“IL SUPERMERCATO”

Pubblicato: 5 luglio 2015 da gianlucapiscitelli78 in arte, comunità, cultura, La CAVA

il film

intervista_il-supermercato-film-gli-homeless-diventano-attoriCome testimoniare la vita le dinamiche e la realtà dei senza tetto? Garage Lab, da Pescara, ha prodotto il film “IL SUPERMERCATO”, per raccontare una realtà che un tempo era solo per persone con grossi disagi ma che oggi vede anche tipologie sociali delle più disparate e comuni. Il titolo del film nasce perché appunto in un supermercato un osservatore con il compito di controllare eventuali furti da parte dei clienti, vide che cera una moltitudine di persone che rubavano al interno del supermercato ma non rubava per profitto bensì per sussistenza, per sopravvivere. Ed erano quasi tutte persone della porta accanto, persone comuni che per colpa di circostanze estreme erano costrette a fare questo.

Episodio tratto dal documentario “Pane e Asfalto”, girato durante il laboratorio cinematografico condotto da M. Grazia Liguori e Francesco Calandra, prodotto da GarageLab, per la preparazione al film “il SuperMercato”.

L’idea di fare il film nasce dalla associazione ON TEH ROAD di Pescara ed è partita con gli utenti del centro TRAIN DE VIE che hanno visionato più film commentandoli e discutendoli. Affiancati da un attore professionista sono poi passati ad una fase di laboratorio per affinare le proprie attitudini. Basandosi sulle storie personali degli utenti poi si sono potuti costruire i personaggi del film.
ingresso-centro-train-de-vieIl centro TRAIN DE VIE è situato alla stazione di Pescara ed ospita vari utenti. Secondo l’ONDS (Osservatorio Nazionale Disagio Sociale), il centro pescarese accoglie mediamente 83 senza-dimora al giorno (su totale di 375). Di natura diversa le tipologie di disagio che vivono: dall’assenza dellafoto laboratorio il supermercato rete familiare al nucleo monoparentale, dalla disabilità fisica e/o psichica ai disturbi mentali certificati o presunti, dalle dimissione da istituti (forze armate, carcere, ospedale psichiatrico) all’immigrazione, da forme di dipendenza (alcool, droga, gioco) all’essere vittima di violenza, sfruttamento o tratta, dalla mancanza di alloggio (fine contratto, alloggio non idoneo, sfratto, pignoramento) alla mancanza o perdita di lavoro, ai problemi finanziari (debiti).
Quasi mai tali forme di disagio si manifestano singolarmente: si assiste, dunque, ad una sovrapposizione di vulnerabilità.
Per realizzare il film si sta operando una raccolta fondi a cui hanno partecipato vari personaggi tra cui il Pescara calcio, i Modena City Ramblers, CUBA Cabbal, i Bandabardò e molti altri. Per effettuare le offerte, le modalità sono descritte nel link.

PESCARA (sportello Drop In On the Road e Centro polifunzionale per senza dimora Train de Vie) :
Via Enzo Ferrari – 65124 Pescara (sul retro della Stazione Ferroviaria)
Tel. e Fax +39.085.4429908
traindeviepe@ontheroadonlus.it

Torniamo in strada – il trailer

Pubblicato: 15 giugno 2015 da massitutor in La CAVA
Stanno per tornare le interviste di Asfalto lungo le strade della Città

Un saluto e un augurio dal nostro amico Stefano “Bici” Bruccoleri. Fondatore e animatore del blog Asfalto dal 2006 fino ad oggi. Il modo migliore per riprendere questo nuovo corso dell’esperienza di Asfalto presso la Cava delle Arti della Fraternal Compagnia.

Video  —  Pubblicato: 24 febbraio 2015 da massitutor in alkoliker - il diario, amicizia, andrej
Tag:, ,

Spalancare la finestra della memoria

Pubblicato: 12 novembre 2014 da massitutor in amore, asfalto fuoriporta, estate

Image for Acqua e saleMentre passeggio fra la gente, uno alla volta affiorano ricordi della mia lunga vita. Cerco di fare una selezione e lascio fluire i ricordi più belli, ma non riesco a respingere i ricordi brutti, frutti di errori e leggerezze, sono delle ventate gelide, che mi fanno accapponare la pelle. Per lungo tempo ho rimosso i ricordi che mi procuravano dolore, ma ultimamente non riesco più a reprimerli, si fanno avanti spietati e mi trafiggono come lame taglienti. Accelero il passo per cercare di sfuggirli, ma loro sono veloci, cerco di distrarmi volgendo lo sguardo alle forme perfette di una donna che cammina sicura fra la folla, ma non serve a niente, allora uso l’immaginazione, sperando di poterli scacciare…
…Il sole rovente di luglio mi stordisce, mi da sonnolenza, la luce accecante costringe le palpebre a chiudersi e la calda sabbia mi da la dolce sensazione di essere in un grembo materno. Ho la gola secca, berrei volentieri una birra gelata, ma la pigrizia mi vince e mi crogiolo in quello stato di benessere. Improvvisamente degli spruzzi di acqua fredda mi colpiscono facendomi sobbalzare, apro gli occhi e vedo la tua figura contro il sole, la tua pelle abbronzata è striata di salsedine ti fa sembrare una statua di bronzo appena ripescata dai fondi marini. Il cuore comincia a battere forte, mi sollevo e ti abbraccio, la tua pelle bagnata mi provoca un brivido, ma è solo un attimo, il mio corpo è già tutt’uno col tuo…
L’acuto strombazzare di un clacson e lo stridere di freni, mi risvegliano dal torpore, alzo lo sguardo e mi accorgo di essere in mezzo alla carreggiata, sto attraversando la strada col semaforo rosso… La memoria fa dei brutti scherzi!
Con passo spedito mi dirigo verso casa, là, in un quartiere popolare, dove vive gente di ogni etnia, ancora provo ad immaginare di essere in paese esotico, senza problemi di sorta, ma vedo lo squallido portone del mio palazzo e i brutti ricordi riemergono… Sono sicuro che nella cassetta delle lettere troverò posta, ma non sarà la tua, amore, ma cartelle di Equitalia.

Carmine Roccia

rostom RELOAD

Mentre i tecnici e gli esperti del settore si danno un gran da fare a sprecare risorse c’è chi al Centro Rostom continua a vivere e lavorare

I minuti scorrono lenti, il silenzio è ovattato,di tanto in tanto è rotto da qualche rumore improvviso; l’aprirsi di una porta o lo scalpitio di passi, il tossire di qualcuno che fa fatica a prendere sonno.
Sono le cinque, un signore che si prepara per andare in moschea per la preghiera del mattino, viene in ufficio e mi consegna un cellulare dimenticato da qualcuno sui lavabi. Gran gesto…
Volgo lo sguardo attraverso il cristallo appannato, scruto nella foschia del mattino, ma non vedo nulla, qualche tempo fa veniva un gatto a perlustrare il cortile, forse in cerca di cibo, ma è molto tempo che non si fa vedere, probabilmente ha trovato un luogo più interessante di questo da esplorare, o forse ha trovato l’amore, si sa, amore di gatti….
Qualcuno comincia a svegliarsi e si prepara per iniziare un nuovo giorno, i visi sono ancora pregni di sonno ma sono riposati, cerco di indovinare i sogni che hanno avuto nella notte.
Il buio lentamente si dirada e la luce dell’alba avanza timidamente, con essa i primi canti di un uccello che da il buon giorno tutt’intorno, poi giungono i primi rumori della città che si mette in moto.
Un’altra notte al Rostom, notte tranquilla. Vado in cortile a fumare, respiro l’aria fresca del mattino e lascio andare i pensieri…. Guardo una foglia secca mulinare spinta dal vento, sembra una ballerina leggera, che danza nella penombra di un palcoscenico. Rientro perché ci sono le sveglie da dare.
Zuma assume terapia del mattino.
Siculo chiede di cambiare stanza, perché a qualcuno disturba che si alza presto. Se in serata potete fare qualcosa a proposito, per evitare che la cosa degeneri…
Stamane i ragazzi sono allarmati per lo sciopero delle corriere (anche io).
Dana si rifiuta di uscire, solite storie con le compagne di stanza. Riusciamo a convincerla ad uscire. Thor Junior fa storie per uscire dicendo di aver chiesto il permesso a Vanessa, a noi non risulta, risolviamo il problema. Alla prossima notte al Rostom

Buon giorno popolo dei dormitori.

Carmine Roccia

“Mi piace la felicità”

Pubblicato: 12 ottobre 2014 da massitutor in amicizia, morte

Ciao Girasole
Chissà chi è che ti chiamava così? Per noi eri Cosimo, Cosimino… per via della tua gentilezza e mitezza d’animo. Difficile trovare un uomo di pace come te Cosimo: non credo che mai una cellula del tuo corpo sia stata attraversata da un brivido di rabbia, di risentimento. Tu sembravi davvero venire da un altro pianeta e dai tuoi occhi traspariva una saggezza che faceva riferimento a leggi del tutto diverse da quelle alle quali rispondiamo abitualmente. Mi sei sempre sembrato un uomo a cavallo fra due mondi e per noi che siamo qui, che facciamo questo lavoro avevi sempre un sorriso rassicurante e sincero. Non hai mai abbandonato del tutto i tuoi percorsi randagi e tante altre volte hai sfidato la strada. Non avendo niente da perdere non hai perso niente, perché l’affetto di chi ti ha conosciuto è ancora vivo.
Insieme a te Cosimo io saluto tutti quelli come te che sono ai margini perché riescono a stare solo fra gli interstizi tra mondi diversi, a volte finiti, spesso sconosciuti.
Una volta mi hai raccontato che molti anni fa vivevi a Genova e ogni tanto entravi come un gatto dentro al giardino della casa di Fabrizio De André. Dicevi che lui lo permetteva a volte a quelli come te. Ed è sicuramente lì che sei adesso ed un suono di chitarra accenna nuove idee da una finestra aperta.

Girotondo

Pubblicato: 19 aprile 2014 da massitutor in morte, musica, pensieri in libertà

Il coraggio, la forza e la sfrontatezza da vero artista di Gianni Collu mancano oggi più che mai.
Ti penso Gianni e grazie per aver dato il nome “Asfalto” al tuo primo ed unico disco

Caro fratello Andrej

Pubblicato: 7 febbraio 2014 da massitutor in amicizia, andrej, morte

maryQuattro anni fa, febbraio, qualcuno mi telefona, in una mattina carica di sole e di neve, e comincia a dire che te ne sei andato via nella notte e che il tuo giovane cuore non ha resistito ai colpi subiti. Che stronzata! No, non poteva essere una fonte attendibile: le voci girano troppo distorte in strada. Poco dopo mi chiamò la segretaria della Cooperativa per dirmi la stessa cosa. Fonte decisamente più attendibile stavolta. Quando poi ho trovato vuoto il tuo letto all’ospedale ho cominciato a realizzare. Ed io per tutta la giornata non ho fatto che cercare di parlare con gente che non sapeva niente di questo, così stavo lì e non lo dicevo a nessuno. Beato della visione di quel mondo che andava avanti senza sapere che tu non eri più qui con noi.
Dopo è arrivato tutto il resto. Ed io ho dovuto accettare che la vita è talmente sorprendente che può prevedere che si possa fermare anche un cuore come il tuo, insieme al vibrare dei tuoi muscoli lunghi e il mistero nelle tue vene e su fino all’intreccio delle tue idee. La spasmodica ricerca di un posto dove stare era finita, come il rifugio dato dagli atteggiamenti, le regole, i ruoli. Basta, fine delle stronzate. La pace.
Solo dopo mi è stato chiaro il mosaico di menzogne e trappole di cui ti eri circondato. Era un labirinto pericolosissimo. Ma la rabbia ha lasciato presto il posto alla compassione per quelle dolci bugie, quei falsi progetti, che altro non sono poi che speranze, sogni, slanci di amore verso il mondo che ti circondava, che però era là fuori, lontano.
La stessa ambivalente sensazione di compassione mescolata alla voglia di prenderti a schiaffi l’ho provata in questi giorni che il ragazzo Beo88 se n’è andato ancora più in fretta, ancora prima e senza salutare. Vi siete incrociati in quel laboratorio in via del Porto: tu stavi andando via e Beo stava iniziando il suo tentativo. E meno male perché insieme non vi si sarebbe tollerati per più di mezzora credo!facebook_logo
Per questo oggi ti regalo lo stesso canto che ho regalato a Beo: è un canto in onore della vostra fretta, delle speranze, dei progetti, delle menzogne e delle trappole che avete armato per voi stessi. Alziamo i bicchieri e brindiamo, anche solo per un momento, a queste imboscate che un po’ tutti tendiamo a noi stessi con la leggerezza di un sorriso stampato in faccia così da avere meno paura. Ecco, lì, braccati dai nostri fantasmi, siamo davvero tutti fratelli.

Massimiliano

 

Ripropongo questo video perché è una delle cose più simili a me stesso che ho fatto nella mia vita. Perché rappresenta Asfalto, il nostro modello di comunicazione e l’amicizia fra tre persone che ci hanno creduto: Stefano Bruccoleri (testo), Massimo Macchiavelli (voce) e Massimiliano Salvatori (video). E Neil Young che ovviamente ha reso possibile la magia.

Video  —  Pubblicato: 6 febbraio 2014 da massitutor in alkoliker - il diario, amicizia, pensieri in libertà, rielaborazione, viaggio

Un regalo alla memoria di Beo, che ci ha lasciati a soli 26 anni il 17 gennaio 2014.
Alle tue dolci promesse, ai tentativi, alle corse e alle cadute, che poi sono anche amore e speranza verso la vita e le persone che ti hanno amato. Niente è stato finto.
Ciao Beo

Video  —  Pubblicato: 31 gennaio 2014 da massitutor in amicizia, droga, famiglia, morte, tele asfalto, tele tranzollo