Una giornata nel laboratorio informatico di via del Porto, a Bologna. 8 ore nelle quali succede la stessa cosa, sempre diversa: persone si incontrano, si accolgono, si parla, qualche volta si ascolta, si guarda chi entra dalla porta sul retro, verso via Don Minzoni. Nel flusso di persone che attraversano la stanza si trova la via per creare qualcosa, fissare qualche idea e una bozza di progetto.
Si lavora, si gioca, si ascolta musica, ma soprattutto si sperimenta il lavoro. Un appiglio alla normalità. Un luogo di vita.
Un giorno, otto ore, due minuti
Pubblicato: 9 ottobre 2009 da massitutor in la vita è un cantiere, laboratorio, lavoro, tele asfaltocommenti
Molta animosità,nella buona musica che si sente,persone all’esterno che collaborano,io naturalmente dietro le quinte
momenti di vita intensa,goccie di università,un pò come il film
tempi moderni dove tutto e tutti girano negli ingranaggi
col grande CHIAPLIN,e tanto altro.MONTRESORI CARLO
MONTRESORI CARLO poesia e prologo
PROLOGO
VERSO LA LIBERTA’
Qualcuno in questi giorni mi ha detto che il testo di AURORA è stato ricopiato dai Sussonica,non è vero ;quando ho scritto questo testo avevo si e no 16 anni e Aurora Galli era la mia assistente sociale una bella mantovana che mi fece qualche domanda e mi trovò un lavoro subito a Desenzano del garda poche parole e fatti come tutte le mantovane,era il 1984,ho tanta inventiva e fantasia da avere un pregio,quello di non saper ricopiare,e chi pensa che non so stare alle critiche non è vero,certo è più facile digerire un complimento,invece per la critica ci vuole un pò più di tempo ma si digeriscono anche quelle.
Oggi è il due ottobre festa di San Petronio c’è un po di musica in piazza maggiore e io son seduto sulle scalinate di San Petronio come tanti altri e in una festa religiosa decido di scrivere qualcosa di religioso almeno li in quella materia avevo tutti 10 e tanti complimenti fatti dal mio insegnante di religione che era un prete di Sorisole Bergamo,per l’appunto VERSO LA LIBERTA’.
VERSO LA LIBERTA’ (POESIA)
Cercasti di dire al tuo ultimo sospiro,
di quanto tu amassi la libertà
e con gli occhi rivolti al celo
chiedevi se per amore,tu
potessi vivere ancora;
e ti allungarono la vita,giusto
per il tuo amore che stava affondando
in strade sbagliate,ma dopo 3 giorni
fù l’inizio della risurezzione e chissà dove andò.
So solo che ha fianco rimase il ricordo di quanto ci si amava
amava e si era liberi senza catene,
come acqua che scorre dalla sorgente al mare
e sopratutto sconfiggesti quella droga
che per anni tu versasti nelle vene,senza capirne un perchè
ma quando ritrovasti la vita ,ilcorpo,e la mente,
allora capisti tutto di come si deve fare a vivere
e poi cercasti di dire al tuo ultimo sospiro di quanto
tu amassi la libertà,e con gli occhi rivolti al celo,
chiedevi se per amore,tu potessi vivere ancora
,e ti allungarono la vita giusto per il tuo amore
che stava affondando in strade sbagliate.
max hai ricveuto la mia e-mail con le domande? rispondimi in privato
é bello rivedere su un video le azioni vissute nel quotididiano. Ancora più bello se riprese all’insaputa del nostro gruppo. Complimenti al nostro Massitutor per la gradita sorpresa.
Nico, scusa non so quale sia il problema di comunicazione, ma non mi è ancora arrivato niente. Neanche questa volta.
Continuo a ripeterti l’ indirizzo email che è
viadelporto@gmail.com
a questo punto sono curioso!
Massimiliano
Questo poto è sempre sorprendente. Per me qualcosa di magico, seppur nella sua tragicità
piu che chaplin sembra m.r bean, complimenti a tutti siete davvero comici.