Asfalto a scuola di antifascismo

Pubblicato: 11 novembre 2009 da massitutor in civiltà, libertà, morte, politica

Finalmente ci siamo!Grazie ai contatti di Massitutor (la simpatica Gloria, che salutiamo) abbiamo ottenuto un appuntamento con la sezione bolognese dell‘A.N.P.I, che per chi non lo sapesse è l’associazione che riunisce i veterani che durante la Seconda Guerra Mondiale combatterono i nazi-fascisti insieme agli eserciti degli Alleati, in quel movimento spontaneo e popolare che sorse in tutti i paesi europei occupati dalle forze dell’Asse e che è poi passato alla storia con il nome di Resistenza.
Il nostro “biglietto da visita” sarà il
video che abbiamo realizzato dopo aver visitato il museo di via S.Isaia dedicato alla memoria della Resistenza in Italia e non, visto che la ricca collezione di materiali esposta parte dalle radici dell’antifascismo italiano nella guerra civile spagnola fino ad arrivare ai giorni della Liberazione.
Avremo l’occasione di condividere i ricordi di questi vecchi combattenti che presero parte in prima persona alle battaglie decisive che precedettero l’arrivo degli Alleati negli ultimi mesi di guerra a Bologna. Infatti questi ultimi, in particolare il corpo polacco che entrò per primo, trovarono una città libera, già saldamente in mano ai partgiani che avevano cacciato da soli i reparti della Wehrmacht. Fu durante la ritirata verso il nord che reparti tedeschi appartenenti alle famigerate S.S. si macchiarono le mani di sangue facendo strage di civili inermi nel paese di Marzabotto, un eccidio che a distanza di più di cinquant’anni è ancora vivo nella memoria al pari delle altre efferatezze che segnarono il conflitto in tutto il pianeta.
La crudeltà è figlia della guerra sin dalla notte dei tempi, ma nella Seconda Guerra Mondiale raggiunse vette inaudite. Alimentata dall’odio razziale e dalla contrapposizione ideologica che fu un tratto distintivo di quegli anni, ha lasciato ferite dolorose nella nostra società, con aspri dibattiti ancora attuali ai nostri giorni. Specialmente negli ultimi tempi un’ondata revisionista ha investito il ricordo di quegli anni, facendo leva su argomenti delicati e controversi come il dramma delle Foibe e i delitti che sconvolsero l’Italia dopo la Liberazione…  
Fatto salvo il concetto che la guerra, specialmente la guerra civile, è SEMPRE una faccenda sporca e maledetta, con crimini commessi da tutte le parti coinvolte, non si può non essere concordi una volta per tutte che in quella guerra, nonostante tutte le eccezioni e stante il rispetto per chi ha dato la vita per i suoi ideali, la ragione stava da una parte sola: quella di chi combatteva per essere libero contro chi combatteva per dominare(con buona pace di tutti coloro che vorrebbero metterli sullo stesso piano morale…)
Sarà bello scorgere questa consapevolezza negli occhi dei partigiani che incontreremo venerdì, ne sono sicuro.
Gloria ha detto che molti di loro pensano che la loro lotta non sia mai finita, e che il fascismo e tutto quello contro cui hanno combattuto rischiando le loro vite siano ancora vivi in Italia…noi siamo daccordo con loro, motivo in più per ascoltarli e imparare dal loro esempio!
Per chi volesse partecipare, l’appuntamento è per venerdì 13 novembre nella sede dell’A.N.P.I di piazza dell’Unità 4 alle 16.30, e viva la resistenza allora come oggi!

commenti
  1. anonimo ha detto:

     

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