anche per colpa delle banche che sono sempre lì come fossero avvoltoi. E’incredibile come la casta dei banchieri abbia il privilegio e l’arroganza di fare strozzinaggio legale contro chi cerca di fare andare avanti l’Italia.
commenti
toh!… un culo su Asfalto!
dai un culo non sarete diventati matti per ca……zzo
un piccolo segnale positivo: hanno perso terreno i due schieramenti maggiori e hanno avanzato tutti gli altri: Di Pietro- ecc. ecc.
MA sono spariti i partiti di sinistra sinstra, e da oggi non mi sento tanto bene nemmeno io.
Chi non ha votato il Pd di certo non ha votato per le rifondazioni.
La gente ha voglia di cambiare… sarà per questo che Berlusconi è praticamente al governo dal 1994… sigh, sob…:-(
Un’analisi bella complessa… per un Vagabond.
sono le cose più attacabili per scaldare il cuore ai nobili,facile prendersela con i più deboli,ma alla fine,politicamente ci aiutano perchi,ama il ping pong politico è la cosa migliore,sembrano quasi gli ultrà della juventus che se la prendono con gli ultrà della reggina,ma alla fine solo qualche piccolo tafferuglio.interviene la polizia e dice colpa dei tifosi della reggina naturale. MONTRESORI CARLO